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MAINAR v. T. Mar, Ammainare le vele, vale Chiuderle, serrarie, piegarle e legarle ad una delle loro antenne.

Caricar basso o Caricar a basso, vale Abbassare, Ammainare le vele o simile

MAINA, Carica abbasso è un Comando d'ammainare alcuna cosa, tirandola con forza col mezzo delle manovre proprie per farla abbassare. Notisi bene che Quando si lascia cader una cosa da sè, si dice Ammainare, e Quando si fa discendere col inezzo d'un imbroglio, si dice Carica a basso.

Mainar in crose O A MEZA ASTA, Imbroncare i pennoni, vale Farli scendere sino alla metà dell'albero e quivi fermargli a modo di croce di S. Andrea (X).

Mainar la vela a meza asta, Assicurare la vela, Calare l'antenna perchè la vela prenda meno vento.

MAINAR LA BANDIERA, Ammainare, sì dice pure dell'Abbassar la bandiera per dimostrazione di rispetto, o per dar segno di volersi arrendere al nemico.

MAISTRAL, O MAISTRO, S. m. Maestro ; Maestrale; Nord-Ovest, Vento fra Ponente e Tramontana.

MAISTRALI, T. de' Naviganti, Maestrali, Continuazione di venti per parecchi giorni provenienti dalla plaga di Maestro o in prossimità al Maestro, come sono Nord-OvestNord; Ovest-Nord-Ovest, etc.

ANDAR VERSO MAISTRO, Maestraleggiare o Maestreggiare, Volgersi verso Ponente.

MAISTRALADA, 8. f. Voce Mar. Furia di Maestro, cioè Disordine prodotto dal troppo soffiare impetuoso di tal vento. MAISTRO, s. m. Maestro, V. Maistral.

MAISTRO, è anche Voce antiq. e vale Maestro, Precettore.

MURO MAISTRO, V. Muro.

MAL, 8. m. Male, Nome generico, contrario al Buono ed al Bene.

Male, per Infermità naturale.
BRUTO MAL, V. MALCADUTO.

MAL CAVALIGNO, T. di Mascaleia, Sculamatti, Infermità che asciuga e disecca le interiora del cavallo, e ne macera il corpo. MAL DA PRETE O DA OGIO SANTO, Mul che

il prete ne godu, Male pericoloso.

MAL CHE NO VORIA CHE LO GAVESSE GNANCA I CANI, Male che il Ciel ne scampi i cani.

MAL DA RIDER, Mal da biacca, Mal da nulla.

MAL DE MARE, V. MARE.

MAL DE OCHI, Ottalmia o Oftalmia dicesi propr. L'infiammazione che viene agli occhi.

MAL DE ORINA, V. ORINA.

Mal de piera, Litiasi. Mal di pietra, cioè di Quella rena pietrificata che si genera nelle reni e nella vescica - Detto fig. Male del calcinaccio; Avere il male del calcinaccio, dicesi in modo basso e in equivoco di Chi è inclinatissimo a fabbricare. MAL DE PONTA, V. PONTA.

MAL DE SANTA MARTA, Emorragia uterina. Malattia di alcune donne.

MAL DESMENTEGÒN, V. DESMENTEGÒN. MAL DE STONEGO, Nausea; Fastidio; Mal di stomaco, Conturbazione di stomaco e voglia di vomitare AVER EL MAL DE STOMEGO IN MAR, Mareggiare o Mareggiarsi, dicesi L'aver quel travaglio di stomaco che molti ricevono dal navigare. SON PIEN

Mal de vogia, Svogliatezza.

DE MAL DE VOGIA, Sono svogliato o pien di lasciami stare.

MAL DE LE DONE, Mali muliebri.

MAL NO FAR E PAURA NO AVER, Piscia chiaro e fatti beffe del medico, Detto proverb. che significa Abbi pura e netta la coscienza e non temere.

ANDIR DE MAL, riferito a Persona, Andar per la mala, e si sottintende via, che anche si dice Correr per la mala via, vale Andare in conquasso, in rovina Darsi al briccone; Imbricconire; Darsi alla scaRiferipigliatura, vale Al mal costume

to a cosa, Guastarsi; Ammezzire; Infracidire o Infracidare, dicesi delle Carni.

ANDAR DE MAL IN PEZO, Dare addietro; Darla addietro; Andar di male in peggio, Peggiorare.

ANDAR MAL UNA coss▲, Ella gli è ita a traverso o itu male.

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AVERSENE PER MAL, Adontarsi; Aver a male o per male; Recarsi a male; Aver a grave una cosa; Gravarsi di che che sia, Averne dispiacere. Digrignare vale Storcersi, Aver per male -CHISE N'HA PER MAL NO SO COSSA FARGHE, Chi l'ha per mal si scinga, e si dice Quando non vi si dà pensiero che altri abbia per male alcuna cosa Co SE SE N'HA PER MAL, Calcio di stallone non fa male a cavalla, A chi si vuol bene non si fa offesa che dolga.

