Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina,: Postille di Torqauto Tasso, alla Divina commedia di Dante AlighieriPresso Niccolò Capurro, 1831 |
Parole e frasi comuni
acciò Ahimè Alberto Alessandro amore anco anima appresso Astrologo autro avete bella Bian Bianchetta boglio Brianda buona Cammillo CANTO IX CANTO VII CANTO XVI casa Cennamella ch'io chè chessa chillo chiù cielo colui Comparazione costui crudele cuore Dante DANTE ALIGHIERI desiderio dice dire dite Divina Commedia donna ecco Elocuzione Ersilia fare figliastro figlio figliuolo Flam Flav Franceschetto Gial Gialaise grazia Inferno l'altro l'amor lascia Lavinia Leandro Leonora Magagna Manilio mano marito moglie mondo morire morte Muzio Napoletano occhi Ohimè Orsù padre padrone parlare Pasq Pasquina peccato pensi Persio piangere pietà piglia posso postille Purgatorio ragione sapere sarà SCENA schiavo Sennora Sentenza sento servo sete Signor Cammillo Signor Flaminio Signora Cornelia Signora madre songo sorte TORQUATO TASSO traditore Traslazione trova v. r. CANTO vado Vedi vero Virgilio vivo voglio volete
Brani popolari
Pagina 54 - 7. Ma se le mie parole esser den seme, Che frutti infamia al traditor eh' io rodo. Fruttare vr Nota, che Ugolino risponde non per desiderio di sua fama, ma d'altrui infamia. \ v. 10. Sie. vr v. 13. Fu
Pagina 49 - Tre volte il fe girar con tutte l'acque, A la quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù, come altrui piacque, Infin che 'l mar fu
Pagina 48 - v. 85. Lo maggior corno de la fiamma antica Cominciò a crollarsi, mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando
Pagina 54 - E disser: padre assai ci fia me« doglia, Se tu mangi di noi: tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Pagina 29 - v. 121. Ed ella a me: nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria, e ciò sa il tuo dottore.
Pagina 90 - v. 25. Quale ne' pleniluni! sereni Trivia ride tra le ninfe eterne, Che dipingono il ciel per tutti i seni. Bellissimo. v. 30. Viste superne. vr
Pagina 58 - che ne l'aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto.
Pagina 61 - Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori . Vi facea un incognito indistinto.
Pagina 74 - Avere in sè mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento. Elocuzione
Pagina 98 - nello Inferno. v. 69. Se questo è il Limbo, dove non è pena di senso, ma solamente di danno, in che modi sentono queste molestie? e se non è Limbo, come è innanzi all'Inferno? v. 75. fioco lume, traslazione: (e. I. v. 60.) dove