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Per la chiarezza sua di questa fede.
E quinci uscì per gire al Ciel rotondo.
Quivi la gloria di Dio tutta vede (1),
Come la Teologia ve lo conduce:
Per pagamento di quel che si crede.
Qui mostra come la luna riluce (2)
Fin di sopra Saturno tutti i Cieli

Chi ben guardando chiaramente induce:
E poi al sito di molti candeli

VARIANTI E COMENTO.

cui virtù, Dante usci di quel luogo, cioè del Purgatorio, ripurgato dei vizii, per andar al Ciel rotondo, per essere sferico, come vien descritto.

(1) In questo celeste luogo, come Dante dichiara, cioè nel Cielo empireo, vede costui tutta la gloria di Dio; siccome gli vien mostrato dalla Teologia, simboleggiata in Beatrice, la quale fa manifesta al Poeta la divina gloria, in premio della sua fede.

(2) Colla rapidità del pensiero unitamente a Beatrice Dante è trasportato nella luna, di cui descrive lo splendore; il quale avviene pei raggi riflessi del Sole, essendo quel pianeta corpo opaco: e perciò dice che i raggi solari si riflettono in essa, come nell'acqua, o come su di una margherita.

"Per entro sè l'eterna margherita
"Ne ricevette, com' acqua ricepe

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Raggio di luce, permanendo unita.

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Par. C. II. v. 34-36.

Qui il nostro Poeta spiega quella somma luce, che dimostra Dante nel C. XXXIII, luce divina, la quale tanto si eleva sulla mente umana che rendesi inconcepibile.

"O somma luce, che tanto ti lievi

"Da' concetti mortali, alla mia mente

"Ripresta un poco di quel che parevi. »

E con tai sensi l'Alighieri, onde ottenere al suo nome una parte di quella gloria, che gli apparve nel Cielo, volge i suoi prieghi a Dio, perchè il faccia capace di rivelare agli uomini alcun che della SS. Trinità, a' quali apporterebbe gran giovamento, se una sola favilla di quella somma luce potesse ad essi manifestare :

«Nella profonda, e chiara sussistenza

» Dell' alto lume parvemi tre giri
» Di tre colori, e d' una continenza. "

Li fu mostrato, e poi la somma altezza
Poi della Trinità perchè riveli

Ciò che se ne può scriver per chiarezza (1);
E ciò che l'intelletto ne comprende.
E qui fa del suo libro la fermezza.
Adunque poi chi bene lui intende (2),
Che speculando queste cose vede,
E' così tutto il dicer suo si prende,
Fortificando la cristiana Fede.

VARIANTI E COMENTO.

(1) Per quanto se ne può scrivere con chiarezza, e per ciò che se ne comprende, dice Bosone, che in questa cantica si contiene tutto ciò che Dante ha potuto francamente dire, e si ha preso cura di esporre.

(2) Conchiusione del capitolo. Chi dunque di voi comprende Dante, il quale con ricercare queste cose ha veduto, cioè ha studiato queste teologiche materie, e del di lui dire trarrà profitto; fortificherassi nella Cristiana Fede.

CAPITOLO

DI

JACOPO ALIGHIERI

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