STORIA D'ITALIA CONTINUATA DA QUELLA DEL GUICCIARDINI SINO AL 1789 DI CARLO BOTTA Volume Unico CAPOLAGO TIPOGRAFIA E LIBRERIA ELVETICA 1835 Ai Soscrittori Signori, in seno, ed era Un desiderio ardente io mi portava di scrivere la Storia d'Italia seguitando da quella del Guicciardini i 'no al 1789, tempo, dal quale io stesso sino al 1814 già la trattai. Parevami che il descrivere le azioni dei passati uomini conferisse a beneficio dei presenti, posciachè l'esperienza è la madre dei buoni ed utili consigli, ed il passato maestro dell'avvenire. Ma per le malagevolezze, in cui sono impacciate le Abuse Italiane, io mi temea forte di non poter questo mio desiderio afseguire; anzi gia dubitava che con le mie ossa fosse per chiuderlo la tomba. Ma vivono ancora in Italia ed in Francia, поп e producitrici in ogni tempo di tanti spiriti eccellenti, di tante gloriose opere, i degni rampolli di coloro che in condizione o pubblica o privata hanno, col promuovere gli studi e col dar favore a chi in essi si affaticava, la loro e e più ancora la nostra età belle, adorne, civili, dotte mansuete fatte. Voi pertanto che simili siete a loro, perciocche delle medesime gentili madri nodriti il medesimo latte prendeste, sapeste qual fosse l'animo mio, e dall'appagarlo mi trovassi da altro che dal non volere impedito. Per la qual cosa tulli in un sol pensiero dandovi, vi muoveste a confortarmi, acciocche io quel come accor disegno che nella mente conceputo m'area, coll'atto colorire e condurre a compimento potessi. Bello, robile ed onorato consenso e fu il vostro, dal quale sentendomi io sospinto, cupido genio quasi del vostro fuoco acceso, vergai con |