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DOMANDA *)

Di un pregevole codice Saibante smarrito o perduto. Nella biblioteca Bertoliana di Vicenza si conserva nel codice segnato Gonzati M 5. 10 una Cronaca dei fatti occorsi in Italia dal 1446 al 1488, assai pregevole, che fu identificata con quella, di cui parlò Scipione Maffei nella sua Verona Illustrata e che era contenuta nel codice 1304 della libreria Saibante in Verona.

Il codice Saibante è più importante del Bertoliano non foss' altro perché assai meno monco e mutilo di questo; ma esso esulò parecchi anni or sono e andò disperso nel mondo librario; è da sperare che non sia irreparabilmente perduto.

Di detto codice il Maffei dà le seguenti notizie (op. cit. III, p. 256): «Ho riservato al fine il più importante e considerabil di tutti, cioè uno scrittore ignoto, che Veronese si professa in più luoghi. La sua fatica si conserva nel codice 1304 nominato nell' antecedente libro (op. cit., II, p. 92). Manca il principio e il fine, carte in fol. 150. Comprende ora dall'a. 1438 al 1491 e vi si ha l'Istoria di tutta Italia e della sue varie provincie non senza molte curiose notizie. È scritta in lingua volgare, ma porta di quando in quando nel suo original latino documenti storici pregiabili, cioè lettere di principi per occasion di negozi, come del Re Alfonso di Napoli, del Re Ferdinando, di Giovanni duca di Calabria, di Pio II, del doge Cristoforo Moro, del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, d'Alessandro e Francesco Sforza, del gran Signor de' Turchi, di Federico d'Urbino, di Roberto Sanseverino, de' Veneziani, de' Fiorentini. Di queste lettere alcune ve ne ha in volgare. L'amor della patria fa che l'Autore vi è andato framettendo memorie e fatti della sua Verona. All' a. 1477 nella promozione de' cardinali nomina Fra Gabriele da Verona, osservante di San Francesco e lo dice creato a nome del Re d'Ungheria..... S' impara dalla nostra Storia, come poi fu mandato dal papa anche a Napoli, avendo queste parole all'a. 1481: Ferdinando re di Napoli con Alfonso suo figliolo duca di Calabria, sempre con la presentia del cardinale Frate Gabriele da Verona, terminano dover andare alla oppugnation de Otranto.... Chiuderemo la relazione della nostra inedita storia con dire che gratissima senza dubbio al pubblico ne riuscirebbe la stampa ».

Ottavio Alecchi nel Catalogus codicum manuscriptorum bibliothecae D. Johannis de Saibante (Bibliot. Capit. di Verona, ms. CCCVII) dà del medesimo codice questa singolare e utile notizia :

<< Historia di Verona dal 1491. Codice manoscritto cartaceo in foglio. Ha una notabilità questo codice originale, che i numeri cronici sono posti sopra la cima di ciascheduna facciata delle carte in questa maniera; il millesimo a destra, i centesimi nel mezzo e alla sinistra il terzo numero minore, cosi :

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Come risulta dal Catalogue des manuscrits provenant des collections Saibante et Gianfilippi de Verona (Milano 1842) ristampato a Parigi l'anno stesso si sa che il codice sopra descritto insieme con gli altri Saibante furono messi in vendita.

Si sa pure che fu venduto detto codice nel 1843 a Parigi e fu acquistato per lire 43,50 dal libraio parigino Dondey-Dupré con parecchi altri manoscritti Saibante. Ma la libreria Dondey-Dupré da tempo più non esiste; perciò si ignora quale sia stata la loro sorte.

Il codice fu ricercato in molte biblioteche italiane e straniere senza alcun risultato. Dove

sarà emigrato? Sarà possibile ricuperarlo?

Speriamo che esso non giaccia sempre inoperoso nelle scansie di qualche geloso raccoglitore di libri e manoscritti; se mai, di là possa uscire a vantaggio degli studi della storia d'Italia della seconda metà del secolo XV.

*) Preghiamo di indirizzare risposte o notizie alla Direzione de La Bibliofilia.

GIOVANNI SORANZO.