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VOL BEN NO SE SK

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Chi per i suoi cattivi portamenti corre rischio di toccar delle busse o d'esser mortificato.

CERCAR EL MAL COME | MEDICI, Cercare il male come i medici o i cerusici, vale Procacciarselo studiosamente, addossarselo a bella posta Cercar il mal per m2dicina, vale Andar cercando il proprio pregiudizio.

CHIAMARSE EL MAL, Chiamar di lontan le miglia le percosse, il male, il disprezzo, etc. Uccellare a busse; Cercarselo a denari contanti, dicesi di Chi fa delle insolenze, perchè queste si tiran sovente dietro le busse.

DAL MAL NO GHE NE VIEN UN BEN, Il lupo non caca agnelli, e vale che Dalle cose triste non nascono le buone.

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No GH'È MAL PER UNO CHE NO SIA BEN PER L'ALTRO, Non va mai male per uno che non vada bene per l'altro; Danno tuo, util mio; La morte del lupo la salute delle pecore; Lo Speziale ed il Medico fan festa mentre il malato si riduce al verde; Non è mal che il prete non ne goda.

NO CHE SARA TANTO MAL, Sempre non istà il mal dov'ei si posa.

No SA COSSA SIA MAL CHI NU LO PROVA, Corpo satollo non crede al digiuno, Chi gode o trovasi in buono stato non crede le miserie di chi stenta.

Spartir el mal per mezo, Fare un taccio o uno stralcio, vale Recedere da una metà delle pretese reciproche.

STAR MAL IN GAMBE, Stare in tentenne ; Esser debole su'picciuoli ; Portar i frasconi; Esser mal in gambe; Stare di male gambe; Non poter la vila.

VA MAL A FAR LA TAL COSSA, Venir mule di fare alcuna cosa.

VEGNIR MAL UNA COSSA, Misvenire, Aver cattivo successo.

MAL DE LA FORMIGA, chiamasi da' Veterinarii un Male che talvolta si manifesta nel Cavallo, e sono Tumori esulcerati sul

dorso; i cui sintomi sono piccole pustole che qua e là si spargono sul dorso, accompagnate da molto calore e da esulcerazioni con uscita di mareia.

MAL DE LA MARE, dicono i Maniscalchi al Rilassamento della vagina d'una Cavalla o d'una Vacca. I suoi sintomi caratteristici sono Un volume di carne tutta piena di rughe sortita dalla natura, che in poco tempo s' accresce pel concorso d'umori o per infiammazione.

MAL DEL CERVO, detto FIORETO, T. dei Mauiscalchi, Telano, voce Veterinaria, Malattia del Cavallo, i cui sintomi caratteristici sono Intirizzamento convulsivo di tutti i muscoli, polso duro, tensione de' fianchi e della coda, tremori sul collo e nella schiena, respirazione stentata, deglutizione impedita etc.

MAL DEL CORNO o DEL GUIDALESCo, T. de' Maniscalchi, Guidalesco, Ulcere o Piaga esteriore del Cavallo, profonda, sordida, con iscoprimento delle vertebre dorsali. Tutte le piaghe simili si dicono Guidaleschi.

MAL DEL MARALDO, V. MARALDO. MAL DEL MARTELO, detto anche FoNCHRтO, T. de' Veterinarii, Anticuore, Malattia propria del Cavallo e del Bue, che consiste in un tumore al petto con forti battimenti al cuore, per cui cadono a terra e se ne mnuoiono.

MAL DEL ROSPO, dicono í Maniscalchi ad una Malattia del Cavallo, che i Veterinarii chiamano Afte della lingua : i cui segni caratteristici sono il dorso e i lombi della lingua sparsi di ulcerette bianche, per le quali l'animale stenta a mangiare e si lascia cadere il fieno di bocca.

MAL DEL SANGUE, dicono i Veterina

rii volgari alla Dissenteriu maligna, di cui sono talvolta affetti il Cavallo ed il Buo.

MAL FONDÙTO, chiamano i Maniscalchi una Diarrea mucosa, che viene talvolta al Cavallo, i cui segni caratteristici sono Lo sterco meno denso del naturale o mescolato di mucosità, per lo più accompagnato da dolori, che si manifestano per l'inquietezza dell'animale, e pel pestare che fa co' piedi posteriori.

MAL MAZZŮCO, s. m. T. de' Maniscalchi, Letargia, Malattia del Cavallo e del Bue, che fa loro tenere la testa bassa, per lo più appoggiata alla grippia, e li rende insensibili agli stimoli del pungolo e della frusta.

MAL NASSUO, add. Maniera ant. Nato solto cattiva stella; Nato in mal punto, cioè Mal avventurato.

