La questione napoletana-sicula, Esame della divisione ed indipendenza pretesa dalla Sicilia nel 1848: Preceduto da un sunto istorico della sua condizione politica in tutt' i tempi

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Tip. fratelli G. e D. Cannone, 1849 - 172 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 111 - Se il re di Sicilia riacquisterà il regno di Napoli, o acquisterà qualunque altro regno, dovrà mandarvi a regnare il suo figlio primogenito, o lasciare detto suo figlio in Sicilia con cedergli il regno; dichiarandosi da ogni innanzi il detto regno di Sicilia indipendente da quello di Napoli, e da qualunque altro regno o provincia.
Pagina 85 - Corte di sì gran re primamente usciva. E perchè il loro seggio regale era in Sicilia, è avvenuto, che tutto quello che i nostri precessori composero in Volgare, si chiama Siciliano; il che ritenerne ancora noi; & i posteri nostri non lo potranno mutare. Racha, Racha. Che suona ora la tromba de l' ultimo Federico ? che il sonaglio del secondo Carlo?
Pagina 137 - Faro con la spedizione de' suoi deputati all'unico Parlamento nazionale : che infine è contrario alla gloria del Regno unito, alle sue convenienze politiche ed all'onore delle armi nazionali. Quindi il Parlamento del Regno unito delle Sicilie ha dichiarato essenzialmente nulla e come non avvenuta la convenzione militare conchiusa tra Sua Eccellenza il tenente generale Pepe ed il principe di Paterno nel giorno 5 ottobre 1820.
Pagina 111 - cedergli il regno, dichiarandosi da oggi innanzi « il detto regno di Sicilia indipendente da quello di < Napoli, e da qualunque altro regno o provincia ». Il sovrano annuiva colla seguente limitazione
Pagina 137 - Paterno. (S' inserisca) Ed avendo noi nel rimettere la detta convenzione proposte tutte le difficoltà sulla medesima incontrate , il Parlamento ha con deliberazione della data di ieri dichiarato quanto segue : II Parlamento nazionale avendo visto i rapporti , le mozioni, ed i documenti comunicatigli da SE il Ministro degli affari interni sulla convenzione militare conchiusa tra SE il Tenente Generale D. Florestano l'epe ed il principe di Paterno, ha considerato che quest'alto è contrario a' principi...
Pagina 74 - Tanto mortalmente crebbe il furore delle loro parti, che senza alcuna misericordia, come selvatiche fiere, ovunque s'abboccavano s'uccidevano per agguati, per tradimenti; e per furti di loro tenute continovo adoperavano il fuoco e il ferro...; e tanto si disusarono i campi della cultura, tanto si consumarono i frutti raccolti, che l'isola, per addietro fontana d'ogni vittuaglia, per inopia e per fame faceva le famiglie de' suoi popoli in grande numero pellegrinare negli altri paesi , B.
Pagina 130 - Maestà cat« tolica nel 1820, è riconosciuta in Sicilia, salve le modificazioni che potrà adot« tare l'unico Parlamento, ovvero il Parlamento separato per la pubblica felicità. « 4. — Ad unico, e per niun altro oggetto, di esternare il pubblico voto -( sulla riunione o separazione dei Parlamenti del Regno, ogni comune eleg
Pagina 127 - II Governo non farà alcuna opposizione che la Sicilia abbia 'Dfla rappresentanza indipendente da quella di Napoli alle •condizioni qui appresso: »1. Che dietro questa prima manifestazione fatta ai de»putati, debba Palermo restituire tutti i prigionieri e rientrare »nell
Pagina 38 - PER LA GRAZIA DI DIO Re delle due Sicilie , di Gerusalemme ec. , Infante di Spagna, Duca di Parma, Piacenza, Castro ec. ec. , Gran principe ereditario di Toscana ec.
Pagina 86 - Il principe ripigliò tosto ed apertamente esercitò l' antica sovrana prerogativa ,dei re siciliani, ossia di .dettar leggi ei solo dal suo. ,trono a tutta la nazione; e di moto suo proprio, e in fjuu della suprema sua.

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