Pubblicazioni di carattere bibliografico e intorno alla storia dell'arte tipografica

P. BENVENUTUS BUGHETTI, O. F. M., Descriptio rarissimae editionis quae Tractatus continet DE CORONA VII B. M. V. GAUDIORUM. Extractum ex periodico « Archivum Franciscanum Historicum », An. IV, Fasc. II. Ad Claras Aquas 1911, 80.

Nel nostro catalogo Choix de livres anciens rares et curieux, vol. I, Flor 1907, abbiamo descritto sotto il n. 2034 un'edizione rarissima e quasi ignota della Corona della Vergine. Il P. Benvenuto Bughetti ne fece un breve cenno nell' Archivum Franciscanum Historicum promettendo di darne in seguito una descrizione esatta. Questa è ora uscita ed è talmente interessante che crediamo utile riprodurla:

Iis quae in Archivo Franciscano Historico, IV, 182, promisimus, fidem tenentes, perrarae et non parvi momenti materiam praebentis descriptionem exhibemus editionis, quam Catalogus cl.mi Leonis S. Olschki, Bibliopolae Florentini, venalem offert, et nobis humanissimus eques obtulit examinandam.

Externam descriptionem quam Catalogus ipse praebuit antea inserimus, deinde quae ad internam pro re nostra notatu digna sunt visa.

Au verso un beau bois au trait, h. 125, 1. 80 mm.: le Christ en croix, riche composition animée de 7 figures humaines et 2 anges; bois vénitien. Au recto du f. 2: TABULA | Incomenza la tauola de tut- | to el libro. | F. 5 recto: PROLOGO IN NOMINE aeternae deita | tis indiuiduaeque trinitatis patris | & filii & spiritus sancti. amen. | Incomenza el deuotissimo | libro de li sete alegreci siue de la gloriosa corona de

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Corona della Vergine Maria. Venezia c. 1500. (LEO S. OLSCHKI, Choix de livres anciens rares et curieux. Flor. 1907. Vol. I., n. 2034).

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la beatissima | & imaculata madre del nostro | signor miser yhesu xpo sapientia | de lo eterno padre nouamente induto e in lingua materna composto e uulgarizato per uno uenerabile padre del ordine glo- | rioso de li frati minori de obseruantia soto la bandiera del Se | rafico sancto Francesco za qua | ranta doi anni perseuerato a laude de dio... Le texte est divisé en 7 traités, dont chacun est orné, au commencement, d'une magnifique gravure sur bois. 2 de ces bois sont d'origine vénitienne, les 5 autres ont été empruntés à quelque livre d'heures français. Le 7° traité finit au verso du f. 318; à la page opposée: OPTIMO Modo de fabrichare la bella e grande Corona | a la gloriosa Regina de le uirgi- | ni uirgine madre maria...

...

Au recto du f. 329 se trouve encore une fois le grand bois du Christ en croix. F. 334 recto: Laus deo & beate ma | rie alleluia. | FINIS. | Registro. | Au verso: CORONA DE LA VIRGINE MARIA. | et l'ornement du titre répété. Incunable d'une rareté singulière et, à peu près, inconnu. Voir les 2 fac-similés aux pages 537 et 538 (1).

Ut divisio gaudiorum et tota libri materia pateat, tabulam submittimus, quae tractatuum rubricas exhibet.

F. 2r. Tabula. | Incominza la tavola de tutto el libro. Nel primo tractato se dira del primo gaudio overo alegreza, cioe como ab eterno fo ordinata la redemptione della humana natura. E como fo ellecta la inmaculata sempre virgine maria per madre degnissima del redemptore. E come assumete carne in essa e de essa. [Capp. XXXVIII, ff. 5r-931].

Nel secondo tractato se tracta del secundo gaudio, cioe como nacque' (2) el dolce bambino iesu. Ma prima se dira como essa inmaculata virgine maria essendo graveda del verbo divino ando a visitar sancta helysabeth e del magnificat glorioso cantico, e como nacque sancto zohanne baptista de sancta elisabeth, e esso Cristo de essa intemerata semper virgine maria. [Capp. XIV, ff. 93v-138r].

