Delle belle arte in Sicilia dai Normanni sino alla fine del secolo xiv, Volume 1;Volume 48

Copertina anteriore
 

Sommario

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 354 - ... son tante che hanno ammorbato il mondo, le porte ornate di colonne sottili ed attorte a uso di vite, le quali non possono aver forza a reggere il peso di che leggerezza si sia,* e cosi per tutte le facce ed altri loro ornamenti facevano una maledizione di tabernacoli l'un sopra l'altro con tante piramidi e punte e foglie, che non ch'elle possano stare, pare impossibile ch'elle si possano reggere; ed hanno più il modo da parer di carta che di pietre o di marmi. Questa maniera fu trovata da...
Pagina 104 - Cantù, doveva presentare in quei tempi il paese, misto d' indigeni abbattuti da lungo servaggio, di cavalieri normanni in corazza e morione, di musulmani con turbanti; santoni insieme e frati ; corse del gerid e tornei; nordici ignoranti e corrotti meridionali; fastosi asiatici e severi scandinavi: vi si parlava greco, latino, vulgare, arabo, normanno, e in ognuna di queste lingue si pubblicavano i bandi; quali dovevano tanto quanto acconciarsi al codice giustinianeo pei greci, al coutumier pe'...
Pagina 287 - ... egli di quadra figura, cui entrasi per un picciolo ponte di pietra, nel capo del quale vi è una porta per la quale si passa in una saletta di dodici piedi larga...
Pagina 41 - Quelli che si innamorano della pratica senza la diligenza, ovvero scienza per dir meglio, sono come i nocchieri ch'entrano in mare sopra nave senza timone o bussola, che mai non hanno certezza dove si vadano. Sempre la pratica debbe essere edificata sopra la buona teorica » E non mancano dei pensieri critici intorno alle particolarità concernenti la pittura.
Pagina 342 - Oh quale tristizia ha invaso questo male arrivato secolo, che fa si poco , e tanto si briga e si studia a distruggere? Per quale o divina vendetta o umana perversità questo male va infuriando , sì che in ogni contrada d' Italia (nè in Bologna meno che altrove ! ) ci assorda lo strepito , e sozzamente offusca il polverìo di cotidiane demolizioni?
Pagina 211 - Italiani componevano, nella corte di sì grandi re primamente usciva. E perché il loro seggio regale era in Sicilia, è avvenuto che tutto quello che...
Pagina 355 - Goti, 2 che per aver minate le fabbriche antiche, e morti gli architetti per le guerre, fecero dopo coloro che rimasero, le fabbriche di questa maniera ; le quali girarono le volte con quarti acuti, e riempierono tutta Italia di questa maledizione di fabbriche, che per non averne a far più s
Pagina 209 - ... in quel tempo tutto quello che gli eccellenti italiani componevano , nella corte di sì gran re primamente usciva. E perchè il loro seggio regale era in Sicilia, accadde...
Pagina 354 - ... moderni; né oggi s'usano per gli eccellenti, ma son fuggiti da loro come mostruosi e barbari, dimenticando ogni lor cosa di ordine...
Pagina 355 - Ed in queste opere facevano tanti risalti, rotture, mensoline e viticci, che sproporzionavano quelle opere che facevano; e spesso, con mettere cosa sopra cosa, andavano in tanta altezza, che la fine d'una porta toccava loro il tetto.

Informazioni bibliografiche