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o lano di varii colori e comunalmente dipinto, con cui si copre il letto — COVERTOR IMBOTIO, Coltrone; Coperta imbottita — COVERTOR DE PIUMIN, Coltrice; Coltricetta, Arnese da letto ripieno di piuma. COVERTOR DA TOLA, Celone, e si può anche appropriare a qualunque altro panno da coprir che che sia.

COVERTOR DEL PAN, Telo da dipane, cesi quella Tovaglietta o striscia di panno lino con la quale si cuopre il pane su l'asse.

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COVERTOR DA OSELAR, Paretaio, chiamasi l'Aia sulla quale si spiegano le paretelle per coprire gli uccelli che allettati dal canto de' compagni ingabbiati, e dallo zimbello, si posano sulla frasca o vogliam dire boschetto naturale o posticcio posta in mezzo del paretaio Parete o Paretella, dicesi alla Rete che si distende in sur l'aiuola. A questa rete si dice anche Copertoio ed Erpicatoio o Aiuolo. COVERZÈR, v. Coperchiare; Incoverchiare e Coverchiare, Coprir col coperchio, e dicesi di cassa, scatola e simile che abbia il coperchio Coprire; Ricoprire o Ricovrire e Velare, vagliono Occultare, Nascondere - TORNAR A COVERZER, Ricoperchiare o Ricoprire, dicesi rispettivamente nei due suddetti significatì- Onestare o Adonestare, vale Coprire o Colorare sotto specie d' onesto, ovv, Dar colore o apparenza di giustizia.

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COVERZER, detto fig. Coprire; Ricoprire; Ammantare; Ammantellare; Palliare, Velare, nascondere — Colorare, Dar colore a una cosa nel rappresentarsela tal quale si vuole, che anche si dice Simula

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Orpellare o Inorpellare, dicesi del Coprir con arte che che sia a oggetto che apparisca più vago di quel che è, e con apparenza di bene, che anche dicesi Imbellettare; Impomiciare; Imbiancare VERZEASE, detto pur figur. Ammantarsi; Ammantellarsi, Celarsi artatamente.

Co

COVERZER, parlando degli Animali, Coprire, Congiungersi il maschio colla femmina per la generazione. Calcare, dicesi degli Uccelli.

COVER

COVERZER DE ERBA, Inerbare -
ZER DE FIORI, Infiorare o Infiorire.

COVERZER DE TERA LA SALATA, Ricoricare; Interriare, Imbrattar con terra alcuni erbaggi per farli imbianchire.

COVERZER LA TESTA O EL MUSO A QUALCUN, Imbacuccare; Camuffare; Incappucciare COVERZER COL MANTO, Ammantare o Rammantare.

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COVRIR UN POSTO, UN IMPIEGO, Esercitare; Possedere un posto, un impiego.

CovaInSE, Coprirsi, detto in T. Mil. vale Ripararsi, difendersi, sostenerssi. COZZADA, s. f. Cozzata; Cozzo. COZZAMENTO, V. INCOZZAMENTO, nel primo signif.

COZZAR, v. Cozzare; Urtarsi.

COZZAR CON CHI GA I CORNI PIÙ Longhi, Cozzare o Urtare col muro; Fare a cozzo co'muricciuoli, Contendere con più potenti di sè. Mangiar le noci col mallo,

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si dice di Coloro che dicono male e cozzano con chi sa dir male meglio di essi. Non trescare con chi è più di te.

CozzARSE, Impuntarsi, detto fig. degli Schermidori, dell' incontrarsi le due spade punta per punia.

COZZARSE INSIEME, Tenzonare o Tenzionare, Quistionare a parole; Bisticciarsi o Bisticcicarsi, Contrastare pertinacemente-Stare o Contendere a tu per tu, vale Rispondere a ogni minimo che nel bisticciarsi e nel tenzonare; stare in ostinata contesa senza voler ceder giammai. CRAGNA, s. f. Voce fam. Untume o Sucidume e Sudiciume, Quella sporcizia untuosa che si vede talvolta sul collare di quaiche abito,ma specialmente nella parte deretana.

EL GA TANTA CRAGNA SUL COLARÌN, CHE SE CONZARIA I CAPUZZI, Il collare ha tanto untume, che condirebbe i cavoli capриссі.

CRAICER, s. m. Moneta di rame Tedesca; lo stesso che CARANTAN. V.

CRAGNIZZO, Nome aggiunto dato da' Pesc. generalmente ad alcune specie di pesci di mare del genere Labrus di Linneo, come al Labrus Coeruleus di Bonetterre, pesce giallo rosso ed azzurro, il quale è piuttosto raro nel nostro mare.

CRAOCEMBOLO, Idiotismo di tanti fra la bassa plebe, che non sanno dire CLAVICEMBALO, V.

