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PEZZA, s. f. Pezza, Un poco di pannolino. Taccone, Pezzo di panno con cui si rattoppano i vestimenti METER LE PEZZE, Rappezzare; Rattacconare; Racconciare; e dicesi propr. de' panni e meglio ancor delle calzette.

PEZZA DA FREGAR O FORBIR, Strofinacco; Strofinacciolo; Sfregatoio, Cencio molle o stoppa o capecchio, che si possa tener in mano per istrofinar le stoviglie Batuffolo o Vello, dicesi Quel cencio che si adopera asciutto. Forbitoio.

PEZZA DA CULO, Pezzolina; Pezza da cesso; Pezza cu aia o culare.

PEZZA DA PASSAR, Torc fece o o Torcifecciolo, Pannolino col quale si preme la feccia. PEZZA DA PELI, T. de' Barbieri, Strofinacciolo; Forbiloio; Bavaglino, Pezza o Cencio di cui i Barbieri si servono per nettare i rasoi quando radono la barba.

PEZZA DA STÓMEGO, V. STONEGHÌN.
PEZZA DA STRISSAR, V. STRISSÅR.

PEZZA DA TACIAB, T. Mar. Fionco, Corda che passa per le pulegge della taglia di maestra e del taglione, alla quale si applica la forza de' Marinai per issare l'antenna.

Pezza o Zonta, T. de' cappellai, Fiunchetto, Nome che si da à quelle pezzuole sottili fatte di pelo più scelto, onde talvolta i Cappellai cuoprono le parti più apparenti d'un cappello.

PEZZA DE FORMAGIO, Forma o Girella di cacio.

PEZZA DELLE DONE, Pezza.

PEZZA DE TELA O DE PANO, Pezza, e vale anche La tela intiera di qualunque materia DA LA MOSTRA SE CONOSE LA PKZZA, met. A' segnali si conoscon le palle; Gli usini si conoscono a' basli, Dalle azioni si conosce la morale di uno.

PARER UNA PEZZA LAVADA, Fure o Avere il viso di panno lavato, e vale Smorto. PEZZA DE TERA, Pezzo di terra, La parte di uno o più campi.

PEZZA, Voce nuova che usasi ne' processi criminali; Pezzo, ed è una Parte riunita del processo, e talvolta un Documento solo. PEZZA add. Pessat, Toccato, cioè Con macchie di varii colori, com'è il mantello di qualche cavalio, che secondo le sue varieta dicesi Nero pezzalo, Scuro pezzalo; Buio pezzato.

ABITO PEZZA, Abito rappezzato o ralloppalo. V. TACONÀ. PEZZENTE, add. Pezzente o Peziente; Accattapane; Accattatozzi. 1 bisogno lo scanna. Andar pezzendo.

PEZZENTE E BARON, Avere un piè in bordello e l'altro allo spedale, Di chi è vituperoso e mendico. PEZZÈTA, 8. f. Pezzetta; Cencerello ; Pezzolina; Pezzuola, Piccola pezza o cencio.

PEZZETA DE COLOR, Pezzetta o Bambagello, Buratto tinto in rosso che serve per liscio e v.en di Levante Tornasole, si dice Una tintura incorporata in alcune pezzette di seta, che serve a tignere varii li

quori per iscoprir l'acido che in loro si

trova.

METER LA so peZZETA IN TUTO, Mettere la lingua o il becco in molle, Si dice di Chi entra a ragionare in cose che nulla gli appartengono. Metter le mani in ogni intriso, vale Ingerirsi in ogni cosa. Dar di becco in ogni cosa, è Voler fare il saccente in ogni cosa.

AVÈR LA SO PEZZÈTA, detto fig. Aver l'amante, l'amica, l'amanza, la druda, la concub na, che che ella siasi.

Pezzeta de lanchìn, V. LanchìN. PEZZÈTA, s. f. Pezzetta, nel signif. di Cencio.

Abbiamo in proverbio, L'AGO e la pezZETA MANTIEN LA POVERETA, cioè Anche la dona povera può mantenersi decente, quand'abbia ingegno di racconciarsi. PEZZETİN, s. m. Pezzettino o Pezzolino, dim. di Pezzetto o Pezzuolo. Piccolo pezzo di che che sia Brandellino; Limbel'uzzo, Pezzetto di pannolino.

PEZZÈTO, s. m. Pezzetto; Pezzuolo, dim. di Pezzo. Un pezzello di pune. Tagliare il pane o altro in pezzetti. Qualche pezzuolo di legno. Malva tagliata a pezzuoli

minuti.

UN PEZZETO DE TEMPO, Un pezzuolo o Un pezzetto; Un buon pezzetto, valgono Un piccolo spazio o tratto di tempo. PEZZO (coll'e larga) s. m Pezzo, Parte di cosa solida.

Pezzo e nel dimin. Pezzuolo; Pezzello, dicesi per Frusto, Brano o Brandello di che che sia.

Pezzo si dice per Quantità di tempo o di luogo: come Un buon pezzo; Un gran pezzo; Un pezzo fa; Un pezzo prima, e simili; ovv. Gran pezzo; Buona pezza Xe un gran pezzo, È lungo tempo o Lungo tempo è GHE voria un pezzo a dir tuto, Lungo sarebbe, Mincherebbe il tempo a dir tutto; Ci vorrebbe un gran pezzo o gran pezza o buona pezza.

