La Rondine di Hastings

Copertina anteriore
Wondermark Books, 24 ott 2016 - 136 pagine

Chi è l'artefice del nostro destino? 

In quale misura possiamo decidere se vivere o morire? 

La Rondine di Hastings non si pone domande. Usa l'istinto.

Si tuffa in picchiata in un volo temerario e suicida, salvo poi, a pochi centimetri dal suolo, trasformare quella stessa caduta in forza per raggiungere altezze mai raggiunte prima.

Come in una roulette russa con in palio il sole, dieci personaggi precipitano abusando di droghe ed alcool, mandando in frantumi le loro vite.

L'avevano deciso? Decideranno di smettere?

Questo non è un romanzo, è vita reale. 

Un lucido racconto di cosa un giorno ha cambiato le loro vite per sempre. 

 

Sommario

Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
Sezione 4
Sezione 5
Sezione 6
Sezione 7
Sezione 8
Sezione 9
Sezione 10
Sezione 11
Sezione 12
Sezione 13
Sezione 14

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Parole e frasi comuni

Informazioni sull'autore (2016)

 Diego Besozzi mostra sin da piccolo un animo artistico, e vola, come la rondine. E’ un batterista. Un grande batterista. 

Dopo aver studiato con Tullio De Piscopo fonda negli anni ’90 il gruppo dei “Karma” e da lì ottiene un improvviso successo e meritati contratti con importanti case discografiche. 

Scrive: “Avevo tutto. Avevo raggiunto il sogno di vivere con la musica e registrato due dischi a soli ventidue anni. Avevo girato l’Italia in tour suonando con il mio gruppo. Firmavamo autografi. Avevo conquistato la donna che amavo più di ogni cosa. Avevo una casa, una macchina, una moto. Io ero capace. Eppure tutto questo, ora, era solo cenere.” 

Tutto divenne cenere nel momento in cui Diego decise di entrare nel tunnel della droga. 

E la Rondine iniziò a volare in picchiata, verso il basso, velocemente. Descrive la sua storia Diego e di come sia riuscito ad invertire la rotta di quel volo verso la morte. 

Prima ancora di parlare di sé nel suo libro ci racconta le storie di altre persone come lui salvate dal medesimo male appena prima di schiantarsi al suolo, appena prima di morire schiacciati da quel falso volo che è la droga. 

E la particolarità sta nel fatto che tutte quelle persone è stato proprio Diego a salvarle, a decine e decine miracolosamente, dopo aver deciso di far suo lo scopo di diventare operatore del Centro di Recupero Narconon, dove lui stesso dopo anni di dipendenza, era riuscito a disintossicarsi e tornare ad una vita normale. 

Qui, ancora oggi, sta dedicando la propria vita a combattere l’abuso di droghe e l’inefficienza degli aiuti che in questo settore vengono propinati dal sistema attuale.

Informazioni bibliografiche