L'È MAL NASSUA SE ME GHE METO APRESso, S'io le pongo la branca addosso, ella sta fresca, ovv. Guai a lei se le metto le mani addosso; e vuol dire La maltratterò.

MALÀ, add. Malato; Ammalato, Infermo. Dicesi però più generalmente AMALÀ. MALACOPIA, V. BRUTACOPIA.

MALAGRAZIA, 8. f. Svenevolaggine ; Svenevolezza; Sgraziataggine; Sgarbalezza; Sconcezza; Graziaccia. Mala manie. ra di trattare. Dicesi anche DESCORTESIA. V.

Graziaccia, peggior. di Grazia, vale Grazia sguaiata - Grazianata, Sinorfia di chi fa il grazioso, il piacevole.

Malagrazia, detto per Agg. a Persona, Sgraziato; Svenevole; Sguaialo: Disavvenente; Disavvenevole. MALAGRAZIA, add. Sgraziato; Sgarbato; Sgraziatello; Smodato, Svenevole; Sguaiato; Sdegnosetto, Agg. a Persona di male maniere di trattare.

MALAGRAZIATA, add. dicesi fam. ad una Donna nello stesso sign. di MALAGRAZIA, che si dice per l'uomo. Vi corrispondono Sgraziata; Sgarbata ; Smodata, e valgono Di modi sgarbati, di male maniere OH CHE MALAGRAZIATA ! 0 che sguaiata! 0 che sgraziata!

MALAGRAZIÈTA, s. f. Sdegnuzzo, Piccolo dispetto.

MALAIZZO, V. Malatizio.

MALALENGUA, s. f. Malalingua o Mala lingua, Maldicente.

MALAN, 8. m. Malanno o Mal anno, Disgrazia o miseria,

Detto talvolta per Malafatta, Errore, Fallo, Svista. V. MALANÈTO.

Aver el malán e la gIANDUZZA, Aver da un lato il precipizio, dall'altro i lupi; Aver il male e le beffe.

AVER EL MALAN E LA MALA PASQUA, Al mal fargli male; Aver il malanno e la mala pasqua, Si dice allor che ad alcuno si aggiunge male a male.

CHE GHE VEGNA EL MALAN, Malanno che gli colga; Il malan che Iddio gli dia; Il primo sia a scontrar il malun che Iddio gli dia, Sorta d'imprecazione. V. GIAN

DUSSA.

MALANDA, add. Malandato, Condotto a mal termine.

In altro sign. Mal parato; Mal in ordine; Malassetto; Male assettato ; Sciamunnato, Mal vestito.

MALANDRE, 8. f. dicono i Maniscalchi ad una specie di malattia del Cavallo, la quale consiste in Esulcerazioni trasversali dietro al ginocchio delle gambe anteriori. MALÁNEMO, 8. m. Maltalento; Malevolenza; Malivoglienza, vale Odio.

DE MALANEMO, posto avverb. A malincorpo; A malincuore. MALANÉTO, O MALANÒTO, 8. m. Erroruccio; Erroruzzo; Fallo; Peccato; Svista; Sbaglio. Ed anche dinota sventura, lieve malanno, ec.

MALANOSO, Facimale, Agg. a Fanciullo insolente. V. BECONCELO e REBEGOLO. MALAPĖNA, avv. Appena appena ; A mala pena.

MALARSE, v. Ammalare o Ammalarsi ; Ammalattire; Malare; Dare in malattia in male. EL S'HA HALA, Ammalò. Più spesso però usasi AMALARSE.

TORNARSE A MALAB, Ricader malato, Ammalarsi di nuovo. V. REFRESCAR MALASPESA, s. f. e per lo più in plur. MALESPÈSE, Spese accessorie; Spese aggiunte; Giunta di spese.

MALASSETAO, add. Voce ant. Malassetto, Che non è in assetto, Scomposto, Mal acconciato.

STONEGO MAL Assetio, Stomaco mal assettuto; e tanto può dirsi in sentimento proprio per qualche indisposizione dello stomaco, quanto in figurato per Essere di malavoglia, di male gambe e disgrado, Non aver disposizione a che che sia. MALATA, V. AMALAIZZO. MALATIA, 8. f. Malattia ; Infermità.

Esserche de le MALATIE PER VOlta, Essere andazzo di malattie; Esservi influenza di malattie.

MALATIÈTA, 8. f. Malalliuccia, Piccola malattia.

MALATIZIO, V. AnalAizzo. MALAVERTIO, add. Voce ant. Malavveduto; Disavveduto; Incauto. MALBIA, (quasi Mal abbia) Maniera minaccevole Guai; Dio non voglia ; Dio mene liberi o me ne scampi; Guarda la gamba; Guai a me; Tristo a me.

MALBIA LU, Guai a lui; Tristo lui.

MALBIA AVER BISOGNO DEI ALTRI, V. Bi

SOGNO.

