Caro Gabriel: Lettera di un padre a un figlio

Copertina anteriore
Bompiani - 256 pagine
“Ma papà, non sai che le nuvole e l’aria non pesano niente? Non c’è niente di più leggero dell’aria! Guarda.” E ne sollevi una manciata, per dimostrarmelo. Gabriel è il più piccolo di quattro fratelli: sembra un bambino in tutto e per tutto normale, ma è incapace di affrontare ogni novità e imprevisto, vivendo in un mondo scandito da abitudini surreali. Prende manciate d’aria per dimostrare che è leggera, rimane interdetto davanti a una frase fatta come “tirare l’acqua al proprio mulino”, e se qualcuno gli chiede se si è tagliato i capelli, risponde con gentilezza: “No, sono andato dal barbiere.” In questa situazione, prende forma la storia vera di un padre che racconta la quotidiana lotta per comunicare con suo figlio, apparentemente assente eppure capace di sorprendenti attimi di lucidità: le domande del bambino, ingenue e incalzanti al tempo stesso, come quando si interrogano sull’esistenza di Dio, sono l’occasione per ripercorrere le tappe di un’intensa esperienza di amore paterno. Halfdan W. Freihow, con tenerezza e orgoglio, scrive una lettera al piccolo Gabriel per far luce nel labirinto del suo mondo interiore, regalando a tutti i lettori una testimonianza commovente sul legame, talvolta celato ma universale, tra padri e figli. Tradotto in 16 paesi, un caso editoriale che ha emozionato i lettori di tutto il mondo.

Informazioni sull'autore (2013)

Halfdan W. Freihow è cresciuto tra Messico, Norvegia, Spagna e Belgio e ha lavorato come editor, reporter, giornalista e critico letterario. Caro Gabriel, il suo primo romanzo, è stato finalista al Brage Pize, il più importante premio letterario norvegese.

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