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ANDAR A LA BABALA, V. A LA BABALA.
ANDAR A LA BIRDA, V. BIRBA.
ANDAR AL DE LA, V. LA.
ANDAR A ORBON, V. ORBON.
ANDAR A PALPON, V. PALPON.

ANDAR A ROMA E NO VEDER EL PAPA, detto fig. Cadere il presente sull' uscio; Disegnare e non colorire; Fiorire e non graModi fig, che vagliono Condur un negozio bene fin quasi alla fine e guastarlo in sulla conclusione.

nire,

ANDAR A SBRINDOLON, V. ANDAR A DINDÓN.

ANDAR A SPASSO, ANDAR A TORZIO,

V. SPASSO.

V. TORZIO.

ANDAR AVANTI, Precedere; Antiandare. ANDAR TROPO AVANTI, detto fig. Entrareo Andar troppo innanzi, vale Avanzarsi troppo col discorso; Uscir de' termini; Eccedere; Andar al di là.

ANDAR A ZIRANDOLON, V. ZIRANDOLON.
V. PANZA.
ANDAR CO LA PANZA AVANTI,
ANDAR CON DIO, V. Dro.

ANDAR CONTRO AQUA, Rimontare il fiume-Andar contro acqua, direbbesi del Far andare la barca contro la corrente del flusso marittimo - Detto in sign. fig. Andar contro acqua, vale Far che che sia contro all'uso od opinione comune, far in opposto.

ANDAR CON UNA DONA, Mescolarsi; Giacere; Albergare.

ANDAR DA 80 POSTA, Andure a sua posta; Andar da se; Andar solo; Andar per se, Senz'aiuto d'alcuno.

da

ANDAR DA STRAMANÀ, V. STRAMANÀ.

ANDAR DE ANDA O DE FICHETO; Andar difilato; Muoversi a furia; Andare in caccia e in furia; Trambasciarsi, Camminar con fretta.

ANDAR DEL CORPO, Cacare; Evacuare; Far i suoi agi.

ANDAR DE MAL,

V. MAL.

ANDAR DE MALA VOGIA,

V. VOGIA.

V. PITURA.

ANDAR DE PITURA, ANDAR DE TRAMBALI, V. TRAMBALI. ANDAR DE TRASTO IN SENTINA, Sultare di trasto in sentina; Saltare o Passare di palo in frasca, detto fig. In altro senso, Vagillare, vale essere incostante.

ANDAR DE TRINANAI, Andare a croscio; Tentennare; Barcollare; Balenare; Andar a onde come se fosse in fortuna; Andar alla banda; e si dice degli ubbriachi

Andar alla trululù o col capo fra le gambe; Andare a spinapesce, Traballa

re

Rancare o Ranchettare, dicesi dello storto andar degli zoppi.

ANDAR IN BUZARE. V. BUZARA.
ANDAR IN DRIO, V. DRIO.

ANDAR IN EPICO, Significa propriamente usare l'epica serietà fuor di proposito sia nel fare sia nel dire.

ANDAR

IN FURIA, V. FURIA.

ANDAR IN LETO,

V. LETO.

ANDAR IN MALORA,

V. MALORA.

ANDARSENE, Andar a far i fatti suoi; Pigliar l'ambio; Andar con Dio; Farsi con Dio; Ambulare, Andar via,

ANDAR SU, V. Su. ANDAR VIA A LA ROMANA, Partire alla romana, cioè Senza salutare. V. ARI. AYDAR VIA COI SO ANZOLETI, Trasogna

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ANDE A LE CAGHE, modo basso e scherzevole, Andate; Andate via; Andate con Dio.

A TUTO ANDAR, A tutto andare, vale Al più, A rigore.

CHI VOL VAGA E CHI NO VOL MANDA, Chi vuol ottenere una cosa, vada a chiederla. Non è più bel messo che sè stesso. Chi vuol vada e chi non vuol mandi. Chi va lecca e chi sta si secca. Chi fa per sè fa per tre. Chi per man d' altri s'imbocca, tardi si satolla; E vagliono che Negli interessi proprii ciascuno è più accurato degli altri.

FR ANDAR UN NEGOZIO, Dirigere, Amministrare un negozio.

LASSAR ANDAR, Trascorrere; Trasandare; Negligere; Far vista di non vedere.

LASSAR ANDAR UNA CORTELADA, Lasciar andare un colpo o simile, vale Scagliarlo. LASSARLA ANDAR PER LE BRAGHesse, Lasciarla andar nelle calze; Cacarsi sotto. LASSAR ANDAR L'AQUA PER EL SO MOLIN. V. AQUA.

L'E ANDA, Mori; s'addormento. MONEA CHE VA, Moneta che corre o ch'è in corso, cioè Che si spende ed è ricevuta.

No che ne va e NO GHE NE VIEN, Non gli appartiene, Non è cosa che debba interessarlo: Non ci ha che fare.

NO L'ANDARA SEMPRE CUSSÌ, DISEVA QUELO CHE MENAVA EL ROSTO, Sempre non istà il mal dov' ei si posa, cioè Gli stati talor si mutano dal male al bene. Sempre non ride la moglie del ladro, A lungo andare sono scoperte le tristizie.

E VA E VA B PO TI GHE CASCHI, Tanto va la gatta al lardo, ch'ella vi lascia la zampa, Chi non s'astiene dal cimentar i pericoli, vi cade.