MALBIGATO, add. T. ant. Malbigallo, Cat

tivo uomo.

MALCADÙTO, 8. m. O BRUTO HAL, Mal caduco; Golta caduca; Epilessia ; Benedetto; Morbo sacro, Sorta di male notissimo. Qui caduto in luogo di caduco è idiotismo affatto triviale.

Anche il Cavallo ed il Bue sono talvolta soggetti all'Epilessia, i cui sintomi caratteristici sono Tremore e caduta precipitosa a terra, agitazione violenta delle estremità, stridore e forte clausura de' denti, schiuma alle labbra, battimenti di fianchi, insensibilità alla sferza; talvolta suppurazione involontaria di fecce e di orina, e occhio stravolto ed immobile.

MALCÒTO, add. Guascolto, Mezzo cotto. | MALCREÀ, ) MALCREANZA,) add. Malcreato, Inci

vile.

MALEDEGNO, V. Malign▲zo.

MALEDETAMENTE, avv. Strabocchevolmente: Eccessivamente; e Pessimamente. MALEDETO, add. Maladetto e Maledetto; Contrario di Benedetto.

MALEDETO COME LE PISTOLE, Furbo in cremisi ; Astutissimo; Mascagno.

SIA MALEDETO Ti e chi te calza, Sorta di imprecazione, detta per impazienza, Sia benedetto Iddio; Malan che ti colga.

SIA MALEDETO CO TO VISTO LA PRIMA VOLTA, Maladetto sia il giorno ch' io la prima volta ti vidi. Maladetto sia il ben che l'ho voluto.

MALBDETA QUELA PIERA CHE M'HA FATO, CASCAR, CHE M'HO QUASI SCAVEZZI EL COLO, Gavocciolo a quella pietra, io ho dato un

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MALEDETONAZZO, add. Maledettissimo, in sign. di Assai cattivo.

Vale pure talvolta per Furbo; Astuto; Destro; Avveduto. MALEDIZIÒN, s. f. Maladizione o Maledizione, contrario di Benedizione.

AVER LE MALEDIZIÒN ▲dosso, Avere la maladizione addosso; Aver la fortuna contro Aver la disdetta.

MALEFİN, s. m. T. Ant. Malfine; Cattivo fine.

FAR LE MALEFIN, Far tristo o cattivo fine; Finirla male.

MALEGA, 8. f. Malaga; Vino di Malaga. MALEGNAZO, V. MALIGNAZO. MALESTENTE, avv. A malo stento; A mala pena ; Appena appena.

FAR LE MALESTENTE, Stiracchiare le milze; Viver di limature; Stare a stecchetlo, Vivere mendicamente e in miseria. V. STENTO.

MALÈTO, 8. m. Maluzzo; Indisposizion

cella.

MALEVOLE, add. (coll'e aperta) Malevolo;
Malivolo; Malevogliente.
MALFIDENTE, o Diffidente, Sfidato; Sfi-
duciato, Che non si fida.

MALGA, 8. f. Voce Lombarda ma conosciuta anche in Venezia, ed è lo stesso che MANDRA. V.

MALGAMAR, v. cominciato ad usarsi da pochi anni, Amalgamare, Far l'amalgama dell'oro, dell'argento e dello stagno etc. col mercurio. Più vernacolo ed antico è INCORPORÅR.

MÀLGARI

MALGARİTA

8. f. Margherita, Nome

proprio di Donna, la prima forma è fanciullesca o vezzeggiativa. MALGARITER, lo stesso che MARGARITER. V.

MALGAROTA, V. MARGAROTA.

MALGHÈSE, 8. m. da MALGA, lo stesso che VACHER.

MALGOVERNO, 8. m. Dissipatore; Scialacquatore.

MALGUALIVO, add. che anticain. dicevasi MALAVALIO, Disuguale o Diseguale; Disguagliato, e meglio Broccoso, dicesi del Filo che ha qualche gruppo, che rileva sopra di esso e gli toglie l'esser agguagliato. SEDA MALGUALIVA, Seta broccosa. MALIAZO, T. Antiq.. lo stesso che MALI

GNAZO.

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OMO DE GENIO MALIGNO, Uomo di cattiva cottoia, Inclinato per suo carattere naturale a far male altrui. MALIMPRESSIONARSE, v. Male impressionarsi; Male imprimersi, Formarsi nel la mente un'idea sinistra contro chi che sia. MALIMPRESSO, add. Male impressionato, Prevenuto in disfavore d'alcuno. MALINCONIA, 8. f. Melanconia; Malinconiu, Mestizia, Tristezza che anche dicesi Abbattimento. Mattana, Specie di Malinconia nata da rincrescimento e dal non saper che si fare, e quindi Morir di mattana.

GRAN MALINCONIA, Malinconiaccia.

