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DESBRAGHESSARSE, v. Sbracarsi, Cavarsi le brache; E quindi Sbraculo, Senza brache.

DESBRAGHESSARSE PER QUALCHEDUNO O PER QUALCOSSA, Sbracarsi, detto figur. Sforzarsi, Fare ogni diligenza per che che sia. Scagliarsi, detto pur fig. Impegnarsi oltre al convenevole ad alcuna cosa. Scagliarsi per alcuno.

DESBRATACAMARE) s. m. Repositorio, DESBRATACASA ) Stanza da conservar certi arnesi domestici. DESBRATÀR, v. Sbrattare; Sbarazzare, Nettare, Levare gl' impedimenti. DESBRIAGARSE, v. Disebbriarsi, neutro pass. Uscir d'ebbrezza, Farsi passar l'ubbriachezza.

DESBRIGAR, v. Sbrigare; Spicciare DESBRIGARSE, Disbrigarsi; Dispicciarsi; Spicciarsi; Spacciarsi, Sbarazzarsi da qualche briga, od affare, Far tosto.

DESBRIGO, s. m. Spedizione, Corso o de-
finizione degli affari.
DESBROCADA, s. f. Scialamento; Sfogo;
Gridata.

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DESBROCAR O DESBROCHETAR, V. Sbullettare, Levar le bullette, V. BROCA.

DESBROCARSE, detto fig. Scialarsi; Sfogarsi; Esalarsi; Vuotare il gozzo, Dir l'animo suo liberamente. DESBROGIAR, v. Sbrogliare, Levare gli imbrogli.

DESBROGIARSE, Sbrogliarsi; Strigarsi; Scapecchiarsi.

DESBUSSOLÀR, v. Sconcertare; Guastare; Disordinare Scommettere direbbesi per Disfare opere di legname o d'altro che fossero commesse insieme.

I DENTI SE GHE DESBUSSOLA, I denti se yli smuovonv; I suoi denti vacillano, sono scassinati o scassati.

EL RANCA TANTO CH'EL SE DESBUSSOLA, Il pover' uomo trafela, cioè Languisce o vien meno sotto la fatica. DESCÀDER V. Descazer. DESCAENÀ, add. - UN DIAVOLO Ddescaeni, Diavolo scatenato, dicesi di persona bestiale, perversa.

DESCAENAR, v. Discatenare; Scatenare, Trarre o sciogliere dalle catene.

SE M'HA DESCAENA EL DIAVOLO E PEZO Scatenarsi il diavolo, Svilupparsi degli affari molesti e impreveduti. DESCAENAZZÀR. v. Trarre il catenaccio o il chiavistello. V. DESDAR. DESCALCINAR, v. Scalcinare; Scrostare, Levar la calcina dai muri dicesi Scanicare; Dissolversi; Scortecciare, degl'intonachi delle muraglie, quando si gua

stano.

DESCALCINAR QUALCUN, detto fig. Scalzare alcuno; Cavar di bocca che che sia ad alcuno; Cavar la lepre dal bosco; Cavare i calcetti ad uno, Cavar altrui di boeca artatamente quello che si vorrebbe sapere BRAVO DA DESCALCINAR, Destro scalzatore, Che sa interrogare e tirar giù

CERCAR DE DESCALCINAR, Tirare o Saettare in arcata, Interrogare astutamente e suggestivamente.

DESCALZAR, v. Scalzare o Discalzare, Trarre le calze o i calzari di gamba.

Descalzar una PIANTA, Scalzare, Levar la terra dal piede delle piante. DESCALZO, add. Scalzo; Scalzato; Discalzo e Sgambucciato, Senza calze. DE SCAMPÓN, V. SCAMPÒN. DESCANAR, v. Scannellare, Svolgere il filo.

DESCANCARAR, v. Sgangherare, Cavar de'gangheri, Scommettere. Il suo contrario è INCANCARAR, V. DESCANTÀ, add. Svegliato; Destro; Svelto; Disinvolto, Uomo che ha presenza di spirito e che intende - Scaltrito, direbbesi di Persona in senso poco onesto. DESCANTAR, v. Svegliare; Disonnare; Sdormentare, Destar alcuno addormentato, e dicesi anche in sign. neutro p.

Detto

fig. Scaltrire, Di rozzo e inesperto fare alcuno astuto e sagace, che dicesi anche Smaliziare; E in senso osceno Corrompere.

DESCANTARSE LE MAN, Sgranchiare o Sgranchiarsi, Perdere l'intorpidimento delle mani pel freddo. Il suo opposto è IN

CANTARSE.

DESCANTARSE D'una seradura, Ricomporsi; Riordinarsi. DESCANTONAR, V. SvanzÅR. DESCAPELARSE, v. Scappellarsi, Cavarsi il cappello per salutare alcuno. DESCAPITAR, lo stesso che DESCAVEDAR. V. DESCAPRICIARSE, V. SCAPRICIARSE, Scapricciarsi; Scapriccirsi; Sbizzarrirsi; Il suo contrario è Incapricciarsi.