LA GHE ANDAVA, Appartenere; Spettare; Esser di dovere, di giustizia o di con

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è in forno e in sulla pala, cioè Chi non è rovinato e fallito, è in sul rovinare.

SE LA VA LA VA, o VA CO VA, O SE NO LA VA BURLAVA, Se coglie colga; 0 guasto o fatto: dicesi di Cosa a ripentaglio di dubbio evento. Vassi capra zoppa se lupo non l'intoppa; e vale Che si seguita a far male in sin che si dà nel gastigo Sortaccia, L'accidente. La sortaccia contro l'opinion de' medici lo fe' guarire-E VA B VA E PO SE CHE CASCA, A lungo andare bisogna cadere VAGA CO LA SA ANDAR, Sia come si voglia; Comunque sia la faccenda.

COME VALA? V. COMODO.

ANDATA, s. f. Andata, L'andare.

SOSPENDER L'ANDATA, Sospender la gita o l'andata.

ANDEMO (coll'e larga) Andiamo, Presente del verbo Andare.

ANDEMO, dicesi anche per Voce eccitatoria e corrisponde al Su via; Alto; O via, che vagliono Presto, Finiamola, Spiccia

moci.

Talvolta è voce di rimprovero che impone silenzio o moderazione, V. ANEMO. ANDIETO, s. m. Anditino, Piccolo andito.

ANDIÈTO DEI ZARDINI, Viottolo; Andare, Piccolo andare ne' giardini ed altrove, ben accomodato e disegnato. ANDIO, s. m. Andito, Stanza stretta e lunga a uso di passare, o che unisce le case disgiunte. V. CoarDOR- Androne, AudiCORIDOR to lungo per lo quale dall' uscio della via ci portiamo ai cortili delle case.

ANDIO DE LE STALE O DEI TEATRI, Corsia, cioè Quello spazio voto e non impacciato nel mezzo di essi.

ANDRIE, s. m. Andrienne, Sorta d'abito femminile con coda, che ora più non

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La seconda scorza delle corna del castrato, della quale si fa la coppella.

ANEMA DEL FERO DA SOPRESSÀR, Anima, Grossa piastra di ferro, che scaldata rovente si mette nel ferro da dar la salda.

ANEMA DEL FOLO, Anima o Animella, Pezzetto di pelle che forma nel soffietto una ricever l'aria. per specie di turacciolo ANEMA DE FOLO, detto fig. Sgherro; Sicario; Gente da scarriera; Gente da bosco e da riviera: dicesi degli Uomini presti a ogni mal fare.

ANEMA DEL GEMO. V GARGATO.
ANEMA DEL VIOLIN, Anima.

ANEMA BUZEVIA O ANEMA NEGRA O ANEMA FATA B DITA, Anima bigia, dicesi bassamente per ingiuria a Persona malvagia. V. ANEMÈTA.

ANEMA SANTA E CORPO RABIOSO, ingiuria che si suol dire a' bacchettoni stizzosi. ANDAR A L'ANEMA, Andare all' anima; Andar al cuore, a genio, a sangue.

AVER L'ANEMA VERDE O NEGRA CO UNO, Aver l'animo grosso con alcuno, Esser in

collera

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DARSE A L'ANEMA, Darsi al buono, a Dio, allo spirito, all'anima.

DIO GHE DAGA BEN A L'ANEMA Sòa, Dio gli faccia pace all' anima ove egli è, Dicesi di qualche defunto.

DO ANEME E UN CORPO SOLO, Due anime in un nocciolo, si dice di Due intrinsecissimi amici. Esser una peverada.

IN CARGO DE L'ANEMA, V. CARGO.

ME DESPIASE IN TE L'ANEMA, Mi dispia ce infino al cuore.

MIA MARE O MIO PARE BON' ANEMA, Mia madre o mio padre di buona memoria,

cioè Defunti.

NO SE SENTE ANEMA NATA, V'è un tacere, un silenzio profondo. Non si sente un zitto-No XE RESTA IN CASA ANEMA NATA, Non è rimasto in casa ne can nè gatto, Nessuno affatto - No PASSA ANEMA VIVA, Non anima viva, Nessuno.

passa

OMO CHE GA DE L'ANEMA, Uomo che ha coraggio, cuore in petto, ingegno, valore. PENSAR A L'ANEMA, Acconciarsi dell' anima.

TORNAR L'ANEMA IN CORPO, Tornar l'anima in Far pisciar la paura, corpo; Ripigliar il coraggio smarrito. ANEMA, add. Animato cioè Incoraggiato Animatissimo è il superlativo.

Animato, si dice anche per Affettuoso, di cuore.

CORPO ANEMA, Animato, Che ha vita senziente.

ANEMAL, s. m. Animale.

Bestia, Bruto, Belva sono nomi generali di tutti gli animali irragionevoli. ANEMAL significa anche Bue UN PER D'ANEMALI, Un paio di buoi.

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ANE

ANEMAL DA TERA E DA AQUA, Anfibio. ANEMAL DA DO PIE, Bipede, l'uomo, i polli etc.-DA QUATRO PIE, Quadrupede o Quadrupedo, come il cavallo, il cane etc. -DA PIÙ PIE, Polipede e Moltipede, Che ha molti piedi, come diversi insetti. V. PORCELO. ANEMAL PORCIN,

ANEMALI DA MORTURA, T. de' Beccai, 4nimali da macello.