CRAVA, Voce corrotta da Capra, detta per Agg. a Uomo nel sign. di Vile; Vigliacco; Vigliaccone ; Poltrone e simili. CRAUTI, s. m. Salcraut, Voce Tedesca

da Kraut che vuol dire Erba. Cavoli salati, Cavoli o Cappucci inacetiti, che si mangiano per salsa.

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Crocchiare, si è detto metaf. del suono che rendon le cose fesse quando sono percosse, e le scommesse e sconfitte, lo che si dice anche Chiocciare; Croccare ; Cigolare Crocchiare, dicesi pnre de' Ferri de' Cavalli quando sono smossi e crollano cigolando FAR CRE O CRI, Crepare; Schiappare, dicesi del Fendersi o rompersi le stoviglie. V. CANTAR DA LECO, CANTAR. CREA, s. f. Creta; Argilla o Argiglia, Terra tegnente e densa, della quale si fanno le stoviglie.

COVRIR DE CREA, Incretare.

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CREATURE! Voce di esclamazione, Ac-. corr' uomo, Grido con cui taluno invoca l' altrui soccorso: ch'è quanto dire: Soccorrete buona gente; Aiutatemi.

CARE CREATURE, Detto amorevolezper za, è lo stesso che Cari figli o fratelli o amici CREATURE VE SALUDO, Amici vi saluto; Miei cari vi saluto, vi do il buon • giorno o la buona notte,

CRÈCOLA, T. di alcuni Pesc. Pesce simile alla Sarpa e forse una varietà di essa. V. SALPA.

CRÈCOLA, s. f. detta anche Favoro, RaCOLETA E ROCHETO, T. de'Cacciatori, Cercedula o Garganello e Sartella, Uccello del genere delle Anitre salvatiche, detto da Linneo Anas querquedula. Il loro verso o voce imita la Raganella (RACOLA), facendo Crec Crec, onde fu ad essa dato un tal nome volgare di Crecola. CRECOLAR, v. Scricchiolare o Screpolare, Dicesi del Letto, ed anche di quel rumore che fanno talvolta le scarpe o le pianelle in andando. V. CRE, CREDADOR, T. antiq. Creditore. CREDENZA, & f. Credenza, l'Atto del credere, cioè fidare altrui sul credito. Dare a credenza o a credito; Pigliare a credenza; Far credenza.

A FAR CREDENZA NO SE GUADAGNA GNENTE, A credenza chi dà spaccia più assai, perde l'amico e i danur non ha mai. Meglio consiglia quell' altro proverbio, Buon mercato e non credenza.

EL TEMPO N'HA FATO CREDENZA, Detto met. La pioggia ci ha rispettato: cioè Durante il nostro cammino non ha piovuto. BULAB IN CREDENZA, V. BULADA. CREDENZON, add. Corrivo, Credulo e Credevole e Credulissimo, Troppo facile a creder le cose. Battezzato in domenica; Che se la beve; Terra da piantar carote. CREDER, v. Credere; Portar o Porger credenza.

CREDER FACILMENTE E DA BON MINCHIÒN, Andarsene alle grida o Andarsene preso alle grida; Lasciarsi levare a cavallo Arcicredere, Credere fermamente, ed anche Creder più di quello che si de credere. CREDER POCO, Non creder dal tetto in

su.

CHI TE CREDESSE NO SARAVE OBLIGA A FAR QUARESEMA. Ovv. SE TI GHE CREDI, NO GHE XE EBREO IN GHETO, Chi per lepre ti pigliasse o comprasse getterebbe via i danari, Dicesi di un grande astutó, cui non si può facilmente prestar credenza.

EL CREDEVA D'AVERLO IN SCARSÈLA, Oh! e've la pareva aver poco fa nel borsellino, Si credeva sicuro e fu ingannato,

FARSE CREDER SAVIO, Parer savio a credenza, Farsi credere o supporre.

LA XB UNA COSSA DA CREDER O CHE SE POL CREDER, È creditoio o credibile.

Mostrar de crBDER, V. MOSTRÅR. NO I TE CREDE, Il tuo inchiostro non tigne; La tua scrittura non passa per buona, Detto fig. Non hai credito.

NO CREDER A LE SO PANCHIANE, Non gabellare quello che dice alcuno. V. in FiCAR E RICEVer.

SE CREDE PIÙ FACILMENTE AL MAL CHE più acconcia a creAL BEN, La gente der il male che il bene.

CREDO, s. m. Credo, Il simbolo degli Apostoli.

TOR DE LA ROBA SUL CREDO, che che sia a credenza.

Pigliare

MAGNAR IN T'UN CREDO, Mangiare in un credo, cioè Quanto tempo ci vuole a dire il Credo. Così si dice VADO B VEGNO IN T'UN CREDO, Vado e torno in un credo, cioè Presto.

