I ragazzi della via PalFanucci Editore, 20 giu 2018 - 256 pagine A Budapest, in via Pál, c'è un piccolo pezzo di terreno chiuso tra due imponenti caseggiati, uno steccato e il retro di una segheria, chiamato da tutti il campo. È il quartier generale del capitano Boka e del soldato semplice Nemecsek, di Gereb e di tutti i ragazzi della via Pál. Tra pellerossa con arco e frecce, campi di battaglia e torri da espugnare, il campo è un luogo speciale che va difeso, soprattutto dai rivali più temibili: le Camicie Rosse. Un giorno Feri Ats, il loro capo, entra di soppiatto nel campo e ruba la bandiera sulla fortezza costruita da Boka. È guerra! Tra strategie militari, scontri e tradimenti, i due schieramenti combatteranno con tutte le loro forze per conquistare il campo. Chi vincerà diventerà il padrone indiscusso della via Pál? Ce la faranno i piccoli eroi a difendere la loro fortezza e a vincere la guerra? |
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Parole e frasi comuni
aiutante all’altro allora alzò Ao-oh arrivato attimo avete avrebbe bandiera baracca bassa voce battaglia battaglioni berretto binocolo biondino bombe Budapest c’era Camicie Rosse capanna capo delle Camicie casa cataste comandante combattimento compagni Csele Csonakos D’accordo d’onore davanti dell’Orto botanico Deszö dietro disse Boka domandò Boka Ecco erano Erno fece Ferenc Molnár Feri Ats fischio fortezze Gereb giocare giorno gridò gruppo delle Camicie guardò guarnigioni Janos Kolnay l’aiutante di campo l’altro L’Assemblea l’aveva l’ha L’ho l’insegnante l’ordine l’ultima l’uno L’uomo lance lanterna Leszik magazzino mano Mastic-Club mastice momento mormorò nemico occhi Pál palizzata parlare parola passo Pasztor paura piangere pile di legname porta poteva presidente professor Racz proprio punto ragazzi Richter rispose s’era sabbia sapere scattò sentinelle sentiva siete signor Csetneky signor generale signor Nemecsek silenzio slovacco Soldato Nemecsek soldato semplice stava sull’attenti Szebenics tasca terreno testa tomahawk traditore trincea tromba un’altra un’occhiata vedere verso via Pál visto Weisz Wendauer