Letteratura e filosofiaStamperia Ferrante, 1872 - 154 pagine |
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Pagina vi
... uomo di elevato ingegno e nella di- plomatica peritissimo ; il quale mostrommi varii di que ' codici preziosi . Ma siccome anticipatamente io ben conosceva , che ivi esister dovesse un Mss . del- la Divina Commedia di Dante , quasi ...
... uomo di elevato ingegno e nella di- plomatica peritissimo ; il quale mostrommi varii di que ' codici preziosi . Ma siccome anticipatamente io ben conosceva , che ivi esister dovesse un Mss . del- la Divina Commedia di Dante , quasi ...
Pagina xxiv
... uomo applicato giammai all ' insegnamen- to , che doveva esser per altro incompatibile col suo genere di vita . Lo troviamo in fatti nella fine del secolo in esercizio della carica di Priore ; ed era pertanto uno di coloro , che la ...
... uomo applicato giammai all ' insegnamen- to , che doveva esser per altro incompatibile col suo genere di vita . Lo troviamo in fatti nella fine del secolo in esercizio della carica di Priore ; ed era pertanto uno di coloro , che la ...
Pagina liii
... uomo nel- l'età giovanile ; il leone , o sia la superbia , che lo sopraggiugne nella virile età ; la lupa finalmente , o sia l'avarizia , che lo assale nella vecchiezza . ( 2 ) II Ms. Cass . Gli fecer pervertir d'andare al monte . Li ...
... uomo nel- l'età giovanile ; il leone , o sia la superbia , che lo sopraggiugne nella virile età ; la lupa finalmente , o sia l'avarizia , che lo assale nella vecchiezza . ( 2 ) II Ms. Cass . Gli fecer pervertir d'andare al monte . Li ...
Pagina lvii
... uomo a sè stesso dà pace . E ciò vie- ne confirmato dal sentimento de'seguenti versi : » Noi fummo già tutti per forza morti , » E peccatori infino all'ultim'ora : " Quivi lume del Ciel ne fece accorti ; Poscia descrive una bella ...
... uomo a sè stesso dà pace . E ciò vie- ne confirmato dal sentimento de'seguenti versi : » Noi fummo già tutti per forza morti , » E peccatori infino all'ultim'ora : " Quivi lume del Ciel ne fece accorti ; Poscia descrive una bella ...
Pagina lix
... uomo . E ancora detta consumante , cioé perficiente , perchè con- duce l'uomo al dovuto fine . Quindi è che Lucia portar vuole Dan- te , il quale già aveva rivolta la sua volontà da'pravi affetti , a ri- purgarsi dalle suc colpe ; ed è ...
... uomo . E ancora detta consumante , cioé perficiente , perchè con- duce l'uomo al dovuto fine . Quindi è che Lucia portar vuole Dan- te , il quale già aveva rivolta la sua volontà da'pravi affetti , a ri- purgarsi dalle suc colpe ; ed è ...
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Parole e frasi comuni
adunque alcun alfin Alighieri allor Amor antichi Aristotile avea Bacco barbaro Bosone Bosone da Gubbio buon canto capitolo Cass ch'è Chè chiama chiaro Ciel Cino circolo codice colle crede Dante DANTE ALIGHIERI detto dice diletto Divina Commedia dolce dotti dritto essendo Eunoè fede Figliuol Filosofia forza furono Giove Giudeo gloria gran Greci Gubbio Idem Imen Imperciocchè Inferno JACOPO ALIGHIERI l'uomo Latini legge lingua lume Manuel mente Messer mondo morale morte nome nomina ognor omai onore Padre parla dal principio patria pena Penteo perciocchè Platone poesie poeta politica celebrità popolo poscia pria profferimento Purg Purgatorio quei Quinto Smirneo quod Raffaelli ragione rima Santo secolo segue sentimento sino sommo Sonetto stima suono Tebe temperamenti Tetragrammaton Tindaro tratta uomo VARIANTI E COMENTO varie vede veggio Velio Longo Vendel venne verso Dio Virgilio virtù virtude vizio Zavella Zudeo
Brani popolari
Pagina lxxi - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 114 - Vos, o clarissima mundi Lumina, labentem coelo quae ducitis annum; Liber et alma Ceres, vestro si munere tellus Chaoniam pingui glandem mutavit arista, Poculaque inventis Acheloia miscuit uvis; Et vos, agrestum praesentia numina, Fauni, Ferte simul Faunique pedem Dryadesque puellae: Munera vestra cano.
Pagina 82 - Anchises atque ordine singula pandit. 'principio caelum ac terras camposque liquentes lucentemque globum Lunae Titaniaque astra Spiritus intus alit, totamque infusa per artus mens agitat molem, et magno se corpore miscet.
Pagina lxxii - O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali , alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi; E fa la lingua mia tanto possente, Ch' una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente; Chè, per tornare alquanto a mia memoria.
Pagina xli - l fondo. Pianga la tua dal bel viso jocondo Di cui tua lingua tanto ben dicea : Ohimè dolente che pianger dovea Ognhomo che sta dentro a questo tondo. Et pianga donque Manoel Giudeo, Et prima pianga 1 suo proprio danno, Poi pianga 'l mal di questo mondo reo. Che sotto 1 sol non fu mai peggior anno : Ma mi conforta che credo che Deo Dante habbia posto in glorioso schanno. Che grande fosse stata l'affezione ed attaccamento, che verso Dante Manoello serbava, e che ne avesse ei ricevuti de...
Pagina lv - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile che m
Pagina lxxii - In me, guardando, una sola parvenza, Mutandom' io, a me si travagliava. Nella profonda e chiara sussistenza Dell...
Pagina 121 - La lingua ch' io parlai fu tutta spenta Innanzi che all' ovra inconsumabile Fosse la gente di Nembrotte attenta : Che nullo effetto mai razionabile, Per lo piacere uman che rinnovella Seguendo 'l cielo, sempre fu durabile. Opera naturale è ch' uom favella ; Ma così o così , natura lascia Poi fare a voi secondo che v
Pagina lxiv - Poi ch'ella avea il parlar così disciolto, Cominciava a cantar sì che con pena Da lei avrei mio intento rivolto. « Io son », cantava, « io son dolce Sirena, Che i marinari in mezzo mar dismago ; Tanto son di piacere a sentir piena.
Pagina lxiv - Saturno; quando i geomanti lor maggior fortuna veggiono in oriente, inanzi all'alba, surger per via che poco le sta bruna : mi venne in sogno una femmina balba, negli occhi guercia e sopra i pie distorta, con le man monche, e di colore scialba.