VARDE CHE MALINCONIE CHE GHE VIEN! Guardate qual estro, qual umore, qual ticchio lo assale o lo piglia o lo accende! Dicesi di persona stravagante.

LA MALINCONIA NO VAL BEZZI, Niun pensiero non pagò mai debili, e vale che La afflizione è inutile, giacchè essa non rimedia ad alcuna cosa.

PASSAR LA MALINCONIA, Passar la noia, la melanconia, vale Addormentarla, Rintuzzarla.

MALINCONICHİR, v. Immalinconichire ; Far malinconia, Rattristare, Affliggere. MALINCONIÈTA, 8. f. Afflizioncellu. Afflizioncella di cuore.

MALINCONISMO, s. m. Ipocondria, Umor melanconico.

MALINCREANZA, 8. f. Malacreanza ; Incrcanza, Impolitezza.

MALISTENTE, Modo avverb. Lo stesso che MALESTENTE, V.

MALİVOLO, T. Ant. lo stesso che MALEVOLO. V.

MALIZIA, 8. f. Malizia, detto per Astuzia. Nel dim. dicesi Malizietta.

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MALMESSO, dicesi da noi ancora per Mal posto; Mal collocato ; Mal allogato.

LA XE UNA COSSA MALMESSA, Sta a pigione, si dice per metaf. di Tutte le cose mal collocate o fuori del proprio luogo. MALMONTA, add. Stuonato; Svogliato: Pieno di lasciami stare, V. ILONA. MALNASSENTE, 8. m. Nascenza morbosa Piccolo enfiato, Ciccione o simile che venga di per sè in alcuna parte del corpo. MALNASSUO, add. Mainalo, Detto ad uno per disprezzo.

MALORA, 8. f. Malora, Ruina, perdizione.

ANDAR IN MALORA O ESSER SUL CARO DE LA MALÒRA, Esser alle macine, dicesi di Chi ha mancanza di avere ed è spiantato Aver fatto ambassi in fonde, di Chỉ ba mandato a male il suo, che anche dicesi Esser per le rovinate; Aver fatto spiano · Andar per la mala o per la mala via, vale Andar in conquasso, in rovina TOTO ME VA IN MALORA O a la malora, Tutto mi va a bioscio, alla peggio, a catafascio, all'ingiù.

A ANDAR IN MALORA NO GHE VOL MISERIA, La rovina non vuol miserie, È inutile il risparmio quando taluao non può sperar di risorgere.

VA IN MALORA, Malan che Dio ti dia e la mala pasqua; Va alle birbe; Va alle forche; Va a farli rastrellare; Fiamma del Ciel sulle tue trecce piova, Specie di imprecazione.

IN TANTA MALORA, Modo avv. In dileguo; In Orinci; Addio riveggio; Dio sa dove VA IN TANTA MAlora, Va al diavolo.

-

MO VIA, IN MALORA, CHE A LE TANTE TË VEDO, Sia ringraziato Dio che alfin ti riveggo; ovv. Finalmente ti riveggo.

STAR IN TANTA MALORA, Stare in capo al mondo: Stare in Orinci, Lontano.

TRAR IN MALORA LE COSSE, Getlar il lardo a' cani, si dice dello Straziare, Dissipare, Consumare, Guastare, Scassinare che che sia.

MALÒRCEGA (coll'o chiuso), È una specie di eufemismo usato in luogo di malora, onde mitigare il mal senso di quest'ultima voce, come Diambarne o Diascaze per Diavolo e simili-IN MALORCEGA, In malorcia; In malora; In mal punto; Domine fallo tristo, Sorta d'imprecazione.

INDE IN MALORCEGA, Andate in malora, civè Alla malora, al diavolo.

MO VIA, IN MALORCEGA, Mo via, in nome di Dio; Che il malanno ti colga; Che ti venga la rabbia, Espressioni d'impazienza e Specie d' interiezione eccitatoria.

VOLER LA SO MALORCEGA, Voler la sua malorcia o la sua malora, cioè Il suo malanno o rovina o il suo peggio.

AVER DA UNA BANDA LA GIANDUSSA, DA L'ALTRA LA MALORCEGA O LA MALOR▲, Aver da un lato il precipizio, dall'altro i lupi. Na per tutto pericoli o discapiti. V. GIANDOSSA. MALOTO, 8. m. dicesi per MALETO, ditn. di inale, nel seguente dettato.

ESSER DE MALOTO, Essere stranuccio, Al

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BUTARSE MALSAn, V. Butir. MALSENTIR, 8. m. - AVER UN CERTO MALSENTIR, Aver un non so che di lasciami stare, Esser di mala voglia, e non saperne il perchè. MALSESTA, add. Sguaialo; Svenevole, Di mala grazia Sguaialuccio o Svenevoluccio, direbbesi nel diminutivo.

In altro sign. Mal posto; Malagiato; Malassello; Scomposto; Mal collocato.