Nel terzo se tractara del terzo gaudio che ebbe nela visitatione e adoratione delli tre magi; ma primo se dira come xpo fo circonciso, poi deli magi, e como fo presentato al sancto templo e cognosciuto da sacto (sic) simeone e sancta anna. [Capp. VIII, ff. 138v-18or].

Nel quarto tractato se tractara del quarto gaudio che hebbe dela gloriosa resurectione. Ma prima se dira deli smaniosi dolori chebbe del apassionato e crucifixo fiolo, e poi delo ineffabile gaudio chebbe quanto li aparse gloriosamente resuscitato, e poi come aparse ai apostoli e marie. [Capp. XXI, ff. 180v-244v].

Nel quinto se tractara de quinto gaudio, cioe come xpo gloriosamente per propria virtude ascendete in cielo in presentia dela sua madre e deli soi dilecti discipuli e discipule. [Capp. III, ff. 245r-256r].

(1) Questi due facsimili si riproducono qui alle pag. 300-302. (2) Apostrophus hic et alibi signat divisionem duorum verborum propius inter se adhaerentium.

Nel sexto se tractara del sexto gaudio, quando fo mandato e descese el spirito sancto sopra essa virgine maria e discipuli e discipule. [Capp. V, ff. 256r-274r].

Nel septimo tractato se tractara del septimo gaudio come fo assumpta in celo. Ma prima se dira come e quanto vivete in questo mondo dapo (sic) la escensione del fiolo iesu, e che compagnia ebbe, e come morite e resuscitoe, e come fo assumpta in anima e in corpo e collocato sopra tutti li chori deli sancti angeli.[Capp. XIV, ff. 274V-318v].

Poi come e dito in fine de tutta lopera se metera el devoto modo de fabricare la bellissima corona ha essa virgine matre maria. [ff. 319r334r].

Cosi sera terminato esso divoto libro a laude e gloria del eterno Dio e dela virgine Maria. Incominzano le rubriche del primo tracta

to, etc.

Quae rubricae, sive capitum tituli usque ad f. 4v procedunt. Sequitur inde Prologus, f. 5r-7r, qui post verba supra exscripta definitive incipit :

Prologus: Tota pulchra es amica mea et macula non est in te. Cant. quarto cap. Se sia-· mo tenuti, dilectissimi e amantissimi in christo yhesu, de laudare e magnificare. Des. E pero se poteria domandare questa opera Libro de li sette alegreze, overo libro dela bella corona de la gloriosa sempre virgine maria. Sequitur Rubr. I tract. eisdem fere verbis quibus supra enunciata est. Incipit tract. I [f. 7r]: E da sapere secundo la sententia de molti sancti doctori, e maxime del devotissimo sancto Bernardo e de lo illuminato Francescho da Mayrone de lo ordene sancto de li minori. Neque in prologo neque in totius operis decursu memoria fit de novitio O. F. M. qui huius vel simile coronae exercitium, ab ipsa B. V., uti fertur, primus accepit. (Cfr. Wadd. Annales, a. 1422, n. 8ss).

Singuli tractatus desinunt cum stropha gaudium de quo actum est referente, ex hymno assumpta iam a saec. XIII pro eiusdem generis coronis usitato. Cfr. S. Bonaventurae Opp. VIII, 677s. —I tract.: Gaude virgo mater christi (ibi, I gaudium); II: Gaude quia deo plena... (ibi, II); III: Gaude quia quem perdidisti, Illum in templo invenisti, Invenire meruisti In doctorum medio. Gaude quia. quem invenisti, Illum

in nazaret duxisti Cum amoris incendio; IV: Gaude quia tui nati... (ibi, III); V: Gaude Christo assendente (ibi, IV); VI: Gaude quia te replevit, Cum beatis quos ellegit, Spiritalis unctio. In fine VII tract. omnes strophae reassumuntur; pro tertio gaudio tamen haec ponitur tantum: Gaude quia magi dona... (ibi, nota ultima). Des. tract.: Per lo septimo | Gaude quia post ipsam scandis... (ibi, V) Oratione | Ubi fructus ventris tui (ibi, repetitio ad singula gaudia)... In perhenni gaudio | Amen. alleluya alleluya alleluia (1).

