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Questa mano fra poco. Sono alfine
Vedova, e indipendente.

Pep. Ai cari detti

lo trasportar mi sento

Dall'amore il più vivo, e dal contento.
Dopo le rie vicende,

Cui fu soggetta l'alma,
Il tuo parlar mi rende
Alla felicità.

Vorrei poterti esprimere
L'eccesso del contento.
Da quanti moti l'anima
Tutta agitar mi sento.
Ma al labro mio che tace
Il cor supplir potrà.
Per te l'antica pace

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Meco ritorna già. partono
SCENA V.

Ser Bartolommeo, che torna con Tramontano, indi Michelazzo da Plutone, che viene dalla grotta con torcia accesa.

Bar. Che mi narri ? Proserpina .....

Tra. Ti ho detto

Ch'ella è di quì Signora

La Dea triforme, perchè ha molti aspetti.
E, secondo i soggetti,

Li suol cangiar. Forse di Donna Tea
Prenderà la sembianza.

Bar. Anche qui c'e di fingere l'usanza?

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"

Ma dimmi, o mio Caton, per qual ragione.
Non cerchi di tornare

"" Tu pure all'altro mondó ?

Tra. Ed a che fare?

Son circa due mila anni

"

Ch' io stò quaggiù Mutati i tempi e gli usi "Qual figura ne mondo a far verrei?

"lo parlavo latino: ora il latino

„ Chi più l'intende?

4

Bar, 11 Medico che appunto

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Perchè nessun coa ne capisca un ette, "Lo schicchera tuttor nelle ricette.

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99

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E il Gazzettier, che spesso,

lo materia teatrale

Lo incastra bene, o mal nel suo Giornale. Tra. Vedi che affar! Ma questa barba, amico? Sai che questa a' miei tempi era il decoro Del viril sesso. Ed or ... Bar. Per loro danno Tutti i mento oggidi tosar si fauno. Mic. Signori... Bar. Ohimè! il Diavolo Tra. Non ne temer. Mic. Proserpina vi aspetta Nel suo privato gabinetto. Tra. Audiamo. Bar, Ma chi è costui di grazia?

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Mic. la soa Platone,

Ed il marito appunto

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Di Madama Proserpina. Bar. E tua moglie Ti ha dunque destinato...

Mic. A far lume a chi vien.

Bar. Servo obbligato. entrano nella grotta.. SCENA VI

Gabinetto in fondo alla grotta vagamente illu minato. A destra un sedile posto sopra alcuni gradini. All' interao altri sedili. Donna Tea sul sedile elevato vestita da Proserpina: Agnese, ed Abing sedute sui gradini, e Don Peppino in piedi fucci vestiti come nella Scena prima di quest' atto, Tramuntano, e Bartolommeo Tea. Mi par... Pep. Appunto. Per la grotta or sento

indi

Un calpestio.

Alb. Senz'altro.

Agn. Sơn quà.

Pep. A noi,

Badi ciascuno a far ciò che dee fare.

Tra. Si può? Pep. Chi è la ?

Bar. Catone, e un suo Compare.

D. Peppino fa cenno verso la Scena di
fermarsi, indi si appressa
Tea. Agn. Aib. Pep.

A trovar riposo, e calma

Venga ogni alma, ed ogni cor
Alla Dea che bea l' Eliso

Col sorriso dell' amor

Albina, ed Agnese seggono di nuova

Pep. Entrate pur secondo il rito.
Bar. E come? di fuori

Tra. Alla foggia dei gamberiny

Pep Voltando per rispetto a lei le spalle
Come non degni di mirarla in viso.

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Tra Che te ne par? Bar. Capisco a questa scena Che il rispetto anche qui sta nella schiena. Tea. Or fate il complimento Tra. lo sottovoce Tel suggerisco. A vostra

Potestà infernale

S'inchina un animale...

Bar. (Caton? Sei matto?)

Tra. O ripeti, o men vò. Tea (Di risa io schiatto) Bar. S'inchioa un animale.

Tre. Che si ammazzò per far dispetto ai terzi Bar. Che si ammazzò per far dispetto ai terzi gli altri Ah ab. Tra. Or senza scherzi

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Col naso indietro, e calle spalle avanti

Viene a chieder la grazia

Di ritornare a Falananna, dove

Entrerà quietamente

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eg in

Fra quelli, che si chiaman buona gente. Bartelommeo ripete verso per verso il discorso di Tramontano

gli altri, Ah ah ah,

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Bar. Qui si ride alle mie spalle,.),
Tra. Quale è al mondo di là, tale è qui l'uso.
Tea. Or vogliamo il buon uom veder nel muso.
Voltatevi, e sedete. Bar. Ah! Tra. Che?
Scommetto

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Bar.

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Che questa

questa è Donna Tea.

Tra. Non te l'ho detto:

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Tua sorella a te par. La Dea Triforme
Fadi tai scherzi.

Caton, forse colui

Tea. Dimmi,

"Sua sorella mi crede? Bar. Supponevas Tea. " E' più bestia di quel ch'io mi credeva. Tra. Sua bontà. Bar, Sua bontà.

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P

» (Questa Divinità con riverenza

Me la canta in un toon che non mi piace.) Tra. Orsù: dite: vi spiace, o mia Signora Di accordar ciò che implora

Questo buon galantuom?

Alb. Chi è morto è morto.

Tea. No tanto affetto io porto,

Monsieur Catone, a voi, che in grazia vostra

Jo son contenta omai

Chei torni a casa sua. Bar. Grazie

Tea. Ove vai?

Bar.

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1

Qui prestar tu devi adesso
Un solenne giuramento,
Senza il qual non è concesso
A nessun tornar di là.
Son qui pronto in due parole

Tra.

A giurar quel che si vuole Io l'assisto, e voi gli dite Ciò che qui giurar dovrà. Donne Giuro al Tartaro profondo,

Bar.

Pep.

Bar.

Se mai torno all' altro mondo,
Di pigliarlo come viene,
Di lasciarlo come stà.
Stia pur male, stia pur bene
lo lo lascio come stà.

Se costui divien spergiuro,
Se mai torna a fare il matto
Negri spirti, or vi scongiuro.
Dite su che nascerà?
Questi spiriti ove sono?

Tra. Taci, e ascolta.

Alb. e Agn. (Or viene il buono. )
Tutti eccet Bar. Neri spirti, dite via."
Dite su: che nascerà

Tutti

Coro di sotterra

Per Berlich, për Asmodeo
Ziffe, zaffe, meo baggeo
Noi farem della tua pelle
Salsicciotti, o mortadelle.
Allor tu non sei più tu.
Meo, Baggeo, pensaci tu
Sud e gel ci spavento

mi T

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Il cervel và su, e giù.

gli

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