In altro ancora, Malazzato; Indisposto; Bacato, Bacatizio, dicesi per Agg. a Persona di poca sanità.

In altro, Ma'polito; o Malpulito, Polito goffamente.

MALSTAR, 6. m. Svogliataggine; Indisposizione; Disagio; Noia. V. LASSAMESTÅR. MALTA, s. f. Malla, Calcina mescolata coll'arena per murare.

FAR LA MALTA, Intridere la calcina, cioè Mescolarla con arena per poter murare. MALTA GRASSA, Grassello, Fior di calcina per uso di commettere le pietre con

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MALTEMPO, dicesi anche fig. Burrasca, o Tempo burrascoso, e si prende per Disgrazia ond' altri sia minacciato, pericolo di calamità - Tempo infruscalo o rabbruscato, direbbesi alludendo a Persona che avesse viso arcigno o raggrottate le ciglia o aria minacciosa etc. V. PEGIO O MUSO. MALTRATO, 8. m. Maltrattamento, Ingiuria, Offesa della persona. MALUGUAL, add. lo stesso che MALUGUÀLivo, V.

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MALUSA, add. Inviziato; Viziato; Malavvezzo; Mal avvezzato; Male allevalo. MALUSAR, v. Inviziure; Viziare, Corrompere, Guastare.

MALVA, Erba nota. V. NALBA.

MALVASIA, 8. f. Malvagia o Malvasia ; Greco o Grechetto, Vino navigato, assai conosciuto, che ci viene dalle Isole del Levante.

Greco, chiamasi anche il Luogo o la Bottega dove il detto vino si vende. MALVASIÒTA, 8. f. La Moglie o Femmina di Colui che vende malvagia. MALVASIÒTO, 8. m. Venditore di malvagia.

MALVERSAZIÓN, 8. f. Amministrazione infedele, Infedeltà, Dilapidamento. MALVISCHIO, 8. m. Malvavisco, T. usato in Contado, ed è il nome d'un'Erba, detta altrimenti da' Veneziani NALBON, V. MALVOLENTIERA, avv. Malvolentieri, Controvoglia. Malvolentierissimo è il superlativo.

MALVOLÈR, 8. m. Malavoglienza o Malevolenza e Malvolere, Il voler male, Odio, Cattiva volontà. MALVOLÈR, v. Malvedere, Veder di mal occhio, Odiare alcuno.

MALZABATA (colla z aspra) add. Malazzalo; Malaticcio; Malescio; Malcubato; Male ammannalo; Mal temperato a sanità. Indisposto Mulandato, dicesi propr. di Chi per malattia ha perduto il colore o ha dato, come dicesi, nelle vecchie.

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Parlandosi di qualche Opera, Acciabattato; Abborracciato; Malfatto. MALZONTO, add. Malarrivato, Arrivato in mal punto.

MAMA, 8. f. Mamma, Voce fanciullesca, che vale Madre.

CARA MAMA, Mammuccia, Detto per vezzo. BASAR LA MAMA PER LA FIA, lo stesso che VOLER BEN A LA MAMA PER LA PIA, V. BEN. MAMADA, 8. f. e nel plur. MAMÃE, Azione da Mano, Scimunitaggine; Scempiaggine; Balordaggine - QUESTE XE TUTE MAMAE. Queste sono sgangherataggini, Quando uno esce fuori in una società con qualche discorso mal a proposito. MAMALUCAR, v. Stupidire, v. n. Divenire insensato, stupido Talor a dicesi per Ingrognare, Aver il viso ingrognato, cioè col broncio.

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MAMAO! O MARMAO! ed anche MARMEO! Sono specie di esclamazioni tanto di maraviglia, quanto di negativa. Per esempio, se taluno chiede; Volete cedermi la tal cosa? l'attro risponde Manmio! o MARMEO! e vuol dire: No, per certo. Se taluno dice Era un cune grande come un bue, l'altro dice MARMAO! o simili, e vale Bagattelle! ec.

MAMARA MUSO DA MAMARA, lo stesso che VISDECAZZO e COGIÓN. V. MAMO. MAMÈTA) MAMINA ) 8. f. Mammuccia, detto per

MALVERSAR, v. Mal amministrare; Sparnazzare, e dicesi tanto nel sign. di Scialacquare le proprie sostanze, quanto e specialmente in quello di Rendersi infedele nell'amministrazione delle cose altrui. V. IN- MAMO, add. Coglione; Sciocco; Mazzamar

TACAR.

vezzo.

rone, Agg. a Uomo.

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MAN, in T. di Giuoco, Mano; Girala, I dare un determinato numero di carte in giro a ciascuno de'giuocatori Gila, dicesi quel Colpo che in diversi giuochi trae ciascuno de' giuocatori l'un dopo l'altro AVER LA MAN, Aver la mano o la gila; e così Perder la mano o la gila, Perder il diritto del colpo che toccherebbe.

