Opere di Giorgio Vasari, Libro 3

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Presso S. Audin e Company, 1822
 

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Brani popolari

Pagina 13 - Grandissimi doni si veggono piovere dagl' influssi celesti ne' corpi umani molte volte naturalmente, e soprannaturali talvolta strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo, bellezza, grazia, e virtù in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gli altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa, com'ella è, largita da Dio e non acquistata per arte umana.
Pagina 18 - Lionardo di chi ella si fosse, lo ricercò, ch' egli vi dipignesse suso qualche cosa. Lionardo arrecatosi un giorno tra le mani questa rotella, veggendola torta, mal lavorata, e goffa, la dirizzò col fuoco, e datala a un torniatore...
Pagina 25 - Lionardo: e chi legge quegli scritti, par impossibile che quel divino spirito abbi così ben ragionato dell'arte e de' muscoli e nervi e vene, e con tanta diligenza d'ogni cosa. Come anche sono nelle mani di , pittor milanese, alcuni scritti di Lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a rovescio, che trattano della pittura e de
Pagina 176 - Ora avendo raccontate l'opere di questo eccellentissimo artefice, prima che io venga a dire altri particolari della vita e morte sua, non voglio che mi paia fatica discorrere alquanto, per utile de' nostri artefici, intorno alle maniere di Raffaello. Egli dunque avendo nella sua fanciullezza imitata la maniera di Pietro Perugino suo maestro, e fattala molto migliore per disegno, colorito ed invenzione, e parendogli aver fatto assai, conobbe, venuto in migliore età, esser troppo lontano dal vero...
Pagina 26 - Anna con un Cristo, la quale non pure fece maravigliare tutti gli artefici, ma finita ch'ella fu nella stanza, durarono due giorni d'andare a vederla gli uomini e le donne, i giovani ed i vecchi , come si va alle feste solenni, per veder le maraviglie di Lionardo, che fecero stupire tutto quel popolo...
Pagina 681 - Sebastiano si partì da Giovanni e si acconciò con Giorgione; col quale stette tanto, che prese in gran parte quella maniera: onde fece alcuni ritratti in Vinegia di naturale molto simili, e fra gli altri quello di Verdelotto Franzese...
Pagina 15 - Ed ogni giorno faceva modegli e disegni da potere scaricare con facilità monti, e forargli per passare da un piano a un altro, e per via di lieve e di argani e di vite mostrava potersi alzare e tirare pesi grandi : e modi da votar porti, e trombe da cavare de...
Pagina 32 - ... indurata intenzione. Egli con le forze sue riteneva ogni violenta furia, e con la destra torceva un ferro d'una campanella di muraglia ed un ferro di cavallo, come se fusse piombo.
Pagina 185 - ... amore che non ad artefici, ma a figliuoli propri si conveniva. Per la qual cagione si vedeva che non andava mai a corte, che, partendo di casa, non avesse seco cinquanta pittori, tutti valenti e buoni, che gli facevano compagnia per onorarlo.
Pagina 27 - VENTURL) destia e quella umiltà, che in una vergine contentissima d'allegrezza nel vedere la bellezza del suo figliuolo che con tenerezza sosteneva in grembo, e mentre che ella con onestissima guardatura a basso scorgeva un S. Giovanni piccol fanciullo, che si andava trastullando con un pecorino, non senza un ghigno

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