Plures alii rhythmi italico vel latino sermone rebus tractatis inserti inveniuntur. F. 113V-4r: Nela degna stalla delo dolze bambino (Tenne

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omnes angeli (Chevalier,' 8698); f. 118r: Laudiamo lamor divino (Tenn. 142, n. 9); f. 141V-2r: O dolce amore ieso quando sero (Tenn. 173 n. 3); f. 295r-7r: Canti zoiosi e dolce melodia (Tenn. 74 n. 1). Cap. III, tract. I, f. 12v, versio inseritur Maiorum Antiphonarum adventus: O Sapientia etc. F. 21 strophae italicae adsunt quibus septem mulieres veteris Testamenti, sua quaeque prece Deum adprecatur ut mater Redemptoris fiat. Apud Tenn. 212, n. 3, initium habes secundae strophae, quae Sarae tribuitur, ordine id est quo in codd. saec. XV pluries inveniuntur: Per nostra colpa voy ne damnasti; hic vero ab Eva incipitur incomptis stropha et versibus: Signore da voy vengo pero che io sono quella per la quale ogni male venne. Ma per la vostra infinita clementia piaceve acceptare la colpa mia e cavarne de tanta tenebria. Stropha pro B. Virgine proinde hic omittitur. Plurimas tamen prosas rhythmicas ad modum antiphonae passim invenies ad finem operis: Optimo modo de fabrichare la bella etc. f. 319-34, inter quas noto f. 328v sequentiam Stabat Mater.

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In tract. I, capp. XII-XX, ff. 25r-44r, integer includitur tractatus de Immaculata Conceptione B. M. V., cuius fontes facile indicari possunt in coaequalis B. Bernardini de Bustis operibus de eodem argumento (1). In tract. IV, capp. III-XIV, ff. 192v-220v dolores exponuntur quos B. M. V. tempore passionis D. N. I. C. sustulit, quique in 15 sunt divisi: 10 persecutio Hebraeorum 20 Christus mortem suam matri revelat; 3° captus; 4° flagellatus; 5° coronatus; 6 damnatus; 70 ad mortem ductus; 8° cruci affixus; 9° Mulier, ecce filius tuus etc.; 10° Sitio; 11° emisit spiritum; 12° latere transfixus; 13 e cruce ablatus; 14° sepulchro immissus; 15° inde B. V. discessio. In VII tract., qui totus circa assumptionem B. V. vol. vitur, duo capita doctrinam de huius mysterii veritate explicant; cap. VII, f. 297r-300r: Come se prova per molte rasone che la gloriosa virgine maria e resuscitata gloriosamente in anima e in corpo; cap. XIV, f. 314r-318v: Alcuni auctoritade de essa gloriosa assumptione de essa felice e sanctissima virgine maria.

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(1) Cf. Bibliographia seu Bibliotheca Franciscana de Imm. Conc. B. M. V. in Acta Ordinis Fratr. Min., XXXIII, 1904, p. 463; seorsim edit. Ad Claras Aq. 1904, 36s.

