La camera azzurraAdelphi Edizioni spa - 153 pagine «Sei così bello» gli aveva detto un giorno Andrée «che mi piacerebbe fare l’amore con te davanti a tutti, in mezzo alla piazza della stazione...». Quella volta Tony aveva accennato un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei – «un piacere assoluto, animalesco, senza secondi fini, e mai seguito da disgusto, disagio o stanchezza». Del resto, era stata lei a tirarsi su la gonna e a invitarlo con la sua voce roca, la prima volta, a prenderla in mezzo all’erba e alle ortiche che costeggiavano la provinciale: dopo, lui aveva colto nei suoi occhi un’espressione di trionfo. E anche quel 2 agosto, quando lei gli aveva chiesto (avevano appena fatto l’amore, nella camera dell’Hôtel des Voyageurs che da un anno accoglieva i loro incontri clandestini): «Se io mi ritrovassi libera... faresti in modo di renderti libero anche tu?», lui non aveva dato peso a quelle parole, quasi non le aveva udite. Solo più tardi avrebbe compreso l’oscura minaccia che nascondevano. Ancora una volta, nel suo stile asciutto, rapido, implacabile, Simenon ci racconta la storia di una passione vorace e devastante, che non arretra davanti a nulla. Nemmeno davanti a un doppio delitto. Terminato a Noland nel giugno del 1963, "La chambre bleue" apparve a stampa l’anno seguente. |
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Parole e frasi comuni
17 febbraio all'Hôtel des Voyageurs allora andare andato a Triant andava Andrée Despierre appena arrivato aspettare avesse avrebbe avuto bambina bancone Boisselle c'era caffè camera azzurra capannone capire capitato casa certo chiedeva chiesto chilometri cinema cliente cominciato Corte d'assise cortile cucina davanti detto diceva dire domanda donna dottor Riquet drogheria erano faceva figlia finestra Formier Françoise fratello furgoncino Garcia giocare giorno giovedì girò verso Gisèle giudice Diem guardare insieme invece l'aveva l'avvocato Demarié l’ha labbra lasciato lavoro letto liscivia macchina madre mangiare Marianne mattina mesi messo moglie momento morte di Nicolas negozio paese parlato parole passare paura pensato piazza della stazione Poitiers pomeriggio porta poteva preso professor Bigot psichiatra ricordo rimasto risposto rue Gambetta Saint-Justin sapeva sarebbe scuola seduto sembrava sentiva settimana signor Falcone signora Despierre sorelle Molard sorriso sposata stava stazione stricnina Tony tornato Vandea vasetto di marmellata vedere vermut Vincent visto volte