COSSA DA ANEMAL, Animalesco — DA ANEMAL detto avv. Brutalmente; Brutamente, e vale Sconvenevolmente, villanamente-FAR DA ANEMAL, Bruteggiare, Far

da bruto.

TI XE UN GRAN ANEMAL, Animale; Stupido, dicesì ad una persona sciocca, V. A

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turina.

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Detto per agg. a Persona, Animuccia, e vale Malizioso, accorto UN BOCONCIN DE ANEMETA! detto coll'ammir. Cecino, direb besi ironicamente di Persona trista e maliziosa. V. ANEMA.

ANEMÈTA DE LA LUME, Luminello, Quell'anelletto dove s'infila il lucignolo della lucerna.

ANEMETA DEL CALICE, Pala o Animetta del calice, Quadrello di biancheria ben insaldata ad uso di coprir il calice. ANEMO,

s. m. Animo, La parte intellettuale dell' anima ragionevole.

Animo, dicesi per Ardire, Ardimento, Animosità, Audacia-ME BASTARIA L'ANEMO DE MAGNAR, Mi darebbe l'animo di mangiare CHEAPAR ANEMO, V. CHIAPAR

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Animo, per Volontà, Desiderio, Talento. Animo crudo, imperversato, contrario di Animo buono, inclinato al bene. ANEMO GRANDO, Magnanimo. ANEMO, detto avv. e in modo imper. Alto; Bene; Su via; Via su; A noi; O via; Olà, e vagliono Presto, Finiscila.

Animo, detto in forza d'interiezione, vale Sta di buon cuore, Confida, Coraggio. ANÈMOLO, s. m. Anemone de' giardini,

ANG

Fiore annuale notissimo, che chiamasi da Linn. Anemone Coronaria.

ANEMOSITÀ, s. f. Odio; Rancore; Inclinazione all' odio o alla malevolenza; Persecuzione d'alcuno; Invidia del bene altrui. Tali sono i varii sensi che noi attacchiamo alla voce Animosità.

AVER DE L'ANEMOSITÀ CONTRO UNO, Aver dell' odio contro uno; Odiarlo. ANESE, s. m. Anice o Anace, Sementi d'una Pianta così nominata, detta da' Botanici Pimpinella Anisum, e che hanno molto rapporto con quelle del finocchio.

ANESI CONFETA, Anici in camicia, diconsi per ischerzo gli Anici coperti di zucchero ovvero confetti.

ANESON, s. m. Anisetto, T. del Commercio, Acquavite stillata con infusione di anici.

ANETO, s. m. UN ANETO, Un annuccio, Un anno breve.

SARA DO ANETI CHE etc. Sarà per la via di due anni che etc.

LA GA I SO ANETI, Ella non è come l'uovo fresco ne d'oggi nè di ieri, Dicesi di Donna non giovane, e vale Aver degli anni; Antico d'anni. Fu pur detto, La merla ha passato il Po, ovv. Il merlo ha passato di là del ria.

ANETO, s. m. Aneto, Pianta annuale che si coltiva negli orti, detta da' Botanici Anethum graveolens, la quale è molto simile al finocchio.

ANETODO, s. m. Voce triviale per Aned

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zione.

NOL M'HA DA ANGOLO DE PARLAR, Non mi die tempo o campo o appicco di parlare.

TROVAR ANGOLO PBR SCAMPAR O PER ALTRO, Trovar la gretola; Scappare o Uscire per qualche gretola, Uscire o Cavarsi da qualche difficoltà.

ANGONIA, s. f. (probabilmente dal radicale latino Ango) Agonia o Angonia e Angoscia.

FAR L'ANGONIA, Raccomandar l'anima, SONAR L'ANGONA, Sonar il transito. ESSER IN ANGONIA, Agonizzare. ANGONIA DE SONO, Morir di sonno o Cuscar di sonno, vale Aver voglia grandissima di dormire, un sonno eccessivo. ANGONIZANTE, add. Agonizzante, Ch'è

vicino a morire.

ANGOSSA, s. f. Angoscia, Travaglio, affanno, aftlizione.

ANGOSSA, da noi si dice anche per Spavento, Terrore, Paura terribile.

XB MB

GIO AVER PAURA CHE ANGOSSA, Meglio è dir un poltrone qui fuggì, che qui fermossi un bravo e si mori.

AVER ANGOSSA, Spaventarsi; Atterrirsi. AVER ANGOSSA DA LA VOGIA, V. SGANGOLIR. FAR ANGOSSA, detto in altro sign. Fare stomaco Stomacarsi. ANGOSSAR, v. Angosciarsi, Affannarsi,

ANGOSSAR DA LA VOGIA, V. STRANGOSSAR. ANGUÈLA, s. f. T. de' Pesc. Specie di Aterina, detto da altri Pesce argentino: benchè questo nome sia dato nel nostro vernacolo ad altro pesce (V. ARZENTIN). Pesce minuto di mare, di laguna e di valli maremmane, detto da Lin. Atherina Hepse

tus.

per

per

QUEL DA LE ANGUELE, chiamasi da noi Quel pescatorello che va la Città vendendo di tal pesciatello che per lo più serve di cibo ghiotto a' gatti. Gattaio dicesi in Firenze a quel Beccaio che va attorne vendendo carne darla ai gatti. ANGUELA AGONA, s. f. T. de' nostri pe scatori che nell'Istria dicesi AGÒN ed a Trie ste GAREL. Pesciatello di mare ch'è forse una varietà dell' Atherina Hepsetus sopra indicata, benchè sia molto più grande. Egli è di corpo fusiforme, con testa più piccola e muso più acuto dell'ANGUELA COmune, brilla d'un argento più vivo, ed è commestibile ottimo. Nell'Istria è comune, ma raro fra noi,

