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CÒPESE, 8. m. T. de' Pesc. Colpesce o Pesce colla, Pesce del genere degli Storioni, che abita in mare e si trova in alcuni maggiori fiumi, ove rimonta da primavera, come nel Po etc. Chiamasi da Linneo Acipenser Huso. È somigliante allo Storione, ma ha il rostro meno acuto. V. ADANO.

COPÈTA, 8. f. Coppetta o Ventosa, Certo vasetto di vetro, con cui si tira il sangue alla pelle.

COPETI, s. m. Tettuccio; Tettarello, Piccolo tetto, e propr. di piccola casetta. COPIAZZA, 8. f. Cattiva copia; Esemplare malfatto, e dicesi relativamente alla scrittura.

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COPISTA MINCHION, Copistaccio.

CO PIÙ, Quanto più — Co Più SE DORME, PIU SE DORMIRAVE, Quanto più si dorme lanto più si dormirebbe.

COPO, 8. m. (coll' o chiuso) Embrice, Lavoro notissimo di terra cotta fatto a canale che serve per cuoprire i tetti e per fare scorrere la pioggia. Nella Toscana e quindi ne' Dizionarii dicesi anche Tegolo o Tegola; ma il Tegolo è propr. un quadrilungo piano di terra cotta, della lunghezza più o meno di quasi un braccio, con un labbro o risalto per lo lungo ai due lati, che s'adopera per cuoprire i tetti, i cui risalti all'insù che si combaciano sono coperti da filari di embrici perchè non vi trapeli l'acqua. Noi non usiamo di questi tegoli, ma i nestri Cori servono per embrice e per tegola. La voce Copo viene dal Sassone Coppe, che vale Colmo, cima, sommità. V. Coppus e Coppire tra le voci barbariche nel DuCange.

COPO PESTO, Tegolo o Embrice o Mattone strilolalo.

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SE CASCA UN COPO EL ME DA SU LA TESTA, Allo sgraziato tempesta il pan nel forno, cioè Pericolano anche le cose sicure.

MAGNARSE I COPI DE LA CASA, V. MAGNAR. Coro, Metadello, dicesi per Misura di grano, che usasi a Padova, ed è la sedicema parte dello staio e la sessantaquattresima del sacco.

Coro, parlando di Animali s'intende Macello ANEMALI DA COPO O DA COPA, Animali da macello MANDAR I MANZI AL COPO O A LA COP▲, Mandare i manzi al macello.

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HO SPESO LA CORAELA E LE VISSERE, detto metaf. Io ho speso il cuor del corpo; Io ho speso il cuore e gli occhi, e significa Aver profuso il danaro in che che sia, e ciò corrisponde per l'appunto a quel motto che si dice I danari sono il secondo sangue.

CORAL, s. m. Corallo, Vegetabile marino notissimo.

RAMO DE CORAL, Branca di corallo. CORAL DE LA CANOCH:A O DE LA GRANCEOLA E DE LE MASANETE, Corallo, chiamasi comunemente Quella parte dura e di color rosso acceso come il vero corallo, che si scorge nella canocchia, nella granchiessa e nella femmina del Cancer Moenas, e ch'è buonissimo a mangiare.

CORAL, T. Eccles. Cantorino, chiamasi Quel libro notato che si posa sul leggio per cantare Libri corali, si dicono i Libri grandi da coro.

CORAGIO, 8. m. Coraggio. V. ANEMO.

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CHIAPAR CORAGIO, Incoraggiarsi; Pigliar coraggio; Eccitarsi TORNAR A CHIAPAR CORAGIO, Pincorarsi; Rinfrancarsi; Riassicurarsi.

DAR O FAR CORAGIO, Incoraggiare.

CON CORAGIO, modo avv. Coraggiosamenle; Intrepidamente; Animosamente.

Co LA FORTUNA GHE VOL CORAGGIO, La fortuna aiuta gli audaci e disaiuta i paurosi.

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PERDER EL CORAGIO, Scoraggiarsi; Sbigottirsi; Sgomentarsi FAR PERDER EL CORAGIO, Scoraggiare. CORAMIZARE, v. Termine stravagante e del tutto arbitrario, stato usato già alcuni anni nel significato di Citare dinanzi a me dal latino Coram me. E venne anche adoperato, del pari stravagantemente, nel senso di VIDIMAR cioè di Apporre la parola Vidi o Visto a qualche Atto, parole che alcuni sostituiscono coll'altra Coram me. Somiglia però a Indoparsi, Voce antica che dicevasi da In e Dopo, e valeva Farsi dopo ad Insemprarsi, per Eternarsi, Perpetuarsi, da Sempre; e ad Incinquare per Divenir cinque. V. ErgoIzar. CORANDO O A CORANDO, Correndo o In correndo.

GHE L'HO DA CORANDO IN BOTA, Gliela diedi più che in fretta, Subitamente, sul

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della qual arma v'era uno squadrone al servigio della Repubblica Veneta, i cui Uffiziali dovevano esser dell'ordine nobile, benchè non patrizio.

Corazza poi (forse dal barbarico Curiaca) dicesi un'Arme difensiva di ferro battuto o di cuoio, che cuopre il busto del soldato a cavallo.