Pezzo d'artiglieria o Pezzo assolutam. si dice l'Artiglieria medesima.

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Pezzo d'asino; Pezzo di ribaldo, briccone e simili, si dicono per modo di villania. PEZZO DE PANO) V. CAVEZZO. PEZZO DE TELA) PEZZO DE TERA, V. Pezza.

PEZZO IN GIAZZ.o, Gelato, Quei pezzi di gelati artifiziali, che si prendono alle botteghe di caffè.

PEZZO PERPETO, Capolavoro, Capo ben lavorato.

ANDAR A PEZZI E A BOCONI, Non se ne tener brano; Cascar a brani, dicesi di Veste. FAR IN PEZZI, Far in pezzi; Fare in ischegge, in pezzetti, in rocchietti.

TRAR A PEZZI E BOCONI, Mandare o Fare in pezzi.

DAR FOGO AL Pezzo, Dar fuoco alla gi

randola, Venire a risoluzione. Dar le vele ai venti, figur. vale Cominciare risolutamente che che sia.

PEZZO (coll'e stretta) s. m. Abete o Abeszo, Sorta d'albero. V. ALBRO. PEZZOLATAR, T. Agr. V. Impezzolatår. PEZZOLO (coll'o stretto) s. m. e più comun. PEZZOLI, Cicerchia, chiamata antic. Ervo, Legume notissimo di scorza bianca, nato da una Pianta detta da'Sistem. Ervum Ervilium.

PEZZON, acer. di Pɛzzo, in sign. di Quantità di tempo XE UN PEZZÒN Lungo tempo è, o Un buɔn pezzo, o Un gran pezzo, Un gran tempo. PEZZÒN, s. m. T. de' Pesc. Caniccio, Arnese tessuto di cannucce palustri che serve a molti usi tanto domestici che per la pesca e per le ortaglie. Chiamasi particolarmente con tal nome quel Graticcio, ch'è tessuto colle cannucce palustri parallele ad una ad una, a differenza delle GRISIOLE, le quali lo sono di più cannucce a manipoli. In Venezia è più conosciuto col nome di GRISIOLA. Anche nel Pelesine dicesi PEZZON. PEZZOTO, acc di Pezzèro, V. questa voce nel secondo signif.

Da là un pezzòto, Alquanto tempo dopo; Un pezzuolo dopo.

PI, Più, avv. che dinota maggior quantità in comparazione. V. Più.

NON POSSO PI, Non posso più. PIÀ, s. f. T. de'Pesc. detto anche Piåda, vale Pigliata, ma lo dicono nel sign. di Pesca; Pescagione. V. PICHIATA.

FAR UNA PIA, Far una pesca. PIACARAGUÕLI, Voce disprezzativa che davasi dai Castellani ai Nicolotti, lo stesso che PIAGRANZI, V.

PIACER, s. m. Piacere, Diletto..

PICOLO PIACER, Piaceruzzo o Piaceruecio, dimin. di Piacere.

GAVEMO EL PIACER DE DARGHE UNA BONA NOVA, Ci gode l'animo di recarle una buo

na nuova.

AVER PIACER O DISPIACER D'UNA COSSA, Sentir bene o male una cosa.

LA ME FARA SEMPRE PIACER, Essere al piacere d'alcuno, vale Essere pronto a servirlo. Io sono al vostro piacere.

MINUTI PIACERI, chiamansi da noi Quelle spesuzze che si fanno per divertimento, secondo lo stato rispettivo delle persone.

PIACERI MINCHIONI, Piacer del Magno'ino, detto proverb. che è durar gran fatica con pochissimo pro.

PIADA O PICHIADA. Lo stesso che PICHIATA, V. PIADENA, s. f. Concola e Catinella, Vaso di legno, a guisa di piatto grande ad uso di cucina.

PIADENA DA RISI, Tafferia, Arnese di legno a foggia di piatto grande in cui si mondano i risi, ovvero s' infarina la frittura.

PIADENA DA SOLDai, V. Vernegål. PIADENOTA, s. f. Piccola tafferia. PIADEZAR, v. Voce ant. Piatire, Disputare o Perorare la causa.

PIADO, s. m. Voce antiq. Piato; Lite, Disputa.

PIAGA, 8. f. Piaga · Guidalesco, Ulcere o lesione, che si fa nel dorso delle bestie da soma, o in altra loro parte.

PIAGA INCRUDELI▲, Piaga infaonata, Tumore o cosa simile, che incrudelita sia divenuta di color tra rosso e paonazzo. PIEN DE PIAGHE, Piagoso. NETAR LE PIAGHE, V. Netir. SERARSE LA PIAGA, Richiudere, parlandosi di piaghe od altro, vale Saldare.

TOR EL BUS DEl cul per una piaga, Non super distinguere i testicoli dai paternostri, e vale fig. Non saper distinguere una cosa dall'altra.

EL MEDEGO PIETOSO FA LA PIAGA VERMENOSA, V. in MEDEGO.

Piaga, si dice anche da noi figur. nel EL M'HA CONTÀ LE sign. di Danno, Ruina SO PIAGHE, Mi raccontò le sue piaghe o disgrazie, i suoi mali Se tutti i mali miei to ti potessi dir, Divider ti farei per tenerezza il cuor, disse proposito il nostro Metastasio.

