Storia fiorentina, con i primi 4 libri e col nono, secondo il codice autografo: pubbl. per cura di G. Milanesi, Volume 2

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Brani popolari

Pagina 45 - Ma quello ingrato popolo maligno che discese di Fiesole ab antico e tiene ancor del monte e del macigno...
Pagina 385 - Strozzi, il quale sapeva e aveva scoperta questa pratica , si tolse per sé quelle robe, e lui condusse con inganno e con forza al signor Malatesta , il quale lo mandò con grandissima diligenza a Roma, e Clemente comandò che fosse messo in una buia e disagiosa prigione in Castel Sant'Agnolo; dove, ancoraché il castellano, il quale era messer Guido de...
Pagina 382 - ... rammaricavano tacitamente di Malatesta, e dubitando di quello che avvenne, non ardivano d'alzare gli occhi, non che di contrastare ai vincitori : i giovani avvedutisi tardi dell...
Pagina 341 - Ordiné ancora il principe a tutte le genti d'arme che andassono senza indugio ad alloggiare in Prato, e stessono preparati per poter mettere il Ferruccio in mezzo; e poco appresso scelse tutto...
Pagina 347 - ... nimici ch'erano sparsi in diversi luoghi; perché, circondati i Ferrucciani d' ogn' intorno, ne furono molti morti e molti pre• si, e molti si missero in fuga: il che veggendo il Ferruccio, e non volendo ancora cedere, e non potendo ritornare nella terra, si ritirò in un casotto col signor Giampagolo, vicino al castello, e quivi, ancoraché fussono tutti stracchi e trambasciati, si difesero gran pezzo.
Pagina 347 - ... si trovavano a monti, non lasciavano venire innanzi i soldati, e che sempre da ogni lato comparivano nuovi e freschi nimici, rivoltosi...
Pagina 280 - ... e valoroso soldato , ma di prudentissimo e fortunatissimo capitano. Laonde avendolo di nuovo eletto a commessario generale di Volterra e di tutta la campagna del dominio fiorentino, gli diedero la maggiore autorità e balia che avesse mai cittadino alcuno da repubblica nessuna, infino a poter donar le città a chi bene gli venisse, e fare accordo co' nimici in quel modo e con quelle condizioni che più gli paressero e piacessero.
Pagina 350 - Tedeschi, e con meno di cinquecento cavalli ne fugò oltra millequattrocento. E di qui si può conoscere apertamente che Malatesta, quando negava il principe aver menato seco assai gente, negava il vero, e arguire quasi dimostrativamente ch'egli, se quando giunse in Firenze la novella del viceré morto e della giornata vinta, avesse cavato fuora le genti...
Pagina 382 - ... la nobiltà: i ricchi pensavano continovamente qual via potessono tenere per non perdere affatto la roba: i poveri dì e notte in che modo fare dovessono a non morirsi in tutto e per tutto...
Pagina 385 - ... armi dalle due ore in là, né uscire delle porte; le quali ancora per questo effetto si guardavano non solo da' soldati, i quali o per amicizia o per danari avrebbono chiuso gli occhi, e fatto le viste di non vedere, ma ancora da' famigli degli Otto e da' birri del bargello diligentissimamente.

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