CORAZZINA, s. f. Voce ant. Corazzina, dimin. di Corazza, Armadura del busto che usavasi anticam., alla quale dicevasi anche Corsaletto.

CORBA, 8. f. Corba, Cesta intessuta di vimini o d'altra simil materia. E parlandosi di Pesce, la Misura della tenuta di essa, ch'è di libre grosse venete 204, compresa la tara.

CORBA, detto in T. agr. Civea o Civeo, Arnese da contadini intessuto di vinchi, per uso di trainare ciò che fa loro bisogno per lo podere.

CORBE DE LE BARCHE (Forse corrotto dal lat. Curva, che gli Spagnuoli dicono Corba aggett.) Schiene, chiamansi que’pezzi di legno disposti come travicelli che attraversano il fondo dei battelli; e sopra i quali s'attaccano la suola, le tavole e le bordature del fondo.

Parlando delle Navi, Staminare o Coste e Costole del vascello, diconsi da' Costruttori Que' grossi pezzi di legno incurvati, che abbracciano la nave per largo e traverso e ne formano il corpo e l'ossatura, a similitudine dello scheletro del corpo animale. L'unione di due costole doppie destra e sinistra dicesi Coppia · Riempimenti diconsi Quelle specie di staminare di diversa curva o pezzi minori, che si cacciano fra i pezzi maggiori per fermezza e rinforzo.

CORBA e CURBA, s. f. chiamano i Maniscalchi un Tumore che viene talvolta ai Cavalli al di sotto del garretto, i cui sintomi caratteristici sono una gonfiezza con tensione e dolore a quella parte. CORBAME, s. m. Catriosso, Ossatura del cassero de' polli o d'altri uccellami, scussa di carne Arcame; Scheletro; Carcame, dicesi Quello d'altri animali.

CORBAME DE LE BARCHE, Corbame e da altri Corvame, T. Mar. Tutta l'ossatura de' membri d'una nave da dente a dente. V. SCHELETRO.

PORTAR VIA EL CORBAME, Dettato basso e fam. Pigliare o Dare un canto in pagamento, vale Fuggirsi nascostamente. Pagar di calcagna, Pagar i suoi debiti coll'andarsi con Dio.

FICHEGHE QUELA CANTINELA IN TEL CORBAME, Cacciagli quella spada nel ventre. NO ESSERGHE GNENTE DA METER IN CORBAME, Non esservi da metter in castello, Penuriare di vettovaglie.

IMPINIRSE EL CORBAME, V. IMpinìr. CORBATELO, 8 m. Corbelletto; Corbellino; Cofanetto.

CORBATO, 8. m. Corbello o Cofano, Vaso ritondo di vinchi per uso di mettervi frut

ta, erbaggi etc. Corbellone, dicesi il Corbello grande.

CORBAZZA. Lo stesso che CORBONA, V. CORBELOTO, 8. m. T. de' Pesc. valligiani, Corbello, Specie di Corba grandissima a cono rovescio troncato in punta, formata di vinchi assai fitti, la quale serve per pcsarvi le anguille in massa. Esso contiene per lo più 500 libbre grosse di peso. CORBETA, 8. m. Corbelletto; Corbellino. CORBÈTO, 8. m. Pesce di mare. V. CORBO. CORBO, 8. m. T. de' Pesc. Corvo, Pesce di mare ch'è Specie di Ombrina, detta da Bloc Scioena Cirrosa. Ha il corpo schiacciato ai lati ed alquanto prolungato alla sua estremità. Se ne trova nel nostro mare di grandezza oltrepassante i due piedi e

mezzo.

CORBO D'ASPRÈO O DE SASSO, 8. m. T. de' Pescatori, Coracino, Pesce di mare che corrisponde alla Scioena Nigra di Bloc, conosciuto forse dagli antichi col nome Chromis in unione ad altre specie, che portavano lo stesso nome. Il suo colore è di piombo scuro, il corpo schiacciato, il muso rotondo; ed è buono a mangiare. CÒRBOLA, 8. f. T. de' Pesc. Sorta di Gran

chio marino a coda lunga, di cui si conoscono tre differenti specie, distinte come segue.

CORBOLA, delto da Linn. Cancer Scyllaris, che ha per carattere il corpo articolato, le mani senza dita, ventricose e rette, angolate e tridentate nella parte interna. Questa specie è abbondante ma non usata per cibo.

CORBOLA SALVADEGA. Questa specie è denominata dall'Abbate Olivi Cancer candidus, il cui carattere specifico è l'avere il corpo polito, le mani lineari, i due articoli superiori quadrati, coll' inferiore ristretto; ed

è raro.

CORBOLA DE MAR. Questa specie è la più piccola e detta dall'Abbate Olivi Cancer glaber. Ha per carattere specifico il rostro prolungato a punta, la branchia sinistra molto maggiore e più compressa della destra, la quale è rigonfia, la coda pellucida e ruvida. Abita nel fondo del mare, donde sorte a torme nel sommovimento.

Nota il Renier, ora Professore di Storia naturale a Padova, che questa specie di granchio trovasi nell' interno dei fori di alcune spugne, e che posto in un bicchiere d'acqua marina, batte frequentemente nelle pareti di esso dandovi come de' buffetti. CORBONA, s. f. Corbellone, Corbello gran

de.

