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lato, Diritto e schietto e per conseguenza ben fatto.

NASO BROGNOLOSO, Naso fatto a bottoncini, a bitorzi o globetti, come appunto si vede in qualche naso imperfetto.

NASO CHE COLA COMB EL CULO DEI PESCAORI, Ha un naso che pare pinco di pescatore, cioè Colla gocciola del continuo. NASO CHE PISSA IN BOCA, Naso sgrignuto; arcato; aguglino; adunco; Naso di civetta, che piscia in bocca; Naso uscito del fil dell' archipenzolo.

NASO DA CULI, Naso da fiutar poponi. NASO DA MASCARA, Guardanaso, Specie di maschera, Arnese che cuopre e ripara il naso. V. VOLTO.

Naso del bastimento, T. Mar. La prima parte del bastimento che termina in punta.

NASO DA PIFARO, Naso lungo. Naso del caenazzo, Boncinello, Pezzo di ferro attaccato alla maniglia del bastone d'un chiavistello, il quale si fa entrare nella serratura per ferinarvelo colla stanghetta.

NASO DEL LUCHETO, Arco del lucchetto con sua guida e orecchie, Quel ferro curvato con che si chiude.

Nasello.

NASO DE LE CASSE, NASO DEL SALTARELO, Monachetto, Quel ferro nel quale entra il saliscendo per serrar l'uscio V. SALTARELO.

NASO IMPONTIO, Naso aquilino; aguglioso; adunco; appuntato.

NASO PEVARON, Naso come un peperone, cioè Lungo col dorso tondo.

NASO REBECA, Naso rincagnato o ricagnato, che ha cioè il moccolo o la punta rilevata, come il naso de' cani.

NASO SCHIZZO, Naso camoscio o camoso, Naso schiacciato.

AVER BON NASO, detto fig. Esser saporito, giudicioso, Intendersi di alcuna cosa, Saper giudicarne.

AVER BL NASO STROPA Aver il naso intasato. V. STROPAR e SGNANFO Naso stasato è il suo contrario.

CONOSSER UNO A NASO, Conoscer uno al fiato, cioè Col sentimento dell' odorato.

COSSA FATA COL NASO, Fatto colle gomita, Dicesi di Cosa fatta malamente e roz

zamente.

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DAR DE NASO A UNO, Fiutare uno, detto fig. vale Seccare, Importunare, MoleDisturbarlo NO ME DE DE NA

star uno,

80? Non mi fiutate, Non mi seccate; Non m'importunate; Non mi tentate — CH'EL Mi dia di naso o negli ME DAGA DE NASO, orecchi o in tasca, Dicesi quando s'ha poca stima di uno. Rincarimi il fitto, Mi faccia danno s'ei può. A chi non piace mi rincari il fitto - NO VORIA CH' BL ME DASSE DE NASO, Odora così gagliardo da non averlo a braccheggiare nè col naso nè coll'immaginazione.

DAN DE NASO A TUTE LE DONE, Appiccare il maio ad ogni uscio, Detto fig. Inna

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SPORCO EL NASO, Egli è invitato alle nozze del fornaio, dicesi Quando alcuno ha tinto il naso e non se n'avvede.

RESTAR CO TANTO DE NASO, V. RESTAR.
TAGIARSE EL NASO E INSANGUENARSE LA
V. TAGIAR.

BOCA,

NASON, s. m. Nasone; Nasaccio e per ischerzo Nasorre e Nasaggine; Naso grande. Naso da fiutar poponi; Naso di prima classe o di lunga ragione, di gran promontorio, sperticato, enorme, contro la prammatica.

NASPAR, v. Agguindolare; Annaspare; Innaspare, Sciogliere il fuso dal filo e ridur la matassa sull'aspo. NASPÈRSEGO, s. m. Nocepersica o Pescanoce, Frutto bastardo notissimo e di molte varietà che nasce dalla pianta Meliaco innestata col Pesco. Trovo che all' albero fu detto da Plinio Nuciprunum, e si può forse credere che al frutto sia stato detto in origine Nux persica, donde la

nostra voce NASPERSEGO.

NASPO, s. m. Naspo e Aspo, Strumento di legno notissimo sul quale si ravvolge il filo facendosene delle matasse.

NASPI DE L'ARGANA, T. Mar. Aspi delr argano, Lunghi e forti pezzi di legno che si mettono nei fori del cappello dell'argano e su di cui fanno forza i Marinai per tirare quando si salpa. Alcuni dicono Aspe.

NASSA, s. f. Nassa, Cesta di vinchi di forma allungata, con un entramento fatto a forma d'imbuto, la quale viene usata da' Pescatori ne' fiumi ov'è posta nel fondo presso alla riva per farvi entrare il pesce, il quale a motivo del ritroso non può più uscirne.

