Della monarchia parlamentare e dei diritti e doveri del cittadino secondo lo statuto e le leggi del Piemonte, Volume 1

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Pagina 102 - Nostro proclama dell' 8 dell'ultimo scorso febbraio, con cui abbiamo voluto dimostrare, in mezzo agli eventi straordinarii che circondavano il paese, come la Nostra confidenza in loro crescesse colla gravità delle circostanze, e come prendendo unicamente consiglio dagli impulsi del Nostro cuore fosse ferma Nostra intenzione di conformare le loro sorti alla ragione dei tempi, agli interessi ed alla dignità della Nazione.
Pagina 315 - Tutte le proprietà, senza alcuna eccezione, sono inviolabili. Tuttavia, quando l'interesse pubblico legalmente accertato lo esiga, si può essere tenuti a cederle in tutto od in parte, mediante una giusta indennità conformemente alle leggi.
Pagina 157 - Art. 78. Gli Ordini cavaliereschi ora esistenti sono mantenuti con le loro dotazioni. Queste non possono essere impiegate in altro uso fuorché in quello prefisso dalla propria istituzione.
Pagina 143 - Art. 24. Tutti i regnicoli , qualunque sia il loro titolo o grado, sono eguali dinanzi alla legge.
Pagina 248 - È riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e senz'armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l'esercizio nell'interesse della cosa pubblica. Questa disposizione non è applicabile alle adunanze in luoghi pubblici, od aperti al pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle leggi di polizia.
Pagina 265 - La Religione cattolica, apostolica e romana, è la sola religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi.
Pagina 102 - Con lealtà di Re e con affetto di padre Noi veniamo oggi a compiere quanto avevamo annunziato ai nostri amatissimi sudditi col nostro proclama...
Pagina 103 - Italia, non dubitiamo di dar loro fai sudditi,) la prova piii solenne, che per Noi si possa, della fede che conserviamo nella loro devozione e nel loro senno. Preparate nella calma, si maturano nei Nostri Consigli le politiche istituzioni- che saranno il complemento delle riforme da Noi fatte, e varranno a consolidarne il benefizio in modo consentaneo alle condizioni del paese.
Pagina 102 - Corona un popolo che tante prove ci ha dato di fede, di obbedienza e d'amore, abbiamo determinato di sancirlo e promulgarlo nella fiducia che Iddio benedirà le pure nostre intenzioni, e che la nazione, libera, forte e felice, si mostrerà sempre più degna dell' antica fama, e saprà meritarsi un glorioso avvenire.
Pagina 104 - Il reggente, prima di entrare in funzioni, presta il giuramento di essere fedele al Re e di osservare lealmente lo Statuto e le leggi dello Stato.

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