Auctoritates, quas citat A. vel a quibus dependet, sunt: evangelia apocrypha, quae narrationem vitae M. V. plurimum informant, quin tamen evangelia ipsa citentur; immo Auctorem a secundario fonte omnia derivare nonnulla probant (cf. f. 109r. ubi citat Fr. Bartholomaeum Pisanum pro loco qui in Protoevangelio Iacobi invenitur (1). Adducitur testimonium 12 Sibyllarum adventum Christi prophetantium, tr. II c. XI, f. 124v-128r. Inter Doctores scholae franciscanae A. citat Scotum (f. 25r, 36v), Petrum Aureolum, Lyranum ad quaestionem Immaculatae Conceptionis (36v), saepius Franciscum de Mayronis (f. 7r, 3IV, 36v, 315r etc), Alexandri Alensis opus super Cantica (f. 314v): S. Bonaventuram ne semel quidem. Auctor denique praedilectus huius operis scriptoris est Ubertinus de Casali, eiusque opus Arbor vitae crucifixae Iesu (2), cuius sententias saepissime in medium affert (11or, 139v, 168v, etc.), immo fere integra capita, in vulgare versa sibi transcribit. C. XXXII tr. I, f. 63v-75r: Como il sanctissimo fiolo de Dio assumete carne humana dela inmaculata sposa virgine maria, ff. 7or-73r vertit quae pone el devoto Ubertino de casale ne lo titulo yhesus emissus celitus ne lo primo libro a la fine de lo octavo capitulo, id est a f. 4rb huius capitis usque ad finem; ubi tamen phrasim addit, qua Auctorem nostrum non editione sed aliquo manuscripto usum esse dignoscitur, simulque editionem a versione compleri: E se ho dito como doveva pregote christo che da ti sia aprovato e da li toi (desinit edit.). Se anchora non ho dito quello che doveva perdoname tu cristo e li toi. Tract. III c. VII, ff. 166r-170r, de fuga in Aegypto, inserit f. 166v-7r 1am columnam fere integram cap. VI, lib. II: Iesus infans fugatus. C. I tract. IV, f. 181v-7r, sic inscribitur: Como fo incomprehensibile lo dolore che hebbe cristo in questa presente vita secundo Ubertino; et est versio integri cap. IX, 1. IV, Iesus futura previdens, Iesus orans prostratus. Denique cc. VII-XIII, tract. VII, ff. 300r14r, versio pene literalis sunt cc. XXXVII-XLI id est ultimorum 4 lib. IV ipsius Arboris vitae, de

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(1) Cf. I. Alb. Fabricius, Codex apogryphus novi Testamenti, Hamburgi 1719, p. 103.

(2) Venetiis 1485.

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assumptione et glorificatione B. V.; quod indicat Auctor rubrica cap. VII: Prohemio de Ubertino nel tractato dela gloriosa assumptione dela virgine matre maria. Habes igitur in hoc libro primam versionem partialem typis editam celeberrimi operis Fr. Ubertini de Casali, et pro 11. I et II, usque nunc, quod scimus, unicam (1); quod novissimos etiam Fr. Ubertini historiographos penitus effugerat. Expletis 7 tractatibus, incipit Optimo modo de fabrichare la bella e grande corona...., f. 319r; quem modum sive methodum, cum longior et minime simplex sit, nunc brevi explicare omitto, sperans me hoc esse daturum statim ac alia eiusdem generis opuscula, quae plurima antea vel saec. XV et XVI confecta exstant tum manuscripta tum typis edita, examinare et invicem conferre mihi fas fuerit. Hic tantum refero Anonymum non sequi divisionem septem gaudiorum, quae iam illustravit; sed nova specie ductus, coronam artificiose effingit circulo constantem, cruce et decem radiis, pro quorum singulo meditationes, lectiones, preces, laudes etc. suppeditat, pene infinitas. Desinit haec methodus et liber, f. 333v-4r: O anima fidele e divota.... pregoti per caritade de non ti domentichare de pregare essa gloriosa virgine (f. 334r) maria.... per quella povera e meschina anima, la quale per gratia de essa.... a posto insciema cum parole e in scripto questa bella fabrica acio che conseguischa lo effecto dela perfectissima opera. A laude e gloria de essa Imperatrice e regina celestiale v. m. matre... de lo glorioso yhesu.... El quale sia laudato regratiato in se cula seculorum. | Amen Amen Amen | Laus deo et beate virgini mar | ie alleluia | Finis.

De auctore huius libri nihil aliud ex ipso opere erui potest, quam e veneta regione eum fuisse (veneto enim vernaculo, ut lectoribus iam patuit, operis vulgare idioma est permixtum) eumdemque aliqua usum esse familiaritate cum B. Angelo a Clavasio. Nam postquam latino et vulgari sermone excripsit decretum Synodus Basiliensis a. 1439, quod Immaculatam Conceptionem B. V. M. proclamat (f. 41V43r), addit:

(1) Bibliographis nota tantum est, typis excusa, versio IV libri: Il quarto libro del R. P. Ubertino da Casale... tradotto per il padre fr. Lorenzo da Foiano dell'ord. de Predicatori, Foligno 1564, Cf. Miscell. Francesc I, 1886, 1718.

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