NASSA DA CÈLEGHE, V. CELEGHèra. NASSENTE, Voce agr. detta in forza di sust. Nati o Allievi e s'intende Parti degli auimali domestici,come Vitelli, Agnelli,ec.

MAL NASSENTE, Nascenza, Fignolo, Ciccione, Tumore che nasce da sè in qualche del parte corpo. NASSER, v. Nascere.

TORNAR A NASSER, Rinascere; Rivivere. NASSER CO LA CAMISETA, V. CAMISETA. NASSER DE L'AQUA, Scaturire; Rampollare, Proprio dell'acqua sorgente.

NASSER DE L'ERBE, Germogliare. NASSER, parlando di castagne, Impio lire, dicesi delle Castagne quando di soverchio riscaldate cominciano a vegetare e tallire.

NASSER DEL SOL, Nascere; Levarsi ; Scoccare il giorno.

NASSER UN ACIDENTE, Avvenire; Accadere; Succedere; Seguire; Addivenire.

NASSE QUEL CHE NO SE CREDE, Accade in un punto quel che non avviene in mille anni; o come disse il nostro Ariosto, E così quel ne avviene a un'ora, a un punto, Che in un anno o mai più non era giunto.

STAR PER NASSER, Soprastare alcun pericolo o danno, vale Esser prossimo a seguire, Esserne rischio.

NASSA QUEL CHE SA NASSER, ovv. NASSA EL DIAVOLO E PRZO, Accada che vuole o che sa; Vadane che vuole; Vada il mondo in carbonata; Che che ne avvenga o avvenir ne dovesse.

NASSUA, s. f. Trovato; Escita; Uscita; Invenzione artificiosa, nata cioè dalla malizia altrui.

NASSUO, add. Nato.

NASTASIA, Anastasia, Nome proprio di Femmina Anastagio, dicesi all'uomo. NASTRO, s. m. Nastro; Nastrino; Fettuccia; Zaccherella.

QUEL DAI NASTRI, Nastraio o Fettuc

ciaio. NASTRUZZO, s. m. Nasturzio e Nasturcio indico, Erba, lo stesso che AGreti, V.

NASTRUZZO AQUATICO, detto più comun. GRASSON O CRESS ON, Sisembro o Nasturzio acquatico; Senazione; Crescione o Macerone, detto da' Sistematici Sisymbrium Nasturtium, Sorta d' Erba di sapore alquanto agretto, onde trasse anche il nome di Cerconcello, che suona Vinello guasto. Ella nasce ne' rivi delle acque, e da alcuni si mangia l'inverno in insala

ta.

COLOR DE NASTRUZZO, Rancio, Agg. del Color della Melarancia matura, al quale dicesi anche Dore. NATA, s. f. Natta, Grosso tumore carnoso o escrescenza di carne simile a quella delle natiche, chiamate in latino Nates, donde è venuto un tal nome. NATICHE, V. CULO e CHIAPE. NATO, Nato, add. da Nascere.

NATO BEN, Bennato, Di buona stirpe. NATO A UN PORTAR, Binato; A un parA un portato, Nato con altro allo stesso parto.

to;

Anzinato. Fratello anzi- NATO PRI

NATO PRIMA, nato, Nato prima dell'altro. MA DEL TEMPO,

Abortivo.

NATO DOPO LA MORTE DE SO PARE, stumo.

Po

NATO IN CRESSER DE LUNA, V. LUNA, NATO SOTO CATIVA STELA, Tagliato a cattiva luna, e vale Sfortunato.

NATO GIUSTO PER QUESTO, Attonato, Attissimo, Tutt'a proposito, Nato per que

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NATURAL, detto avverb. Certo; Certamente; Non v' ha dubbio; E naturale. NATURALITAE, T. antiq. Naturalezza; Naturalità, Semplicità. NATURALIZAR, v. Accordar il diritto di naturalità; Far naturale del paese.

Naturalizzato, detto per Agg. di Colui al quale è stato accordato un tal diritto. NATURALIZAZION, s. f. Naturalità. NATURALMENTE, avv. Naturalmente; Alla buona; A buona fede; Come la penna getta.

NATURALMENTE, diciamo per affermaione, nel sign. di Probabilmente; Verisimilmente; Per quel che si vede. NAVARIÒLO, add. Navale, Di nave, AtNaveresco, Attinente a

tenente a nave

navigazione.

A LA NAVARIOLA, T. Mar. Ad uso di naAd uso di marina · LETO DE CANON ve; A LA NAVARIOLA, Carrette di marina da cannone, le quali differiscono da quelle di terra in quanto sono molto più corte e

rinforzate.

