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miglior fortuna nei tempi i più remoti, ed il Migliore ci ha conservata la memoria che essa ha avuto l' luspadronato di due Chiese. E dalle istesse memorie ancor si ricava, che avendo detta-Famiglia assai moltiplicato nei tempi remoti, molte delle case che portano tal cognome, posson da essa discendere, ma non tutte perchè alcune in diversi tempi hanno usurpato detto cognome, e particolarmente una Famiglia di Contadini, che lavorava un terreno dello Spedal di Prato nel XV. Secolo, quando usurpò tal cognome, ed aveva tre Fratelli che contemporaneamente ebbero numerosa prole Maschile.

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El numero delle antiche Consolari Famiglie Fiorentine ha luogo anche quella dei Brunaccini conosciuta nei

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tempi più remoti sotto il cognome di Caleffi Fra le Pergamene appartenenti all Archivio di Cestello eravane una del 1200. contenente una sentenza proferita dai Consoli a favore dei Monaci di S.. Trinita, e contro Odarigo di Mase nella quale si legge Anno 1200 3. Idus Januarii Dominus Paganellus de Porcaria Potestas Florentie Ugolinus filius Califfi Consul Justitie in Curia Saneli Michalis ubi est signum Aquile ec.›

Che da questo Ugolino di Caleffo derivi la Nobilissima Famiglia Brunaccina attualmente esistente fra le Patrizie Fiorentine Famiglie, non vi ha dubbio al-/ cuno. Il suddetto Ugolino fu Padre di Filippo il quale per seguitare la fazione dei Ghibellini nel 1268. a 12. Dicembre fu confinato unitamente con Iacopo Do nato, e Berto di Brunaccio, suoi Consorti fuori di Firenze, e dichiarato ribelle colla più volte in quest' Opera citata sentenza di Messer Isnardo Ugolini Vicario Regio in Firenze per il Re Carlo d'Angiò la quale si conserva nell' Archivio delle Riformagioni nel Libro de' Capitoli 19. a 43. sino a 60. Ma poi per Opera del Cardinal Latino seguit

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nel 1280. La pace fra i Guelfi, e i Ghibellini i suddetti Iacopo, e Donato tornarone in Firenze e promessero per i

Ghibellini del sesto di S. Piero Scheradio l'osservanza della pace come resulta dall' autentico libro del Chiodo. In questa occasione tornò in Patria anche Filippo dal quale riconobbe i Natali lacopo come prova un' Istrumento in pergamena del 1301. appresso le Monache di S. Felicita nel quale si legge fra i Testimoni Iacopus Filippi Caleffi de Sextu S. Petri Scheradii. Da questo Iacopo nacque Brunaccino, come rilevasi da una Carta dell' Archivio suddetto di S. Felicita, contenente l'atto di certa compra da esso fatta, nella quale si legge Anno Dom. 1337. Brunaccinus Fil. Iacobi quondam Filippi Caleffi emit terras ec. Questo Brunaccino fu Padre di dieci Figli, che si chiamarono

Stefano

Piero

Berto

Taddeo

Lapo
Francesco
Tieri

Michele
Bernardo
Dino

Di Stefano si ha contezza nel registro dei Gonfalonieri di Compagnia la qual carica esercitò nel 1372. e si legge Stefanus Brunaccini quondam Iacobi ec.

Di Piero, di Berto, e di Taddeo si ha sicuro riscontro dal loro Testamento che fecero insieme a di 11. Giugno 1363. per i rogiti di ser Filippo di ser Andrea Nerini, col quale viene nominato Erede Lodovico figlio di detto Pietro Testatore, colla dichiarazione, che morendo esso Lodovico senza successione succedesse nell' Eredità Maria Nora Mo. glie di detto Pietro Testatore. (1)

Di Lapo, e di Francesco se ne ha inemoria in una Carta de' 4. Aprile del 1365. appartenente all' Archivio di S. Felicita, nella quale si legge che Lapus,

Franciscus Fratres & Filii Brunaccini quond. Iacobi Caleffi donavit Don Costanza de Rossis Abbatissa Monasterii S. Felicitatis

(1) Questa Maria Nora restò Vedova, e si maritò in seconde Nozze a Francesco di Bonaccorso Soldani Gabelle Lib. A. 64.

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