Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine, ricorrette sull'edizione fiorentina,: Postille di Torqauto Tasso, alla Divina commedia di Dante Alighieri

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Presso Niccolò Capurro, 1831
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 54 - 7. Ma se le mie parole esser den seme, Che frutti infamia al traditor eh' io rodo. Fruttare vr Nota, che Ugolino risponde non per desiderio di sua fama, ma d'altrui infamia. \ v. 10. Sie. vr v. 13. Fu
Pagina 49 - Tre volte il fe girar con tutte l'acque, A la quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù, come altrui piacque, Infin che 'l mar fu
Pagina 48 - v. 85. Lo maggior corno de la fiamma antica Cominciò a crollarsi, mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando
Pagina 54 - E disser: padre assai ci fia me« doglia, Se tu mangi di noi: tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Pagina 29 - v. 121. Ed ella a me: nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria, e ciò sa il tuo dottore.
Pagina 90 - v. 25. Quale ne' pleniluni! sereni Trivia ride tra le ninfe eterne, Che dipingono il ciel per tutti i seni. Bellissimo. v. 30. Viste superne. vr
Pagina 58 - che ne l'aspetto! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, E tante mi tornai con esse al petto.
Pagina 61 - Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori . Vi facea un incognito indistinto.
Pagina 74 - Avere in sè mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento. Elocuzione
Pagina 98 - nello Inferno. v. 69. Se questo è il Limbo, dove non è pena di senso, ma solamente di danno, in che modi sentono queste molestie? e se non è Limbo, come è innanzi all'Inferno? v. 75. fioco lume, traslazione: (e. I. v. 60.) dove

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