CORBÒTI, s. m. T. de'Costruttori navali. Coste di riempimento, per opposizione alle Coste di levata, ed once si dicono quelle che si collocano negl' intervalli che restano con dette once nella costruzione. CORCONDANZA, 8. f. Concordanza. CÒRCULO, 8. m. Spinaci degli Ebrei, Pianta erbacea, che si coltiva ne' vasi, che fa i fiori gialli assomiglianti al fiocco, e chiamasi da Linn. Corchorus olitorius.

Quando è tenera, serve di cibo come erbaggio in Egitto perchè è saporita: dal fusto si cava filo.

CORDA, s. f. Corda, detta altrimenti Fune e Ritorta, Fila di canapa, di lino etc. rattorte insieme per uso di legare.

Colla; Corda; Tortura, dicevasi la Fune da tormento, con cui si collava.

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CORDA DA TIRAR PESI, Canapo; Menale, Fune che si fa passare attorno ai raggi delle taglie, per tirar pesi Antarie e Prontoni diconsi le Funi che si legano di qua e di là delle teste delle macchine, che s'innalzano per tirar pesi.

CORDA DE BUELO O DA SONAR, Minugia o Minugio (nel numero plur. si dice sempre le Minugie o le Minuge), Corda degli strumenti da suono Gavelta, Matassina di queste corde da musica. V. SALTALION.

CORDE DE LA NAVE, Sarte o Corde.

CORDE D'ERBA, Bremo o Cavo d'erba, Specie di corda che serve all'uso de' Pesc. fatta coll'erba Falasco, detta anche Pattume Dicesi Stramba e Strambo la Fune fatta d'erba non ritorta, ma solamente intrecciata.

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CORDE DE LE GAMBE, Garretto, Tendine grosso che da' muscoli della polpa della gamba va al calcagno, e che gli Anatomici dicono Corda magna.

Corde de le some, Susta, Corde con cui si legano le some.

DAR LA CORDA, Collare; Dar la colla o la corda, Tormentare con fune sospendendo e dando de' tratti o sia delle scosse.

DAR LA CORDA, detto fig. Tenere alcuno in sulla fune, vale Tenerlo a parole lungamente senza venir presto a quel che importa. Ammartellare o Martellare e Fare struggere, direbbesi degli amanti. Fare il collo, si dice di Chi vende troppo cara la sua mercanzia e fa altrui avania.

RACOMANDAR A UNA CORDA, V. RACOMAN

DAR.

METER LE CORDE A UN ISTROMENTO, Incordare uno stromento, che anche dicesi Mettere in corde uno strumento RIMETER LE CORDE, Rincordare. CORDADURA, 8. f. Accordaturu; Accordamento, e propr. si dice degli strumenti musicali. Incordatura, L'atto di metter le corde. V. Cordiera. CORDAGIO) CORDÀME)

8. m. Cordame o Sartiame,

Nome generico di tutte le funi che s'adoperano in un Vascello. Sono esse di varie sorta; le più grosse diconsi Gomone; le più piccole Manovre e Sarte Funume

pur Nome collettivo che comprende tutte le specie di funi. V. GHERLIN. CORDAR, v. Voce bassa, lo stesso che AcorDAR, V. CORDARIA, 8. f. Corderia, Luogo dove si fanno le funi.

8. m. Cordaio ; Funaio ; CORDAROL) Funaiuolo e Funaiolo e Cordaiuolo, Quello che fa o vende funi - Colui che fa le

corde di budella o minuge per uso degli strumenti, dicesi Minugiaio. CORDAROLA O CORDARIOLA, 8. f. Femmina del Cordaio, la quale, sull'esempio di altre voci consimili, potrebbe dirsi Cordaia o Funaia o Funaiola etc. CORDÈLA, 8. f. Cordella; Cordellina o Fettuccia. V. NASTRO.

CORDELA DE le braghesSE, V. BRAGHESSE. CORDELA DA MONTURA DE PERUCHE, Feltuccia della parrucca.

ERBA CORDELA, V. ERBA. CORDELÈTA, s. f. Cordellina.

CORDESÈLA, 8. f. Cordicella; Cordicina; Funicella; Funicello; Funicino; Canapello.

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CORDESÈLA DE LA REDE, V. REDE. CORDIAL, add. Cordiale, spettaute o relativo al cuore; sinceramente affettuoso, sviscerato amico. È anche aggiunto di Medicamento, e vale ristoratore, confortante, atto a fortificare.

CORDIAL, 8. m. Bevanda rafforzante, e atta comunque a ristorare, a confortare il

cuore.

CORDIALÓN, add. Cordialissimo.
CORDIER, 8. m.)
CORDIÈRA, s. f.)

Cordiera, Striscia di

legno o d'avorio, su cui si posano le corde degli strumenti da corde.

CORDİN, 8. m. Cordino, T. Mar. dicesi la Fune che s'attacca alla metà del filo della vela, perchè la tiri giù nella galera quando s' ammaina.

CORDOLO, s. m. Trefolo, Filo attorto col quale, preso a più doppii, si compone la fune.

ROBA DE CORDOLO, Drappo di seta o ciambellotto di be' costolone. CORDOLÒN, 8. m. Accordellato, Specie di pannina forte.

