Elementi di teologia naturale per seguito degli elementi di filosofia

Copertina anteriore
per Giovanni Silvestri, 1844 - 163 pagine
 

Sommario

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 140 - Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato a voi fin dalla fondazione del mondo: perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui pellegrino, e mi ricettaste; ignudo, e mi rivestiste; ammalato, e mi visitaste; carcerato, e veniste da me.
Pagina 78 - Nel capo sesto v. 4. e 5. dello stesso deuteronomio si presenta ammirabilmente in poche parole il più puro monoteismo, tanto nella parte teoretica, che nella parte pratica. «Ascolta, o Israele, il Signore Dio nostro è il solo Signore. Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo e con tutta l'anima tua, e con tutte le forze tue.
Pagina 47 - Iddio può dunque conoscere i futuri liberi, non già ne' suoi decreti efficaci e predeterminanti di questi futuri particolari, ma nel decreto di creare questo universo, e non un altro. Comunque la cosa sia, soggiungo con S. Agostino: «Ne hoc a me fratres expectetis, ut explicem vobis, quomodo cognoscat Deus. Hoc solum dico: non sic cognoscit ut homo; non sic cognoscit ut Angeli, et quomodo cognoscit dicere non audeo, quoniarn et scire non possum1».
Pagina 102 - E la tua stirpe sarà come la polvere della terra : ti dilaterai a occidente, e ad oriente, ea settentrione, ea mezzo giorno : e IN TE, e nel seme tuo SAKAiV BENEDETTE tutte le tribù della terra.
Pagina 138 - Gettate lo sguardo sopra gli uccelli dell'aria, i quali non seminano, né mietono, né empiono granai: e il vostro Padre celeste li pasce. Non siete voi assai più di essi?
Pagina 150 - Nulla in his veris Academicorum argumenta formido dicentium, Quid si falleris ? Si enim fallor, sum. Nam qui non est, utique nee falli potest; ac per hoc sum, si fallor. Quia ergo sum si fallor, quo modo esse me fallor, quando certum est me esse, si fallor? Quia igitur essem qui fallerer, etiamsi fallerer, procul dubio in eo quod me novi esse, non fallor. Consequens est autem ut etiam in eo quod me novi nosse, non fallar. Sicut enim novi esse me, ita novi etiam hoc ipsum, nosse me.
Pagina 143 - Se noi diciamo che non v' è peccato in noi, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele, e giusto, per rimetterci i peccati, e purgarci d
Pagina 20 - Qui l'oscurità alemanna comincia ad affliggermi; io che non amo ne' discorsi filosofici se non che la chiarezza e la precisione, son qui circondato dalle più dense tenebre...
Pagina 138 - Cercate adunque in primo luogo il regno di Dio e la sua giustizia : e avrete di soprappiù tutte queste cose.

Informazioni bibliografiche