CREMA, s. f. Crema, Specie di vivanda nota che consiste in un intriso di latte, farina bianca, uova e zucchero.

CUSINAR LA CREMA, Rosolare la crema. CRÈMESE, add. Chermisino o Cremisino, Di colore di Chermisi o Cremisì. CREN, s. m. Cren; Barbaforte; Lapazio acuto; Ippolapato; Rafano rusticano, Radice grossa, lunga, bianca, tuberosa e bernoccoluta, d'una pianta erbacea di sapor molto acre, chiamata da’Botanici Cochlearia Armoracia: la quale radice grattugiata e inforzata coll'aceto si mangia per salsa, CRENA O GRENA, s. f. Crine o Crino, Pe lo lungo che pende al cavallo dal filo del collo-Criniera chiamansi tutti i crini del cavallo. V. GRENA.

TAGIAR LE CRENE AL CAVALO, Scrinare il cavallo, vale Tagliargli il crino del collo e un poco anche la coda.

CRENZA (coll'e stretta) Voce antiq. che ora si dice Credenza, L'armario del pane. CREOLA, V. CRIOLA.

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CREOSO, add. Cretoso; Argilloso o Argiglioso; Terreno tegnente o di creta tegnente.

CREPA, s. f. detta per Testa, Zucca; Coc cia o Coccola CREPA DA MORTO, Cra nio; Teschio.

CREPA PELADA, Monnone; Bertone, Dicesi d' Uomo calvo e pelato a guisa di scimia.

FAR

CREPA DE PIGNATA, Coccio e Greppo, Pezzo di vaso rotto di terra cotta DE LE CREPE, Fare de' pentolini, Si dice del Rompere una pentola in pezzi. CREPA, add. Crepato; Screpolato; Crepacciuto; Fesso; Scoppiato; Schiappato.

SIESTU CREPA, Espressione fam. Che ti venga la rabbia o il malanno, Dicesi anche per vezzi o in atto di scherzo. CREPADA, s. f. Crepatura; Scoppiatura.

DAR UNA CREPADA, Fendersi o Scoppiare, dicesi de' Vasi Detto fig. Crepare,

vale Morire.

CREPÀR,

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v. Crepare, Spaccarsi, fender

si - SCOMENZAR A CREPAR, Screpolare o Crepolare.

Crepare, detto fig. vale Morire.
Morir di spaven-

CREPAR DA LA PAURA,

to, Detto per esagerazione.

CREPAR DA LA RABIA O DE VOGIA etc. Crepar di sdegno, di dolore, di voglia etc. CREPAR DA RIDER, V. RIDER. CREPAR, parlando delle bocce dei fiori, Sbocciare.

CREPAR, parlando di Muro, Far pelo; Pelare; Crepolare; Screpolare; Fender si, Si dice delle piccole crepature delle

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LA CALCINA DEL MURO XE TUTA

CREPADA, La calcina ha fatto screpolo o crepature.

CREPAR DE SALUTE, detto scherzosam. Star bene, benone, benissimo.

CRBPAR, parlando di schioppo, Scoppiare; Screpazzare, si dice del Rompere e l'aprirsi la canna nell' atto di scaricarsi. CREPAR DE LE BOMBE, Scoppiare; Spaccarsi; Aprirsi- Lo scoppiare delle Mine dicesi Brillare.

CREPAR PER NO PODERSE TEGNIR, Schiat tare. P. e. lo schiatto se non rispondo. V. SCHIATAR.

IMPINISSITE PUR TANTO, CHE TI CREPABA, Empiti tanto, che tu corra rischio di sbonzolare o scoppiare.

PUSTU CREPAR! Canchero che ti mangi! Specie d'imprecazione. Ti venga il canchero; Ti caschi il fiato.

SE FA SE FA E PO SE CREPA, Nido fatto gazzera morta. Prov. e vale che In questo mondo tosto che uno è bene accomodato, si muore.

CREPAURA, s. f. Crepatura; Spaccatura; Crepaccio ; Crepaccia; Crepato.

CREPAURE, T. di Malscalcia, Crepaccio o Rappa. Malore che vien ne' piedi al Cavallo Setole; Rughettine si chiamano Quelle che vengono agli uomini pel freddo.

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CREPAURE DEI MURI, Pelo, Onde Pelare o Far pelo vagliono Cominciare o scoprir peli, Mostrar fessure, Screpolare. Il primo dicesi della pietra, e del marmo ; e Far pelo non si dice che della muraglia. V. MURO.

CREPAURÈTA, s. f. Screpolatura; Screpolo, Quelle fissurette che si producono talvolta nella corteccia degli alberi. V. CAE

PAURA.

CREPAZZE, s. f. T. de'Maniscalchi, Giarda e Giardoni, Malattia del Cavallo nella giuntura sopra l'unghia. CREPETO, s. m. Fessolino, dim. di Fesso, Screpolatura. V. CrepaurÈta. CREPO (coll' e larga) s. m. Crepatura o Fenditura. V. CREPAURA.