CORDON, s. m. Cordoncello; Cordoncino.

CORDON INFERETA, Aghetto, Cordoncello con punta di metallo, che serve per allacciare il busto o altro.

CORDON DE CORNISE, Cordone o Bottaccio, Quel membro o risalto di pietra concia bistonda fatto a guisa di cordone Cordonato vale Giro o prolungazion di cordone.

CORDON DEI FRATI, Cordiglio. Quindi Cordiglieri, diconsi i Frati francescani.

CORDON DEL PARTO, Tralcio; Belliconchio; Cordone ombellicale, Budello che nel nascere pende fuori davanti a' fanciulli. CORDON DEL PETENE, V. PETENE. CORDON PER LA PESTE, Cordone, Linea di truppe o guardie a certi punti e confini, stabilita in occasione di sospetto di contagio.

CORDON, detto in T. de' Lastricatori, Guide si dicono Que'filari di pietra che distinguono il lastricato o l'inghiaiata d'una strada dalla Banchina (V. SCARPA) O sia la Linea dividente il piano rotabile dal marciapiedi.

TEGNIR CORDON, Tener mano o di mano, Esser complice.

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CORER A PRECIpizio co fa un DAINO, Correre a rompicollo; Correre a più potere o da disperato.

CORER DRIO, Rincorrere; Correr dieCorrer tro; Dar la caccia; Inseguire dietro ad uno vale talora Ricercarne, pregarlo.

CORER IN AGIUTO, Accorrere; Venire in aiuto.

CORER LA SO LANZA, detto fig. Tentar la sua sorte; Lanciare il palo, Mettersi all'azzardo Correr l'arringo; Entrar

nell' arringo; Correr le giumente, dicesi in sign. osceno, che non giova spiegare. CORER SORA, Sopraccorrere. CORER L'AQUA SUL PRA. V. Aqua. CORER EL SPOLVERO, detto metaf. Correr paga, Continuar l'utile.

la

CORE PIÙ QUEL che scampA DE QUEL CHE GHE CORE DRIO, Chi corre corre, ma chi fugge vola.

EL CORE CHE PAR CHÉ I GHE CORA DRIO, Corre che par che s'abbia i birri dietro. CORE PER EL PAESE CHE etc. Corre voce; Corre fama; C'è voce; C'è opinione; Si vocifera.

LA XE COSSA CHE CORE, Correre, cioè Essere in voga. Correre o Non correre la moneta.

Tuti i regazzI GHE COREV▲ DRIO, I ragazzi gli davano la caccia; Era perseguilato o rincorso daʼragazzi. CORERIA O CORARIA, 8. f. Corréria o Scorreria, Lo scorrere.

CORERIA per Uffizio del Corriere. Impiego di Corriere destinato a far de'viaggi e portar lettere dove il Governo lo manda.

CORESİN, 8. m. Cuoricino, Piccolo cuore.

CORESIN DE LATUGA, DE VERZA e simili, Garzuolo o Grumolo FAR EL CORESIN, Ingarzuolire, dicesi dell'Ingrossare delle insalate.

CORESIN DE LE Rave, Pollezzola, il Broccolo delle rape.

CORESINI DE GAROFOLI O DE LE CEOLE, Figliuoli, T. agr.

CORESÌN DA COLO,, Cuore o Cuoricino, dicesi ad ogni piccola manifattura d'oro e d'argento fatta a guisa di cuore, che serve all'uso di portar al collo per ornamen

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GHE CRESCE EL CORESIN, sogliono dire le | CORGNÒLA, s. f. Corniola, Sorta di piefemminucce quando un fanciullo ha il singhiozzo: quasi che il singhiozzo non venisse agli adulti.

GIUSTARSE EL CORESIN O METERSE EL CORESIN IN PASE, Accomodare o Acconciar l'animo ad alcuna cosa; Darsi pace di che che sia, valgono Appagarsi, Restar soddisfatto.

POVERO CORESIN! Bambolino; Bambinuccio; Bamberoltolo; Rabacchiuolo, Mammolino, Dicesi a Bambino per vezzo. Caro il mio cuore.

CORESINE, s. f. ed anche COREZIOLE, COreggiuolo e nel plur. Coreggiuoli. Strisce di cuoio sottile, che servono specialmente per uso della cucitura de' libri. CORESIÓL (colla s aspra) s. m. Crociuolo o Crogiuolo e Corregiuolo; ed anche Colatoio, Specie di Vasetto noto, che serve per fondere i metalli. La sostanza minerale di cui è formato, dicesi Piombuggine e da'Chimici Percarburo di ferro, di cui si servono i Legnaiuoli per tirar linee.

COVERCHIO DEL CORESIÒL, T. di Zecca, Cappa, La coperta in forma di cupola che si mette sopra un forno a vento.

METER IN CORESIÒL QUALCUN, detto fig. vale Tentare; Far prova; Sperimen

tare.

CORESIOLÈTO, 8. m. Corregiuoletto, Piccolo crogiuolo.

CORETO, (coll' e larga) add. Corretto ; Emendato Gastigato; Ravveduto; Moderato.

TORNA A COREGER, Ricorretto.

AQUA CORETA, Acqua temperata, Chiamasi da noi l'acqua che si beve, infusavi qualche stilla di anicetta. CORETO (coll' e stretta) s. m. Coretto dim. di Coro, e più comunem. dicesi Tri

buna.

