Nuova antologia

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Direzione della Nuova Antologia, 1908
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 420 - Poca o molta ch'io ci abbia, non bisogna Ch'io ponga mente al vulgo sciocco e ignaro, A voi so ben che non parrà menzogna, Che '1 lume del discorso avete chiaro; Et a voi soli ogni mio intento agogna Che '1 frutto sia di mie fatiche caro.
Pagina 168 - Il n'ya pas de principes, il n'ya que des événements; il n'ya pas de lois, il n'ya que des circonstances : l'homme supérieur épouse les événements et les circonstances pour les conduire.
Pagina 149 - Su per lo suoi che d ogni parte oliva. Un'aura dolce senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento: Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante...
Pagina 420 - Chi va lontan da la sua patria, vede cose, da quel che già credea, lontane; che narrandole poi, non se gli crede, e stimato bugiardo ne rimane: che '1 sciocco vulgo non gli vuol dar fede, se non le vede e tocca chiare e piane.
Pagina 513 - ... midnight, at cock-crow, at morning, one certain day Lo, the Bridegroom shall come and shall not delay: Watch thou and pray. Then I answered: Yea. Passing away, saith my God, passing away: Winter passeth after the long delay: New grapes on the vine, new figs on the tender spray, Turtle calleth turtle in Heaven's May. Though I tarry, wait for Me, trust Me, watch and pray. Arise, come away, night is past, and lo it is day, My love, My sister, My spouse, thou shalt hear Me say. Then I answered: Yea.
Pagina 415 - Volgon pel bosco or quinci or quindi in fretta quelli scherniti la stupida faccia; come il cane talor, se gli è intercetta o lepre o volpe a cui dava la caccia, che d'improviso in qualche tana stretta o in folta macchia o in un fosso si caccia.
Pagina 17 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Pagina 425 - Chi è Don Quijote, e perché è ritenuto pazzo? Egli in fondo non ha — e tutti lo riconoscono — che una sola e santa aspirazione: la giustizia. Vuoi proteggere i deboli e atterrare i prepotenti, recar rimedio agli oltraggi della sorte, far vendetta delle violenze della malvagità. Quanto più bella e più nobile sarebbe la vita, più giusto il mondo, se i propositi dell'ingegnoso gentiluomo potessero sortire il loro effetto! Don Quijote è mite, di squisiti sentimenti, prodigo e non curante...
Pagina 174 - Normandie: il leur faut une pâture, ils dévorent les hommes vulgaires et broutent les écus des niais; leurs jeux sont si périlleux qu'ils finissent par tuer l'humble chien dont ils se sont fait un compagnon, une idole.
Pagina 422 - La realtà che porta e sente in sé l'Arioslo è ben altra; e con questa realtà in sé, egli è come sperduto nella leggenda. Don Quijote. invece, che ha in sé la leggenda, è come sperduto nella realtà. Tanto è vero che, per non vaneggiar del tutto, per ritrovarsi in qualche modo, così sperduti come sono, l'uno si mette a cercar la realtà nella leggenda; l'altro, la leggenda nella realtà. Come si vede, son due condizioni al tutto opposte.

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