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STORIA

DEL CONCILIO DI TRENTO

DEL CARDINALE

SFORZA PALLAVICINO

ARGOMENTO

DEL

LIBRO DECIMOSETTIMO

Nuova contenzione intorno alla residenza.

Arcivescovo di Lanciano mandato dal pontefice c' legati, e sue istruzioni. Volume di richieste gravissime inviato da Cesare per presentarsi al Concilio; ed esecuzione trattenutane finalmente Can sto consenso per opera de' legati. Ufficj del Visconti in Trento; e novelle mandate da lui a Roma sopra lo stato delle cose. Licenza chiesta al papa dal cardinal di Mantova. Ripla, replica, uffici di Cesare perch' egli non parta; e soddisfazioni dategli dal pontefice. Ricevimento dell'ambasciador bavarico. Prote

ambievoli sopra la precedenza fra esso e Veneto. Sue domande al Concilio. Difficoltà diane intorno agli articoli sopra la conne del calice. Differenze tra i Padri sopra a della fede, approvati da' minori teoBorno dell' arcivescovo di Lanciano, e menti ch' egli riferisce del papa. Breve che risposta a' vescovi, i quali s'erano scolper lettera comune delle imputazioni date Roma. Commissioni al Visconti; e sue e per la riunione tra il cardinal di a e'l Simonetta. Riformazioni discusse

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tuite. Discorsi del Soave intorno a ciò,

aznati. Decreti e canoni della fede stabili

varie disputazioni fra' Padri nell' una e alira materia. Nuove difficoltà eccitate Salmerone e dal Torres due volte nel di edente alla sessione. Diversità di sentenze la sessione medesima; e sua conclusione. derazioni del Soave intorno a decreti di da esaminate. Riconciliazione fra' cardinali Mantova e Simonetta. Lettere del re Filipche si ritira dall' istanza intorno al dichiail continuamento; e dissuade gli spagnuoli persistere nel capo della residenza. Istru

zioni del papa a' legati in questo affare. Articoli proposti a' minori teologi sopra il sacrificio. Istanze di Lansac alla Corte di Francia, che si mandino teologi e prelati. Lettera della reina che afferma d'inviarli; e addimanda dilazione, ma non l'ottiene. Andata in Francia dell' ambasciador Fabri; e sue lettere alla reina. Caldissime richieste di Cesare per la concessione del calice. Difficoltà affrontate: e temperamenti pensati per superarle.

LIBRO DECIMOSETTIMO

CAPO PRIMO

Congregazion generale a' sei di giugno, in cui si propongono cinque articoli della comunione. Nuova contenzione suscitata quivi intorno alla residenza; e promessa fatta dal cardinale di Mantova per sedarla. Arcivescovo di Lanciano mandato al pontefice dai legati. Volume inviato da Cesare per esser presentato al Concilio: ed esecuzione di ciò impedita da' presidenti.

Per adempimento di quel che dianzi agli spa

gnuoli s' era promesso, i legati due giorni dopo la sessione (1) congregarono i Padri generalmente; e proposero per commettersi aʼminori teologi quegli articoli stessi ch' erano stati in procinto d'esaminarsi nel Concilio di Giulio, quando repentinamente si sciolse. Questi erano cinque appartenenti all'uso dell'eucaristia:

Se per divino precetto ciascun cristiano sia

(1) A' 6 di giugno 1562, come negli atti del Paleotto e di castello, e in una dell'arcivescovo di Zara l'8 di giugno.

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