TRAR UN CREPO, Scoppiare; Screpolare; Fendersi - DAR DEI CREPI, Screpaz

zare.

CREPON, s. m. (dal Franc. Crêpon) Crepone, Sorta di Velo alquanto crespo. CRESCER. V. CRESSER.

CRESEMAR, v. vale Cresimare, che è Conferire la cresima. Ma più s' usa nel sign. di Tenere a cresima, cioè Far da padri

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CRESSER EL DOPIO, Geminare; Adduare; Far due tanti; Crescere il doppio CRESSER O FAR TRE VOLTE, Triplicarez QUATRO, Quadruplicare; MOLTE, Moltiplicare.

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CRESSER, parlando di fanciulli, Garzaneggiare o Farsi garzone, Crescere, inAVER FINIO DE grandirsi de' ragazzi CRESSER, Aver fatto il groppo, ovv. Aver posto il tetto, vagliono fig. Non crescer più della persona.

CRESSER DE LE BIAVE, Rincarare. Ritocco; Ritoccamento del grano.

CRESSER DE LE PIANTE, Vegetare. CRESSER IN MAL, Mal ci cresce chi non peggiora, dicesi di Chi insieme colla persona sia cresciuto anche nella malizia.

CRESSER IN MAN, Raffinare o Raffinire tra le mani, come la pasta. Crescere in mano val Diventar più perfetto.

Farsi CRESSER SORA, Sovraccrescere, una escrescenza. Sovraccrescere la carne. TAGIAR UN ABITO IN CRESSER, V. ABITO. IN CHESSER DE LUNA, V. LUVA. CRESSER EL FITO, Rincarare il fitto. CRESSIMAN, s. m. Nome d'un giuoco di carte che fassi tra due persone, fra le quali si divide il mazzo; e resta vincitore que!lo a cui pervengono tutte le carte. Dicesi ancora volgarmente a questo giuoco,

GAR A DESPOGIARSE IN CAMISA,

Zo

CRÈSSITA, s. f. o CRESSIMENTO, Crescimento; Raccrescimento; Accrescimento; Aumento.

CRESSÒN, V. NASTRUZZO AQUATICO. CRESSUDIN, add. Cresciutoccio, Alquanto cresciuto, fatto grandicello. CRESSUO, add. Cresciuto, Raccresciuto; Accresciuto.

CRESSUI, chiamano le donne in forza di sust. gli Accrescimenti ch'esse fanno alle calze nel lavorarle, coll' aggiungervi delle maglie per farle corpacciute nel mezzo e

dar loro la forma conveniente della gamba. CRESTA, s. f. Cresta, Quella de' polli e simili che la hanno sul capo -Quella sotto il becco dicesi Bargigli. V. BARBOLE. In altro sign. Cresta; Condiloma; Fiso; Tattera, dicesi a Escrescenza carnosa e a quella specialmente ch'è prodotta da morbo venereo nel sesso posteriore. CRESTA DE GALO, s. f. T. degli Erbolai, Celosia, Sorta d'Erba, detta da' Botanici Celosia Margaritacea, la quale ha la radice biancastra e fibrosa.

CRESTAL, s. m. Cristallo, Materia trasparente e chiara, notissima, ch'è di due specie, naturale e artifiziale. Il naturale chiamasi Cristallo di monte; l'artifiziale è quello che si compone e si fonde nelle fornaci del vetro; ed è il Vetro raffinato. CRESTALIZARSE, v. Cristallizarsi, dicesi de' Corpi che diventano solidi e trasparenti come il cristallo, o che si riducono a concrezione di sale; e si dice anche Ingemmarsi.

CRESTIAN, V. CRISTIAN.

CRESTOSO, add. Crestoso o Crestuto, Parola nel senso vernacole di ingiuria bassa ad un giovane, indicato per Bagascione, V. BARDASSA.

CRETO (coll' e larga ) add. Fededegno 0 Degno di fede e Credevole.

CRIA, s. f. (Forse dal barb. Crida) Sgrido; Sgridamento, Satirico discorso contro alcuno.

CRIA, T. Antiq. Grida; Bando; Stridore.

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CRIADA, s. f. Gridata; Gridore; Grido; Romore Bravata; Correzione. CRIANTE, add. LA XE UNA COSSA CRIANTE, Ingiusta; Iniqua; Crudele, Che fa gridare, Che muove a dolersi. CRIAR, v. (Forse dal Franc. Crier) Gridare, Vi corrispondono Strepitare, Stridere; Strillare; Levare strido o grido, Schiamazzare; Sfiatarsi in grida.

CRIAR A UNO, Sgridare alc, no o Gridare ad alcuno; che anche dicesi Garrire ad alcuno; Far romore in capo o in testa ad alcuno.