PIAGAR. V. IMpiagar.

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sa,

FATURA PIAGIOSA, Opera o Fattura noivfastidiosa, tediosa.

PIAGNO, s. m. si dice da molti idioti per PIAGEZZO, V.

SENZ' ANDAR A TOR VOLTA A TANTI PIAGNI, Senza tante involture o andirívieni, cioè Senza tante parole inutili; Senza arzigogoli o ghiribizzi, Senza assottigliarla tanto; Senza tentennare o tentennarla, Senza vacillare o titubare.

PIAGRANZI, Voce disprezzativa che si di-
ceva anticam. ai Nicolotti, e voleva dire
Pescatorello, Pescatore da poco.
Detto per BIBIA, V.
PIAN, 8. m. Piano ; Pianura.

PIAN D'UNA COSA, Piano o Area : quest'ultima voce è usata dal Codice Napoleone, e vale Suolo d'unu casa, cioè l'Estesa o latitudine di essa.

A PIAN TERA, detto a modo avverbiale, Orizzontalmente. V. PEPIAN.

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MIO PIAN (in altro sign.) Ho già divisato o pensato o determinato; Ho già preso il mio partito.

PIAN, add. Piano.

CoSSA PIANA, Cosa semplice, schietta, naturale.

SAVERSE LA COSA PIANA, Sapersi la cosa vera; Sapersi le verità d'un futlo. PIAN, avv. Piano; Pianamente.

ANDAR A PIAN, Andar di passo; Andar piano o a pian piano; Adagio a ma' passi; Andare col calzar del piombo; Pian, barbier, che 'l ranno è caldo. Si vada bel bello. V. PIANPIAN.

CHI VA PIAN VA SAN, Chi va piano va ratto o Pian piano si va ben ratto; Chi erra in fretta, a bell' agio si penle; La cagna frettolosa fa i catellini ciechi, Coll'adagio non s' incorre pericolo.

PIANA, s. f. T. de'Legnaiuoli Pialla. Stromento di legno notissimo, con cui i Legnaiuoli assottigliano, appianaao, puliscono e addirizzano i legnami.

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Zogo de la piana, Ceppo, dicesi il Leguo in cui è imbiettato il ferro CuGNO, Bielta, Quel pezzo di legno nella pialla che tiene incassato e fermo il ferro BOCA DE

LA PIANA, Vano, Quell' incavo in cui sta il ferro e la bietta GANASSE DE LA PIANA, Nottola, Quel pezzo snodato ch'è retto da una chiavarda e sostiene il ferro e la bietMANIZZA, chiamasi il Manico della

ta

pialla.

PIANA A PONTA DI DIAMANTE, Saetta, Pialla col taglio ad angolo retto.

PIANA DA DESGROSSAR, Bastone, Sorta di pianella col taglio a mezzo cerchio.

PIANA DA FAR SOAze, Piallotto o Pialletto, Pialla ad uso di far cornici, V. SORAMAN, REGOTIN, INCASTRO.

PIANA DA BALCON, V. in FENESTRA. DOPERAR LA PIANA, Piallare, Lavorare colla pialla. V. Pianar.

PIANA, detto in T. di costruzione navale, Madiere, V. Magèri.

PIANADA, 8. f. Piallata, Corso della pialla.

Dar una pianada, lo stesso che Pianar, V. PIANADOR, s. m. Piallatore, Quello che pialla e fa l'uffizio di Falegname.

In termine degli Orefici, Pianatore, dicesi l'Artefice che piana il vasellame d'argento a forza di colpi di martello. PIANÀR, v. Piallare o Pianare e Appianare, Polire il legno colla pialla — Affucciare e appianare, dicesi Ridur in piano la superficie di pietra e di altra materia.

Pianar per traverSO, Intraversare, Maneggiar la pialla sopra del legno a traverso e per ispianarlo egualmente per tutto.

PIANAR COL MARTELO, Pianare e Spianare, T. de' Fabbri. Uguagliare con un martello piatto e polito i pezzi che si sono dilatati in tutti i sensi con un martello tagliente.

PIANAR LE CANDELE, V. CandÈLA. MARTELO DA PIANAR, V. MARTÈLO. PIANAÙRA, 8. f. Trucioli o Brucioli, propriam. Quelle sottili strisce raccartocciate

che il Legnaiuolo cava da qualsivoglia legno lavorandolo colla pialla. PIANELA, V. MULA. PIANETA,

s. f. detta antic. PIANEDA, Pianeta, fem. che in plur. dicesi Pianete. Quella vesta che porta il Prete sopra gli altri paramenti, quando celebra la messa.

MEZA PIANETA, Mezza pianetta o Pianeta plicata ed anche Plicata in forza di sust. vale Pianeta mozza dalla parte davanti, di cui si fa uso ne' giorni di lutto, come nella settimana santa.

QUEL DA LE PIAnete, Pianetaio ed anche Banderaio, Colui che fa le pianete ed altri arredi sacri.

PIANETA, in T. de' Falegnami, dicesi per Pialletta, Piccola pialla.

PIANETA, detto in T. ant. Bottone, ma intendevasi Bottoni di mettallo piatti da affibbiare.