ANGUILA, s. f. Anguilla. V. BISATO. ANGURIA, s. f. (forse dal Greco Aggurion, che vale Cucumis o dal barb. Angurius) toscanamente Cocomero. Frutto notissimo, detto da' Francesi Mellone d'acqua, che chiamasi Anguria anche in altri luoghi d'Italia; ed è nominato da' Botanici Cucurbita Citrullus. V. CUGUMERO. ANGURIER, s. m. Cocomeraio, Colui che vende i cocomeri o sia le angurie ANGURIERA, s. f. Cocomercio, o Cucume raio, Campo dove nascono i cocomeri. ANGURIETA, s. f. Cocomerello, Piccolo co

comero.

ANGUSIGOLA (probabilmente dal lat. Acus) s. f. T. de Pesc. Angusigola, detto già latin. Belone e poscia da Linn. Esox Belone. Pesce di mare notissimo, di corpo molto allungato a guisa di biscia, stretto si quadrangolare, ch'è buonissimo cibo. oe quáANGUSIGOLA FALSA, s. f. T. de' Pesc. Agoo Aguglia. Pesce di mare chiamato da Linn. Syngnatus Acus. Egli somiglia molto all' Angusigola, benchè sia più piccolo e sottile; è in oltre di pelle assai grossa, onde non è buono a mangiare. ANI ANI, Ani ani, Voce colla quale si chiamano e allettano le anitre domestiche.

ANIANORUM, OVV. ANI COI ALTRI ANI, Anni domini, Lunghezza di tempo indeterminato, quantità di anni. Sono anni domini che non ti vedo. ANIMI CONCORDI, Unanimi e concordi, Di consenso unamine. ANO, s. m. Anno, Il tempo dal gennaio al dicembre.

che si

percorre

Annata, dicesi lo Spazio d'un anno intiero, cioè di dodici mesi-Biennio Di due anni; Duennale, Che dura due anni o che ricorre ogni due anni, Periodo duennale -Triennio, lo Spazio di tre anni, Trienne, D'ogni tre anni o che ricorre ogni tre anni. Passando un triennio; Festa triennale, Di triennio, appartenente a triennio

Quadriennio, Lo spazio di quattro anni, e quindi potrebbesi dire Quadriennale; Quinquennio e Quinquennale; Sessennio e Sessennale; Settennio e Seitennale; Ottennio; Novennio e Novenniale; Decennio e Decennale - Nel dizionario enciclop. dell' Alberti non si trovano le voci Quadriennale, Settennio, Ottennio. OGNI ANO PASSA UN ANO, Ogni di ne va un dì, Il tempo passa.

ANI DE LA DISCReziòn, V. Discrezion. ANI D'ITALIA, dicesi scherzevolmente simil. della Lira italiana, che vale il dopper pio della Lira veneta ; onde dicendo Il tale ha trent'anni d'Italia, intendesi il doppio, cioè sessanta.

AVER I ANI DE NOB OVV. I ANI DE LA MATA SCUFIA, Aver più anni del Disitte o di Noè, Vivere lunghissimo tempo, Esser assai vecchio

XE ANI O ANI ANORUM CHE NO SE VEDEMO, Sono anni domini che non ci vediamo, cioè E gran pezzo o buona pezza etc.

TRA UN ANO E L'ALTRO, OVV. UN ANO reFANDO L'ALTRO, Un anno per l'altro, ovv. Di rio in buono o Di rimbuono, vale Ragguagliatamente.

V. in ANETO.

LA GA I SO ANI, L'ANO DEL DO O DEL DIESE, Maniera fam. Ab antico, Fino da antico tempo.

LE DONE SE SCONDE I ANI, Le donne fro dano gli anni: cioè Dicono di averne meno. BON CAPO D'ANO, Dare il buon capo d'anno o il capo ď anno.

PORTAR BEN I SO ANI, V. PORTAR. ANOGIAR, v. V. SECÀR e STUFÀR. ANSA, s.f. o ANSO e ANSIO, m. Afa, Vampa affannosa, fastidio, inquietudine provegnente da gravezza d'aria o soverchio caldo che rende difficile la respirazione-Ansietà; Ambascia; Anelito e Bussa, dicesi l'Angustia o affanno di respiro che nasce da soverchio correre o da gran fatica-Ansamento è Quell'impeto o romore che fa il respiro quando si ripiglia il fiato frequentemente con affanno.

Ansa, dicesi anche nel sign. di Avidità, desiderio grande di checchessia. ANSAR s. m. Ansamento, Alenamento,

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L'ansare o l'alenare. V. ANSA.

per

ANSAR, v. Ansare, che dicesi anche Anelitare e Anelare, Respirar con affanno. ANSIETÀ, s. f. Ansietà, Noi intendiamo Impazienza che si ha nell'aspettar qualche cosa. Ansia è lo stesso che Ansietà. ANTA-RIVA A L' ANTA, dicesi ischerzo di rima, e vale Quaranta, cioè Giunto all'età degli anni quaranta: volendosi indicare che Quand' uno arriva a quell' età, comincia ad invecchiare. Sul qual proposito fu detto, Quando ha passato l'anta digli Tordo: cioè Stordito: giacchè dopo i 40 anni l'uomo comincia a divenire tardo e meno svelto.