CORETO (coll' e stretta ) DE CARNE, Pezzuol di carne, Intendesi da' Beccai un Pezzetto di carne di manzo d'una libbra o poco più, che sia senza osso, comperata per cibo. Dicesi CORETO, come se il Pezzetto fosse un Cuore, cioè Carne senza

0880.

CORETOR, 8. m. Correttore; Correggitore, Correggente.

CORETOR DE LE STAMPE, detto metaf. Ser appuntino; Ser contrapponi; Ser potta; Ser saccente; Ser sacciuto, Ser mesta, Persona presuntuosa di saperne e che corregga altrui facilmente, V. DoTOR.

Corettori alla promission Ducale, chiamavasi a' tempi Veneti uaa Magistratura di cinque patrizii, che nominavasi ad ogni morte di Doge o in altri tempi straordinarii per la correzione degli abusi interni di governo. La prima nomina di cinque Correttori dopo la morte del Doge fu fatta nell'anno 1268.

COREZA, T. antiq. V. SCOREZA.
COREZIÓLE, V. CORESINE.
COREZIONCÈLA, Ammonizioncella.

tra dura, su cui si scolpiscono de' bassi rilievi, ed è una specie di Agata quasi trasparente. V. BUGanza. CORIAGINE, s. f. (voce latina) chiamano i Maniscalchi la Cachessia nel cavallo e nel bue. Al bue un tal male si manifesta nella nella pelle indurita, attaccata alle coste, melanconia, nella ruminazione interrotta, nel dimagrimento e talvolta nella febbre. Nel cavallo sono comuni tutti i sintomi suddetti, fuorchè la pelle indurita alle co

ste.

CORIDOR, 8. m. Corridore e Corridoio e Corritoio, Andito sopra le fabbriche per andare da un luogo all' altro.

Corridoio e Corritoio e Corridore, in T. Mar. si dice propr. Quel ponte che resta sotto la coverta della nave.

CORIDOR, detto pure in T. Mar. Colatore o Passatore, chiamasi la Corda passata nelle bigotte delle sarchie e stragli per tesargli.

Corritore e Corridore, dicesi per Agg. a Quello che assai corre, come Cavallo corridore, o cursore, veloce al corso.

CORIDOR, detto in T. de'Cacciatori, Uccello acquatico, lo stesso che Pivaro. V. CORI D'ORO, s. m. Cuoi d'oro (dal lat. Corium, Pelle, Cuoio), Corame stampato a fiori dorati, che s'usava una volta per addobbamento delle pareti delle stanze Corume, dicesi per paramento fatto di cuoi coloriti o dorati o stampati.

QUEL DAI CORI D'ORO, Orpellaio, L'Artefice che lavora i cuoi d'oro. CORIÈRA, s. f. f. Barca corriera o anche Corriera, come voci dell'uso adottate dagli Uffizii pubblici amministrativi, chiamasi Quella, con cui da un luogo all'altro si portano le lettere, le robe ed anche passeggieri. Quelle che hanno a fare con Venezia sono le Corriere di Padova, di Rovigo, di Ferrara, di Modena.

CORIERISSIMO, add. Velocissimo, e tanto dicesi al Cavallo o altro animale, quando ad una Barca. CORIOGOLO, T. antiq. V. CORUGOLO. CORISPONDER, v. Corrispondere, Aver proporzione, convenienza.

BALCONI CHE CORISPONDE A LA CORTE, Finestre che rispondono sopra la corte, cioè che sono volte, che riescono a quella parte. CORISPONSION, 8. f. Pagamento; Soddisfacimento; Soddisfazione, Ricompensa; Ricognizione.

CORISPOSTA, V. CORISPONSION. CORISTA, s. m. Corista, dicesi da' Musici un Flautino di cui si servono per accordare e ridurre gli strumenti al tuono corista. Onde Tuono corista vale Tuono che s'adatta alle voci comuni, e Strumento corista, Che non è più alto nè più basso di quello che può servire per cori. CORIVO, add. - CORIVO A CRKDer, V. CreCorivo a menàr le man, V. La

DENZON

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TROPO CORIVO, Troppo fa

cile, cioè Troppo leggero nel risolvere senza disamina.

AQUA CORIVA, dicono alcuni del volgo per Aqua corrente, com'è quella de'fiumi; opposta a Stagnante, come quella de'pozzi e degli stagni.

CORLO, s. m. Arcolaio; Guindolo e Bindolo, Strumento notissimo, sul quale si dipana la matassa d'accia o di altro filato, V. INDEVENAR, GEMO, CANON, Incanar.

Le parti dell'Arcolaio sono le seguenti CROSÈRA, Crociere e Staggi, si chiamaDo que' Bastoni posti a foggia di croce all'arcolaio stabile, che sostengono le costole

- BACHÈTE, Costole d'arcolaio, Que' legni verticali che sono retti dalle crociere e intorno a cui s'adatta la matassa BASTON, Fuso, Quel ferro o bacchetta lunga e sottile che si ficca da una banda in un toppo di legno, e dall'altra vi s'infila l'arcolaio PIR, Toppo, Pezzo di legno grosso e talvolta informe, nel quale sta ficcato il fuso, e serve di piedestallo o base dell'arcolaio-SCUELOTIN, Ciolloletta, Quella specie di scodella di legno, che sta in cima al fuso per uso di riporvi il gomitolo.