PIANETA, 8. f. T. de' Pettinagnoli, Pianettoncino, specie di Scuffina più piccola del Pianettone, che serve per ripassare e attondare i denti del pettine. PIANETIN, s. m. T. de'Pettinagnoli, Pianettina dicesi a quella specie di Scuffina ancor più piccola del Pianettoncino, la quale serve per lavori più fini. PIANETO, 8. m. Pianeta mesc. e Pianeto, Corpo celeste, Stella errante. PIANETO, avv. Pianetto dim. di Piano V. PIANPIAN.

PIANETÒN, 8. m. T. de'Pettinagnoli, Pianettone, Specie di Scuffina, Strumento addentato a scaletta, con cui si riuniscono i denti del pettine e tiransi a pulimento. V. RECURIN.

PIANETONCİN, V. PIANÈTA.

PIANFORTE, 8. m. Pianoforte o Gravicembalo a martello, Specie di Spinetta

nota.

PIANGISTÈO, 8. m. Piagnisteo o Piagnistero, propr. significa Quel pianto o lamento, che si faceva sopra un morto. Presso di noi vale Pianto continuato, che si fa per lo più con intrapporvi lamenti, rammarichii e doglianze, e comunemente Pianto di più persone.

Usiamo dare questo termine nel sign. di Importunità; Noia.

PIANIN, avv. Pianetto; A bellagio. PIANIZAR, v. T. degli Scultori e simili, Pianare, Adeguare, Far piano, Pareggiare, Appianare, Riempiere cioè tutti gli scavi sottosquadri del modello d'una figura. PIANPIAN) avv. Piano piano; Passo PIANPIANIN) passo; A pianpiano; Pian pianissimo, Adagio.

PIANTA, s. f. Pianta, Nome generico che comprende gli Alberi, i Frutici, i Suffrutici e l'Erbe.

L'Albero è una pianta di fusto legnoso, che chiamasi Tronco, i cui rami sono parimenti legnosi, come il Pioppo, l' Olmo il Pino ecc.

Il Frutice o sia l'Arbusto si distingue dall'Albero, perchè da una sola stessa radice caccia varii fusti men alti dell'albero, come

il Melagrano, il Rosaio, il Gelsomino fruticoso, il Leandro ecc.

Il Suffrutice si differenzia dal Frutice nell' avere i suoi fusti legnosi più bassi di questo e privi di gemme, come il Timo, il Cisto, la Lavanda ecc.

L'Erba è quella pianta di cui il fusto perisce ogni anno, come la Menta, il Basilico, la Santoreggia ecc.

PIANTA NOSTRANA, Pianta nostrale o indigena, dicesi quella che nasce ed alligna sul nostro suolo - PIANTA FORESTA, Pianta esotica, Che vien da paesi forestieri.

Pianta domestica o sativa, dicesi Quella che per coltivamento si domestica, Pianta silvestre o silvestra o selvatica è il suo contrario.

PIANTA DE CIMs, Pianta d'ullo fusto, D'allo stipite.

PIANTE DE MAR, V. PiantanimÅL.

PIANTA CAVADA E TORNÅDA A PIANTAR, Pianla divella e riposta, vale Ripiantata da capo.

Pianta d'una vida, Colonna, dicesi figur. di Quella pianta viva, che regge la vite a broncone. V. in PALO.

PIANTA DEL PIE, Pianta o Suolo; La parte di sotto della gamba.

PIANTA D'UN PAESE, Pianta o Piano, Disegno topografico d'un paese.

DE PIANTA, detto a modo avv. vale Di FAR QUALCOSSA DE PIANTA, Far che che sia di pianta, Ricominciare di

nuovo

Duovo.

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PIANTOLA, 8. f. T. agr. (dal lat. barb. Plantula) Chiamasi quella specie di Ancudinella di ferro con punta, che piantasi in terra, e sulla quale si batte ed assottiglia il taglio della falce fienaria. PLANTON, 8. m. Piantone, Pollone spiccato dal ceppo della Pianta per trapiantare; e dicesi anche Rimessiticcio o Rimettiticcio.

FAR EL BALO del pianton O DE L'IMPIANTÒN, Dare acqua di piantaggine; Piantare uno come un cavolo, detto figur. e vale Abbandonare alcuno, Lasciarlo.

PIANTONI (dal franċ. Planton) Neologismo popolare, si chiamano que' Soldati delle Compagnie addette al servigio della Polizia, che in apparenza di Caporali stanno del continuo disposti e fermi come di guardia in molti determinati punti di questa Città i più frequentati, per invigilare sulla pubblica tranquillità. In termine militare si dicono Ordinanze.

PIANZER, v. Piagnere o Piangere - Gemere dicesi il Pianamente lagrimare e piangere.

PIANZER A CAO CAVEI O A PIÙ NON POSSO, Piagnere a caldi occhi; Le lagrime gli piovevano a quattro a quattro, a ciocca; Gettava lagrime che parevan noccioli, Dicesi anche Disgorgare il pianto.

PIANZER A STRANGOGION, V. STRANGOGION. PIANZER EL CUOR ME PIANZE El cuor, Piagnere il core di che che sia, Frase usitatissima per esprimere sommo rincrescimento, dolore. Mi piagne il core di non poter soddisfare alle vostre premure.

PIANZER DA GNENTE, Far una quattrinata di pianto, Si dice di Chi piagne per poca o niuna cagione.

Pianzer da putÈLO, Imbambolare le luci o Imbambolare assolut. Dicesi propr. Quando inumidendo e ricoprendo le luci colle lagrime, senza mandarle fuori, si fa segno di voler piagnere, siccome fanno per ogni minima cosa i bambini.