BONA O CATIVA MAN DE CARTE, Buonu o Calliva dala.

MAN, parimente in T. di Giuoco, Bazza, Numero di carte che si piglia volta per volta agli avversarii, e che colui che le vince pone davanti a sè in un mucchio.

Man a picolòn, Mani spenzolate v ciondoloni o spenzoloni, Mani pendenti.

MAN BONE DA TOTO, Mani benedette.
MAN DE PUINA, V. PUINA.
MAN TOFOLOTA, Mano pienotta, Gras-

sotta.

MAN ZONTE, Mani giunte o aggiunte o impalmale.

MAN, T. de Setaiuoli, Faldella, dicesi di Più matasse o mnatassette di seta unite insieme, di cui si formano le trafusole. V. TRAPUSULA.

A FAR I PATI SOI NO SE SE SPORCA LE MAN, Niuno si dee vergognare dell'arte sua. AVER A LA MAN una cossa, Avere alle muni o fru mano e Tener fra mano, vale Avere in pronto.

AVER LE MAN porie o sause, Aver le mani forate o la mano larga, Esser prodigo. AVER LE MAN LONGHE, Aver le muni fal

te a uncino o le mani lunghe; Esser lungo di mano, Esser facile a rubare.

AVER LA GRAN MAN, T. de' Giuocatori, Essere in delta, in fortuna.

ÅVÈR LE MAN NETE, Esser vergine; Aver le mani vergini di alcuna cosa, Non avervi avuto parte.

AVÈR MAN CHE SA FAR DE TUTÓ, Essere o Aver la mano di Dio, valgono Essere o Riuscire eccellente, ottimo, squisito in alcuna cosa.

AVER MAN CON UNO, Aver buona mano con alcuno; Aver entratura con uno, Aver accesso, o maniera d'introdursi, d'insinuarsi ad alcuno.

BASARSE LA MAN, Fare a bocca baciata; Poter leccarsene le dilu, Contentarsi del poco.

BATER LE MAN, V. BATER.

CALAR IN MAN, Ogni buon cotto a mezzo torna, dicesi Quando l'assegnamento fatto d'alcuna cosa riesce assai meno cho tu non credevi. Fur fico; Dare in ceci o in budella, Non rispondere all'aspettativa.

CHI DE MAN, o meglio Co MALA MAN NON PRENDE, CANTON de casa rende, Provv. vulgatissimo. A chiunque in casa perde, se ladra o infedel man non prende, canlon di casa rende, e significa che Le cose che si perdono in casa, se non vengono rubate, alla fine si rinvengono.

COMPRAR DE PRIMA MAN, Comperare di prima mano o di prima giunta, parlandosi di derrate venali, Comperarle dal primo che le ha. Di seconda mano, intendesi da uno che le ha comprate la prima volta; E così di terza o di quarta mano. COSSA A LA MAN, Cosa manescu, Da potersi aver prontamente in mano.

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OMO A LA MAN, Vomo di semplici maniere, di facile accesso, che volentieri si presla in altrui servigio, ec.

(RESSER IN MAN, V. CRE8SEB.

DAR A MAN FORAE, Dare a larga muno; Lurgheggiare.

DAR LA MAN, Dure o Aver le prese, Concedere o Ottenere che altri delle parti sia il primo a pigliare.

DAR LA MAN A UNA PUTA, Impalmare una fanciulla; Giurare una sposa.

DAR LA MAN AL MARINER, Dar palmata, Toccar di mano che fa il Marinaio al padrone della nave, accordandosi al suo servigio e prendendo la caparra.

DARSE LA MAN, Impalmarsi, Congiunger palma a palina.

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MAN D'ATORNO, lo voglio arrabattarmi fin che fato mi resta.

Dar una man in TEL MUSO, Dar delle mani sul muso altrui, Percuoterlo sul viso. DE SO MAN, A sua mano, cioè Da sè NO LE XE DE SO PÌÉ MA DE SO MAN, Specie di motteggio, onde si vuol dire che l'apparente bellezza d'una Dónna non è naturale ma fattizia, cioè composta di sua mano. DO MAN DE CHIAVE, Due volte di chiave, Due girate per chiudere.

ESSER DRIO CO LE MAN E COI PIE A PAR Una coss▲, Spogliarsi in camicia, in capelli, in fursetto; Mettercisi coll'arco dell' osso, e valgono Fare ogni sforzo.

ESSER UNO IN TE LE MAN DEL SIGNOR, Esser colla morte in gola o in bocca; Essere al lumicino; Essere alla candela o la candela è al verde, Vicino a morire.