VOLERSE DESCAPRICIAR CON UNO, Volerne una qualtrinata con alcuno, Volersi sbizzarrire o scapriccire con uno, per vendicarsi di qualche sopruso ricevuto. DESCAPUGIAR. V. in PANOCHIA. DESCARGABARIL, V. SCARGABARIL. DESCARGADA, 8. f. Discarica; Discaricamento; Scarico.

DARSE UNA BONA DESCARGADA, Scaricarsi d'un gran peso o d'un grande imbarazzo o affare. DESCARGAR, v. Scaricare; Discaricare e Discarcare.

DESCARGARSE LA TESTA, Scaricar la testa, vale Trarne per le narici o altronde i soverchi umori.

DESCARGARSE per trarlo aDOSSO A UN ALTRO, Scaricar sè stesso per incolparne altrui.

DESCARGO, s. m. Scarico; Scaricamento. A DESCARCO DE LA MIA CONSIENZA, Á sgravio o scarico della mia coscienza o di errore, di colpa, di delitto. DESCARGO, add. Scaricato o Scarico. DESCARNA, add. Scarnato, Senza carne

Scarnato, dicesi non meno per Dimagrato, consumato, estenuato.

DESCARNAR, v. Scarnare o Discarnare e Scarificare, Levar via la carne dagli ossi.

Descarnar el TEREN, Locuz. agr. Sterrare; Divegliere, Sbassar la terra levandole il terreno.

DESCAROGNÀDA, 8. f. Darse una bona deSCAROGNADA, V. DESCAROGNAR. DESCAROGNAR, v. Smorbare, Pulire o liberare che che sia da alcuna rea cosa, che anche dicesi Sbruttare DESCAROGNAR DAI PEOCHI O DAR UNA BONA DescarOGNADA, Spidocchiare; Smorbare dei pidocchi.

DESCAROGNARSE DA UN INTRIGO, Sbarazzarsi d'un impiccio; Liberarsi d'un fastidio.

DESCARPIAR, v. Spolverare; Levar le ragnatele.

DESCARSELÀR, v. Sbisacciare, Cavar le

robe dalla bisaccia.

DESCARTAR, v. Sciorre o Svolgere dalla carta, Levar via o Aprire la carta che involge che che sia, per vederne o prenderne il contenuto. In questo significato diciamo

anche SCARTAR. Io non trovo nei dizionarii un verbo equivalente al nostro. DESCASSÀR, v. Scassure, Cavar dalla cassa le mercanzie.

Dicesi ancora nel sign. di Slogare; Spostare, Levar alcuna cosa di luogo o po

sto.

Si dice pure nel sign. di Scassinare, cioè Guastare, rompere; che anche dicesi Scassare e Sconquassare e Guastare. DESCAVEDÅR, v. Discapitare o Scapitare; Disavanzare; Metter del suo; Andar il guadagno dietro la cassetta. DESCÀVEDO, 8. m. Discapito o Scapito; Scapitamento; Disavanzo. DESCAVIO, add. T. Antiq. Scapigliato; Scarmigliato dicesi de' Capelli abbaruffati.

DESCAZER O DESCADER, V. Discadere o Scadere, dicesi delle Monete che sono meno del loro peso legale; O anche di cosa disuguale dall'altra.

DESCAZER UN COLOR DA L'ALTRO, Degradare un colore dall'altro.

DESCAZER, T. Antiq. Cadere o Incorrere in pena SE SARA TROVADO ALGUNO...

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DESCAZA DE DUCATI OTO PER CADAUN OMO. Se alcnuo sarà trovato etc. Incorra o cada nella pena di ducati otto.

DESCAZER DA LE MALE PRATICHE, Abbandonare le male pratiche o la mala vita o le cattive amicizie.

DESCAZÙO, add. Scaduto; Decaduto o Discaduto, Andato in decadenza di fortuna.

ZENTILOMO DEScazvo, Gentiluomo scaduto, vale Caduto in basso stato, Che ha dato il ceffo in terra; Che ha dato giù; Che venne al basso; Di Messere tornato Sere; Di Badessa Conversa. V. ZENTI

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DESCO DEL FORNO. V. FORNO. DESCOCONA, add. Sturato; Aperto OMO DESCOCONA, Crapulone; Diluvione ; Ingordo.

BUELO DESCOCONA, Budello sturato, Per cui quanto cibo entra, tanto esce. DESCOCONAR, v. Sturare la botte, Levare il cocchiume della botte.

DESCOCONARSE, Dar una buona corpacciata; Darsi una buona satolla, Cavarsi la fame- Dar fuora o fuore o Darla fuora, direbbesi di uno, che dopo molto ritegno o imbarazzo, esprimesse finalmente ciò che aveva in animo di dire.