PIANZER DEI PUTINI APENA NATI, Vugire. Pianzer dei stizzi, Locuz. fam Cigolare, Dicesi di quella voce ch'esce dal tizzone verde, quando abbrucia e soffia.

PIANZER DE LA VIDA, Gemere; Lagrima

re, Il gocciolare della vite quando comincia a gemmare.

PIANZER DRIO ▲ una cossa, Rimpiagnere una cosa o Compiagnere, Rammentare con rammarichìo le cose perdute o man

cate.

PIANZER EL MORTO, Fare il tribolo; Pianger il morto, Pianger la morte d'alcuno.

PIANZER EL MORTO, detto fig. Pigolare; Uccellar per grassezza; Ruzzare o Scherzare in briglia, Si suol dire, d' uno ch' è benestante e nondimeno pigola sempre e si duole dello stato suo, che anche dicesi, E'si rammarica di gamba sana Monello, si dice propr. Colui che finge la povertà e la miseria o la carica più del dovere Fare il dinocolato, vale Fingere alcun bisogno Tenere il cappon dentro e gli aghi fuora, Fingersi povero e non esserlo.

PIANZER DEI ABITI ADOSSO, Cascare di dosso o Piangere indosso le vesti, vale Tornar male al dosso le vesti. Star a pigione, cioè Mal collocate.

PIANZER QUALCUN, Piangere alcuno, Deplorare l'altrui disgrazia. Rimpiagnere o Compiagnere alcuno, vale Rammentare con rammarichìo la persona perduta.

GNANCA PER QUESTO NO PIANZO, Non istracciarsi gli occhi di che che sia, Non ne aver passione.

TORNAR A PIANZER, Ripiangere o Ripiagnere, Pianger di nuovo. PIANZISTEO. V. PIANGISTEO. PIANZOTO, add. Pigo!one, Che sempre pigola, che sempre si duole dell' aver suo ancor che abbia assai; Bietolone; Pecorone ; Belone; Querulo; Piagnone che sempre frigge.

OCHIO PIANZOTO, Imbambolato, Disposto a piangere - Lippo, dicesi per Agg. di Colui che ha gli occhi lagrimanti. PIÀR, v. Pigliare, Prendere colle mani.

PIAR, dicesi anche per Guadagnare, Ricavar dell' utile specialmente dalla vendita di qualche cosa.

Tanti pia tanti mazza, detto fig. dall'ammazzar de' pidocchi. Quanti ne guadagna tanti ne spende. Diavol porta e diavol reca, Dicesi di Colui che gitta via più che non si conviene, rimettendosi all'arbitrio della fortuna.

PIAR EL TRATO AVANTI. V. CHIAPÅR EL TRATO AVANTI.

PIA GRANZI O PIA CARAGUOLI. Maniera ant. fam. disprezzativa, che si dice a modo d'aggiunta d'uno, che vuol dire Piglia granchi, come se non fosse buono di pigliare o pescare che granchi (i quali si ammaccano e sono impiegati come esca da pigliare altri pesci).

CHI NASCE DE GATA sorzi pia, V. GATA. PIAR, parlando di Piante, Appigliarsi ; Abbarbicare; Barbicare; Radicare, Far radice.

PIARDA, 8. f. (Voce barbarica latina) dicesi sul Po quel Tratto o Filone d'acqua corrente, che sta presso alla riva, dove appunto si fissano i mulini.

PIASÈR, 8. m. Lo stesso che PIACER, V.
PIASER, v. e antic. APIASER, Piacere.

PIASER ASSAE, Cavare il cuore o l'animo; Andare a sangue; Essere a cuore, a gusto; a grado, all'animo.

A CHI EL GHE PIASE DUBO E a chi tenero, Ovv. A CHI PIASE LA MAZZA E A CHI'L PANDOLO, OVV. A CHI PIASE LA CROSTA E A CHI 'L FORMAGIO. Varii sono degli uom ni i capricci; e a chi piace la torta e a chi i pasticci. Chi sel becca in un modo e chi in un altro. A chi piace la cherca e a chi la spada, A chi piace un gusto e a chi l'altro.

CHI NO LA GHE PIASE SE LA SCAMBIA, V. SCAMBIAR.

SE VE PIASE, Modo di rispondere affermativo, e vale si certo; Certamente; Sicuramente.

PIASE! coll' interrogativo, è voce responsiva di Chi o non ha inteso l'interrogatorio o si senta chiamare; ed è come dicesse, Che cosa vi piace? In che cosa poss' io servirvi? cioè Che volete? I Francesi dicono allo stesso modo Plait-il?

PIASE! coll'ammirativo, è anche voce fam. di maraviglia, che si dice da molti al vedere o sentire un qualche gran fatto; ed è come dicesse Che cosa mai veggo! Che cosa mai sento! Bagattelle! Zucche fritte!

Queste maniere sono parlate dalla plebe e più dal Contado.

PIASÈVOLE, add. Piacevole; Affabile; Trattabile; Cortese; Dimestico.

Parlando delle bestie che si rendono coll'educazione mansuete, Dimesticato; Dimestico.

ASSAE PIASEVOLE, Piacevolaccio; Piacevolone.

FARSE PIASEVOLE, App acevolirsi, Rendersi piacevole.