FAR MAN BASSA, Far macello; Trucidare; Far un fucco, una strage, uno scempio; Far man bassa, dicesi d'an Esercito — Alterrare; Abbattere; Smantellare ; Rovesciare; Distruggere; Flagellare e Far man bassa, direbbesi d'altre rovine. Laorår de man, Lavorar di mano, detto fig. vale Rubare - Nel sign. di Percuotere, V. MENAR LE MAN in MENÅR. LAVARSE LE MAN, detto metaf. Lavarsi le mani di che che sia, vale Non se ne impacciar più, Non voler tenerne più conto, Non voler più briga MB LAVO LE MAN DE STO AFår e no voi più SAVERGHENE, Me ne lavo le mani, e non voglio più briga.

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MAN ▲ casa, Il giuocar di mani dispiace infino a' cani o ai pidocchi, e vale Esser cosa incivile e molesta lo scherzare con percosse od altro atto, che rechi altrui dolore o fastidio - TEGNI LE MAN A CASA E LA LENGUA DRENTO DEI DENTI, Date che non si dolga e dite che non dispiaccia, Non offendete chi che sia nè in fatti nè in parole.

METER LE MAN DA per tuto, V. METER. METER UNA MAN ADOSSO SE TE METO UNA MAN ADOSSo! Se ti pongo la branca addosso! Dicesi in atto di minaccia e s' allude alla mano che afferra.

Meter le man in PASTA, Mettere o Porre le mani in pasta, Incominciare. OMO A LA MAN, V. OMO. ONZERSE LE MAN, V. ONZER.

PORTAR UNO IN PALMA DE MAN, V. PALMA. RESTAR CO LE MAN PIENE DE MOSCHE, V. RESTAR.

SCALA DA MAN, V. SCALA.

SLARGAR LA MAN, V. SLARGAR.

STAR CO LE MAN INCROSAE, Star cortese o Recarsi cortese, Starsi colle braccia avvolte insieme appoggiate al petto.

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Tegnia a man, Risparmiare; Sparagnare; Tener conto; Far masserizia. Tegnir a la mans, Tenere a mano, vale Aver manesco, pronto per l'uso.

TEGNIR MAN O TEGNIR TERZO, Tener mano o di mano; Tenere il sacco o Regger tra mano, È aiutare a uno a far male. Tanto ne va a chi ruba quanto a chi tiene il sacco o tiene mano. Tener piede mentre altri scortica Tener la mula o Regger la gatta; Fare spalla è Reggere il lazzo agl' innamorati.

TOR LA MAN, Guadagnare o Levar la mano, dicesi del Cavallo quando non cura più il freno TOR LA MAN A qualcun, Antivenire o Prevenire alcuno, Far una cosa avanti che altri la faccia, che anche si dice Furar altrui le mosse LASSARSE TOR LA MAN O LASSARSE TOR SU DA LA MUGÈR, Lasciarsi cavalcare o signoreggiare dalla moglie.

TOR SU LA MAN Far pratica; Impratichirsi.

TOR PER MAN QUALCUN, Canzonare; Uecellare; Proverbiare; Beffare alcuno.

VEGNIR A LE MAN, Venire alle mani, cioè Azzuftarsi, che anche dicesi Menar le mani Venire o Pervenire alle mani o a mano, vale anche Capitare, Occorrere, Dar nelle mani.

UNA MAN DE FIGHI, UNA DE PERSEGHI, ● UNA DE FOGIE, Un suolo di fichi secchi e uno di pesche, un suolo di foglie etc. Per ordine, un sopra l'altro. Stratificare, Disporre a strati.

UNA MAN LAVA L'ALTRA E TUTE DO LAVA LA FAZZA, Fare a giova giova, Aiutarsi l'un l'altro. V. DATOLI.

ZOGO DE MAN, Giuoco di mano, vale Bagattella, Atto di giuocolatore. E per met. vale Inganno, Artifizio, Frode. MAN, 8. f. T. de' Pesc. Sorta di produzione marina del genere degli Alcionii, detta da Lina, Alcyonium exos. Essa presenta una figura arborescente, di sostanza come coriacea, di colore giallo carico, sparsa di papille stellate, in cui annidano i polipi che la formano. Dalla figura, che spesso rappresenta palmata e divisa in quattro o cinque lobi allungati, quasi a guisa di mano, ebbe il nome vernacolo.

MANA, 8. f. Manna, Sugo concreto bianco o giallastro, che ha della natura dello zucchero o del mele, di virtù solutiva, che serve agli usi della medicina.

UNA MANA, Una manna, cioè Una cosa preziosa, prelibata, saporitissima.

STO AEITO ME XE UNA MANA, Quest' abito m'è prezioso, cioè Opportuno per ripararmi.

STOABITO ME VA una mana, ii va per l'ap punto; Mi va bene; M' uttaglia.

MANARETA, 8. f. ) Piccola scure.
MANARİN, 8. m.)

MANARIN DA MARANGON, Scure; Accella, Specie dl Mannaia con manico corto usata da' Falegnami e da' Carradori.

¡ MANARÒNA, 8. f. Accettone, Accetta gran

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