CRIAR IN CASA, Gridare; Far romore; Metter la casa a romore, V. TAROCAR Alzare i mazzi vale Alzar la voce.

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CRIAR DA PER TUTO DE UNO, Bandir la croce addosso a uno o Predicar la croce contro uno, Muovergli contro una crociata, perseguitarlo, dirne male.

CRIAR A FORTE, dare ad alta voce.

Gridare a testa ; Gri

CRIAR AGIUTO, Gridare accorr' uomo ; Gridar mercè. V. ALTURIO.

CRIAR A PIÙ NO Posso, Gridare quanto se n'ha nella gola o in testa; Gridare a più non posso; Strepitare SBREGARSE DAL CRIAR, V. SBREGAR.

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CRIAR COME UN'AQUILA O COME UN VASTO, Stiacciarne come un picchio, Incollerirsi assai. V. CIGAR.

CRIAR DEL LIONFANTE, Barrire, e quindi Barrito, La voce che manda fuori l'Elefante. Un barrito elefantesco.

CRIAR DEL TORO, Mugghiare; Mugliare; Muggire; Mugiolare, E quindi Mugghio e Muglio.

CRIAR DEI CAVALI, Nitrire o Annitrire e Annitrire, Quindi Nitrito e Anitrio. CRIAR DEL CAN, Abbaiare o Baiare e Latrare, Il mandar fuori che fa il cane la sua voce contro alcuno, o in tempo di notte quando fa la guardia alla casa Guaire, dicesi per Qualunque voce de' Cani-Squittire; Schiattire e Sguittire o Bociare, dicesi specialmente de Bracchi quando levano e seguitano la fiera - Uggiolare, il Mandar fuori certa voce lamentevole che fa il cane quand' è in catena e vorrebbe sciorsi-Mugolare, Quando il cane manda fuori un certo suon di voce sommessa per allegrezza o per piacere che senta, e qualche volta per dolore, e quindi Mugolio - Ringhiare, si dice Quando il cane irritato digrigna i denti - Gagnolare; Guaiolare e Guaire, dicesi della voce de' cagnolini Quando hanno bisogno di poppa, ed anche de' cani quando si dolgono; e quindi Gagnolio e Guaio. CRIAR DE LE PIEGORE, DEI AGNELI, LE CAVRE, Belare e Specorare; quindi Belato e Belo.

CRIAR DEI GATI,

DE

Gnaulare; Miagolare e Miagulare; e quindi Gnaulio e Miagolio, dicesi il Verso di uno o più gatti che miagolano. V. SGNAOLAR.

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CRIAR DEL PORCO, Grugnire e Grugnare; e quindi dicesi Grugnito, alla sua voGrufolare, è propriam, il Razzolare che fanno i porci col grifo; e per Quel gesto che essi fanno alzando il grifo e spingendolo innanzi grugnendo.

CRIAR DE L'ASENO, Ragghiare o Ragliare; e quindi Ragghio e Raglio.

CRIAR DEL LOVO, Urlare o Ululare, e quindi Urlo e Ululato.

CRIAR DE LA VOLPE, Gagnolare; e quindi Gagnolio.

CRIAR DEL SERPENTE, Fischiare; Sibilare; Sufolare e Zufolare; onde Fischio e Sibilo.

CRIAR DE LA RANA, Gracidare.

CRIAR DEI COLOMBI e DE LE TORTORE Gemere o Tubare. V. Tugar.

CRIAR DE LE CORNACHIE E DEI CORVI, Gracchiare.

CRIAR DE LE OCHE, Gracidare.
Squittire.

CRIAR DE LE Zoete,

CRIAR DEI POLESINI e dei oseleti pUTINI, Pigolare e Pipilare.

CRIAR DEI PAPAGALI e DE LE GAZE, Cinguettare.

CRIAR DEL CUCO, Cuculiare.

CRIAR DE LA GALINA E DEL GALO, Schiamazzare o Stiamazzare, dicesi del Gridar del gallo e della gallina quando ha fatto l'uovo. Chiocciare o Crocciare, dicesi del Verso della gallina quando vuol covare o ha i pulcini. V. GALO.

CRIAR DEI SORZI e de LE NOTOLE, Stridere.

CRIAR DEI PITOCHI O LAMENTARSE FINTAMENTE, Far marina, Si dice de! Finger miseria e con importunità quasi gagno lando chieder la limosina o simili.

CRIAR DEI PUTELI, Vagire; e quindi

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CRIAR NO VAL GNENTE, Dalle grida ne scampa il lupo, Si dice di Chi non ha de' suoi falli altra pena che grida, delle quali si fa beffe.

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EL CRIA CHE PAR CHE I LO COPA, E' grida che par castrato. EL CRIA CH'EL PAR UN MANZO, Mugghia come un bue. LASSA CH' EL CRIA, Gracchi a sua po

sta, Lascialo gridare.