DESCODEGÅR, v. Scotennare o Scoticare,

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DESCOLORIO, add. Scolorito; Discolorito o Discolorato.

per

DESCOLORİR, v. Discolorare o Discolo-
rire, Levar via il colore
Scolorire,
dere il colore.
DESCOLPAR, v. Scolpare; Discolpare;
Scagionare; Giustificare.
DESCOMODAR, v. Scomodare; Incomoda-
re; Disagiare.

DESCÒMODO, s. m. Scomodo; Incomodo;
Discomodo; Disagio.
DESCÒMODO, add. Scomodo; Malagiato;
Disagiato, Contrario di Comodo.
DESCOMPAGNAR, v. Discompagnare;
Scompagnare; Dispaiare; Spaiare, Dis-
giungere una cosa dall'altra compagna.
Sguagliare, contrario di Agguagliare, vale
Far ineguale.

DESCOMPAGNAR, parlandosi d'un cavallo, Spar igliare, Il suo contrario è Apparigliare.

DESCOMPAGNO, add. Dissimile; Disuguale; Differente.

DESCOMPAGNO, dicesi anche per Uno solo, cioè Non appaiato, non accompagnato da un altro. DESCOMPARÌR, v. Scomparire; Sparire; Ammortire, Perder di pregio che fa che che sia al paragone d' un'altra cosa.

Detto per Essere dispiacente, cioè Sparuto, che non fa comparsa, e si dice per lo più di Persona.

DESCOMPARIR IN FAZZA A LA ZENTE, Sfigurare; Screditarsi; Diffamarsi. DESCOMPONER, v. Discomporre o Scomporre, Disordinare.

DESCOMPONER, in T. di Stamp. Scomporre, Separar le lettere di una forma di stampa e disporle di bel nuovo nella cassa; e tal lavoro si chiama Scomposizione. DESCOMPOSTO, add. Discomposto; Incomposto e Incomposito, Ch'è senza ordine.

Incomposto, vale anche per Disadorno, senza ornamento. DESCONCORDANZA, 8. f. Sconcordanza o Disconcordanza.

DESCONCORDAR, v. Discordare; Discordarsi; Disconvenire, Non essere d'accordo.

DESCONCORDIA, 8. f. Discordia; Sconcordia, Dissensione. DESCONFORTAR, Disconfortare o Sconfortare.

DESCONIO, Agg. a persona, Disparuto; Consumato; Estenuato; Magrissimo ; Spento; Spunto; Scanicato, detto fig. Voce tratta dallo spiccarsi delle mura e cader a terra degl' intonachi. V. SCANCANICO. DESCONIRSE, v. Struggersi; Consumarsi; Annichilarsi; Andarsene pel buco dell'acquaio, valgono Smagrire insensibilmente. V. CoTA e DESFARSE.

DESCONIRSE EL BRODO DE LA CARNE, Consumarsi; Scemare; Minorare; Diminuirsi; Calare; Ristringersi. DESCONSACRAR, v. Dissagrare, contrario di Sagrare, e vale Ridur che che sia dal sagro al profano. DESCONSEGIAR, v. Sconsigliare ; Disconsigliare, Dissuadere, distorre da un pensiero.

DESCONTENTÀR, v. Scontentare, Ren

dere scontento.

DESCONZA, add. Sconcio, cioè Disordinato, guasto, scomposto. DESCONZAMANESTRE, s. m. Guastafeste, dicesi a quell'Importuno che disturba le feste e le allegrie. DESCONZAR (colla z aspra) v. Disconciare o Sconciare, Disordinare, guastare.

In altro sign. Scomporre; Slogare, Cavar una cosa da un luogo.

DESCONZARSE, Sconciarsi; Scomporsi; Dissestarsi.

DESCONZAR MANESTRE, Guastar le feste o la porrata; Sconciar la ballata; Guastar l'incanto; Guastare o Romper l'uovo in bocca, Guastare i disegni altrui o il negozio.

DESCONZO o ScoNzo, 8. m. Sconcio; Storpio; Disconvenienza, Disordine. V. DESÒR

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Detto per Aborto, Sconciatura, e nel dim. Sconciaturella o Sconciaturina.

DESCONZO DE STATO, DE SALUTE, de temPO, DE STOMEGO e simili, Disordine; Alterazione di stato, di salute etc. DESCONZO, s. m. ed anche SPAladura, T. de' Maniscalchi, Sorta di malattia del Cavallo e del Bue, che consiste in dolore, gonfiezza e raccorciamento della gamba, con difficoltà di camminare; ed è una Lussazione. DESCONZO, add. Disconcio o Scondito; Non condito, e dicesi delle vivande.

DESCONZO LA TESTA, Disadorno; Scapigliato; Scrinato, cioè Coi capelli distesi. DESCOPA) add. Maniera antica, che or a DESCOPÀO )

direbbesi Scoi o Scoin, Scopato, cioè Frustato, Battuto.

