Letteratura e filosofiaStamperia Ferrante, 1872 - 154 pagine |
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... Imperciocchè prevalse la scelta , la quale doppio vantaggio offeriva nella nostra gita ; il pri- mo quello della uscita già discorsa ; il secondo , che assai utile e dilettamento ritrar ne potrebbe lo spi- rito , allorchè ivi andato si ...
... Imperciocchè prevalse la scelta , la quale doppio vantaggio offeriva nella nostra gita ; il pri- mo quello della uscita già discorsa ; il secondo , che assai utile e dilettamento ritrar ne potrebbe lo spi- rito , allorchè ivi andato si ...
Pagina x
... Imperciocchè ad ognuno , che goda fior di senno , sembrar debbe , che questi argomenti , i quali sempreppiù dichiarano la mente del padre e dell ' amico di Giacomo e di Bosone , in quei versi che trascendono la intelligenza dell ...
... Imperciocchè ad ognuno , che goda fior di senno , sembrar debbe , che questi argomenti , i quali sempreppiù dichiarano la mente del padre e dell ' amico di Giacomo e di Bosone , in quei versi che trascendono la intelligenza dell ...
Pagina lii
... Imperciocchè a colui , che non ha la guida della ra- gione , scevera da questi primi affetti , facilmente interviene di ri- volgersi alla via dei vizii , che portano allo smarrimento d'ogni al- tra virtù . Il nostro fallire avviene in ...
... Imperciocchè a colui , che non ha la guida della ra- gione , scevera da questi primi affetti , facilmente interviene di ri- volgersi alla via dei vizii , che portano allo smarrimento d'ogni al- tra virtù . Il nostro fallire avviene in ...
Pagina liv
... Imperciocchè da per sè stesso è chiaro , che il fonte battesimale non dà l'anima ; poichè il corpo umano la ri- ceve nell'utero materno , allorchè i sensi sono atti all'esercizio della vita ; ma si bene l'acqua del Battesimo dà un ...
... Imperciocchè da per sè stesso è chiaro , che il fonte battesimale non dà l'anima ; poichè il corpo umano la ri- ceve nell'utero materno , allorchè i sensi sono atti all'esercizio della vita ; ma si bene l'acqua del Battesimo dà un ...
Pagina lvi
... imperciocchè ella è giojosa per quelle anime , le quali , pensando di andare a godere la gloria di Dio , sono comprese di gioia . E poi in che modo le pene chiamar si potrebbero gloriose ? ( 5 ) Nell'ultima cena esposta da Bosone pare ...
... imperciocchè ella è giojosa per quelle anime , le quali , pensando di andare a godere la gloria di Dio , sono comprese di gioia . E poi in che modo le pene chiamar si potrebbero gloriose ? ( 5 ) Nell'ultima cena esposta da Bosone pare ...
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Parole e frasi comuni
adunque alcun alfin Alighieri allor Amor antichi Aristotile avea Bacco barbaro Bosone Bosone da Gubbio buon canto capitolo Cass ch'è Chè chiama chiaro Ciel Cino circolo codice colle crede Dante DANTE ALIGHIERI detto dice diletto Divina Commedia dolce dotti dritto essendo Eunoè fede Figliuol Filosofia forza furono Giove Giudeo gloria gran Greci Gubbio Idem Imen Imperciocchè Inferno JACOPO ALIGHIERI l'uomo Latini legge lingua lume Manuel mente Messer mondo morale morte nome nomina ognor omai onore Padre parla dal principio patria pena Penteo perciocchè Platone poesie poeta politica celebrità popolo poscia pria profferimento Purg Purgatorio quei Quinto Smirneo quod Raffaelli ragione rima Santo secolo segue sentimento sino sommo Sonetto stima suono Tebe temperamenti Tetragrammaton Tindaro tratta uomo VARIANTI E COMENTO varie vede veggio Velio Longo Vendel venne verso Dio Virgilio virtù virtude vizio Zavella Zudeo
Brani popolari
Pagina lxxi - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 114 - Vos, o clarissima mundi Lumina, labentem coelo quae ducitis annum; Liber et alma Ceres, vestro si munere tellus Chaoniam pingui glandem mutavit arista, Poculaque inventis Acheloia miscuit uvis; Et vos, agrestum praesentia numina, Fauni, Ferte simul Faunique pedem Dryadesque puellae: Munera vestra cano.
Pagina 82 - Anchises atque ordine singula pandit. 'principio caelum ac terras camposque liquentes lucentemque globum Lunae Titaniaque astra Spiritus intus alit, totamque infusa per artus mens agitat molem, et magno se corpore miscet.
Pagina lxxii - O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali , alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.
Pagina xli - l fondo. Pianga la tua dal bel viso jocondo Di cui tua lingua tanto ben dicea : Ohimè dolente che pianger dovea Ognhomo che sta dentro a questo tondo. Et pianga donque Manoel Giudeo, Et prima pianga 1 suo proprio danno, Poi pianga 'l mal di questo mondo reo. Che sotto 1 sol non fu mai peggior anno : Ma mi conforta che credo che Deo Dante habbia posto in glorioso schanno. Che grande fosse stata l'affezione ed attaccamento, che verso Dante Manoello serbava, e che ne avesse ei ricevuti de...
Pagina lv - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile che m
Pagina lxxii - In me, guardando, una sola parvenza, Mutandom' io, a me si travagliava. Nella profonda e chiara sussistenza Dell...
Pagina 121 - La lingua ch' io parlai fu tutta spenta Innanzi che all' ovra inconsumabile Fosse la gente di Nembrotte attenta : Che nullo effetto mai razionabile, Per lo piacere uman che rinnovella Seguendo 'l cielo, sempre fu durabile. Opera naturale è ch' uom favella ; Ma così o così , natura lascia Poi fare a voi secondo che v
Pagina lxiv - Poi ch'ella avea il parlar così disciolto, Cominciava a cantar sì che con pena Da lei avrei mio intento rivolto. « Io son », cantava, « io son dolce Sirena, Che i marinari in mezzo mar dismago ; Tanto son di piacere a sentir piena.
Pagina lxiv - Saturno; quando i geomanti lor maggior fortuna veggiono in oriente, inanzi all'alba, surger per via che poco le sta bruna : mi venne in sogno una femmina balba, negli occhi guercia e sopra i pie distorta, con le man monche, e di colore scialba.