CCBLO CHE SE SERA, Arcolaio che si ripiega, Quella foggia d'arcolaio ch'è composto di sole costole riunite fra loro a' capi, che s'allargano e si ripiegano.

CORLO, detto per Agg. ad uomo, Girellaio; Volandolino; Carrucola; Voltabile; Banderuola, che ha il cervello a oriuoli a sopra la berretta; Girandola; Matto come un corlo; Si volge come un arcolaio. CORLO detto in T. ant. vale per SCORLÒN, Tremito A TRAR DEI CORLI NO TI STARA MASSA, che vuol dire Fra poco avrai i tremiti o le recate della morte. V. SCOR

LOTO.

CORLOTO, 8. m. (dalla radicale SCORLAR, Scuotere) Voce ant. detta per Testa.

ROMPEMOGHE EL CORLOTO, Rompiamogli

la testa.

CORMELÈTO, s. m. Pilastrino o Pilastrello, Piccolo pilastro. V. PARACARI. CORMELO O COLMELO, s. m. Pilastro, Colonnetta quadra di pietra, piantata sulla via pubblica per appoggio o per divisione di questa dal marciapiede Pilastrata, dicesi Gran quantità di pilastri.

Piuoli, Voce fiorentina, diconsi quelle Colonnette di legno o di pietra, che si piantano sulle strade per impedir a'carri di toccare i marciapiedi.

CORMELON, s. m. Pilastrone, Grande pilastro.

CORNADA, 8. f. lo stesso che SCORnåda, V. CORNETA, s. f. Cornetta, Strumento musicale da fiato, notissimo.

Cornetta, Sotto la Repubblica Veneta era titolo di Uffiziale di cavalleria, corrispondeute all' Alfiere nella Fanteria o sia di Sotto-Tenente.

Cornetta, in T. Mar. dicesi a Bandiera quadra, che termina in punta acuta divisa in due. Essa è il distintivo del Caposquadra e del supremo comandante della squadra.

CORNÈTO, 8. m. Cornetto; Cornicello e Cornicella e Cornicina. Piccolo corno.

Cornetto, dicesi per simil. a Tutto ciò che abbia qualche somiglianza o figura di picciol corno; e così dicesi in conseguenza •quei bernoccoli che si fanno nel capo i fanciulli in cadendo.

CORNETO PER I SORDI, Cerbottana o Tromba, Quell'istromento simile appunto alla cerbottana ma più piccolo, che serve per parlare altrui all'orecchio pianamente. Onde dicesi Parlare per cerbottana.

CORNETO DA SCARSÈLA, Calamaio da tasca, Calamaio fatto di corno di bue, che si porta per comodo anche in saccoccia.

CORNETO, T. agr. Bilia, Legno storto col quale si riserrano le legature delle so

me.

CORNETI, si dicono i Baccelli verdi e teneri de' fagiuoli, Fagioletti o Fagiuoletti. Maturi che sieno e sgranati, questa specie di fagiuoli chiamasi da noi volgarmente FASOLI CO, O DA L' OCHIETO, V. FASÒL. CORNETI DE MAR, 8. m. T. de' Pesc. Cannelletti o Tubuli vermicolari. Voce complessiva di diverse specie di Conchiglie marine univalvi, chiamate da' Sistem. Dentalium, i quali hanno una figura tubulos a, decrescente, un po' curva e perfettamente somigliante ad un ritto corno di bue, dal che ebbero il nome vernacolo. CORNISAME, s. m. Corniciame; Corniciamenti Quantità e qualità di cornici. CORNISAR, v. Scorniciare, Si dice del Lavorar marmo, legno o simil materia, quando se ne fa la cornice.

CORNISE, 8. f. Cornice, Ornamento e quasi cintura di fabbrica e di edifizio, la quale sporge in fuori - Davanzale dicesi la Cornice su cui si posano gli stipiti delle finestre.

Cornise de la carozza. V. Carozza. CORNISÈTA, 8. f. Piccola cornice. CORNISON; 8. m. Cornicione. CORNO, s. m. Corno ANEMA DEL CORNO, V. ANEMA. BOCOLA DEL CORno, V. BOCOLA.

CORNO, in T. ant. fu detto metaforicamente per lo Doge Veneto, che lo portava. CORNI DEI BOVOLI, Palpi; Antenne; Antennette; Tentacoli, T. de' Naturalisti moderni.

CORNO DEL DOSE, Corno Ducale, chiamavasi Quella specie di berretta acuminata o fatta quasi a cono, che il Doge veneto portava in capo nelle pubbliche funzioni, ricca di gemme e di perle, com'è la Corona reale. A Firenze chiamavasi Mazzocchio la Berretta ducale posta sopra l'arma dei Medici.

ANIMAL DA DO CORNI, Bicornuto o Bicorne o Bicorno, com'è il bue etc.

CORNI CONTRO CROSE O CORNI E CROSE, Amici come il can del bastone o come cani e gatti.

COZZAR CON CHI GA I CORNI PIÙ LONGHI. V. COZZÁR.