DESCORAGIO, add. Discoraggiato; Scoraggiato; Scorato.

DESCORAGIR, v. Discoraggiare; Scorag

giare; Scorare; Discorare, Contrario di Incoraggire o Incoraggiare.

DESCORDÀ, add. Scordato o Discordato e Disaccordato, dicesi degli Strumenti da

suono.

DESCORDA, si dice ancora nel sign. di Dimenticato, ma è modo affatto triviale. DESCORDÀR, v. Discordare; Scordare e Disaccordare, Dissonar le voci.

Discordare, dicesi fig. nel sign. di Discrepare e Disconsentire, cioè Non esser concorde; Ovvero Non esser conforme, Esser diverso, Svariare.

Descordarse, Dimenticarsi; Scordarsi. Obbliare. In questo senso è triviale. DESCORER, v. Discorrere, Parlare.

DESCORER, T. antiq. Scorrere; Trapas

sare.

DESCORSIVO. V. PARLADòr.

DESCORTESIA, 8. f. Scortesia; Discortesia, Contrario di Cortesia. V. MALAGRAZIA. DESCORZAR, v. Sgusciare, Cavar dal guscio, dalla scorza.

DESCOSTAR, v. Scostare; Discostare.
DESCOVERZER)
V. SCOVERZER.
DESCOVRIR )
DESCROSADA, s. f. Corpacciata o Scor-
pacciata e Pappata.

DAR UNA BONA DESCROSADA, Prendere o o Darsi una buona satolla; Cavarsi il corpo di grinze; Empiersi sino al gorgozzule; Dar una buona corpacciata o scorpacciata, Mangiare e bere abbondan

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DESDOGA, add. Sdogato, Senza doghe, dicesi delle Botti e simili. DESDOLÀO, T. antiq. per Venezia, ma che usasi ancora a Chioggia, Rilassato; Scinto, dicesi delle vesti: contrario di Assettato. Vale ancora per Languido, debole, fiacco. DESCROSARSE EL TABARO, Svolgersi; Svi- DESDOPIAR, Sdoppiare; Scempiare, conlupparsi il ferraiuolo e simili.

DESCROSARSE, v. - DESCROSARSE la veLADA, Sfibbiarsi o Sboltonarsi il giustacore o simili.

DESCROSARSE LE GAMBE, Inforcare le gambe o i piedi, Porsi a piè pari.

DESCROSARSE, detto fig. o Dar UNA BONA DESGROSADA, V. DESCROSADA. DESCROSTADA, 8. f. Scrostamento, Stoglimento o scadimento della crosta attaccata alla pelle. DESCROSTAR, v. Scanicare, È propr. lo Spiccarsi delle mura e il cadere a terra degl'intonachi e dell'incalcinatura.

DESCROSTAR EL PAN, Scrostare il pane, Rastiarlo; Levargli la gonnella, detto fig. Levargli la crosta.

DESCULÀ, add. Sciancato; Zoppo - Andar ancaione, è Aggravarsi più sur un'ana che in su l'altra.

DE SCULARSE, v. Rompersi l'anca. V.
DESNOMBOLARSE.
DESCUSER, v. Scucire; Discucire; Sdru-
cire o Sdruscire, Contrario di cucire.
DESCUSIO, s. m. Sdruscio, Sdruscito;
Sdruscitura, Lo scucito, la fenditura.
DESCUSIO, add. Sdruscito; Sdrucito; Scu-
cito, Agg. a panno o veste quand'è scucita.
BOCA DESCUSIA, V. Boca.

TESTA DESCUSIA, lo stesso che TESTA BISLACA. V. TESTA.

AVER EL CULO DESCUSÌO, Aver la cacaiuola o la cacaia, che più modestamente

trario di Addoppiare: dicesi del Refe e simili.

DESDORAR, v. Disdorare, Levar l'oro da alcuna cosa.

DESDORONÀ, add. Voce contadinesca, Sgangherato; Scompigliato; Sgominato; Cavato dai gangheri, V. DORONI. DESDORONAR, v. Voce contadinesca, Sgangherare; Scommettere, Cavar dai gangheri.

DESDORONARSE LE MASSÈLE, Sganasciarsi, Slogar le ganasce. Sgangherarsi per metaf. vale Slogarsi.

DESÈ NA, 8. f. Decina; Diecina; Deca, Dieci unitá.

DESENTARÌA, 8. f. Dissenteria o Disenteria e Disenterico, Malattia che dicesi anche Pondi. DESÈR, s. m. dal Franc. Dessert, che significa quello che noi chiamiamo Tavola bianca, cioè l' ultimo servito, come sono i dolci, le frutta e simili. Noi però intendiamo per DESER Quella specie di trionfo che si colloca in mezzo alle grandi tavole, dove si ripongono saliere, zuccheriere etc., arnese che i Francesi chiamano Surtout, la qual parola in Venezia significa quell'altro arnese che serve per tenere le ampolline per l'olio e per l'aceto, e talvolta anche la saliera e il ciotolino pel pepe.

