Commedie di Antonfrancesco Grazzini, detto Il LascaSuccessori Le Monnier, 1897 - 487 pagine |
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Commedie di Antonfrancesco Grazzini, detto Il Lasca Anton Francesco Grazzini Visualizzazione completa - 1897 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 174 - Sì,21 di' tu: gli uomini che sanno non la intendono così. Argomento. Tu vorresti che quelle gentildonne, che son venute per ricrearsi e rallegrarsi, stessero attonite e confuse, udendo una favoluccia pedantesca, che tenesse di predica o di sermone, da non fare altrui né ridere né piangere. Prologo. Questi valent'uomini resterebbero sodisfatti loro, riconoscendo in quella l'arte ei precetti comici.
Pagina 171 - E cosi pare a me; anzi dico che a le comedie poco belle e poco buone interviene come a certe donne attempate e brutte, che quanto più si sforzano, vestendosi di seta e d'oro, e con ghirlande e vezzi di perle, e ornandosi, lisciandosi, e stribbiandosi * il volto, di parer giovane e belle, tanto più si dimostrano a gli occhi dei risguardanti vecchie e sozze.
Pagina 5 - ... commedie stiracchiate, grette e rubacchiate qua e là; e peggio ancora, che essi accozzano il vecchio col nuovo, e l'antico col moderno, e fanno un guazzabuglio, e una mescolanza, che non ha né via né verso, né capo né coda; e...
Pagina 169 - ... non già per bisogno che elle n'avessino, ma per comodo del componitore, o di colui o di coloro che le facevano recitare; e non sei buono se non a scusargli; ma senza me non si può fare in modo niuno.
Pagina 172 - Tu sei all'antica, e tieni del Fiesolano sconciamente: oggidì non si va più a veder recitare commedie per imparare a vivere, ma per piacere, per spasso, per diletto e per passar maninconia e per rallegrarsi.
Pagina 170 - E però, non sendo io necessario, e per consequente chiamato e introdotto sempre nelle scene, è segno che io sono molto caro, e piaccio sommamente alle persone; e poi, per dirne il vero, la maggior parte delle...
Pagina 172 - deboli e sgarbate che in molte, molte volte si sono vedute. Prologo. Non osserverà ella il decoro, l'arte ei precetti comici? Argomento. Che so io? ella sarà tutta festevole e lieta. Prologo. Non basta; non sai tu che le comedie sono imagini di verità, esempio di costumi e specchio di vita? Argomento. Tu se...
Pagina 172 - Da darle del voi, per rispetto: detto ironicamente. te io questa parte; ma né tu né io semo atti a riformare i cervelli di oggidì. Argomento. So ben io donde viene. Prologo. Donde viene? Argomento. Viene che la poesia italiana, toscana, volgare, o fiorentina ch'ella sia, è venuta nelle mani di pedanti. Prologo. Ohimè! eh' è morta con monsignor della Casa, il Varchi, e Annibal Caro la nostra lingua?
Pagina 169 - Questi escono fuori insieme uno da un capo uno dall' altro della scena e favellano a un tratto, fingendo di non si vedere e non si udire. Prologo. Dio vi salvi, onoratissimi spettatori. Argomento. Buon giorno vi dia Dio, uditori nobilissimi. Prologo. Qui semo per recitarvi.... Argomento. Bonifazio cittadino fiorentino....
Pagina 247 - Orsù, faccia egli. Vespa, odi me. Io vorrei fare stasera un po' di pasto, ma lesto, lesto, intendimi tu? senza impacciarmi nè con cuochi, nè con donzelli.