DAR COI CORNI, Cozzare.

DAR I CORNI DRENTO IN t'uno, detto metaf., Abbattersi; Imbattersi ; Avvenirsi a caso in alcuno; Incappare in alcuno, Incontrarlo per via.

FAR I CORNI, Corneggiare; Mettere o Spuntar fuori le corna. É fig. Far le corna, si dice della Moglie che rompe la fede al Marito. Far marito delle capre ; Fare le fusa torte; Porre il cimiero; Por le corna e simili.

FAR I CORNIA UNO, Voltar la punta ad alcuno, si dice del Farsegli contrario.

METERSE I CORNI IN TESTA, Aver le corna in seno e mettersele in capo; Mettersi in capo ciò che dee star nascosto, che dicesi Quando uno manifesta i suoi disonori occulti.

Ponzer o PizzAR I CORNI, Risentirsi; Riscuotersi, Adirarsi contro la Moglie per cause disoneste.

ROMPER I CORNI A UNO, V. ROMPER.

TOR UNO SUI CORNI, Recarsi uno sulle corna; Torre o Prendere in urto, Recarsi in urto, cioè in dispetto, in odio. CORNOLA, 8. f. Corniola, Frutto del Corniolo.

CORNOLÈR, s. f. Còrniolo maschio o Cornio, Arboscello che produce le Corniole e chiamasi da' Sistematici Cornus Mas. La Materia del suo legno è durissima, senza midollo, simile al corno, onde trasse il no

me.

CORNUO, add. Cornuto, Che ha corna, o ch'è distinto a maniera di corno Cornuto o Becco cornuto è Sorta d'ingiuria che si dice a quello, la cui Moglie fece fallo.

CORÒDER, v. Corrodere.

CORODERSE, detto fig. Rodersi, vale Consumarsi di rabbia - Rodere il freno o le mani fig. vale Avere una grand' ira e non potere sfogarla a suo modo, che anche si dice in modo basso Schiacciare. CORONA, 8. f. Corona.

DEVOTO DE LA CORONA. Coronciaio, Bacchettone che ha sempre nelle mani la corona del Rosario per parer divoto. Scoronciare e Spaternostrare, vale Tener tra le mani la corona, e dire o far vista di dire molti rosarii. V. PATERNOSTRAR.

CORONA DE L'ONGIA, V. CORONela.

CORONA DEI SANTI, Diadema, Quell' ornamento a guisa di cerchio che si dipigne 80pra il capo delle sacre immagini.

CORONA DA ROMITO, V. ROMITO. CORONÈLA, 8. f. Voce agr. Cisale o Ciglione, Quel terreno rilevato che spartisce e chiude i campi.

CORONELA DEI FIUMI, Soprasoglio, T. Idraul. Arginetto; Spalletto; Rilegno; Tura con piote e anche Coronella, Quel rilevato di terra posticcia, che fassi sugli argini de' fiumi per contener l'acqua.

CORONELA DE LE ONGIE, Corona; Orlo delle unghie, cioè Orlo della cute dove cuopre la radice delle unghie - Bulesia, si dice a Quella parte del piè del Cavallo che è tra l'unghia e la carne.

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che fa le anime e lavori di os80. CORONETA, 8. f. Coronetta o Coroncina, Piccola corona.

CORONETA, dicesi anche e più comunemente per CoRonèr, V. CORONÒNA, 8. f. Coroncione, Accresc. di Corona, e vale Una grossa e lunga corona di paternostri ed avemmarie. COROSSOLÒN, 8. m. T. de' Cacciatori, detto anche SQUORASSOLÓN e COA ROSSOLÒN DE MONTAGNA, Codirosso maggiore o Codirossone, e da altri in Toscana Tordo marino, Uccello del genere de'Tordi, detto da Latham e da Temminck Turdus saxatilis, già nominato dagli antichi Ornitologi Merula saxatilis. Questo uccello ama il monte e i luoghi sassosi, dove nidifica; il suo canto di primavera imita quello dell' Usignuolo, come è pur capace d'imitare quello di tutti gli uccelli; canta anche di notte; vive fino agli otto o dieci anni; e si pasce d' insetti e di bacbi.

COROTO, 8. m. Gramaglia, Abito lugubre, Veste di lutto che portasi per onoranza de' morti. V. SCOROZzoso

Bruno,

Abito pur lugubre per contrassegno di corrotto - Corrotto, dicesi il Pianto che fassi ai morti.

FAR O PORTAR COROTO O VESTIR DA COROTO, Vestire a bruno o a lutto; Portar bruno; Essere a bruno; Vestire a nero o di nero; Abbrunarsi; Andar in gramaglia. * CORPÁRIÒL, 8. m. Specie di farsetto femminile, detto anche CORPETO, BUSTIN & BUSTETO. È però voce antiquata. V. CORPETO. CORPAZZO, 8. m. Corpaccio; Corpone, Gran corpo.

CORPAZZUO, V. IMPANZUO.

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COBPO DE LA LUCERNA, V. LUCERNA.

CORPO INSAZIABILE, Gola disabitata; Corpo disabitato; Diluvio; Ventre di struzzolo, Mangione che mai si sazia.

,

CORPO PASSUO NO CREDE AL DEZUN V. PASSUO.