ANTEATO,

ANT

s.m. Termine usato

spesse

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vol

te nel Foro, e vale Atto anteriore, o antecedente: Scrivesi da taluno, Si unisca agli anteatti, e vale S' unisca agli atti antecedenti ovv. al processo. ANTÈNA, s. f. Antenna, Propriamente quello Stile che s'attraversa all'albero del naviglio, e per l'Albero stesso; E ancora per Ogni legno lungo e diritto come stile. V. PENON e FIORIR.

COGION DE L'ANTÈNA, T. Mar. Carro dell'antenna, dicesi anche alla Parte inferiore dell' antenna.

ANTENÈLA, s. f. Cucchiaja, chiamasi quella Pala di ferro ribordata da tre lati, con manico di legno lunghissimo, che serve per cavare il sabbione, il fango o altre sozzure dal fondo dei canali o de'fiumi. I Francesi la chiamano Drague. ANTEPONER, v. Anteporre, Preferire. ANTIAN, s. m. Tegame, Arnese di terra cotta che serve all'uso di cucina per frigge re V. TECHIA.

METER IN ANTIAN, Integamare. COLPO D'ANTIAN, Tegamata. ANTIANELO, s. m. Tegamino. ANTIFONA, s. f. Antifona.

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LA SOLITA ANTIFONĂ, Locuz. fam. La solita canzone, cioè Le solite querele o laL'antifona è più lunga del saldicesi in prov. Quando altri per dire alcuna sua cosa, si va avviluppando con lunghi giri di parole prima d'incominciarla, ed è simile a quell'altro, Più la giunta che la derrata.

ANTIGÀGIA, s. f. Anticaglia, Nome gene

rico di cose antiche.

Anticaglia e Antichità, dicesi anche in vernacolo per dispregio di Donna vecchia. Anticagliaccia è avvilitivo di Anticaglia.

ANTIGAGIA DE PAROLE, Arcaismo, Vecchiume e s'intende di parole e maniere di parlare rancide ed antiquate. ANTIGHETO, add. Antichetto, Antico an

zi che no.

ANTIGO, add.Antico, Trapassato da più secoli; o anche per Vecchio semplicemente, e s'aggiunge a cosa che sia ancora in essere.

MANIERA DE SCRIVER ANTIGA, Maniera antiquata, cioè invecchiata.

Anticheggiare, vale Aver dell'antico. OMO TAGIÀ A L'ANTIGA, V. OMO. ANTIGONISTA, s. m. Antagonista, Contraddittore, emulo nella disputa o simile, Competitore.

ANTIMAMA, s. f. T. Mar. Risacca, Signi

fica il ritorno dell'onde o dei fiotti del mare che si stendono con impeto contro una spiaggia o sopra una costa e vi si rompono ed alternativamente si ritirano. Rimpotio o Ribollio, dicesi ad Una piccola maretta molto frequente ed incomoda che si fa sentire talvolta anche in porto.

ANTIPASTO, s. m. Antipasto, Le prime vivande pella tavola, che dal volgo della Toscana dicesi Comincio, e dalle persone civili Principii.

ANTIQUARIO, s. m. Antiquario, Colui che attende allo studio delle cose antiche. Me

daglista, Chi raccoglie e studia antiche

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Medaglie. Museante, Chi si diletta di musei, Chi sta sul far musei. ANTIQUARIO,

Zazzeriferito ad uomo, detto fig. vale Uomo di costumi alrone, l'antica. ANTIVIDENZA, s. f. Antivedimento, L'antivedere, prescienza - Previdenza, il prevedere.

ANTIVIZILIA, s. £. Antivigilia.
ANTONIO, V. TONI.

ANTRO, Idiotismo della bassa gente, che
dicesi
Altro.

per

ANUALITÀ, s. f. Tributo; Fitto annuo; Quola annua; Rendita o Peso fisso. ANUIR, v. (dal lat. Annuire) Condiscendere; Secondare; Acconsentire. ANZA, s. f. (colla z aspra) e più comunemente LANZA, Voce rurale, Angue; Serpicella o Serpetta, Piccola serpe come viche sia sotterra e specialmente ne' pera, luoghi umidi della campagna. ANZANA, V. ALZINA. ANZELICO, add. Voce antiq. Angelico. ANZI, avv. Anzi, Ma piuttosto,

Vale ancora fra noi per Si; Appunto; Per l'appunto; Certamente. ANZOLETO, s. m. Angioletto; Angeletto; Angeluccio, Piccolo angelo-Angioletto chiamasi fra noi un Bambino morto.

ANDAR VIA COI SO ANZOLETI, V. ANDAR. ANZOLETO PICOLO, s. m. T. de' Pesc Pesce di mare chiamato dal Sig. Nardo Trigla Rodinogaster. Egli ha il rostro subifido, la linea laterale aculeata, le pinne pettorali minori dell'altre ; il dorso e le pinne sono di color rosso, il ventre bianco e tinto in parte d'un bel colore roseo. Egli è buono a mangiare; ed arriva a mezzo piede in circa di lunghezza.

