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VITE

DI

UOMINI ILLUSTRI

DEL SECOLO XV

SCRITTE

DA VESPASIANO DA BISTICCI

RIVEDUTE SUI MANOSCRITTI

DA LUDOVICO FRATI

VOLUME PRIMO

BOLOGNA

ROMAGNOLI DALL'ACQUA

1892

Bologna 1892 - Tip. Fava e Garagnani

PREFAZIONE

A3C5 v.70

Prima che Angelo Mai raccogliesse in quell'ammirabile raccolta di opere inedite greche, latine e italiane, che s' intitola Spicilegium Romanum, centotrè vite di uomini illustri del secolo XV scritte dal libraio fiorentino Vespasiano da Bisticci, non più di sei n'erano state messe in luce dal Muratori, dall' Ughelli e da altri editori (1). Dopo l'edizione romana del Mai furono ripubblicate, con copiose ed erudite note, da Francesco Del Furia nell'Archivio storico italiano (Serie I, vol. IV, pagg. 303-463), secondo la lezione de' codici fiorentini Laurenziano, plut. 89 inf., 59 e Marucelliano A, 76, le vite di Lorenzo Ridolfi, di Bernardo Giugni, di Agnolo Acciajuoli, di Piero de' Pazzi e di Bartolomeo Fortini, precedute da un proemio di Vespasiano a

(1) V. la Prefazione del Mai nell'edizione delle Vite procurata dal prof. Adolfo Bartoli (Firenze, Barbèra, 1859, pag. XXIV) e l'Archivio storico ital., I Serie, vol. IV, Parte 1., p. 303 e segg.

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Lorenzo Carducci e seguite dalla vita del Re Alfonso d'Aragona, tratta dal predetto codice Marucelliano, dai Frammenti di un trattato storico-morale e notizie di alcune illustri donne del secolo XV, secondo la lezione del cod. Riccardiano 2293, e finalmente dal Lamento d' Italia per la presa di Otranto fatta dai Turchi nel 1480.

Il codice che servi al Mai è il Vaticano 3224, scritto nella seconda metà del secolo XVI e scorrettissimo, che per molto tempo fu creduto il solo manoscritto che ci abbia conservate tutte le vite di Vespasiano. Ai difetti del codice altri ne aggiunse l'editore ammodernando spesso la lezione << per offrirlo ai lettori alquanto più ripulito » e << talvolta apponendo al suo libro qualche nota » censoria, imperocchè all' onesto e pio uomo scor» sero dalla penna, sebbene di rado, alcune parole, o inavvertitamente, o a cagione delle inimicizie e guerre di que' tempi; delle quali cose oggi è >> più conveniente passarci. » (1). Con questi in

(1) V. la Prefazione citata, p. XXII. Chi raffronti la nostra edizione colle due precedenti del Mai e del Bartoli troverà, per citare qualche esempio, che nella vita del Card. Niceno deve leggersi coi codici Vat. e Bol.: Francesco da Savona, che di poi fu papa Sisto (IV), e non: Francesco da Savoia, come nell' ed. Bartoli (p. 147). Così pure nella vita dell' Arcivescovo Antonino (ed. Bart., p. 174) ove leggesi: « Andando uno di uno nostro cittadino il principale > uomo della città in quello tempo, ch'era Cosimo de' Medici a » pregarlo, etc. », deve correggersi: « al principale uomo della » città, etc. » Nella vita di Cosimo de' Medici (ed. Bart., p. 259): « per» chè dice che gli pareva essere delicato... » deve correggersi in dilegiato. Nella vita del vescovo di Cinque Chiese (ed, Bart., p. 226): << sanza muoversi mai, sanza ignuno, etc.... » deve correggersi :

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