Io non so veramente se sia cosa più nuova associare all'idea de' penati quella de' colombi, o all'idea de' colombi quella de' frati. Giova osservare che la straordinarietà del linguaggio, la quale da talvolta allo stile cert'aria di dignità, è pregio... Storia della grammatica italiana - Pagina 478di Ciro Trabalza - 1908 - 561 pagineVisualizzazione completa - Informazioni su questo libro
| Niccolò Tommaseo - 1851 - 592 pagine
...straordinarietà del linguaggio, la quale da talvolta allo slile ceri' aria di dignità, è pregio lutto posticcio che non compensa il difetto di pregi più intrinseci. Molti si credono di essere scrillori non comuni allorché l'involgono un'idea comune in abito straordinario: ma converrebbe... | |
| Niccolò Tommaseo - 1854 - 560 pagine
...de' frati. Giova osservare che la straordinarietà del linguaggio, la quale da talvolta allo stile cert'aria di dignità, è pregio tutto posticcio che...difetto di pregi più intrinseci. Molti si credono di essere scrittori non comuni allorché rinvolgono un' idea comune in abito straordinario: ma converrebbe... | |
| Giuseppe Antonio Borgese - 1905 - 306 pagine
...Tomuiaseo M — « che la straordinarietà del linguaggio, la quale da talvolta allo stile una ceri' aria di dignità, è pregio tutto posticcio che non compensa...intrinseci. Molti si credono d'essere scrittori non comuni, allorché rivolgono un' idea comune in abito straordinario, ma converrebbe, in quella voce, sotto forme... | |
| Giuseppe Antonio Borgese - 1920 - 412 pagine
...veli è dunque una colpa per l'onesto scrittore. «Giova osservare» — scriveva il Tommaseo1) — «che la straordinarietà del linguaggio, la quale...in abito straordinario, ma converrebbe, in quella voce, sotto forme comuni, rendere accessibile e, quasi direi, perdonabile Ja straordinarietà dell'dea».... | |
| Niccolò Tommaseo - 1922 - 1420 pagine
...quella de'frati. Giova osservare che la straordinarietà del linguaggio, la quale da talvolta allo stile cert'aria di dignità, è pregio tutto posticcio che...non compensa il difetto di pregi più intrinseci. Molli si credono di essere scrittori non comuni, allorché rivolgono un'idea comune in abito straordinario;,... | |
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