DESEREDAR. V. DESREDAR.
DESERTAR, v. Disertare o Desertare.

DESERTAR DA Uno, dicesi da noi per sim. e vale Allontanarsi da uno; Abbandonarlo. DESERTAZIÓN, s. f. Dissertazione, Dice

ria erudita.

FAR UNA DESERTAZION CHE SECA, Far una tiritera; Far una lunga o ricadiosa tiritera, Far una stravagante lunghezza di ragionamento.

DESFABRICÀR, v. Smantellare; Diroccare; Smurare; Sfasciare, intendesi di Edifizii.

Detto fig. ed applicato a persona, Dissestare e Disorganizzare, dicesi di Chi non si sente in buona sanità. DESFAMARSE, Sfamarsi; Disfamarsi ; Sbramarsi, Torsi la fame Cavare il corpo di grinze, vale Mangiare assai Cavare alcuno di pan duro, vuol dire Mangiare abbondevolmente in casa d'altri.

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Desfamar uno, in altro s'gn. Disfamare o Diffamare, Torre ad uno la fama. DESFANGAR, v. Spillaccherare, Nettare il fango dalle vesti.

DESFANTARSE, v. Sgonfiarsi; Sciogliersi; Andarsene, dicesi de' tumori e d'altri enɓatelli che finiscono o spariscono.

Diradarsi; Disnebbiarsi; Rischiararsi, direbbesi della Nebbia, de' nugoli, del tempo.

DESPANTARSE, Maniera ant. che potrebbe dirsi anche in presente per Dileguarsi, nel sign. di Fuggir con prestezza o quasi sparire.

DESFAR, v. Disfare

Sfare, contrario di Fare, che vale Sciogliere, Scomporre Scommetlere o Scommezzare, Disfar propriamente opere di legname o d'altro che fossero commesse insieme.

Disfare, dicesi anche per Liquefare Colliquare è T. medico, che vale Sciogliere, indurre colliquazione. Grassumi che colliquano.

Desfar i muri, Smurare.

DESFAR EL CUSìo, Sdruscire o Sdrucire. V. DESCUSER.

DESFAR LA TELA TESSUA, Stessere o Distessere.

DESFAB I VOTI, V. VOTO.

DESFAR EL PAVIMENTO, Smaltunare.

DESFARSE EL CERVELO, detto metaf. Fantasticare; Ghiribizzare; Girandolare; Arzigogolare; Stillarsi o Beccarsi il cervello.

Desparse come LA CERA, Struggersi; Distruggersi; Dimoiare. V. DESCONIRSE. Disfarsi vale Distruggersi, consumarsi ME DESFO, detto figur. Mi macino, cioè Mi affievolisco, mi consumo ME DESFO COME LA NEVE AL SOL, Io mi squaglio o mi struggo come la neve. Io mi dileguo come nebbia al vento.

DESFARSE DA PRETE O DA FRATE, Spretare e Sfratare.

DESFARSE, parlando di ghiaccio, Dimoiare; Didiacciare; Dighiacciare.

DESFARSE, parlando della neve, Scioglier

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DESPARSE DE QUALCUN, Smaltire alcuno; Disfarsi d'alcuno, Scacciarlo da sè.

DESFARSE D'UNA COSSA, Disfarsi o Riuscire d'una cosa. Verbi gratia, Voglio disfarmene; Vo' riuscirmene.

DESPARSE IN BOCA, Struggersi in bocca; Dimoiare, Liquefarsi, sciogliersi in bocca.

DESFARSE, parlandosi d'una Società di negozio, Disdire una ragione; Disfar la compagnia, la soccita.

DESFAR UNA LEGE, Abrogare una legge, cioè Annullarla totalmente, Abolirla.

DESPAR UN ESERCITO, Disfare, Metterlo in rotta, Sconfiggere.

DESFAR ZO UN GEMO, Sgomitolare: contrario di Aggomitolare. V. GEMO.

DESFAR ZO UN CANON PEr far su el FILO SORA D'UN ALTRO, Trascannare, Svolgere il filo da un cannone e avvolgerlo in sur un altro.

FAR E DESFAR, V. FAR.

Desfir el gropo, detto metaf. ant., vale, Togliere di mezzo le difficoltà o Sciogliere i debiti.

DESFARINÀR, v. Sfarinare o Sfarinacciare, Ridur in polvere a guisa di farina. DESFASSÀR, v. Sfasciare, Levar le fasce. DESFÀTA, 8. f. Disfazione; Disfacimento e Disfacitura, La distruzione di che che sia.

Desfita d'un esercito, Disfatta; Sconfilta; Rotta.

DESFATO, add. Disfatto, cioè Rotto, Guastato Liquefatto; Strutto; Fuso; Fonduto, s'intende dal fuoco.

