La Gerusalemme liberata: poema, Volume 1

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Raffaello, 1839
 

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Pagina 146 - Ivi solo discese, ivi fermosse In vista de' nemici il fero Argante, Per gran cor, per gran corpo, e per gran posse Superbo e minaccevole in sembiante; Qual Encelado in Flegra , o qual mostrosse rs'ell' ima valle il filisteo Gigante. Ma pur molti di lui tema non hanno; Ch' anco quanto sia forte appien non sanno.
Pagina 99 - Ma nella bocca , ond' esce aura amorosa , Sola rosseggia e semplice la rosa. XXXI Mostra il bel petto le sue nevi ignude , Onde il foco d' amor si nutre e desta : Parte appar delle mamme acerbe e crude , Parte altrui ne ricopre invida vesta : Invida, ma s...
Pagina 45 - Non è sì grato ai caldi giorni il tuono Che speranza di pioggia al mondo apporte , Come fu caro alle feroci genti L' altero suon de
Pagina 51 - Nel tempio de' Cristiani occulto giace Un sotterraneo altare, e quivi è il volto Di colei che sua diva e madre face Quel vulgo del suo Dio nato e sepolto. Dinanzi al simulacro accesa face Continua splende: egli è in un velo avvolto; Pendono intorno in lungo ordine i voti Che vi portaro i creduli devoti.
Pagina 55 - Magnanima menzogna, or quando è il vero sì bello che si possa a te preporre? Riman sospeso, e non sì tosto il fero tiranno a l'ira, come suoi, trascorre. Poi la richiede : < Io vo...
Pagina 139 - Con questi detti le smarrite menti consola, e con sereno e lieto aspetto; ma preme mille cure egre e dolenti altamente riposte in mezzo al petto.
Pagina 50 - Questi or Macone adora , e fu cristiano : Ma i primi riti anco lasciar non puote; Anzi sovente in uso empio e profano Confonde le due leggi a se mal note. Ed or dalle spelonche, ove lontano Dal vulgo esercitar suol l' arti ignote, Vien nel pubblico rischio al suo signore : A re malvagio consiglier peggiore.
Pagina 74 - Dolcemente spirò nell' altrui petto , Alta contrizion successe, mista Di timoroso e reverente affetto. Osano appena d' innalzar la vista Ver la città , di Cristo albergo eletto , Dove morì , dove sepolto fue , Dove poi rivesti le membra sue. Sommessi accenti e tacite parole, Rotti singulti e flebili sospiri Della gente, ch' in un s' allegra e duole, Fan che per l' aria un mormorio s' aggiri , Qual nelle folte selve udir si suole, S...
Pagina 173 - Non copre abito vii la nobil luce e quanto è in lei d'altero e di gentile, e fuor la maestà regia traluce per gli atti ancor de l'essercizio umile.
Pagina 38 - Vien poi Tancredi ; e non è alcun fra tanti ( Tranne Rinaldo ) o feritor maggiore, O più bel di maniere e di sembianti , 0 più eccelso ed intrepido di core. S...

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