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Nave da guerra; Na

NAVE, s. f. Nave ·
ve mercantile.
IMBOSCAR UNA NAVE O VASSELO, V. IM-
BOSCAR.

SBARAR UNA NAVE, V. SBARAR.
MANDAR LA NAVE AL MAGIO, V. MAGIO.
GOVERNATOR e NOBILE DE NAVE, V. Go-
VERNATOR e NOBILE,

NAVEATA, s. f. Navetta, Nave minore della Nave da guerra, per lo più ad uso mercantile.

NAVEGA, add. Navicato o Navigato.

NAVEGA IN UN MESTIER, detto fig. Peritissimo; Esperto; Espertissimo; Sperimentato; Consumato, Che ha fatto sperienza, ch'è pratico.

ESSER NAVECA, Aver cotto il culo ne' ceci rossi, che vale fig. Esser pratico del mondo e da non esser aggirato. Lo stesso che i seguenti, Aver pisciato in più d' una nave; Sapere a quanti di è §. Biagio; Esser putta scodata; Esser uomo biscottato, cioè di più cotte, Versato. NAVEGAR, v. Navicare o Navigare.

NAVEGAR DRIO TERA, Navigar costa a costa; Costeggiare.

NAVEGAR SECONDO EL VENTO O SECONDO L'ORDENE, Navigare secondo il vento o Usar vela secondo il vento, vale Ubbidire agli accidenti e far di necessità virtù, che dicesi anche Lasciar correre due soldi per ventiquattro danari; Tagliare secondo il panno.

detto pure fig. NAVEGAR CON BON VENTO, Macinar mentre piove, Fare le cose sue prosperamente. V. TORLA COMB La vien in ToR.

2

NAVEGAR SOTOVENTO. V. in SOTOVENTO, OMO CHE SA NAVEGAR, detto fig. Uomo, che sa barcheggiare o navicare, cioè Destreggiare, Condursi bene, conoscendo il colle quali deve trattale persone tempo e

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Strumento di legno a guisa di barchetta o navicella per uso di tessere. V. SPOLA. NAVESELA DA INCENSO, Navicella o Navetta, Vasetto d'argento o d'altro metallo. a forma di navicella in cui si pone l'incenso pel turibolo.

NAVESELE ONAVETE, s. f. Lunelle; Campanelle, Ornamento delle donne del Contado ch'esse portano agli orecchi. NAUFRAGIO, s. m. Naufragio, Frangimento o perdita d'un vascello che urta di contro gli scoglio che piomba a fondo o che perisce finalmente per alcun accidente.

FAR NAUFRAGIO, Naufragare. NAVIGLIO, s. m. Fosso naviglio; Fosso navigante o navigabile, vale Canaletto per cui si può navigare. NAUSA, s. f. Maniera ant. per Nausea; Fastidio.

2

NAUSEAR, V. FASTIDIO e STOMEGAr. NAZIONAL, s. m. Nazionale, chiamavasi ai tempi Veneti per antonomasia un Dalmaalla milizia. aggregato

tino

2

NAZIONALITÀ, s. f. Nazionalità, Voce usata dalla cessata legislazione italica, e vale Qualità di nazionale. E quindi Nazionalizzare, vale Adottare per nazionale Ammettere fra i nazionali o simili del paese. Il suo contrario è Disnazionalizzare. NE (pronunciato chiuso) corrisponde al Ne italiano, che talvolta come pronome vale Ci per Noi, e talora è particella riempitiva del discorso.

I MALI CHE NE TORMENTA, I NE STIMOLA,

I NE SFORZA, I mali che qui ci premono, ci spronano, ci costringono -LU NE VOL EL N'HA BEN; Egli ci ama o ne ama — A MANDA, Egli ci diede o ne diede DARLO VIA EL NE SARIA UN GRAN SCORNO, biaIl mandarlo via ne sarebbe un gran simo · LA VITA SCAMPA B LA MORTE NE

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XE ADOSS0, La vita fugge e la morte n'è sopra le spalle

LA GA DOMANDA COSSA

CHE GHE NE FUSSE DE QUEL BON OMO,

Do

NEBIA

mandò del buon uomo che ne fosse. NE (pronunziato aperto e accentato) è il Ne negativo degl' italiani. NEBIA, s. f. Nebbia o Nebula GIAZZADA, Brinata. V. MELEO e INFISSIR. SE LA NEBIA NO LO TOL, Se nel fiorir Se camnon si secca; Se morte nol I fura;

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Annebbiare, dicesi delle frutta e delle biade quando offese dalla nebbia riardono e non allegano,

NEBIAZZA, s. f. Nebbionaccio; Nebbione; Caligine, Nebbia alta e sollevata da terra V. CALIGHèra. NECESSARIO, s. m. Necessario; Cesso; Agiamento; Privato, Luogo da fare i suoi agi.