ANZOLETO GRANDO.Altro pesce che so-
miglia al precedente, ma non ha la linea
laterale aculeata, e giunge a grandezza
maggiore, sorpassando talora il piede di
lunghezza. Questo è detto da Linn. Trigla
Cuculus, ed è buono a mangiare.
ANZOLETO DE LA MADONA. Altro pe-
sce che i Romani chiamano Pesce Forca,
e che Lacepède nominò Peristedion Cata-
phractum, buono a mangiare.Fudetto Ax-
ZOLETO DE LA MADONA perchè non piglian-
dosi questo pesce che di rado, ed essendo
facile a diseccarsi per
scaglie, i Pescatori lo offrono e lo appendo-
per divozione alla Madonna.
ANZOLETO, Uccello di mare, V. MUNE-

no

GHETA.

la durezza delle sue

ANZOLO, s. m. Angelo o Angiolo.

Angelo, detto per agg, a uomo, vale Pacifico, quieto, di costumi soavi.

CANTAR DA ANZOLO, V. CANTAR. Angelo o Agnole, Nome proprio di uomo. Angela o Agnola è la Femmina.

PAROCHIA DE L'ANZOLO, Parrocchia di S. Raffaele Arcangelo, Titolare d'una Chiesa parrocchiale di Venezia.

ANZOLO, Voce marin. Angelo o Angiolo, Palle di cannone attaccate ai due capi d'una catena o d'una spranga di ferro, ad uso di tagliare il sartiaine delle navi nemiche.

APAGAR, v. Appagare, Compiacere.
APAGARSE, Appagarsi; Acquiescere.
APAGARSE DE L'ONESTO, Leccare e non
mordere, cioè Contentarsi d'un onesto gua-
dagno o di che che sia.
APALTADOR, s. m. Appaltatore, Chi as-
del Pubblico.
sume un appalto o impresa
Finanziere o Fermiere, dicesi l' Appalta-
tore di oggetti di pubblica finanza.
APANAR, v. V. PANAR.

APARAR, V. V. PARàn.
APARECHIAR, v. V. PAR ECHIÀR.
APARENZA, s. f. Apparenza.

OMO DE BELA APARENZA, Uomo di apavvistato; Un pariscenza o appariscente, bel coram vobis.

L'APARENZA INGANA, L'apparenza ingunna; Quello che vero appare sempre vero non è; Chi vede il diavol da dovvero, lo vede con men corna e manco nero; 0In altro sign. gni lucciola non è fuoco. Dentro è chi la pesta, e vale L'affare non è si disperato come apparisce.

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MOLTA APPARENZA E POCA SOSTANZA, Indoratura; Palliamento; Gran rombazzo e poca lana; Assai pampani e poca uva, e vale Gran dimostrazioni e pochi effetti, Molto fumo e poco arrosto. V. FUMO.

NO DASTA L'APARENZA, Parere e non essere, come filare e non tessere, Prov. e è vale Che l'apparenza non basta dove bisognan gli effetti.

APARIZION, s. 1. Apparizione, Appari

mento.

APARIZION DE MORTI, Apparimento o Apparita di morti, La comparsa che alcuni suppongono de trapassati. APARTEGNIR, v. Appartenere, Convenirsi, Richiedersi.

APARTEGNIR A QUALCUN, Appartenere; Esser appartenente o appartegnente; Cadere in alcuno.

APASSIONARSE, V. PASSIONARSE. APELAZION, s. f. Appellazione. Ne tempi del Governo Veneto si distinguevano le seguenti maniere di appellazioni civili.

APELAZION IN ATI, dicevasi la Dichiarazione fatta dinanzi al primo giudice,di aggravarsi da qualche sua sentenza o decreto, anche non iscritto. Ciò potevasi fare nello Stato, ma non a Venezia. Vedasi Bo

LETINARIA.

APELAZION GENERICA, Appellazione del la Sentenza pronunziata e da pronunziarsi. Tale modo di appellazione aveva vigore per due anni, ed era concesso ai soli sudditi Veneti delle provincie oltremarine.

APELAZION DE SBALZO dicevasi a Quella che veniva immediatamente insinuata dinanzi ai Comigli e Collegi.

L'appellazione dalle Sentenze ed atti eriminali facevasi per mezzo degli Avvogadori di Comun, che chiamavano il processo al loro ufizio e con decreto detto d'intromissione lo portavano alla censura dinanzi al Consiglio di XL.Civil nuovo o del Criminale rispettivamente. V. INTROMIS

SION.

APELO (coll'e larga) s. m. Tribunale d'ap pello o di appellazione o appell storio.

me

ÁPELO O APELO NOMINAL, Franzesismo, Appellazione, che vale Espressione del noFAR L'APELO, Far la chiamata, Chiamare i soldati pel loro nome ad uno ad uno. Si dice altresì Cerca ; onde Far la cerca; Trovarsi alle cerche. APETÀR, v. T. antiq. V. PETÀR. APETIR, v. Appetire o Appetere.

PIATANZA CHE SE APETISSE, Vivanda ap pettiiosa, Che desta appetito; Tornagusto. V. PETITO.

APETITOSO, add. V. PETITUSO. APIASER, v. T. antiq. Piacere, V. PIASER. APIO, s. m. Sorta di Mela, V. PoмO APIO. APIZZOLAO, add. e nel plur. APIZZOLA DI, T. ant. derivato, come pare, dal greco Picilos, Vario, direbbesi in italiano Brizzolato, cioè Macchiato di varii colori. APLICANTE, s. m. Concorrente; Offe rente, Chi nel publico incanto concorre all'acquisto di ciò che si vende o di quello che si delibera.

APLICAR, v. Offerire; Profferire; Concor rere, Quando parlasi di esibire alla pubblica asta e nel pubblico concorso.

