Raccolta di lirici italiani dall' origine della lingua sino al secolo XVIIIRobustiano Gironi Società tipografica de classici italiani, 1808 - 294 pagine |
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Pagina 10
... lieta , Cercandomi ; ed oh pieta ! Già terra infra le pietre Vedendo , Amor l'inspiri In guisa , che sospiri , Si dolcemente , che mercè m ' impetre , E faccia forza al Cielo Asciugandosi gli occhi col bel velo . Da ' be ' rami scendea ...
... lieta , Cercandomi ; ed oh pieta ! Già terra infra le pietre Vedendo , Amor l'inspiri In guisa , che sospiri , Si dolcemente , che mercè m ' impetre , E faccia forza al Cielo Asciugandosi gli occhi col bel velo . Da ' be ' rami scendea ...
Pagina 27
... E. Alma beata e bella , Che da ' legami sciolta Nuda salisti ne ' superni chiostri ; Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta , E lieta vai schernendo i pensier nostri , Quasi un bel Sol ti mostri Tra i più chiari 27.
... E. Alma beata e bella , Che da ' legami sciolta Nuda salisti ne ' superni chiostri ; Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta , E lieta vai schernendo i pensier nostri , Quasi un bel Sol ti mostri Tra i più chiari 27.
Pagina 32
... lieta e coronata fronte , Gir trionfando , e dare i voti al tempio ; Poichè l'avete a l'orgoglioso ed empio Stuolo ritolta , e pareggiate l'onte , Or ch ' avea più la voglia e la man pronte A far d'Italia tutta acerbo scempio ...
... lieta e coronata fronte , Gir trionfando , e dare i voti al tempio ; Poichè l'avete a l'orgoglioso ed empio Stuolo ritolta , e pareggiate l'onte , Or ch ' avea più la voglia e la man pronte A far d'Italia tutta acerbo scempio ...
Pagina 37
... lieta si fida , Dopo si lunghi e tempestosi errori , Poggiar a ' primi suoi perduti onori , E por silenzio a le dogliose strida ; Ch'or acquetate in parte ha la novella Del grande officio , onde sì ogn ' or v'alzate , Che Roma di tornar ...
... lieta si fida , Dopo si lunghi e tempestosi errori , Poggiar a ' primi suoi perduti onori , E por silenzio a le dogliose strida ; Ch'or acquetate in parte ha la novella Del grande officio , onde sì ogn ' or v'alzate , Che Roma di tornar ...
Pagina 51
... lieta e mi baciò la fronte . A l'antro dunque , a l'elce , ai prati , al fonte , Mille spargendo al ciel diversi fiori , Rendo io di tanto don grazie infinite . SONETT O. " Filli , io non son però tanto deforme , ( Se'l vero agli occhi ...
... lieta e mi baciò la fronte . A l'antro dunque , a l'elce , ai prati , al fonte , Mille spargendo al ciel diversi fiori , Rendo io di tanto don grazie infinite . SONETT O. " Filli , io non son però tanto deforme , ( Se'l vero agli occhi ...
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Parole e frasi comuni
adorno allor alma altrui Amor anco antichi apriche ardente aveste bella BENEDETTO MENZINI Bernardo Cappello Bernardo Tasso canto CANZONE celeste cetra ch'a ch'io Chè che'l chioma Ciel colle costei crin d'Amore d'ogni desio diletto dolce Donna duol Ecco età eterno fato Faustina Maratti Febo fero figlio fior FRANCESCO MARIA MOLZA gentil giorno gloria gran Indi intorno Ippocrene l'ali l'alma l'alto l'onda lasso leggiadra Leonello d'Este lieta lirica poesia lode lume mente mille mira mondo morte Muse Nacque Nettuno Ninfe occhi ognor omai onor opre Pastor pensier petto piè Pindo poesia poeti pregio pria Quinci Raccolta di Lirici regni Reina rime riva sacro sangue scrisse sdegno secolo sereno Signor SONETT sovra speme spirto splendor stelle suon superbe talor Tebro terra Trace veggio vide VINCENZO DA FILICAJA vinto virtù virtute Vittoria Colonna volgo
Brani popolari
Pagina 11 - Piacemi almen ch' e' miei sospir sien quali Spera 'I Tevero e l'Arno, E 'I Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese : Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra ; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda ; Ivi fa che '1 tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda.
Pagina 116 - Sol, gli occhi al pianto, e, nato a pena, va prigionier fra le tenaci fasce. Fanciullo, poi che non più latte il pasce, sotto rigida sferza i giorni mena; indi, in età più ferma e più serena, tra Fortuna ed Amor more e rinasce. Quante poscia sostien, tristo e mendico, fatiche e morti, infin che curvo e lasso appoggia a debil legno il fianco antico? Chiude alfin le sue spoglie angusto sasso, ratto cosi, che sospirando io dico : — Da la cuna a la tomba è un breve passo...
Pagina 14 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 41 - Ch' ai dì men foschi trionfar del mondo; Albergo già di Dei fido e giocondo, Or di lagrime triste e di lamenti: Come posso udir io le tue dolenti Voci, o mirar senza dolor profondo II sommo imperio tuo caduto al fondo, Tante tue pompe e tanti pregi spenti? Tal. così ancella, maestà riserbi, E sì dentro al mio cor suona il tuo nome, Ch' i tuoi sparsi vestigi inchino e adoro.
Pagina 2 - Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand" ella altrui saluta, Ch' ogni lingua divien tremando muta E gli occhi non l
Pagina 9 - Dicean tra lor, perch' abito sì adorno, Dal mondo errante a quest' alto soggiorno , Non salì mai in tutta questa etate. Ella contenta aver cangiato albergo Si paragona pur coi più perfetti , E parte ad or ad or si volge a tergo , Mirando s...
Pagina 12 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue, Quando, assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue.
Pagina 40 - La bella libertà, ch' altri t' ha tolta Per tuo non sano oprar, cerca e sospira; E i passi erranti al cammin dritto gira Da quel torto sentier dove sei volta. Che se risguardi le memorie antiche, Vedrai che quei, che i tuoi trionfi ornaro, T' han posto il giogo, e di catene avvinta.
Pagina 218 - Allor vedrai eh' io sono Figlia di Giove, e che germana al Fato Sovra il trono immortale A lui mi siedo a lato : Alle mie voglie l'ocean commise Il gran Nettuno, e indarno Tentan l'Indo e il Britanno Di doppie ancore e vele armar le navi, S' io non governo le volanti antenne Sedendo in su le penne De
Pagina 8 - Quella ch' io cerco e non ritrovo in terra ; Ivi , fra lor che '1 terzo cerchio serra , La rividi più bella e meno ajtera. Per man mi prese, e disse : in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra ; I' son colei che ti die' tanta guerra , E compie