CORPO PIEN D'UMORI, Corpo pletorico. CORPO UBIDIENTE, Lubrico, Contrario di Stittico, Avere il ventre lubrico; Avere il corpo sobrio, vale Averlo sciolto. Avere il benefizio del corpo.

CORPO E SANGUE, ovv. CORPO E TACA, Ovv. CORPO DE DIA O DEL DIAVOLO, Al corpo di mia fè; Al corpo di mia vita; Affè di Dio; Affè de' dieci; Corpo di Dianora; Oh ollaba; Oh corde di liuto, Specie di giuramenti o Interiezioni d' irato.

ANDAR A CORPO VIVO, Appoggiar la labarda, Andar a mangiare in casa d'altri senza spendere. V. MAGNAR A MACA.

ANDAR DAL CORPO, Andar dal corpo; Fare i suoi agi. V. CAGAR.

AVER TANTO DE CORPO, Esser col corpo a gola, Dicesi delle Donne gravide.

DAR CORPO A LE COSSE, Dur corpo all'ombra, Far caso di cosa che non ha sussistenza alcuna. Pigliar l'ombra come cosa reale Casoso dicesi a Colui che dà corpo all'ombra.

DO CORPI E UN'Anema sola. V. ANEMA. DESCARGARSE EL CORPO, Scaricarsi o Muoversi il ventre; Sollevarsi per di dietro.

ESSERA CORPO VODO, Essere a corpo digiuno, o a digiuno, a stomaco digiuno, a corpo voto, Senza cibo.

A CORPO MORTO, Stramazzone: co'verbi Dare o Cadere.

Persona che ga CORPO, Corpulento, Corputo; Che ha corpulenza.

PROMOVER EL CORPO, V. PROMOVER. RIDUR IN CORPO, Ridurre a un corpo cioè Fare un composto.

ROBA CHE GA CORPO, Corputo; Denso ; Pieno, Dicesi della Tela o simile. CORPON, 8. m. Lo stesso che CORPAzzo, V.

TIRAR O TRAR DEI CORPONI, Maniera fam. Lo stesso che CORPONAR O BIASTEMAR, V. CORPONAR) v. Lo stesso che BIASTECORPONIZAR MAR, V. CORPUSDOMINE, s. m. Corpus Domini, La Festa che si celebra in memoria dell'instituzione del Santissimo Sacramento. CORSA, 8. f. (coll'o chiuso) Corsa, Corrimento impetuoso.

CORSA, si dice ancora per Rincorsa, Quel dare indietro che altri fa per saltare o lanciarsi con maggior impeto o leggerezza

TOR O CHIAPAR UNA CORSA, Prendere la rincorsa.

CORSO, parimente si dice nel sign. di TROTADA, V.

Corsa di cavalli, lo stesso che PALIO, V. CORSARO, s. m. Corsale o Corsaro e Pirato, Ladrone di mare.

CORSIA, s. f. Detto per l'impeto che prende la nave quando è spinta dal vento, V. BRIVADA.

CORSIA DE FIUM, Corsia, La corrente dell'acqua de' fiumi, Correntia Correnzia, dicesi al Corso impetuoso.

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CORSIA DE LE GALIE, Corsia, chiamasi lo Spazio voto delle galee per camminare da poppa a prua Seconde corsie, chiamansi alcune volte da' Marinai quelle tavole di palco che sono indentate e pongonsi lungo la nave Corsia, si dice quel Cannone ch'è sotto la corsia, e che spunta fuori di prua - Corsia è anche un Passaggio che si pratica nella centina e dai due lati per andare dalla prua alla poppa per la lunghezza del vascello. V. CONTROCORSIA E SPASSIZA.

CORSIA D'UN MAGAZÈN, Corsia o Androne, Luogo terreno o Andito di lunga estesa, che v'è in alcuni magazzini di vino e in altri fabbricati, CORSIERÈTO, s. m. Bustenga, Specie di BusTiNA, armata di poche stecche e anche senza, che usano portar le donne per tener il petto a dovere. Secondo il Dizionario del Du Cange pare che ne'bassi tempi si dicesse Guardacorsium, che si definisce Pars vestis mulierum quae pectus constringit.

Pare che questa voce, la quale usavasi anche nel secolo XVI, provenga corrotta da Corsaletto, Armadura del busto. V. Co

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CORSO DE TEMPO, Corso · FAR EL SO CORSO DE STUDI, Fare il suo corso scolastico; Fare il corso di grammatica, di retorica etc.

Andare in corso o Corseggiare, dicesi de’Legni da guerra, o de' pirati che vanno in mare.

ANDAR IN CORSO, si dice delle Femmine di mala vita, che la sera vanno girando su e giù nella nostra gran piazza in traccia di merlotti. CORTE, 8. f. Corte, Palazzo de' Principi e la Famiglia stessa dei Principi.

CORTE DEL DOSE, V. Zudegado.

Corte, chiamavasi sotto i Veneti il Consesso giudiziario, ch'era formato nelle Città provinciali dello Stato dai pubblici Rappresentanti e dai loro Assessori, per giudicare le cause criminali, e intitolavasi Eccellentissima Corte Pretoria.

Corte d'una casa, Cortile.

CORTE DEI SBIRI, Corte; Famiglia della

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