PIASEVOLETO, add. Piacevoletto; Piacevolino, detto come per vezzo. PIASTRÈLE, 8. f. Piastrelle o Morel'e, Lastrucce di pietra quasi rotonde, colle quali i Fanciulli giuocano come alle pallottole. DAO DE LE PIASTRELE. Lecca, Piastrella più piccola, che serve di segno a cui tirare le altre.

PLASTRELE, si chiamano Quelle lastrucce quadre di terra cotta inverniciate e talora dipinte, che servono ad abbellire il fondo de'camminetti alla francese. Non avrei nessuna difficolta a dir Piastrelle, se non ha di meglio.

PIATAE, T. ant. Pietà. PIATANZA, &. f. Piatanza, propr. Quel servito di vivanda, che si dà alle mense de' claustrali; e prendesi comunemente per Vivanda, Cibo.

LA PIATANZA DEL Bon cuor, La vivanda vera è l'animo e la cera, E dicesi di chi si scusa d'essere scarso nell' onorare altrui, dandogli poche vivande e di poco pregio. Disse poi Ricciardetto; Un animo gentil sempre pon mente al buon cuor di chỉ dà, non al presente. PIATANZÈTA, .. f. Vivandella; Mani

carello.

PIATELIN) 8. m. Piattino ; Piattello ; PiatPIATÈLO ) tellino; Tondetto, Piccolo tondo che serve di coppa alle chicchere ed ai bicchieri.

PIATELO DE L'AMPOLINE, V. AMPOLINA. PIATELO DE LE PUGLIE, Piattino, dicesi Quello in cui ad un tavolino di giuoco si mettono i danari ed i segni.

PIATELIA LA BANDA, Tramessa, Quelle piccole vivande che si mettono in tavola tra un servito e l'altro: È l'Entremetz dei Francesi.

METER IN PIATÈLO, V. METER SU. PIATER, 8. m. Stovigliaio; Pentolaio, Colui che vende stoviglie e pentole. PIATERA, s. f. La femmina dello Slovigl.aio, la quale sull' esempio di altre voci consimili, potrebbe dirsi Stovigliaia o Pentolaia.

PIATO, s. m. Piatlo, vaso quasi piano per portar in tavola le vivande Ventre si dice alla parte concava del piatto e Cornice al suo contorno.

PIATO DA STRUPIÀI O DA LICARDINI, Ghioltornia, Vivanda squisita; Leccume; Bramangiare.

PIATO DA REGALO, Piatto o Vivanda di souvallo, Si dice di Vivanda che viene senza spesa.

PIATO ECELENTE, Vivanda o Cosa regalata.

PIATO LICOSO, V. Licoso.
PIATO UNIDO, Intriso.

PIATO PREPARA PER METER IN Tɔla, Vivanda imbandita; Imbandigione; Imbandimento; e quindi Imbandire, Metter in assetto le vivande.

PIATO, detto in T. di giuoco. V. PIATELO e PUGLIA.

Piato del bon cOR, V. in PIATANZA. PIATO DE LA BAlanza, V. BalanNZA. PIATO O PIE DEL Candelier, V. CANDELIER.

PIATO MASCARA O REFATO, Riconciato o Rifritto, Agg. a Vivanda che da' Cuochi si altera o ricopre con salsa, per renderla più appetitosa.

PONTAR I PIATI, V. PONTAR. PIATO, add. Piatto, Spianato, schiacciato, di forma piana a guisa di piattello.

Dicesi ancora nel sign. di Liscio; Polito; Levigalo ; Lustrato, Contrario di Ruvido TOLA TUTA PIATA, Tavola tutta liscia o levigata. PIATOLA, 8. f. Piattola, detto però in Toscana Piattone, Specie d'insetto, che per lo più si ricovera tra' peli dell' anguinaglia, e fa molta prurigine; è chiamato da Lion. Pediculus pubis Nella Toscana si chiama Piattola quell'Insetto che noi diciamo SCHIAvo. V.

PIATOLA detto figur. per Agg. a Uomo, Cacastecchi; Spilorcio; Morso dal granchio; Tigna; Che canta il miserere, Dicesi di chi è misero ed avaro e poco usa del suo.

Detto ancora fig per Agg. a Uomo, Piatto'one; Ciondolone; Tentennone; Secca

tura

Sanlagio, voce bassa, vale Uomo tardo nell'operare Lappola, dicesi di persona che si freghi altrui d'attorno volentieri.

SEMPRE TACA COME LE PIATOLE, V. TACA. PIATOLAR, ▼. Lellure; Far che che sia lemme lemne, Andar lento nell' operare e Del risolvere.

Pigolare; Borbuttare; Rimbrottare ; Bufonchiare; Brontolare, Rammaricarsi, Che si dice di coloro che ancorché abbiano assai dolgonsi d'aver poco.

PIATOLAR NEI CONTRATI, Stirucchiare il prezzo, vale Disputar con sottigliezza. PIATOLEZZO, s. m. Tenlennamento ; Tentennis, ladugio fastidioso. V. P1

GEZZO.

Pianto, Borbollamento; Querimonia Sofislicheria, Ragione troppo sottile e cou poco fondamento.

PIATOLEZZO, dicesi per Noia; Importunità; Affanno.

