Sette anni di desiderio

Copertina anteriore
Bompiani - 400 pagine
Questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1983, raccoglie interventi e articoli usciti sui principali quotidiani e riviste italiane dal 1977 al 1983. Umberto Eco, con piglio narrativo e umori satirici, mette in pratica una semiologia del quotidiano, un’attenzione all’universo dei discorsi giornalistici o politici, ai fatti di costume, secondo quella naturale vocazione "politica" di studioso dei linguaggi e delle loro mistificazioni. Ma perché porre l’accento su quei sette anni e perché di desiderio? Perché quella stagione si svolse (anche) all’insegna del desiderio: desiderio di morte, di martirio, di trasparenza, di sovrannaturale, di occulto. A tanto desiderio, e alla crisi della ragione che ne ha accompagnato il percorso, l’autore risponde con l’esercizio della ragionevolezza e dell’ironia.

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Informazioni sull'autore (2012)

Umberto Eco è nato ad Alessandria nel 1932; filosofo, medievista, semiologo, massmediologo, ha esordito nella narrativa nel 1980 con Il nome della rosa (Premio Strega 1981), seguito da Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004) e Il cimitero di Praga (2010). Tra le sue numerose opere di saggistica (accademica e non) si ricordano: Trattato di semiotica generale (1975), I limiti dell’interpretazione (1990), Kant e l’ornitorinco (1997), Dall’albero al labirinto (2007) e, insieme a Jean-Claude Carrière, Non sperate di liberarvi dei libri (2009). Nel 2004 ha pubblicato il volume illustrato Storia della Bellezza, seguito nel 2007 da Storia della Bruttezza e nel 2009 da Vertigine della lista.

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