Giornale arcadico di scienze, lettere, ed arti, Volume 3;Volume 31Nella Stamperia de Romanis, 1826 |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
Accumoli accumulesi addome alcuni Alfonso Andromaca angioina antichi anzi Aragona aragonese arti autore avea Bagnacavallo Bailly bella Biante Brandani broni buon calorico Catignano certo chè colla controstimolanti Crocus sativus Cycl Dante detto dice dire dotto dottrina duca Ecuba Egitto erano Erodoto Ettore eziandio febbri periodiche Federico Federico Brandani Ferdinando filosofo francesi Gherardo giorno giovani GIROLAMO AMATI gran greci idem IMPRIMATUR ingegno intermittenti istesso italiani latino legge lettera lettere lode luogo maggiore medesimo medici mente mummia Murat Napoli natura Nicolò Piccinino nihil NIHIL OBSTAT niuno nobile nome opera osservazione parlare parole patria perciocchè Piccinino poesia poeta possono poteva prefetto Privilegium signatum pure quæ quan quod ragione rege regno scienza scrittori secolo Sgricci signor sommo sostanza stra tale Tambroni testo tragedia trattato trovò uomini vedere vero virtù volgarizzamento vuolsi zione
Brani popolari
Pagina 318 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Pagina 330 - Italia tutte piene Son di tiranni, ed un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca, Mercé del popol tuo che sì argomenta. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio ali' arco; Ma il popol tuo 1' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: I
Pagina 330 - Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande che per mare e per terra batti l'ali, e per lo 'nferno tuo nome si spande!
Pagina 291 - Sempre a quel ver, che ha faccia di menzogna Dee l'uom chiuder le labbra quant'ei puote Però che senza colpa fa vergogna: 126 Ma qui tacer nol posso; e per le note Di questa Commedìa, Lettor, ti giuro, S'elle non sien di lunga grazia vote, 129 Ch'io vidi per quell...
Pagina 330 - 1 popol tuo l' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco ; Ma '1 popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: Io mi sobbarco. Or ti fa' lieta, che tu hai ben onde, Tu ricca, tu con pace, tu con senno : S' io dico ver, l
Pagina 327 - Guardami ben : ben son , ben son Beatrice : Come degnasti d'accedere al monte? Non sapei tu, che qui è l'uom felice...
Pagina 317 - Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo Che il Notaro, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Pagina 178 - Quand' io, che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su I' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella , presso alla mattina , Forse a memoria de' suoi primi guai ; E che la mente nostra , pellegrina Più dalla carne e men da...
Pagina 302 - Alto, poeti ! Questa libera età non vuoi pastoie : Tutto concede. Oggi cucir si puote Lo scarlatto al velluto, augelli e serpi, Polli e volpi accoppiar, pecore e lupi. Bastan festoni da annodargli. Lega Per la coda o pe
Pagina 8 - Ventos et varium caeli praediscere morem Cura sit ac patrios cultusque habitusque locorum, Et quid quaeque ferat regio et quid quaeque recuset.