DESFATO DE FORZE, Rifinito; Accasciato; Prostrato.

DESFATO DA Ono, Maniera fam. Smaschiato, detto per ischerzo, vale Castrato. PREZZO DESFATO, V. PREZZO.

DESFATO DA DISGRAZIE, Strutto; Distruto; Ruinato; Desolato. DESFERAR, v. Sferrare; Disferrare, e dicesi in sign. neutro pass. anche de' Cavalli o altri animali, quando escono loro i ferri dai piedi. DESFERENZIÀR, v. Differenziare o Disferenziare, Esser differente, variare.

DESFERENZIARSE, Disagguagliarsi, Diversificarsi, Esser differente. DESFIDA, s. f. Disfida; Sfida; Sfidamen

to.

DESFIDAR, v. Disfidare; Sfidare, Chiamar a battaglia.

DESFIDAR O SFIDAR AL ZOGO, Invitare, vale Accennare o proporre il danaro che si vuol giuocare - VE DESFIDO A LE BORELE, V'invito alle pallottole.

DESFIGURAR, v. Sfigurare; Disfigurare o Trasfigurare; Svisare; Deformare.

DESFILÀ, add. Sfi'ato, si dice Quando uno ha una o più vertebre fuori del luogo.

RASI DESFILAI, Tessuti di seta sfilacciati o sfioccati. DESFILA e DESFILATO, s. m. T. de' Maniscalchi, Sorta di malattia del Cavallo e del Bue, che consiste nella difficoltà di camminare, di alzarsi e coricarsi. I Veterinarii la chiamano Debolezza dei tendini motori. DESFILAR, v. Sfilacciare o Sflaccicare; Far la filaccica; Stessere i panni.

ROBA CHE SE SCOMENZA A DESFILAR, Panno che spiccia, cioè che incomincia a sfilacciare; ed è proprio del panno che in sul taglio o simile si sfilaccia.

DESFILARSE LA CORONA, V. DESPIRAR. DESFILARSE, Sfilarsi e Direnarsi, Useir di luogo una o più vertebre delle reni EL PESAVA TANTO CHE ME SON QUASI DESFILÀ Io mi ci ebbi a direnare, tanto sprofondava etc.

DESFISSIR, v. Stemperare o Distemperare. DESFITO, add. Voce ant. che vale come DESFATO, nel sentimento di Desolato; Afflillo; Sconfortato.

CHE FAROI GRAMA DESFITA, SENZA VU CARO BEN, CARA MIA VITA? Misera desolata, che farò mai senza di te? DESFIUBAR, v. Sfibbiare; Slacciare; Dilacciare.

DESFODRAR, v. Sfoderare, Cavar del fodero Sguainare, si dice della spada o arma simile, che si cavi impugnandola.

DESFODRARI CUSCINI DEL LETO, Sfederare, Cavar la federa de' guanciali.

DESFODRAR UN ABITO, Sfoderare un abito, Levarvi la fodera. DESFOGADA, 8. f. Sfogo; Bravata; Disfogamento.

DESFOGAR, v. Disfogare; Sfogare; Esalare, Sgorgare, uscir fuora; e dicesi anche per Mandar fuori, dar esito, alleggerire, sminuire, e il più delle volte di passione ed affetto. Scialare il dolore, l'affetto etc.

DESFOGARSE, Disfogarsi; Sciorre la bocca al sacco; Allargarsi con uno, Dir liberamente il suo parere. DESFOGIAR, v. Disfogliare; Sfrondare; Sfrondeare, Levar le foglie dagli alberi, che anche dicesi Sbrucare Spicciolare

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i fiori, Levar loro le foglie o petali Spampinare, Levar i pampini delle viti. V. PAMPANO Scartocciare, direbbesi delle pannocchie del grano turco.

DESFOGIAR UN ABITO, V. SFODRAR. DESFOGONA, V. SFOGONA. DESFORMAR O DEFORMAR, V. Sformare; Disformare; Difformare; Deformare; Mutar la forma.

DESFORMAR LE SCARPE, Sformare, Cavar di forma le scarpe e simili. DESFORME, add. Deforme o Difforme. DESFORNAR, A. Sfornare; Disfornare, Cavar del forno il pane o altro. DESFORNIR, v. Disfornire; Sparare; Sguernire; Disabbellire; Disadornare. V. SFORNIO.

DESFORTUNA o DESGRAZIÀ, add. Disfortunato, Sfortunato; Disavventurato; Mal avventurato.

PIÙ DESFORTUNA CHE I CANI IN CHIESA, Esser il capo degli sgraziati o il capo degli sciagurali.

