Opere di Giacomo Leopardi: Operette morali. Comparazione delle sentenze di Bruto minore e di Teofrasto vicini a morte. Pensieri. Martirio de santi padri del monte Sinai e dell'eremo di Raitu, composto da Ammonio monaco: volgarizzamento fatto nei buon secolo della nostra lingua, non mai stampato. VolgarizzamentiF. le Monnier, 1865 |
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Pagina 9
... cotesto è verissimo : tanto che se quella tua congettura speculativa riuscirà così vera come è la giustificazione dell ' averla seguita , non potremo man- car di godere questa beatitudine un giorno o l'altro . Colombo . Io per me , se ...
... cotesto è verissimo : tanto che se quella tua congettura speculativa riuscirà così vera come è la giustificazione dell ' averla seguita , non potremo man- car di godere questa beatitudine un giorno o l'altro . Colombo . Io per me , se ...
Pagina 33
... cotesto non monta nulla al nostro proposito . Eleandro . Perchè non monta ? Forse è cresciuta di potenza , o salita di grado ; che gli scrittori d'oggi sieno costretti di adularla , o tenuti di riverirla ? Timandro . Cotesti sono ...
... cotesto non monta nulla al nostro proposito . Eleandro . Perchè non monta ? Forse è cresciuta di potenza , o salita di grado ; che gli scrittori d'oggi sieno costretti di adularla , o tenuti di riverirla ? Timandro . Cotesti sono ...
Pagina 37
... cotesto modo di scrivere ? Eleandro . Diverse cose . Prima , l'intolleranza di ogni simulazione e dissimulazione : alle quali mi piego talvolta nel parlare , ma negli scritti non mai ; perchè spesso parlo per necessità , ma non sono mai ...
... cotesto modo di scrivere ? Eleandro . Diverse cose . Prima , l'intolleranza di ogni simulazione e dissimulazione : alle quali mi piego talvolta nel parlare , ma negli scritti non mai ; perchè spesso parlo per necessità , ma non sono mai ...
Pagina 44
... cotesto ? si sen- tirebbe ella male ? Sole . No no , io non mi sento nulla ; se non che io non mi voglio muovere : e però tu te ne andrai per le tue faccende . Ora prima . Come debbo io andare se non viene ella , chè io sono la prima ...
... cotesto ? si sen- tirebbe ella male ? Sole . No no , io non mi sento nulla ; se non che io non mi voglio muovere : e però tu te ne andrai per le tue faccende . Ora prima . Come debbo io andare se non viene ella , chè io sono la prima ...
Pagina 46
... cotesto a me ? che , sono io la balia del genere umano ; o forse il cuoco , che gli ab- bia da stagionare e da apprestare i cibi ? e che mi deb- bo io curare se certa poca quantità di creaturine invi- sibili , lontane da me i milioni ...
... cotesto a me ? che , sono io la balia del genere umano ; o forse il cuoco , che gli ab- bia da stagionare e da apprestare i cibi ? e che mi deb- bo io curare se certa poca quantità di creaturine invi- sibili , lontane da me i milioni ...
Parole e frasi comuni
abbia alcuna altra altre amici anco animo antichi anzi Barbari bisogno Blemmi buoni certo chè ciascuno Cicerone Ciro città Clearco colla conoscere considerando contrario Copernico corpo costumi cotali cotesto credo Crisippo debba desiderio dico diletto Diogene Laerzio dire discorso Eleandro Epitteto essendo esso Evagora eziandio facoltà fanno fare fatica favellare felicità figliuoli filosofia gente Giorgio Gemisto Pletone giorno giudicare Greci Imperciocchè Imperocchè infelicità innanzi insino Isocrate istare l'animo l'uomo Lacedemoni lasciare leggi LEOPARDI lode luogo maggior male malvagità maraviglia materia medesi medesimo mente mondo morte natura nessun niuno odio onore opere OPERETTE MORALI padre parasanghe passato pensare pensiero Perciocchè Perocchè persone pigliare Platone Plotino poco Porfirio possa pregio primieramente principio proprio pure ragione riputazione santo sarà secolo Senofonte sentimento sieno signore Socrate stima tali Teofrasto terra Timandro Tissaferne Tristano trovare umana uomini uomo vedere veggiamo vero virtù vivere voglia volere volgarizzamenti zione
Brani popolari
Pagina 149 - ... immaginarsi il numero dei mondi infinito, e l'universo infinito, e sentire che l'animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più grande che...
Pagina 149 - ... da alcuna cosa terrena, nè, per dir così, dalla terra intera; considerare l'ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole maravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell'animo...
Pagina 22 - Pare che l'essere delle cose abbia per suo proprio ed unico obbietto il morire. Non potendo morire quel che non era, perciò dal nulla scaturirono le cose che sono.
Pagina 24 - In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire. Tanto in ogni opera sua la natura è intenta e indirizzata alla morte: poiché non per altra cagione la vecchiezza prevale sì manifestamente, e di sì gran lunga, nella vita e nel mondo.
Pagina 75 - Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita.
Pagina 81 - Se questi miei sentimenti nascano da malattia, non so : so che, malato o sano, calpesto la vigliaccheria degli uomini, rifiuto ogni consolazione e ogn'inganno puerile, ed ho il coraggio di sostenere la privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente il deserto della vita, non dissimularmi nessuna parte dell'infelicità umana, ed accettare tutte le conseguenze di una filosofia dolorosa, ma vera.
Pagina 21 - ... d'api o di farfalle scorresse per la campagna; non voce, non moto alcuno, se non delle acque, del vento e delle tempeste, sorgesse in alcuna banda; certo l'universo sarebbe inutile; ma forse che vi si troverebbe o copia minore di felicità, o più di miseria, che oggi non vi si trova?
Pagina 211 - Perocché non altro è quella tranquillità dell'animo voluta da Epitteto sopra ogni cosa, e quello stato libero da passione, e quel non darsi pensiero delle cose esterne, se non ciò che noi chiamiamo freddezza d'animo, e noncuranza, o vogliasi indifferenza.
Pagina 39 - ... profitto che se ne possa cavare, e l'unico rimedio che vi si trovi. Dicono i poeti che la disperazione ha sempre nella bocca un sorriso. Non dovete pensare che io non compatisca all'infelicità umana. Ma non potendovisi riparare con nessuna forza, nessuna arte, nessuna industria, nessun patto; stimo assai più degno dell'uomo, e di una disperazione magnanima, il ridere dei mali comuni; che il mettermene a sospirare, lagrimare e stridere insieme cogli altri, o incitandoli a fare altrettanto.
Pagina 89 - Libri e studi, che spesso mi maraviglio d'aver tanto amato, disegni di cose grandi, e speranze di gloria e d'immortalità, sono cose delle quali è anche passato il tempo di ridere. Dei disegni e delle speranze di questo secolo non rido: desidero loro con tutta l'anima ogni miglior successo possibile, e lodo, ammiro ed onoro altamente e sincerissimamente il buon volere: ma non invidio però i posteri, né quelli che hanno ancora a vivere lungamente.