Dell'architettura egiziana: dissertazione d'un corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Parigi, membro dell'Istituto di Bologna ..

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Dalla Stamperia Reale, 1786 - 284 pagine
 

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Pagina cxl - Nec vero ille artifex, cum faceret lovis formam aut Minervae, contemplabatur aliquem, e quo similitudinem duceret, sed ipsius in mente insidebat species pulchritudinis eximia quaedam, quam intuens in eaque defixus ad illius similitudinem artem et manum dirigebat.
Pagina lxviii - Nelle forme di efsi , e ne' fobri ornamenti che ricevono da' coloffi e dalle sfingi , onde fono acompagnati , fpicca singolarmente la maniera terribile , e fé vogliamo...
Pagina cxiii - ... agli urti i contrasti , onde dare all'Architettura una forma , per cui sembri , che la natura secondi i disegni ei fini dell'arte. Le basi eran forse più necessarie alle capanne che agli edifizj lavorati di pietre . La solidità preserva queP sti , la fragilità guasta quelle . Infatti le colonne de...
Pagina cix - Tucidide (I), il quale nelle grosse mura, per consiglio di Temistocle fabbricate dagli Ateniesi intorno al Pireo , afferma , che non era né ghiaja , né malta , ma pietre grandi commesse insieme, e tagliate in quadro. Questo stile di anteporre le pietre ai mattoni , le moli grandi alle picciole , il solo combaciamento de...
Pagina cxxii - La magnificenza e grandezza apparente è talor relativa al sito e al modo di chi l'osserva.
Pagina clxxix - Grecia: se non osserva le proporzioni per legge, le segue per istinto e dettame di ragione e...
Pagina ccxiv - Egypte, et que e est-la quils avoient puisé les prémieres idées de leur Architecture de ces temples remplis ou environnés de colonnes , comine de la plupart des dieux , quils avoient piace s (I).

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