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CESSARIO DE FAMEGIA, Mi basta di avere la tornata di casa.

NECESSITÀ, s. f. Necessità, Estremo bisogno che violenta.

AVER NECESSITA, Aver prurito di sgravare il ventre. V. SCAMPAR.

LA NECESSITÀ FA MENAR LE MAN, La necessità fa vecchia trottare, che anche si dice, Bisognino fa trottar la vecchia, Modo prov. che vale che La necessità costringe altrui all' operare.

LA NECESSITÀ NO GA LEGE, ovv. La neCESSITÀ FA L'OMO LADRO, La necessità non ha legge; Al mal della cacaiuola non vale il culo stringere, Prov. basso che dicesi di Chi è sforzato dalla necessità. NECHE, avv. (dal lat. Nec) NECHE BEZZO NECHE BAGATIN, Niente affatto; Cica; Punto punto; Neppur un quattrino.

La nostra gente di bassa mano ed altri ancora hanno l'uso di aggiungere una vo- cale ad alcune voci che sono troncate da consonante; dicono per esempio IcHe et ECHE ET ОCHE per Hic et Haec et Hoc; e sotto a questa regola va anche il NECHE. Imbrattato ; per NEFANDO, add. dicesi Sporco; Lordo; Sozzo. NEFANDO, detto sust, vale Il culo; Le parti diretane.

NEGA, add. Annegato; Sommerso.

FIA NEGADA, Figlia o Fanciulla annegata, in sign. di Mal maritata.

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NEGAR, v. Negare o Annegare, Dir di RicuDar negativa. Dicesi anche per sare, Rifiutare, Contrario di Concedere. In altro sentimento, Annegare o Anniegare e Affogare, Uccidere altrui col sommergerlo nell'acqua o simili — Mazzerare vale Gittar l'uomo in mare in un sacco legato e sommergerlo.

NEGAR UNO, detto per esagerazione, Ammollare, Bagnare, Intignere o aspergere d'acqua.

NEGAR CRISTO SU LA CROSE, Negar il paiuolo in capo, Gli uscirebbe prima un Elefante di bocca che la verità, Negar l'evidenza, Non voler mai confessar cosa che si abbia fatta quantunque sia manifesta--Direbbe che il biscotto non avesse crosta, dicesi di uno che neghi le cose chiare o affermi le false. Direbbe che la neve non fos se bianca o che S. Cristoforo era nano, NEGAR EL SALUDO, V. Saludo.

NEGAR UNA FIA, Affogare una fanciulla, Maritarla male, Annegarla.

NEGARSE, Annegare, verbo n. Annegarsi, Affogare o Affogarsi; Sommergersi; Andar a far cena colle ranocchie.

NEGARSE IN T'UN SCULIER D'AQUA, Affogarsi in un bicchier d'acqua. Ei non terrebbe ad accozzare tre palle in un bacino, Non saper fare per su dappocaggine nè anche le cose facilissime.

CHI NO S'AGIUTA SE NIEGA, Chis' aiuta Dio l'aiuta; Chi non ruba non ha roba. NEGATIVO, add. Negante; Negaiore › che nega Imputato negante. NEGHE, T. ant. e vale Natiche. NEGLISAN, V. A la neglisàn. NEGOSSA, s. f. Negossa e Negosso, Rele da pescare a modo de la Rivale (TELA) annodata ad una pertica con due bastoncelli atanti da una parte. NEGOZIO, s. m. Negozio, Faccenda,

fare.

Af

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sotto nome di colui.

NEGOZIO DE SOCIETÀ, Ragione sociale; Contratto sociale, La legge nostra riconosce tre specie di società, cioè La societa in nome collettivo; La società in accomandita e La società anonima. Veggasi il Codice di commercio.

NEGOZIO IMPIANTA, Negozio stabilito. OMO DA NEGOZI, Uomo negozioso, Che fa volontieri negozii.

TEGNIR SOSPESO EL NEGOZIO, Tenere attaccato il filo o appiccato il filo, Intermettere il trattato d'un negozio ma non romperne del tutto la pratica.

EL NEGOZIO, Voce bassa, Il membro virile.

NEGRÌO, add. Annerato o Annerito, Fat

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-

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Ne

NEGRO, add. Negro; Nero; Ghezzo; Atro. CHE GA DEL NEGRO, Nericante; Negreggiante TRAR AL NEGRO greggiare; Nereggiare. NEGRO COME LA PANZA DEL CAMIN, Negrissimo; Più nero d'un corvo o del buio della mezza notte. NEGRO DEL CAMIN, Fuliggine o Filiggine, Materia nera lasciata dal fummo su pei cammini.