PIATOLISMO. Lo stesso che PLATOlezzo, V.
PIATOLON)
add. Piattolone; Seccatura.
PIATOLOSO)

Bufonchino dicesi a quello che non si contenta mai di nulla e torce il griso a ogui cosa, che si dice aucora Borbottone; Pigolone.

VECHIO PIATOLOSO, V. VECHIO. PIATON, 8. m. Piattone; Piatellone, acer. di Piatto.

PIATONADA, . f. Piattonala, Colpo colla parte piatta o piana della spada. PIATONAR, v. Piatlonare, Percuotere col piano della spada o di arına simile. PIAVOLA, 8. f. o Pu▲, e anticam. Po▲VOLA, Poppatola; Bumbola; Fantoccio; Bamboccio, Fantoccino di cenci o simili vestito per lo più da donna; ed è trastullo delle fanciulle. Poppada è voce Aretina.

PIAVOLA DE FRANZA, Fantoccio, Quella figurina vestita da uono o da donna che s'espone ogni mese da' Modisti e che vien dalla Francia, ov' è sempre variabile il gu

sto.

PARER UNA PIAVOLA, Sembrare una ninfa o ninfetta: dicesi d'una Giovane ben vestita e d'avvenente figura.

ZOGAR A LE PIAVOLE, V. ZOGAR.

CREDEU DE ZOGAR A LE PIAVOLE? Credete voi di darmi erba trastulla o di fare a' bambini? cioè Credete di lusingarmi con isperanza senza venirne a conclusione? Ovv. Credete di scherzare o di prendermi a gabbo? Non fate o Non dite bambinaggini.

TROVAR LA PIAVOLA, lo stesso che TROVAR LA PIOLA. V. PIOLA.

PIAVOLA DA MESTRE, chiamasi una specie di Bambola che vendesi a Mestre per balocco delle fanciulline. Questo è un pezzo di pasta di farina, mal cotta, rappresentante una bambola, che ha due perlette per occhi, della carta per gonnella, un pezzetto di granata in mano e due o anche tre piedi di PIAVOLA DA MESTRE si dice poi

canna

-

famil. per motteggio a Femmina magra e mal vestita.

PIAVOLĖTA, 8. f. dimin. di PiavOLA. PIAVOLARIA, 8. f. Bambineria; Bambinaggine; Bambolinaggine ; Ragazzata. PIAVOLĖTO, 8. m. Fantoccino, Piccolo fantoccio di cenci, che anche dicesi Bamboccino.

PIAVOLEZZI, s. m. Scarabocchi, Figure informi fatte da ragazzi sui muri.

PIAVOLEZZO si dice ancora nel significato di Putelada, V.

PIAVOLO, 8. m. Fantoccio; Fantoccino ; Bamboccio; Bambocciolo, Piccola figurina umana fatta per lo più di legno o di cenci, che serve di balocco a'fanciulletti - Fraccurado, dicesi al Fantoccio di cenci o altro, simile al Burattino, che non ha piedi. PIAVOLÒN, 8. m. Fantoccione, acc. di Fan

toccio.

PIAVOLOTO 8. m. Fantoccio, Figurina fatta per lo più di legno. V. Pravola.

Detto talvolta per Piavolezzi, V. PIAZZA, 8. f. Piazza, Luogo spazioso circondato da edifizii.

Piazza dell'erbe (come a Padova e a Verona) o Piassa olitoria. dicesi a Quella ove si vendono l'erbe.

PIAZZA TONDA, V. Tonda.

PIAZZA DEL BRILANTE, V. BRILANTE.

Andir in piazza, dicevasi a'tempi Veneti Quando un Giovane patrizio mettevasi per la prima volta la vesta ed entrava nella piazza pel broglio a farsi vedere e conoscere. V. BROGIO, Vesta e BarbarèLA.

FAR PIAZZA, detto fam. Accovacciarsi, dicesi delle Galline che mansuetamente si accovacciano allargando le ale quando altri le vuol prendere.

FARSE PIAZZA, Far piazza o Farsi far piazza, Fare o Farsi far luogo fra la gente. COSSA FA LA PIAZZA? Che fa la piazza? Maniera merc. e vale In che pregio sono le mercanzie?

SE LA COSSA VA IN PIAZZA, POVERO LU, Se la cossa va al palio, guai a lui! cioè Se la cosa si propala o si rende pubblica. Far piazza de' fatti altrui, vale Pubblicarli. Esser piene ie piazze d'una cosa, vale sapersi da ognuno.

PIAZZA, Voce dal Francese passata in uso, e vuol dire Vacanza d'una carica, impiego, luogo, posto. I Veneziani prima delle novità politiche dicevano Buso, V. PIAZZADA, 8. f. Piazzata; Commediaccia, Cattiva commedia o Una di quelle commedie che sogliono fare i ciarlatani nelle piaz-ze - Pippionata, dicesi di Cosa che riesca sciocca e scipita e si direbbe di Spettacoli, Composizioni etc.

Fare una piazzata, dicesi per Dar materia di ridere alla gente col pubblicarsi cosa che sarebbe stato bene tacerla. PIAZZAL, s. f. Piazzetta; Piazzuola, Piccola piazza.

PIAZZAROLA, s. f. Trecca, Rivendugliola che vende e traffica frutta, erbe e simili sulla piazza.

Boerio.

