Letteratura e filosofiaStamperia Ferrante, 1872 - 154 pagine |
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Pagina xvi
... Cino da Pistoja , e di altri anti- chi poeti ( 1 ) . Fra tali poesie per ora mi sembrano ( 1 ) nostro Codice è cartaceo in foglio . Sembra scritto in ca- ratteri della fine del XV , o del principio del XVI secolo ; e vi degni di essere ...
... Cino da Pistoja , e di altri anti- chi poeti ( 1 ) . Fra tali poesie per ora mi sembrano ( 1 ) nostro Codice è cartaceo in foglio . Sembra scritto in ca- ratteri della fine del XV , o del principio del XVI secolo ; e vi degni di essere ...
Pagina xvii
... Cino da Pistoja , che non è ancor rimasto , co- me conveniva , illustrato , anche dopo le dotte cure e congetture del Ch . Seb . Ciampi . Tra le poesie di Messer Cino , che ha egli rac- colte , disposte , e pubblicate nella bella ...
... Cino da Pistoja , che non è ancor rimasto , co- me conveniva , illustrato , anche dopo le dotte cure e congetture del Ch . Seb . Ciampi . Tra le poesie di Messer Cino , che ha egli rac- colte , disposte , e pubblicate nella bella ...
Pagina xviii
... Cino indirizzato fosse ad Opizzo da Este , signor di Ferrara , chiamato forse dal volgo Bozzone invece di Opizzone , che vien collocato da Dante nel suo In- ferno , come un dei capi del partito de ' Guelfi a lui tanto odioso e funesto ...
... Cino indirizzato fosse ad Opizzo da Este , signor di Ferrara , chiamato forse dal volgo Bozzone invece di Opizzone , che vien collocato da Dante nel suo In- ferno , come un dei capi del partito de ' Guelfi a lui tanto odioso e funesto ...
Pagina xix
... Cino pertanto scrivere un Sonetto ad Opizzo , sotto nome di Bozzone , mentre quel signore morto era già gran tempo prima , ciò che avea dato luogo a Dante di collocarlo in quel tristo luogo tra gli oppressori , che dier nel sangue e ...
... Cino pertanto scrivere un Sonetto ad Opizzo , sotto nome di Bozzone , mentre quel signore morto era già gran tempo prima , ciò che avea dato luogo a Dante di collocarlo in quel tristo luogo tra gli oppressori , che dier nel sangue e ...
Pagina xx
... Cino ; e ' l nostro codice ce ne somministra la con- ferma più valida ed autorevole , qual ' è certamente il non ignobile Sonetto , con cui Bosone medesimo al mordace sonetto del suo amico Cino adeguata- mente rispose , parola per ...
... Cino ; e ' l nostro codice ce ne somministra la con- ferma più valida ed autorevole , qual ' è certamente il non ignobile Sonetto , con cui Bosone medesimo al mordace sonetto del suo amico Cino adeguata- mente rispose , parola per ...
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Parole e frasi comuni
adunque alcun alfin Alighieri allor Amor Aristotile avea Bacco barbaro Bosone Bosone da Gubbio buon canto capitolo Cass ch'è Chè chiama chiaro Ciel Cino circolo codice colle crede Dante DANTE ALIGHIERI detto dice diletto Divina Commedia dolce dotti dritto duolo essendo Eunoè fede Figliuol Filosofia forza furono Giove Giudeo gloria gran Greci Gubbio Idem Imen Imperciocchè Inferno JACOPO ALIGHIERI l'uomo Latini legge lingua lume Manuel mente Messer Bosone mondo morale morte mostra nome nomina ognor omai onore Padre parla dal principio patria pena Penteo perciocchè Platone poesie poeta politica celebrità popolo poscia pria profferimento Purg Purgatorio quei Quinto Smirneo quod Raffaelli ragione rima Santo secolo segue sentimento sino sommo Sonetto stima suono Tebe temperamenti terra Tetragrammaton Tindaro tratta uomo VARIANTI E COMENTO vede Velio Longo Vendel venne verso Dio Virgilio virtù vizio Zavella Zudeo
Brani popolari
Pagina lxxi - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 112 - Vos, o clarissima mundi Lumina, labentem coelo quae ducitis annum; Liber et alma Ceres, vestro si munere tellus Chaoniam pingui glandem mutavit arista, Poculaque inventis Acheloia miscuit uvis; Et vos, agrestum praesentia numina, Fauni, Ferte simul Faunique pedem Dryadesque puellae: Munera vestra cano.
Pagina 80 - Anchises atque ordine singula pandit. 'principio caelum ac terras camposque liquentes lucentemque globum Lunae Titaniaque astra Spiritus intus alit, totamque infusa per artus mens agitat molem, et magno se corpore miscet.
Pagina lxxii - O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali , alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.
Pagina xli - l fondo. Pianga la tua dal bel viso jocondo Di cui tua lingua tanto ben dicea : Ohimè dolente che pianger dovea Ognhomo che sta dentro a questo tondo. Et pianga donque Manoel Giudeo, Et prima pianga 1 suo proprio danno, Poi pianga 'l mal di questo mondo reo. Che sotto 1 sol non fu mai peggior anno : Ma mi conforta che credo che Deo Dante habbia posto in glorioso schanno. Che grande fosse stata l'affezione ed attaccamento, che verso Dante Manoello serbava, e che ne avesse ei ricevuti de...
Pagina lv - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile che m
Pagina lxxii - In me, guardando, una sola parvenza, Mutandom' io, a me si travagliava. Nella profonda e chiara sussistenza Dell...
Pagina 119 - La lingua ch' io parlai fu tutta spenta Innanzi che all' ovra inconsumabile Fosse la gente di Nembrotte attenta : Che nullo effetto mai razionabile, Per lo piacere uman che rinnovella Seguendo 'l cielo, sempre fu durabile. Opera naturale è ch' uom favella ; Ma così o così , natura lascia Poi fare a voi secondo che v
Pagina lxiv - Poi ch'ella avea il parlar così disciolto, Cominciava a cantar sì che con pena Da lei avrei mio intento rivolto. « Io son », cantava, « io son dolce Sirena, Che i marinari in mezzo mar dismago ; Tanto son di piacere a sentir piena.
Pagina lxiv - Saturno; quando i geomanti lor maggior fortuna veggiono in oriente, inanzi all'alba, surger per via che poco le sta bruna : mi venne in sogno una femmina balba, negli occhi guercia e sopra i pie distorta, con le man monche, e di colore scialba.