NEGRO DE LA BOTA (coll' o largo) Lividore; Livore, Lividura; Lividezza; Mascherizzo; Monachino, Nerezza che fa il sangue venuto alla pelle per qualche per

cossa. Capo pieno di mascherizzi o di lividure.

NEGRO, Voce fam. Tinto; Arrabbiato; Arrapinato, vale Gangiato di colore a cagion d'ira, dicesi dell' uomo DEVENTAR NEGRO DA LA RABIA, Fremere; Arrovellure.

LA NEGRA, si dice in forza di sust. e in voce furbesca, per la Morte. NEGROFUMO, s. m. Nero di fummo, Filiggine tratta da legni resinosi arsi. NEGROSCOPIO, detto per idietismo, Microscopio.

NELSON, s. m. Specie di Ciarpa o Spallino così chiamato, che usarono negli ultimi anni scorsi portare le nostre Donne galanti ma che non è più in moda. NEMBAIZZA, s. f. Uragano, Tempesta

orribile.

NBMBAIZZA, dicesi anche per Nembo imminente o Cielo infruscato e tonante che minaccia la tempesta.

S'INGROPA UNA NEMBAIZZA, Maniera met. che vale Il tempo comincia a rabuffarsi, cioè Minaccia bufèra. E prossima una tempesta o un uragano. NEMIGO; s. m. Nemico; Inimico.

NEMIGO CAPITAL, Nemico capitale o cordiale o coraie.

AL NEMIGO PONTI D'ORO, Al nemico il ponte d'oro o d'argento, Detto proverb. e vale, Che quando e' vuol fuggire, convien dargli la via larga e libera; e si dice ancora assolut. Fare il ponte.

NENA O BALIA, s. f. Balia; Nutrice o Nodrice. Che il nostro vocabolo NENA sia provenuto da Nutrix, dovrebb' esser certo, ma per quali corruzioni di lingua io non saprei. Posso dire soltanto che essendo uno degli uffizii ordinarii delle Nutrici quello di Ninnare cioè Cullare i bambini ch' esse allattano e di far loro la Ninna nanna per addormentargli, sia quindi da queste provenuta forse la nostra voce.

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DAR A NENA, Dare a balia; dicesi delDare o Torre ad allattare i proprii figliuo li Essere a balia, dicesi de' Fanciulli che stanno in casa della Balia per esser quivi allattati.

LA PAR LA NENA DE PILATO, Pare la nencia di Barberino, dicesi di Persona sciatta e a caso nel vestire. E una manimorcia, una sciamannata, una svivagnataccia.

DOPO CHE L'ho dà a neÑA NO L'HO PIÙ VISTO, Maniera nostra famil, che vale Nol vidi mai in vita mia o Nol conosco. NENE (coll' e larga) Elena, Nome proprio di Femmina.

NENIA, s.f. (Voce dal latino Nenic o Nænia, Canto funebre degli antichi) Friggibuchi, Voce bassa formata dal verbo Frig gere, e dicesi d' Un certo rammarichio che soglion fare le persone cagionose e infermiccie. Non si sente altro che friggibuchi e piagnistei. V. PIANGISTEO.

NENIA, detto per SECADA, V. NENO (coll'e serrato) s. m. Ralio, Il marito della Balia.

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relle o dei nei, si dice di Chi non è totalmente colpevole di alcuna cosa ma non è del tutto innocente NO AVER NEI, cioè Non aver macchie o difetti da rimproverarsi. V. TACA.

NEODIN, s. m. Nipotino'; Nepotino; Nipotuccio.

NEODO, s. m. Nipote o Nepote, Il figlio di fratello o sorella ovv. il Figlio di figliuolo o figliuola relativamente all' Avo.

SECONDO NEODO, Pronipote o Pronepote e Bisnipote, Figliuolo del nipote o della nipote relativamente al bisavolo o alla bisavola.

NE PIÙ NE MANCO, Nè più nè meno, vale Per l'appunto. NERÒN,

s. m. Nome d'un Imperatore Romano che si registra pei seguenti dettati CRUDELTA DA NERÒN, Neroneria, Crudeltà spietata.

L'È UN NERON, Egli è un Nerone, cioè Crudele, spietato.

NERVETO, s. m. Nervetto o Nervicciuolo e Nervettino, Piccolo nervo o nervetto.

NERVETO, detto in T. de' Pellicciai, vale Cuticola, cioè La prima tunica esteriore che veste il corpo degli animali, la quale si concia come il cuoio, e si colora. Dicesi anche Epidermide. NERVO, s. m. Nervo e Nerbo che per Tendine.