CRICA, s. f. Gara, nel sign. di Contrasto, Dissidio fra persone di contrario. parere A VER DE LE CRICHB, Aver de contrasti, de'dissidii o litigü; Cozzare o Urtare con alcuno, Aver delle controversie o degl'imbrogli o delle brighe.

CRICH, Cri e Crich, Voci che esprimono il suono del ghiaccio e del vetro quando si fendono. V. CRE.

CRICO, s. m. e per lo più CRICHI, Parte del carro delle carrozze. V. CARO sust. CRICO DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO.

Corco, (dal Franc. Cric) T. degli Artiglieri, Martinell, Ordigno in uso presso gli artiglieri per alzar pesi, adoperando una forza assai minore di quella impiegata colla gran leva.

CRICOLAR, V. CRECOLAR.

CRIELO, s. m. T. de'Pesc. Chiamasi ognuno di que' lunghi pezzi che uniti insieme compongono la Rezzola, V. REDE DA TRATA. CRIELO, dicesi anche per CRIVÈLO, V. CRIMINAL (LA) Maniera della gente di bassa mano per dire Il Tribunal criminale. Errore di gramatica derivato dall' uso ch' eravi prima del 1797. d'indicare così per abbreviatura la Quarantia criminale. CRIOLA, s. f. T. agr. Arnese a guisa di pa niere o cesta rivolta, formato di vimini disposti come quelli delle gabbie, che usa ̄ no i contadini per tenervi sotto riparati i pulcini che van pigolando cioè gridando e talvolta la chiocchia con essi, onde diventa come una specie di gabbia. CRIOLAR, V. CRIVELAR.

CRIOR, s. m. Grido; Sgrido; Sgridamento; Gridore; Gridata; Gridio; Stridio. CRIOR DE LE rode del CARO, Cigolio; Cigolamento; Stridore.

GHB XE DEI CRIORI, C'è delle contese, delle baruffe, delle differenze; Si grida; La marina è turbata.

CRISE, s. f. Crisi e Crise, T. di Medicina.

AVER UNA CRISE, Aver una vicenda, un imbroglio, un impegno, una sventura. CRISPO. PER CRISPO, detto per onestà in vece di Per Cristo. Per bacco; Affe mia; Affeddedieci.

CRISSE, s. f. Ecclissi o Ecclisse, s. m. O-
scurainento di sole o di luna. La luna ha
fatto il suo ecclisse.
CRISTIAN, add. e s. m. Cristiano.

PARLAR DA CRISTIAN, V. PARLAR.
L'È UN BON CRISTIAN E GNENTE PIÙ, È

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CRIVELA DA BUSI, Crivellato ; Bucacchiato; Foraminoso, Foracchiato, Pieno di forami o buchi Crivellato di pugnalate, vale Ferito di pugnale in più luoghi. CRIVELADOR, s. m. Vagliatore. CRIVELADURA, s. f. Vagliatura, Mondiglia; Scaglie, Parte inutile e cattiva che si leva dalle biade in crivellandole. V. BULA

CRIVELAR, v. Vagliare o Crivellare, Sceverare col vaglio da grano o biada il mal seme o altra mondiglia. CRIVELĖTO, s. m. Vaglietto, dim. di Vaglio.

CRIVELO, s. m. Crivello o Vaglio o Cribro, Strumento coperto di cuoio seminato di buchi, da sceverare il grano. CRIVÈLO ORBO, Vaglio senza buchi,

Quello che serve allo stesso uso di sceverare in altro modo le biade.

CRIVÉLO DA CAPELERI, Calcatoio, Pezzo di cuoio forte e bucherato, con cùi i Cappellai cuoprono la falda de' cappelli per comprimere al di sopra colle mani e lavorarli.

CRIVÉLO DA ZECA, Ramino, Vaso di rame in forma di padella piatta a mano, dove si gettano i pezzi preparati pel conio, che si lasciano raffreddare in un crivella d'ottone.

Q

CROAR a CROVAR, v. Cader giù; ed è proprio de frutti che cadono dall' albero.

CROAR LA CALCINA DAI MURI, Scanicare. CROAR DAL SONO, Tracollare, V. CAIZAR. Cascar nelle vecCROAR Inclinare; zo, chie; Portar i fiasconi, Si dice di Chi per ctà si abbandona colla persona e mostra una certa lasşezza,

CROAR ZO LA SUPERBIA, Avvilirsi; Abbiosciarsi; Abbandonarsi. CROATA O CROVATA, s. f. Croyatta o Corvatta e Croatta, Fazzoletto o pezzuola di turbante o d'altro pannolino finissimo, che si porta al collo.

CROCANTE, s. m. Berlingozzo, Cibo di farina intrisa coll' uova, in forma rotonda a spicchi, al di fuori invetriato colla chiara d'uovo. V. GATO.