APLICAR A UNA cossa, Inclinare o Inchinare ad una cosa; Pendere, Esser disposto o propenso.

APLICARSE A STUDIAR, Applicarsi allo studio- Ammazzarsi in una cosa, dicesi esageratamente per Esservi tutto attento! APLICAZION, s. f. Applicazione; Applica

tezza.

FAR LE COSSE SENZ'APLICAZION, Fare o Operare a stampa.

A POCO A POCO, modo avv. Appoco appo poco

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a poco; A poco insieme. A POCO A POCO SE FARA TUTO, Pian pia no si va ben ratto; A una a una, disse colui che ferrava le oche: per esprimere D'aver alle mani cose difficili e lunghe. APOLINE, s. m. Voce usata ne'seguenti dettati.

STAR IN APOLINE, Stare a meraviglia; Star bene, Godere buona salute.

MAGNAR IN APOLINE, Stare in Apolline o in Apollo, vale Mangiar lautamente e di buon gusto.

LA COSSA VA IN APOLINE, L'affare va a maraviglia, benissimo, a vanga, per l'ap punto. V. PETACHIO, APONTAMENTO, s. m. Appuntamento, Accordo, Convenzione. Restare in appuntamento di che che sia. V. RENDEVU.

Appuntamento, dicesi anche per Assegnamento, Onorario, Paga, Salario. APONTO, s. m. T. Merc. L'appunto, e s'intende Quella somma con cui si liqui

da un conto.

APONTO, avv. Appunto; Per l'appunto; A capello; Di certo; Come di pepe; GiuOH APONTO! Sul proposito; 4 tal proposito; Ora che mi risovviene; Oh non me ne ricordava.

slo

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APOPLESÌA, s. f. V. CASGATA e COLPO, APOPLÈTICO, add. Apopletico, Inferme di apoplessia.

PETI APOPLETICI,

Mamme tremolant,

ondeggianti, a onde, cioè Flosce rilas

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tenersi.

PARLAR DA APOSTOLO, Parlare con verità, con lealtà; Ovv. Parlar bene, Parlar con facondia.

APOZAO, add. Voce ant. Appoggiato. APRENSIÓN, s. f. Apprensione o Apprendimento, vale quasi Timore.

STA COSSA ME FA O ME DA APRENSION, Dare apprensione o Mettere in apprensione, vale lo stesso che Indur sospetto. Stare in apprensione, vale Apprendere, sospettare, dubitar temendo.

Apprensione, verbale di Apprendere, in T. dell'antico Governo Veneto, dice-vasi l'Atto di apprendere, cioè di prender in nota o sequestrare i beni del debitore. V. INTENUTAR.

APREZIAR O APRIEZAR (colla z dolce) v. T. ant. dal barb. Appretiare, e vale Apprezzare, Dar il valore alle cose.

A PROPOSITO, modo avv. A proposito; Opportunamente; Acconciamente; A buona stagione.

caso,

il

MOLTO A PROPOSITE, Appositissimo; A propositissimo; Convenientissimo. ESSER A PROPOSITO, Essere il momento, l'opportunità. V. PROPOSITO. A PROPOSITO DE ZUCHE O DE CARBON TRE SOLDI AL BRAZZO, Maniera bassa fam. Senza proposito; Fuor di proposito; A sproposite; Mal a proposito; Malapproposito. Mescolar le lance colle mannaie. A proposito d'un chiodo di carro. Ricordare i morti a tavola, Unire insieme cose disparate. Son buone legne, dicesi Quando uno non risponde a tuono,

APROPRIAMENTO, s. m. Appropriazio-
ne; e in cattivo senso, Usurpazione.
APROVAR, Approvare, Assentire.

APROVAR, dicesi qui da molti idioti per
Provare, Far
CH' EL ME L'APRO-

prova

VA, Che me lo provi, Che mi dia prove
L'ALO APROVA? L'ha egli provato
NO LO POSSO APROVAR, Io non lo posso pro-

vare.

APUNTAMENTO, V. APONTAMENTO.

AQUA, s. f. Acqua.

Mr

AQUA BOGENTE, Acqua bollente. AQUA NASCENTE, Acquitrino, Acqua che geme dalla terra Sorgiva, sust. vale

Filtramento o trapelamento d'acqua attraverso d'un argine o simile Gemitio

• Gemitivo, dicesi Quella poca acqua che 5

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VENA D'AQUA. V. VENA.

AQUA MOKTA O STAGNANTE, Lagume; Stagno; Acqua morta.

AQUA TORRIA D'UN FIUME, Acqua alba. Acqua, dicesi anche per Pioggia. Acqua piovana o di pioggia o Piovana assol. AQUA O PIOVA SALSA, Melume, cioè Quello che alidisce le viti.

AQUA E TEMPESTA, Broda e ceci, detto in modo basso e fig. cioè Tempesta e pioggia.

AQUA SALMASTRA O MESCKIZZA, Acqua salmastra, V. MESCHIZZO.

AQUA ALTA, V. COLMA.

Acqua magra, dicesi anche in vernacolo, e vale Basso fondo. V. MAGRA.

AQUA SPESSA, T. de' Pesc. Acqua torbida o fangosa, dicesi dell' Acqua delle nostre lagune ch'è talvolta torbida per l'agitamento che sommuove la terra del fondo.

AQUA STANCA, Mare stallato; Marea stallata; Perno dell' acqua, Stato quieto dell' acqua tra il calare ed il crescere o tra il crescere ed il calare, V. DosÀNA e CE

VENTE.