PIAZZAROLA, dicesi anche nel signif. di Ciammengola, donna vile e plebea. V. CALERA e PETÈGOLA. PIAZZAROLADA, s. f. Plebeaggine o Plebeismo, Cosa vile ed abbietta, propria solo della plebe. Plebeismo s' appropria specialmente a Maniera plebea o Idiotismo. PIAZZARÒLO (coll'o serrato) s. m. Zanaiuolo, Chi prezzolato porta altrui colla zana robe per lo più da mangiare.

In altro sign. Treccone, dicesi a Rivenditore di cose commestibili.

PIAZZAROLO, si dice ancora nel sign. di Gaglioffo; Monello; Cialtrone. PIAZZÈTA, 8. f. Piazzelta o Piazzuola, Piccola piazza. Così è nominata quella parte della gran piazza di S. Marco, ch'è tra il palazzo reale e il fu ducale, sino alle colonne.

Piazzeta d'un PONTE, V. PONTE. PICA, 8. f. Picca, Sorta d'arme in asta lunga diciotto piedi italiani, che dopo l'invenzione de'fucili colla baionetta non è più in

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PICÀGIA, 8. f. T. de' Macellai, Frattaglie, Interiori spiccati dall'animale, Corata, s'intende Il fegato, il cuore ed il polmone.

PICAGIA DE UA, Penzolo, Dicesi a più grappoli d'uva uniti insieme e pendenti da qualche luogo - TACAR UNA PICAGIA De ua, Appiccare de'penzoli ď uva.

PICAGIA DE MEDAGIA, Gambo, Attaccatura di medaglie.

PICAGIO DE MEDAGIA, lo stesso che PiCAGIA, V.

PICAGNAO, add. Voce triviale, lo stesso che dir Picio, V. PICANDOLO, 8. m. Appiccagnolo ; Appiccatoio, Cosa cui può appiccarsi o tener sospesa cosa appiccata.

PICANDOLO, Dondolo o Ciondolo, Cosa che ciondola pendendo — Pendaglio o Pendolo e Dindolo, Cosa che pende, che sta a spenzolone.

PICANDOLO DEI ABITI, Frappa, Trincio e Pezzo di veste staccato e stracciato.

Picandoli dei RELOGI, Berlocco, e per lo più Berlocchi, Francesismo: Que' balocchi o bagattelluzze, che si portauo da alcuni sospese alle catene degli orologi da ta

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Pendoloni, Che sta pendente -Carne piCADA AL RAMPEGòn, Appeso o Appiccato ad uncino o simili, vale Attaccato, Penden

te.

PICA D'ONOR, Picco d'onore, cioè Tocco, Punto, Stimolato. Così Picco della parola o dell' impegno.

PICAR, v. Impiccare o Appiccare, e dicesi per la gola, di modo che uno muoia.

PICAR UNO, detto fig. Mettere la cavezza alla gola a uno, Dicesi dell' Obbligar con forza o Violentar uno a fare qualche - Fare il collo ad alcuno, vale Indurre o Forzare il compratore a pagare una cosa più del dovere.

Cosa

PICAR, parlandosi di vino, Frizzare o Mordere del vino, Dicesi di quel piccante che ha certa qualità di vino.

PICAR LA ROBA, Appiccare; Appendere, Sospendere, Attaccar che che sia che stia pendente.

PICARSE IN QUALCHE AFIR, Pugnersi in qualche affare, Infervorarsi e riscaldarvisi dentro.

PICEGADA, 8. f. Pizzicotata e Pizzico, Dicesi allo Strignere in un tratto la carne altrui con due dita, che più comunemente si dice Pizzicotto e Pulcesecca.

PICEGADA, parlandosi d'un istrumento, Pizzicalu, Toccata di strumento da suono diminuito.

PICEGADA, parlando di tabacco, Vellicazione; Vellicamento, Quella specie di prudore che fa il tabacco gagliardo quando si

nasa.

Darse una picegida, Farsi o Pigliare un granchio a secco, Si dice dello Stringersi un dito tra due cose, per la quale stringitura il sangue ne viene in pelle. PICEGAMENTO de stòmego, V. M▲

GNAMENTO.

PICEGAMÒRTI, 8. m. Beccamorti; Becchino; Sotterratore, Chi sotterra i morti. V. NONZOLO.

PICEGAR, v. Pizzicure; Mordicare, Quell'effetto cho fanno le materie di virtù corrosiva e diseccativa in sull'uleere.

PICEGAR COL BECO, Bezzicare o Pizzicare, Ferir col becco degli uccelli.

PICEGAR DEL TABACO, DEL CREN, SENAPE etc. Vellicare; Titillare; Mordicare; Mordere, Dicesi del naso o della lingua o del palato, che si risentono pel sapore austero di queste sostanze.

PICEGAR LE CARNE, Pizzicare, Strignere un tratto altrui la carne con due dita. PICEGAR LE MASSELE, Strignere le guanAllortigliare, vale Torcere alcun poco. Benchè fosse così vecchio la carne sua avea si soda che non si potea allortigliare: cioè Pizzicare.

ce

PICEGAR QUALCOSsa, Spicciolare, Spilluzzicare; Bozzolare o Sbozzolare, Il torre qualche piccola parte di che che sia - Dar ceffoni, vale Rubare.

PICEGAR UN ISTROMENTO, Pizzicare uno stromento, vale Impiegar le dita invece dell'archetto, per far sonar le corde d'uno

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