Detto an

EL NERVO DEL MAESTRO, Nerbo o Nervo di bue, Frusta da nerbare che usavano a' nostri giorni alcuni Maestri di scuole basse per gastigare gli Scolari insolenti o negligenti, che dicevasi Nerbare o Dar delle nerbate.

DE POCO NERVO, Dilegine, Facile a piegarsi, e dicesi per lo più di carta, drappi o simili, e fig. d'altre cose ancora — Snervato, dicesi da' Pannaiuoli Quel panno che nel garzo e nella cimatura ha per

duto la sua forza.

PIEN DE NERVO, Nerboruto, Nervuto Di grossi nervi ed eminenti, che dinotano fortezza. Snervato è il suo contrario.

NERVI D'UN LIBRO, T. de Legatori di libri, Coreggiuoli, Striscette di cuojo che s'adattano nella legatura d'un libro. NESPOLA, s. f. Nespola, Frutta nota ch'è prodotta dal Nespolo.

TEMPO E PAGIA MAURA LE NESPOLE, V. PAGIA.

NESPOLE DE CALMo, Nespole d'innesto,

cioè di Quel nespolo che fu innestato sopra altro nespolo, i cui frutti riescono assai più grossi e delicati degli altri che non lo furono.

Co LA CORONA NESPOLE, gridano per le strade della Città i fruttaioli vaganti, alludendosi al fiore delle nespole fatto a foggia di corona.

DAR LE NESPOLE A QUALCUN, Dar le nespole o Dar le frutte o le frutte di Frate Alberico, cioè Percuotere, Battere. NESPOLER, s. m. Nespolo e Nespilo, Albero che produce le nespole e ch'è detto da' Sistematici Nespilus Germanica, Linn. NESPOLĖTA, s. f. Nespolina, Piccola ncspola.

NESSO, s. m. T. de'Linaiuoli ( dal latino Nexus, Congiunzione, Riunione) Nome ch'essi danno ad una Massa di canapa quando è pettinata, Fardello o Fascio. NETADURA, s. f. Rinettatura; Nettamento; Purgatura, Il nettare. NETAR, v. Nettare; Rinettare, Ripulire, Levar via le macchie― Rimondare o Sfecciare, dicesi side' pozzi, fosse e propr. mili.

NETAR, che ha molta affinità col SGOMBRAR, dicevasi pure anticamente uel dialetto nostro nel signif. di Andarsene SICHE A NETARSE I FO PRUDENTI E BRAVI, Sicche ebbero la prudenza di sottrarsene, cioè di andarsene.

NETARSE; Maniera ant. che ora più non s'usa, Nettare per Leppare, vuol dire Partirsi con prestezza COSTU S' HA NETÀO, Costui nettò, Fuggì, Sottrossi. TORNAR A NETAR, Rinettare. NETAR DA L'ONTO, Disugnere, Rinettare i coltelli, i rasoi etc.: dall'unto dell' olio.

NETAR EL CORPO, Lubricare il corpo, Purgare il corpo.

NETAR EL GRAN, Mondare e Rimondare, Separarli dalla loppa.

NETAR EL PAESE, Nettare; Sgomberare il paese, Fuggire, Nettare il pagliuolo, Levarsi via, Fuggire.

Monda

NETAR I FRUTI DA LA SCORZA, re, Levar la buccia delle frutte. NETAR LA ROBA SPORCA, Detergere; MonSpillacchedare; Purificare; Lavare rare, Nettarla dal fango.

-

NETAR LE PIAGHE, Astergere e Detergere.

NETARSE O FORBIRSE CO LA CAMISA DEI ALTRI, V. FORBIR. V. FORBIR. NBTARSE I DEVTI O LA BOCA, NE TI NE MI - NO AVER NÈ TI NÈ MI, Non aver diritto nè rovescio; Non aver maniera; Non saper fare; Essere uno sguaiataccio; un maccianghero; abbozzato; fatto o tagliato colle gomita, Ne uti nè puti, Non capace nè di bene nè di male.

NETÌSIA, s. f. Nettezza; Mondezza. FAR NETISIA, Sparecchiare, Modo basFAR NETISIA so, vale Mangiare assai

DE LA ROBA,

Consumar il suo; Logorar le sostanze; Scialacquare la roba; Fare del resto; Ridursi al lastrico; Fare o Rifinire lo spiano; Fare repulisti..

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NEVE DE MARZO DURA POCO Tanto bastasse la mala vicina quanto basta la neve marzolina, Detto così perchè la neve di Marzo tosto si liquefa.

POCA NEVE O QUATRO FALIVE DE NEVE, Nevischio o Nevischia.