AQUA DE TELA O DE PANO, Acqua che cova, dicono i Pescatori all'acqua delle lagune che fa poco mote, come nel fine del primo terzo e quarto di luna. Dicesi in proverbio SETE OTO E NOVE L'AQUA NO SE MOVE; OVV. VINTI, VINTIUNO B Ventidò l'aQUA NO VA NE SU NE ZO.

AQUA DE FIEGORA dicono i Pescatori all'acqua divenuta fangosa dal moto che fa il pesce piatto, come le Passere e i Rombi 'nel levarsi dal fondo.

MOTO DE L' AQUA, V. MOTO.

AQUA CO L'ASEO, Posca, Bevanda d'acmista ad aceto.

qua

AQUA COPADA O AQUA CHE LA SE SOGNA, Locuz. fam. Acqua tiepidetta o tepidetta; tiepidetta anzi che no. Acqua da bere, che abbia appena appena perduto il fresco; come l'acqua che si beve in sogno.

AQUA COL ZUCARO, Acqua acconcia o concia.

AQUA MELADA, Idromèle o Acqua melata.

AQUA NANFA, Acqua nanfa o lanfa, Acqua di fior d'aranci

AQUA PANADA, Acqua panata, cioè Medicata coll' infusione di abbrupoco pane stolito.

AQUA SPORCA, Sciacquatura. Broda dicesi l'acqua brutta di fango e d'altre sporcizie.

AQUA TENTA, Acqua avvinata; Piscianzio, Pisciatello, Vino molto adacquato e debole.

AQUA DA PARTIR, V. AQUAFORTE. AQUA DE SETE COTE, Acquarzente, Acquavite raffinata.

AQUA DA BARBA, Ranno, Quell'acqua calda con cui s'insapona la barba per raderla AHI BARBIER L'AQUA ME SCOTA, Pian Barbier che il ranno è caldo.

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ANDAR TUTO IN T'Un'acqua, Trasudare, Sudare assai. V. ESSER TUTO in t' UN' AQUA,

AVER L'AQUA SUL PRA, V. PRA. Baterse d'aqua, V. Far aqua. CONSERVA D'aqua, V. CONSERVA. DAR L'AQUA, Battezzare, Dar l' acqua del battesimo.

Deposizion de l'AQUA, Belletta. ESSER FRA LE DO AQUE, Esser fra l'uscio e 'l muro o fra il rotto e lo stracciato, Tra due opposte difficoltà.

ESSER TUTO IN T'UN'AQUA, Esser molle o grondante di sudore; Essere dal sudore tutto una broda; Esser tutto sudato; Trasudare; Esser tutto molle.

FAR AQUA, T. Mar. Far acqua, Provedersi d' acqua dolce gio d'un vascello

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per uso dell'equipagAcquata dicesi il Luogo ove i vascelli spediscono l'equipaggio per far acqua ; e quindi Far acquata Far acqua, si dice in T. Mar. della pure nave stessa in cui entri l'acqua per qualche apertura. V. FALA.

FAR AQUA, detto famil, Levare o Alzar la coda, figur. Pigliar baldanza o Rallegrarsi: tolta la metaf, da' pavoni e simili.

LA PRIMA AQUA D'AGOSTO RINFRESCA EL BOSCO, Dettato fam. indicante Che la prima pioggia che viene in agosto fa mitigar l'eccesso del caldo e cominciare il fresco.

LASSAR ANDAR L'AQUA PER EL SO MOLIN O PER EL SO GHEBO, Lasciar andar l'acqua alla china o all'ingiù: detto fig. e vale Lasciar che le cose camminino naturalmente senza impedirle.

LASSARSE VEGNIR L'AQUA ADOSSo, Ridursi all' olio santo, Ridursi agli ultimi. Lasciarsi sopraffar dalla piena, dicesi di Chi perde l'occasione; Non prevalersi del tempo. E mal per chi ha tempo e tempo aspetta, che mentre piscia il can, la lepre sbietta. Convien prevenir il male e non perder tempo.

VEGNIR L'AQUA IN BOGA, Venir l' acqua in su lugola; Venir l'acqua o [ acquolina in bocca; La gola gli fa come un saliscendo. La gola gli fu lappe lappe. Venir voglia.

METER AQUA, detto fig. Metter bene tra alcuni, Rappacificare: contrario di Giugnere o Metter legne al fuoco.

PESTAR L'AQUA IN TEL MORTER. V. MORTÈR.

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SCOTA DA L'AQUA CALDA, V. SCOTÀ. SPANDER AQUA, Far acqua, Orinare. STAR TRA DO AQUE, Star fra le due acque; Stare a tocca e non tocca; Rasentare tra 'l si e 'l no, vagliono Star sospeso, in dubbio.

TIRAR AQUA AL MOLIN. V. MOLIN. TRAR AQUA, Attignere -A Chioggia dicono ORIRE, dal lat. Haurire.

VOGIO VEDER IN QUANTI PIB d'aqua che STACO, Vo vedere in quanta acqua io peschi, cioè Voglio consultarmi, esaminar ben bene prima di risolvere.

V. IMARCIR. L'AQUA IMARCISSE I PALI, AQUE, dicevasi sotto il Governo Veneto ad una Gravezza pubblica, che altrimenti si chiamava QUINTÈLO, V.

MAGISTRATO ALL' AQUE chiamavasi ai

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