CROCIERA, s. f. Incrociatura, V. INCRO

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CRODA, s. f. Roccia; Balza; Balzo; Rupe, Luogo di monte dirupato Scoglio o Masso dicesi, propr. Sasso grandissimo radicato in terra.

CRÒGNOLO, s. m. Voce del Contado verso Padova: lo stesso che Groco, nel sign. di Bernoccola, V. Groco.

CROLAR, v. Diroccare; Cadere; Casca-re; Rovinare, dicesi degli edifizii.

CROLAR I DENTI, Cadere i denti, Quando cadono per vecchiaia o per malattia. Crollare è Ciò che noi diciamo, SCANTINAR. V.

CROMPÅR, Lo stesso che COMPRAR, V. CRÒNICA, s. f. Cronica o Cronaca, Storia..

CHE CRONICA! Che lungagnola o lungheria, Dicesi d'un discorso lungo e scipito. CROSATO, s. m. Farsetto e Farsettino, Vestimento da uomo che cuopre il busto, come giubbone o camiciuola. CROSE, s. f. Croce - Fusto, dicesi àl Legno che sta perpendicolo; e Braccia alle Due parti a traverso.,

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CROSETA DE FORMENTO O CAVAGIÒN, T. agr. Cavalletto, dicesi l'unione di molte gregne sul campo, cioè Quella piccola massa di biade che fanno i lavoratori nei. campi allora che le hanno mietute prima di abbarcarle: detto così dall' accavallare un covone o gregna sopra l'altra. V. FA

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CROSÈTE s. m. T. Mar. Crocette, sì dicono quattro pezzi di legno situati in croce fra loro, i quali s'incassano nel colombiere di ciascun albero.

FAR CROSÈTE, Far delle croci o delle croceite, Modo basso, che significa, Non aver da mangiare-- Non aver pane pei FAR CROsabbati, vale Patir la fame SETE DA CENA, Far la cena di Salvino, cioè Pisciare e andare in letto.

FAR FAR CROSÈTE A QUALCUN, Tenere alcun a dieta; Mettere o Tenere altrui a filetto.

CROSÒN, s. m. Crosazzo e Crociato, T. Merc. Voci dell' uso. Moneta d'argento. Portoghese del valore di lire undici Venete in circa.

FAR UN CROSÒN A UNA COSSA, V.in CROSE, CROSÒNA, s. f. Crocione, Imagine o Figura grande di croce.

CROSTA, s. f. Crosta, Coperta d'escrementi riseccati, e per simil. Tutto ciò che s' indurisce nella superficie d'alcuna

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za o. Stianza Chiazza dicesi la Macchia talora con crosta o di volatica o di rogna o d'altro malore ch'esca fuori delEscaCROSTA DE LE PIAGHE, la pelle CROSTA DE LA KOGNA, ra e Schianza Cro Piastra e Crosta- PIEN DE CROSTE, AL stoso; Crostuto; Rosolato.

Croce, detto fig. in sign. di Pena, sup-. plizio, afflizione, tribolazione TUTI GA LE SO CROSE, Ognuno ha la sua croce ; can la tigna; Chi ha capre ha corna ;

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STOLO.

CROSTOLIN DE PAN, V. CROSTIN. CROSTOLINAR, lo stesso che CROSTINAR, V.

CROSTOLIO 。 INCROSTOLIO, detto per Agg. a Vivanda, V. SCALTRIO.

TUTO CROSTOLIO LA TESTA, Colla testa crostuta o crostosa. Rogna crostosa; Tigna crostosa; Crosta delle piaghe. CROSTOLIZÁR. V. CROSTINAR.

CRÒSTOLO, s.m. Crosta, Dicesi per analogia a quella specie di Crosta che per forza di fuoco fanno alcune vivande, come la panata, la torta, il pasticcio etc. V. TORTA.

MERDE COL CROSTOLO, V. MERDA. CROSTOLI, Crespelli o Zuccherini, Pasta di farina bianca intrisa con uova e zucchero, tirata a guisa di vermicelli, ingraticolata insieme e fritta nel grasso di porco o nel butirro. CROZZOLA, s. f. Gruccia o Stampella? e in qualche luogo Cruccia. Bastone di lunghezza alla spalla dell'uomo ad uso di reggersi sulle gambe Schiaccia, dicesi Quello strumento che serve di gambe a coloro che l'hanno meno.

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CRIAR A LE CRUCIATE, Stiacciare comè un picchio, val Gridare assai, lamentarsi forte. CRUCUGNÒTO, Voce fam.detta per Agg. a Persona piccola e grossa. V. ToFOLOTO, TOMBOLO.

CRUDELONA, Crudela, Fem. di Crudele, ma è voce bassa e detta ischerzo e per in grazia della rima. CRUDELTA, s. f. Crudeltà.

