Rime di Francesco Petrarca

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F. Le Monnier, 1851 - 459 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 11 - ... 1 core in sul mio primo giovenile errore, quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono, del vario stile in ch'io piango e ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or sì come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Pagina 91 - n fra duo poggi siede ombrosa valle, Ivi s'acqueta l'alma sbigottita; E, come Amor l'envita, Or ride or piange, or teme or s'assecura; E '1 volto, che lei segue ov...
Pagina 382 - altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Pagina 21 - Con lei foss' io da che si parte il Sole ; E non ci vedess' altri , che le stelle ; Sol una notte ; e mai non fosse l...
Pagina 91 - 1 sol copre col raggio; E quanto in più selvaggio Loco mi trovo e 'n più deserto lido, Tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Pagina 362 - 1 costume . Or movi: non smarrir l'altre compagne; Che non pur sotto bende Alberga Amor , per cui si ride , e piagne . SONETTO VII.
Pagina 61 - Mirando gli atti per mio mal sì adorni; Piacciati omai , col tuo lume ch'io torni Ad altra vita, ed a più belle imprese; Sì , ch...
Pagina 124 - 1 signore, anzi '1 nimico mio; a ciascun remo un penser pronto e rio che la tempesta e '1 fin par eh' abbi a scherno; la vela rompe un vento...
Pagina 125 - Una candida cerva sopra l'erba verde m'apparve, con duo corna d'oro, fra due riviere, all'ombra d'un alloro, levando '1 sole a la stagione acerba. Era sua vista sì dolce superba, ch'i' lasciai per seguirla ogni lavoro: come l'avaro che 'n cercar tesoro con diletto l'affanno disacerba. "Nessun mi tocchi" - al bel collo d'intorno scritto avea di diamanti et di topazi -: "libera farmi al mio Cesare parve".
Pagina 366 - 1 vulgo inerme De la tenera etate, ei vecchi stanchi Ch'hanno sè in odio e la soverchia vita, E i neri fraticelli ei bigi ei bianchi, Coll' altre schiere travagliate e 'nferme, Gridan: 'O signor nostro, aita, aita'; E la povera gente sbigottita Ti scopre le sue piaghe a mille a mille, Ch'Annibale, non ch'altri, farian pio...

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