Studi sopra i libri della repubblica ...tipografia Aldina, 1853 - 324 pagine |
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... rescritto nel quale il prezioso monumento tulliano si nascondeva . Il quale palimpsesto o che in sul finire del secolo XV vi fusse con altri codici dal monistero di Bobio trasferito : sebbene poco appresso , nella PREFAZIONE XIII.
... rescritto nel quale il prezioso monumento tulliano si nascondeva . Il quale palimpsesto o che in sul finire del secolo XV vi fusse con altri codici dal monistero di Bobio trasferito : sebbene poco appresso , nella PREFAZIONE XIII.
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... fusse dagli stessi monaci bobiensi of- ferto in dono a Paolo V : o che in altro tempo , qualche altra buona congiuntura facesselo portare in Roma e allo- care nei plutei vaticani ; il certo è che questo codice mem- branaceo , contenente ...
... fusse dagli stessi monaci bobiensi of- ferto in dono a Paolo V : o che in altro tempo , qualche altra buona congiuntura facesselo portare in Roma e allo- care nei plutei vaticani ; il certo è che questo codice mem- branaceo , contenente ...
Pagina 20
... fusse dichiarato console l'indomani non si peritò dire pubblicamente nel campo che in ciò non era verun prodigio : e così essere allora accaduto e do- ver sempre in certi tempi accade- re , quando il sole si trovasse in tal punto da non ...
... fusse dichiarato console l'indomani non si peritò dire pubblicamente nel campo che in ciò non era verun prodigio : e così essere allora accaduto e do- ver sempre in certi tempi accade- re , quando il sole si trovasse in tal punto da non ...
Pagina 21
... fusse il rima- nente discorso , rilevasi dagli storici . Basti all ' uopo un tratto di Plinio : Et rationem quidem defectus utriusque primus romani gencris in vulgus extulit Sulpicius Gallus , qui consul cum Marcello fuit : sed tum ...
... fusse il rima- nente discorso , rilevasi dagli storici . Basti all ' uopo un tratto di Plinio : Et rationem quidem defectus utriusque primus romani gencris in vulgus extulit Sulpicius Gallus , qui consul cum Marcello fuit : sed tum ...
Pagina 25
... fusse diretta al giovane Tuberone , il quale con molto ardore , e forse non senza ostentazione , vacava a studio di filosofia . Laonde il medesimo Tullio nel terzo de orat . dice di lui : dies et noctes virum summa virtute et prudentia ...
... fusse diretta al giovane Tuberone , il quale con molto ardore , e forse non senza ostentazione , vacava a studio di filosofia . Laonde il medesimo Tullio nel terzo de orat . dice di lui : dies et noctes virum summa virtute et prudentia ...
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Studi Sopra I Libri Della Repubblica (Classic Reprint) Marcus Tullius Cicero Anteprima non disponibile - 2018 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 186 - Intra quelli che hanno per simili constituzioni meritato più laude è Licurgo, il quale ordinò in modo le sue leggi in Sparta che dando le parti sue ai Re, agli Ottimati e al Popolo, fece uno stato che durò più che ottocento anni, con somma laude sua e quiete di quella città.
Pagina 146 - Ancora, vedemo continua esperienza de la nostra immortalitade ne le divinazioni de' nostri sogni, le quali essere non potrebbono se in noi alcuna parte immortale non fosse...
Pagina 114 - Athenis, alia nunc, alia posthac, sed et omnes gentes et omni tempore una lex et sempiterna et immutabilis continebit, unusque erit communis quasi magister et imperator omnium deus, ille legis huius inventor, disceptator, lator; cui qui non parebit, ipse se fugiet ac naturam hominis aspernatus hoc ipso luet maximas poenas, etiamsi cetera supplicia, quae putantur, effugerit" (Cicero, De re publica, III.xxii.33).
Pagina 150 - ... ,Non est ita' inquit ille. ,Nisi enim deus is, cuius hoc templum est omne quod conspicis, istis te corporis custodiis liberaverit, huc tibi aditus patere non potest. Homines enim sunt hac lege generati, qui tuerentur illum globum, quem in hoc templo medium vides, quae terra dicitur, iisque animus datus est ex illis sempiternis ignibus quae sidera et stellas vocatis, quae globosae et rotundae, divinis animatae mentibus, circos suos orbesque conficiunt celeritate mirabili.
Pagina 12 - Atque hac in re tanta inest ratio atque sollertia, ut ex hoc die, quern apud Ennium et in maximis annalibus consignatum videmus, superiores solis defectiones reputatae sint usque ad illam, quae Nonis Quinctilibus fuit regnante Romulo ; quibus quidem Romulum tenebris etiamsi natura ad humanum exitum abripuit, virtus tamen in caelum dicitur sustulisse.
Pagina 255 - Imperocché non sono da pregiarli uè da desiderarli pe' pericoli per le disonestà per le ingiustizie che hanno in loro , e perché non sono stabili né durabili ; ma caduchi deboli e fragili e infami per non reggerli bene , usare imperio piuttosto, che dignità , comandare piuttosto , che consigliare. Ogni altra vita ogni altro studio ogni altro stato m...
Pagina 174 - Siccome vedemo in una nave, che diversi uffici e diversi fini di quella a uno solo fine sono ordinati, cioè a prendere loro desiderato porto per salutevole via: dove siccome ciascuno ufficiale ordina la propria operazione nel proprio fine ; così è uno che tutti questi fini" considera, e ordina quelli nell'ultimo di tutti : e questi è il nocchiere, alla cui voce tutti ubbidire deono.
Pagina 114 - ... erit alia lex Romae, alia Athenis, alia nunc, alia posthac, sed et omnes gentes et omni tempore una lex et sempiterna et...
Pagina 186 - Talmente che se uno ordinatore di republica ordina in una città uno di quelli tre stati, ve lo ordina per poco tempo, perché nessuno rimedio può farvi a fare che non sdruccioli nel suo contrario, per la similitudine che ha in questo caso la virtute ed il vizio. Nacquono queste variazioni de...
Pagina 240 - ... modi antichi, acciò che a' populi non paia avere mutato ordine, ancoraché in fatto gli ordini nuovi fussero al tutto alieni dai passati; perché lo universale degli uomini si pascono così di quel che pare come di quello che è : anzi molte volte si muovono più per le cose che paiono che per quelle che sono.