A CHI NASSE DESFORTUNAI PIOVE SUL CUL A STAR SENTAI, Allo sgraziato tempesta il pan nel forno; Non feci mai bucato che non piovesse; E'ti muore sempre il bue di quaresima, Si dice o di Chi è sfortunato o di Chi ha qualche bene in tempo di non poterne godere - Chi ha a rompere il collo trova la strada al buio, e vale A'disgraziati le disgrazie corron dietro e sono sempre apparecchiate - Chi ha avere la mala mattina non occorre che si levi tardi, e vale Che l'avrà in ogni modo. DESFORZIERAR, Lo stesso che DESBAULAR. V.

DESFRATARSE, v. Sfratursi, Cavar l'abito di Frate.

DESFREGOLAR, v. Sbriciolare o Sbrizzare, Ridurre in bricioli, Sminuzzare, Stritolare. V. FREGOLA.

DESFRITO, 8. m. Soffritto, Fritto legger

mente.

DESFRIZER, v. Soffriggere, Leggermente friggere.

Desfrizerse in TEL SO GRASSO, Cuocersi nel suo brodo, detto metaf. vale Star nella sua opinione. DESGABANARSE, v. Svolgersi o Svilupparsi il gabbano, Aprirsi lo sparato davanti del gabbano. DESGAGIAR, v. T. de' Parrucchieri, Ravviare, e dicesi de'Capelli che si riordinano. DESGALETAR, v. Sbozzolare, Levar i bozzoli della seta dalle frasche. DESGALONAR, v. Levar i galloni e le liste, Sfornire gli abiti o che che sia dei galloni.

DESGALONARSE, in altro sign. Scosciarsi, Slogarsi le cosce. V. DESNOMBOLARSE. DESGAMBARARSE, v. Trarsi d'impaccio; Strigarsi; Stralciarsi; Trarre il cul da! fango. Il suo contrario è INGAMBARARSE, V. DESGANASSARSE, v. Sganasciare o Sgangasciare e Sgangherarsi, Far le risa grasse, Ridere smoderatamente. DESGARBELARSE, v. Sciarpellare, Tirarsi colle dita le palpebre, sia per nettarsele dalle caccole, sia per gioco. Spaniarsi gli occhi, Nettarseli dalla pania. DESGATEGIAR, v. Destrigår. DESGIAZZAR, v. Didiacciare; Dighiacciare o Sghiacciare, Sciogliersi che fa il ghiaccio. Dimoiare, dicesi del terreno ghiacciato.

DESGIAZZARSE, detto da alcuno metaf. Dirugginarsi; Dirozzarsi, Cominciar ad ammaestrarsi e perdere la rozzezza della mente, Uscir di gatto selvatico o di gatto frugato, direbbesi d'un semplice Contadino che per la pratica della Città si fosse alquanto dirozzato, e avesse perduto la stupidità. Scaltrirsi o Scozzonarsi hanno lo stesso sign. ma si possono riferire al costu

me. V. MOLARSE DA LA RIVA e LASSARSE DA L'osso, in MOLAR & LASSAR. DESGIONFADA, 8. f. Sgonfiamento, Disparizione della sgonfiatura. DESGIONFAR, v. Sgonfiare; Disenfiare. DESGIOZZAR, v. Disgocciolare; Gocciare; Sgocciolare.

DÉSGIUSTAR, v. Sconciare; Guastare; Scomporre.

DESGOBARSE, v. Sgobbare, Portar sul dosso alcun peso. V. SFACHINAR. DESGOSSAR, v. Sgozzare, Votare il gozzo. Sgozzare i pippioni è Votare e nettar loro il gozzo quando sono morti.

DESGOSSAR I CONDOTI, Sturare gli scolatoi, Rendergli liberi al passaggio delle immondezze. Piombinare, dicesi del Pulire i privati con uno strumento pur detto Piombino; e quindi Piombinatore è Colui che pulisce con questo mezzo.

DESGOSSARSE, detto fig. Votare il gozzo; Sfogarsi; Dir l'animo suo; Sgorgare. DESGRADAR, v. Digradare o Degradare; Privar del grado, della dignità. DESGRADIO, Disgrudato, add. da Disgra

dare.

DESGRADİR, v. Disgradare; Disgradire o Disgraziare, Non saperne grado nè grazia di beneficio ricevuto. V. INCAGAR. DESGRANAR O DESGRANELAR, V. Disgranellare; Sgrånare; Sbaccellare e Disgranare, Cavar i grani dai baccelli. DESGRANFIRSE, v. Sgranchiare o Sgranchire, contrario di Aggranchiare, val Perdere, Cessar di sentire il torpore alle mani e ai piedi per l'azione del freddo. DESGRAPIAR, v. detto da alcuni per DɛSCARPIAR, V.

DESGRASSAR, v. Digrassare, Levar il grasso.

Digrassare i capelli, T. de' Parrucchieri, il che si fa strofinandoli a secco nella farina di segale, per toglier l'untume che

avessero.

DESGRAVAR, v. Disgravare; Disgrevare; Sgravare.

