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Deifilo io non fon? Non fu l'ucciso
Polidoro? Deh toglimi di pena.

Ilio. Non più; di farti pago ho maggior brama,
Che tu d'esserlo: Stà Darete attento.

Dar. Non dubitar.

Polid. Cafi funesti attendo.

Ilio. No, Prence, Polidoro non è il morto,
Nè tu mio figlio sei; che l'infelice,
L'infelice Deifilo è l'ucciso.

Tu mio fratel, tu Polidoro sei,

E il morto Priamo era tuo Padre, emio.
Polid. Io son fuor di me stesso. Ah ben lo diffe
L'Oracolo! Ma come tanto tempo
Durò l'inganno? E chi compillo? Parla.
Ilio. Io per falvarti, Polidoro, allora
Che picciolo bambino al Re venifti
,, Accompagnato da tesori immenfi,
Per sottrarti al destin del nostro sangue,
Sospirai per amor; per pena tacqui;
Che mi sembravi un manfueto Agnello
Dato in custodia a un affamato Lupa.
رو Ingegnofa mi fe l'amor del sangue,

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Il comando del Padre, e'l giuramento.

Io possedea quell' infelice figlio,
A te pari d'età, pari di volto,
*Come spesso avvenir suol nei fanciulli;
Pensai cambiargli il nome, ed al Tiranno,
Che ritornò dai Bistoni domati,
(Lui diedi per cognato, ete per figlio.
Chi mai creduto avria, che la mia frode
Sortiffe poi così funesto evento?
E pur mi costa il figlio: Il Ciel dispone,
Che il traditor del tradimento in pena
Ordito contra te, suo figlio uccida.
Tu de lostrale eri lo scopo, e ancora
,, Esser lo puoi, se non previeni il colpo.
Coraggio, Polidoro; noi fiam nati

Da

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1

Da quel ventre, onde usciro Eroi famosi:
Tutti son fredda polve; il Cielo a ca fo
Di campare a te fol non diede in sorte.
Non ci è scampo per noi; vendetta,d morte..

Coraggio, Germano,

Vuol morte, ò vendetta
Il fato inclemente.
Sveniamo il Firanno,
A l'Ombra diletta

Del morto innocente..
Coraggio, &c.

Iliona fi parte.

2

1

Polid. Sogno, dfon desto? Polidoro io fono:
Mia Madre è mia Sorella, e per lei vivo;
Mio Padre è mio Cognato,e mi vuol morto;
Deifilo tradito è mio Nipote;
Si cerca Polidoro, e non mi scuoto.
Madre, Sorella, Genitor, Cognato,
Polidoro, Deifilo, vendetta.

Dar. Ecco Andromaca; Prence, ufiam prudenza,
Nè ci scopriam, se non è fatto il colpo......

Andr.

SCENA VI

Andromaca, e detti.

Drence, ragione; il mio infelice amantes

Il tuo amico fedele a viva forza

Tolto mi fu da questo seno, e uccifo;
Spruzzata ancora di quel sangue io chiedo
Prence, ragion; se la chiedeffi ad altri,
Che al figliuolo del Re, direi vendetta.
Polid. Inutilmente non la chiedi, obella:
Tela prometto; anzi di più prometto
Renderti vivo Polidoro, esalvo.

Dar. Ah Signor, cauto parla. piano a Polide

Polid: Polidoro,
Sì vivrà in me, come l'amico vive

Ne l'altro amico; il dissi, e lo confermo,.

Per Andromaca vive Polidoro.

Andr. Sei generoso, ma non puoi l'amante
Rendermi vivo, ò vendicarmi almeno.
Polid. Perchè?

Andr. Tuo Padre mel rapi dal seno.
Polid. No che quel traditor non è mio Padre..
Sarai, non dubitar, tu vendicata,
El'Ombra del tuo Amante alfin placata..
Ombra cara, che girando

Qui dintorno vai cercando
La tua pace, pace avrai:
E così placata poi:
Nel soggiorno degli Eroi,,
Alma bella, volerai.
Ombra, &c.

Polidoro fo parte..

Andr. Tanto in lui può il dolor del morto amico?? Dar. Appunto..

Andr. Eh calmerassi; degli estinti

La memoria con lor resta sepolta.
Dar. In lui non lo temer, che ti prometto
Vivo in lui Polidoro infin ch' ei vive.
Andr. Ma Andromaca sarà preda del Greco..
Dar. Forse anche nd.

Andr. Deh per pietà, Darete,

Questa sia la vendetta, onde fi plachi
L'Ombra de l'infelice Polidoro..
Dar. Chi sa non difperar da tregua al duolo..

Bella, non piangere,
Che da le ceneri.
Vedrai rinascere
Forse il tuo amor:
Gl'influffi torbidi
Sempre non durano,

E fon

E fon mutabili

Le Stelle ancor.

Bella, &c.

Darete fi parte..

And. Ahi che il deftin per me non cangia tempre Chi nacque per penar, penerà sempre.

J

Fui moglie, e Regina,
Or vedova, e serva

La forte proterva
Tornare mi fa.

Adeffomi duole

A

Del ben, che perdei,,

Perchè mi credei

D'aver libertà.

Fui moglie, &c.

08

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ATTO

QUINTO.

SCENA

PRIMA.

Tempio di Plutone Dio delle ricchezze, nel quale Polineftore teneva celati i fuoi teJori: con archi fotterranei ricchi di miniere d'oro; e vedute sotterranee.

Iliona, Andromaca, Polidoro, e Darete nella parte superiore del Tempio. Coro di Prefiche, e Coro di Trojani con faci, che affistono alla Pira di Deifilo, la quale si vede consumata nella parte inferiore del Tempio.

Tutti.

Venite Prefiche

Venite a spargere
Le vostre lagrime
Su queste ceneri
Fumanti ancor.

Segue il ballo delle Preficbe, e de Trojani, che
piangono alla Pira di Desfilo.
Ombra Fineai pianti oramai, che non son queste
di Deif. Le lagrime dovute a la mia Pira..
Polidoro, non basta per placarmi
La pompa funeral, chiedo vendetta.
Legge è del Ciel, che del misfatto indegno

Paghi il reo Polinestore la pena.
Nè ti stupir, che la dimandi il figlio

Con

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