AMOR FA AMOR E CRUDELTÀ CONSUMA AMOR, V. AMÒR. CRUO, add. Crudo MEZO CRUO, GuaAcerbo, discotto, dicesi delle Carni rebbesi delle frutte.

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CU, Q Lettera tra le consonanti dell'alfabeto, di genere mascolino.

CUBA, s. f. Cupola; Volta; Capannuc cio, Coperta di edifizii sacri - Timpano è la base sulla quale s'innalza Costole quelle fasce verticali che principiano al piede della Cupola e vanno ascendendo verso la sommità sempre restringendosi a foggia di piramide- Mela dicesi la palla. CUBA DE CAROZZA o simile, Cielo, La parte che sovrasta al capo di chi è seduto nella cassa delle carrozze.

CUBA DEL CAPELO, Forma del cappello; Cucuzzolo. V. CAPELO. CUBATOLO, s. m. Cubattola o Cubatto lo e Cubatto, Strumento di verghe di legno a foggia di gabbietta, da pigliar uc celli.

CUBATOLO, detto fam. per simil. Loguecio; Stanzino; Cameretta; Stanzibolo. V. LOGHETO. In tale sign. potrebbesi sup che Cubatolo fosse venuto dal lat. porre Cubare, Giacere; e che quindi il senso proprio di questa voce fosse quello di Camerino in cui l' uomo darme, e gli altri fossero sign. traslati.

CUBATOLO, detto in T. di gergo,

vale

Culo. CUBIA, s. f. Coppia; Paio, Due cose in

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essi s'appaiano; Sono una copia ed un paio, Si dice quando si veggono unite due persone di carattere stravagante. CUBIAR, v. Accoppiare; Appaiare, Unire, accompagnare a due a due.

CUBIAR QUALCUN, Abbordare alcuno, cioè Accostarsi ad alcuno per trattare di che che sia. V. TOPAR.

CUBIAR LE BESTIE, Accordare, Dicesi delle bestie da soma che nell' andare molte insieme si legano in maniera che la te sta d'una sia vicina alla coda dell' altra. CUBOLA, detto da molti per CUBA. V. CUCA, s. f. Imbratto, vale Debito PIAN TAR CUCHE, Far debiti ESSER PIBN DE Aver più debiti che una lepre; Esser pien d'imbratti ; Esser inzacche

CUCHE,

rato.

CUCA, detto per lo più da' fanciulli, val Noce, il frutto. V. Nosa.

CUCA, dicesi pure per Coccia e Coccola, Testa. Voce fanciullesca. ZOGAR A CUCA,

V. ZOGAR.

CUCADA, s. f. Capata, Percossa che si dà col capo o si tocca dal capo di che che sia. V. ZUCADA.

Dar una cucada, Dare o Toccare unà capata.

CUCAR, v. Cogliere; Acciuffare; Correre all'improvviso ; Soprapprendere - SB TE CUCO TE NE DAGO QUATRO, Se ti colgo io ti zombo.

CUCAR, dicesi per Acchiappare; Prendere; Arrestare.

CUCAR, usasi pure per Buscare, nel sign. di Procacciarsi ed ottenere che che sia con industria o con sorte. Buscare una mancia, del danaro o qualche cosa.

CA,

CUCAR I VOVI, lo stesso che ZoGAR A CU-
V. ZOGAR

CUCHETO, dimin. di Cuco, in sign. di
Balordo. V. Cuco.

CUCHIARADA, s. f. e nel plur. CUCHIARAE, Cucchiarata o Cucchiaiata, e nel dim. Cucchiaiatina, Quella quantità che si prende in una volta col cucchiaio. CUCHIARO. V. SCULIÈR

CUCHIARON. V. SCULIERÒN e MESTOLON. CUCHIARSE, v. Cucciare, verbo neutro dicesi propr. del Coricarsi de' cagnolini e giacere dormendo.

CUCHIARSE, parlando delle Donne, Accocolarsi; Accosciarsi. V. CUFOLARSE.

CUCHIARSE D'UNA GALINA O simili, Accovacciarsi e Accovacciolarsi, Ristringersi in se stesso e quasi porsi nel covo o covacciolo. V. CUZZARSE.

CUCCHIO. V. Cuzzo.

CUCO, s. m. Cucùlo, e da molti anche Cucale, e Cuculio comune, Uccello più grosso d'un Merlo, così detto dal suono del suo verso Cu cu. Linneo lo chiama Cuculus canorus.

GANTAR DEI CUCHÌ,

Cuculiare.

Cuco detto per Agg. ad uomo, Cuccio; Cucciolo; Chiurlo; Balordo; Barbag giani.

FAME DA TUTI I OSEI, MA DA CUCO NO detto fig. e vale Credimi buono quanto ti piace, ma non minchione.

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