DESGRAVARSE O DESGRAVIARSE, Sgravarsi, Partorire, Disgravidare; Spregnare. DESGRAVIARSE v. Disgravidare o Sgra.. vidare e Spregnare, verbi neutri, che valgono Liberarsi dalla gravidanza. DESGRAZIA s. f. Disgrazia; Calamità.

TUTI XE SOTOPOSTI ▲ DESGRAZIE, Ognuno c'è pel cuoio e per la pelle, Ognuno è sottoposto agl'infortunii.

LE DESGRAZIE LE XE SEMPRE PRONTE, Le disgrazie son sempre apparecchiate, e vale Possono sempre accadere. Le disgrazie non vanno mai sole, e vale Una tira l'altra: Le disgrazie stanno a bocca aperta.

No voler savergHENE DE DESGRAZie, Attaccare i pensieri alla campanella delP'uscio, vale Darsi piacere e bel tempo senza pensiero o briga di che che sia. DESGRAZIA. V. DesfortunÀ. DESGRENDENÀ, add. Arruffato; Scapigliato; Rabbuffato, Dicesi de' capelli. DESGREZA, add. Dirozzato; Disgrossato;

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DESGREZAR QUALCUN, detto fig. Dirozzare; Scaltrire; Scozzonare alcuno, cioè Di rozzo ed inesperto farlo astuto e sagace Impratichire, Render pratico, Formare, coltivare, istruire.

DESGREZIAR, v. Voce antiq. Disprezzare. DESGRITOLIRSE, v. Sgranchiarsi, Ripigliar l'uso delle mani ch' erano aggranchiate.

DESGROPAR, v. Sgroppare, che anche dicesi Disgroppare; Sgruppare; Sinodare. V. DESFAR I GROPI.

DESGROPARSE, detto fig. Scialarsi; Sfogarsi, Dir l'animo suo liberamente. DESGROSSADA, 8. f. Disgrossatura; Digrossamento e Sgrossamento, Il disgrossare. Primo abbozzamento. DESGROSSAR, v. Digrossare; Disgrossare e Sgrossare, Dar principio alla forma, Abbozzare opere manuali, Dirozsare. V. REQUADRAR.

Subbiare, dicesi dagli scultori il Dirozzare colla subbia il marmo che vogliono lavorare.

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DESLANEGARSE, v. Rilassarsi; Alllargarsi, e dicesi delle vesti e de' pannilani che cedono dilatandosi.

DESLATÀ, add. Slattato; Spoppato; Svezzato, dicesi per agg. de' Figliuolini che non allattano più.

DESLATAR, v. Slattare; Spoppare; Svezzare; Divezzare.

DESLAZZAR, v. Scignere o Scingere;
Dislacciare, Sciorre i legami.
DESLIGAR, v. Dislegare; Slegare.

Dislogamento;

DESLIGAR I CANI, Sguinzagliare i cani. DESLIGAR LE ZOGIE, Dislegare o Sfasciare le gioie, contrario d'Incastonare. Desligår i denti, Dislegare i denti, contrario di Allegare. V. LIGAR. DESLOGADA, 8. f. ) DESLOGAMENTO, s. f. ) Slogamento; Slogatura. DESLOGAR, v. Slogare; Dislogare e Disluogare, si dice propr. dell'ossa quando per alcun accidente si rimuovono dalla lor naturale positura. Sconciarsi una gamba, un piede Disovolato, dicesi dell'osso uscito dall' uovolo o incassatura. DESLOGIAR, v. Diloggiare, Partirsi dall'alloggio.

Detto in T. Milit. Disalloggiare, in signif. attivo vale Cacciar l'inimico dal posto che occcupava, che meglio dicesi Sloggiare Disalloggiare in signif. neutro, vale Abbandonare gli alloggiamenti. DESLOMBRIARSE, v. Voce usata nel Contado verso il Padovano, Disaduggiare, Toglier l'uggia, cioè l'ombra, Togliere qualche impedimento, sicchè 'l sole possa dare in un luogo.

DESLUBIAR o piuttosto DESLUVIAR, V.
DILUVIAR nel secondo signif.

DESLUVIÓN, lo stesso che DILUVIÒN.
DESMANEGA, add. Senza manico.

SIESTU DESMANEGA, Espressione fam. di impazienza, che vuol dire, Che tu sia impiccato! (MANEGO, si dice figur. per Boia). DESMANEGAR, v. Cavare il manico.

DESMANEGÅR O SMANEGÅR EL VIOLIN, Discendere colla mano, si dice Quando suonando il violino si porta la mano abbasso del manico, per far certi suoni più acuti. DESMASCARAR, v. Smascherare. DESMASSELARSE, a. Smascellarsi o Sbellicarsi dalle risa; Scoppiare dalle risa; Sganasciarsi. DESMAZZAR, v. Scozzare, Si dice delle carte da giuoco, quando mettonsi in uso la prima volta, cioè Sciorre il mazzo.

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