Far Bale de nevв, Rappallottolare, o Rappallozzolare della neve; Fare alla neTirarsi vicendevolmente della neve in pallottole.

ve,

LA NEVE INGRASSA LE CAMPAGNE, Sotto acqua fame e sotto neve pane, Detto proverb. perchè l'acqua dilava la terra e la neve la ingrassa.

in vece

MASSA DE NEVE, Valanga, V. SLAVINA. DESFARSE DE LA NEVE, V. DESFAR. PESTAR LA NEVE, V. Pestàr. NEVE, si dice figur. dal motivo e per imitazione della sua bianchezza, di PANA quando è battuta e gonfiata. Non è nuovo tra i Veneziani l'esempio di simili voci dette per imitazione del colore bianco, giacchè alla Ricotta dissero i nostri dri latinam. Pruina, donde PUINA; e coPUINE diciamo ai globi fioriti del pure Viburnum Roseum. V. PUINE,

si

pa

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NEVERA (coll' e larga) s. f. Turbine con
neve, ovv. Tempo da neve, ovv. Nevaio,
Nevazzo; Stretta di neve.
NEVERA, Agg. a Tempo, V. TEMPO.
NEVETA, V. NEVARIN.
NEVODO, V. NEODO.

NEURISMA, s. m. Aneurisma, Sorta di

male noto.

NEZZA, s. f. Nipote e Nezza, La figlia di fratello o di sorella; ovv. La figliuola del figlio o della figlia rispetto all' avo ed al

l'ava.

MARIO DE MIA NEZZA, Bisgenero, Marito di mia Nipote, cioè della figliuola di mio figlio.

NEZZÈTA, s. f. detto per vezzi, Nipotina, Piccola nezza.

NEZZO, s. m. Voce ant. Nipote, ora dicesi NEODO.

NI, Voce antiq. che corrisponde al Nè negativo NI MI NI TI, Ne io nè tu. NIADA, s. f. Nidiata o Nidata, Tanti uc

celli o altri animaletti che facciano nido quanti nascono d'una covata. Una nidiata d'uccellini.

NIANCA, Voce antiq. V. GNANCA. NIARETO, s. m. Nido e Nidiata, Gli uccellini che vi son dentro.

NIARO, s. m. Guardanidio; Endice, Uovo che si lascia per segno nel nido delle galline. Uovo vano.

VA LÀ CHE TI XE UN NIARO, dicono talvolta le nostre donne ad un fanciullino scriato e debole, l'a là che sei uno scricciolo o un ravanello venuto per l'asciutto. V. MOSTRICHIO, PETOLO, BUZaro. NIARSE, v. Covarsi in casa altrui; Appolaiarsi, Cacciarsi in casa altrui e starvi senza discrezione.

NIARSE DEI VERMENEZZI, Impidocchiarsi; Impidocchirsi.

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NICOLOTO, s. m. dicesi l'Abitante nella Parrocchia di S. Nicolò di Venezia. In teinpo antico questi Nicolotti, in gran parte pescatori, formavano una fazione rivale a quelli di Castello, detti quindi Castellani; fazione che si mantenne sino al finire della Repubblica, e che il Governo lasciava sussistere per tener il popolo diviso, come si crede. V. MENDIGOLA.

DOSE DEI NICOLOTI, V. in DOSE. NIDO, V. NIO.

NIETO, s. m. Nidiuzzo, Piccolo Nido, e si dice degli Uccellini.

NIÈVO, s. m. (dal lat. Nepos, con questa progressione, NEPO, NEVO, NIBVO) Voce antiq. ma ch'è in uso tuttavia fra i pescatori Chioggiotti e vale Nipote. NIGUN, Voce ant. lo stesso che NissUN. NIHIL TRANSEAT, Voci latine barbaris che e Locuzione dell'ex Foro, Veneto. Dicevasi Annotare un costituto di nihil transeat, e intendevasi, Fare giudizialmente un atto di opposizione civile o una specie di Veto sopra alcun memoriale presentato alla così detta Serenissima Signoria, l'oggetto della qual opposizione era che non si facessero novità pregiudiziali senza citazione della Parte opponente.

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CANTAR LA NINA NANA, Cantare o Fare la ninna nanna, si dice dell' Usare una cantilena propria per addormentare i bambini nel cullargli.

DIR LA NINA NANA, Maniera fam. Dir altrui una violina o una bibbia d' ingiugiurie; Proverbiare alcuno.

NINAR, v. Ninnare; Anninnare; Cullare. V. SCASSAN Fare ad alcuno la ninna nanna, Barcollare o Tentennare alcuno, V. NINOLAR.

NINARSE, Lellare; Tentennare; Dringolare; Far la ninna nanna; Anninnarsi; Azzicarsi; Ruticarsi ; Bucicarsi, Andar lento nelle sue operazioni; e dicesi fig. NINARSE A CAMINAR, Cioncolare, Camminare movendosi come chi è dinoccolato o slentato sui fianchi, che anche si dice, Muoversi a scarica barili. NINCHE NANCHE, V. TINCHв tanche. NINCOLOTO, V. NICOLOTO.

NINETA, s. f. Ninnerella, dim. di Ninua

e dicesi

per

vezzi.

NINFEA, s. f. Erba. V. TAGIÈRI. NINOLAR, v. Gambettare, Scuotere e Dimenar le gambe, come fanno alcuni per pecca o per inavvertenza. Spingare o Springare, vale Guizzar colle gambe e co' piedi.

NINOLAR UN PUTIN, Barcollare sulle gi

nocchia un bambino.

NINZIÒL, V. NIZIDL.

NIO, s. m. Nido; Nidio; Cestino, Piccolo covacciolo degli uccelli. Cova, T. Agron, si dice propr. il Luogo dove giace l'uccello quando alleva i figli.

FAR NIO, Nidificare; Annidare, Far

nido o Porre il nido.

NIO DE CONII, Conigliera, Luogo dove stanno i Conigli.

NIO DE LE FORMIGHE, Cova; Nido; Tana, Bucherattola dove s'annidano le formiche.

NIO DE SORZI, Topaia, Nido di topi.
NIO DE GALINE, detto fig. Il podice; n

culo.

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NITIDEZZA, s. f. Candore; Bianchezza;

Nettezza; Politezza; Mondezza, dicesi degli abiti e della lingeria monda e netta,

NITIDEZZA DE VOCB, Nettezza; Chiarezza di voce, di mente, di stile etc. NITRO e NITRIO, s. m. Nitro e Salnitro, Sale che si estrae da diverse cose e serve alla composizione della polvere da fuocoAfronitro chiamasiQuella bianchissima efflorescenza, lanugine salina simile alla neve e di sapor nitroso che fiorisce in alcune muraglie.

NITRÒN, s.m. O SODA, s.f. T. di Commercio, Sottocarbonato di Soda impuro, T. de' Chimici. Questa specie di Soda si trova sciolta in alcune acque e per lo più vien dall' Egitto. Si adopera per fare il sapone ordinario ed il vetro.

NIZIOL (colla z aspra) s. m. Lenzuolo. Lenzuolo di due, tre o quattro teli, cioè

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V. SE DE NO.

NOAL, add. Voce agr. Novale, Agg..di
Campo che si lascia in riposo.
NOAR, V. NUAR.

NOBILE, Nobile, V. ZENTILOMO.

Nobili di nave, chiamavansi ai tempi Veneti que'Giovani patrizii ch'erano iniziati come apprendisti nella carriera marina sulle navi pubbliche.

NOBILIR, v. Annobilire o Nobilitare, Or nare, Adornare.

NOBILISTA, V. DoronÀR A LA NOBILISTA. NOBILÒMO, s. m. Nobil uomo, Titolo che davasi per maggioranza ai Patrizii Veneti nel tempo della Repubblica per distinguerli dai Nobili sudditi.

Nobil

UN NOBILOMO, Un Patrizio. NOBILTÀ, s. f. T. de' Setaiuoli, tà o Mantino, Sorta di Stoffa finissima ed assai nota.

NOCENTE, dicesi dagli idioti per INOCEN

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POLASTRI NOCENTINI, che una volta dicevasi POLASTRI INANZOLAI, T. de' Pollaiuoli, chiamansi que'Pollastri morti ch'essi preparano spiumati e sventrati con pezzuoli bislunghi di lardo risaltanti all' intorno per far bella mostra e per invogliare i ghiotti a comperarli. NOCHIER, V. NOSTROMO. NODARÈTO, s. m. Notaiuolo o Notaiuz

zo.

NODARIA, s. f. Notaria e Noteria, La ca

rica di Notaio.

NODARO, s. m. Notaio e Notaro Titolo di pubblico uffizio.

FARSE NODARO, Annotaiarsi, Farsi matricolare e ascrivere tra i notai.

NODARI DUCALI, dicevansi a' tempi Veneti que' Cittadini originarii che per nomina del Collegio erano iniziati alla Cancelleria ducale cioè all' uffizio de' Segretarii regi.

NODARI AI CAMERINI, Que' Notari ducali ch'erano specialmente addetti al servigio del Tribunale de' Capi del Consiglio de' dieci nella formazione di processi criminali, con metodi per lo più sommarii; ed erano quattro. NODO, s. m. Nodo.

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