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Public Papinio Stazio

Famoso Poeta

: nell'Anno

aque in Napoli nell' Anne 61.dell' Era Volgar

e

mori l'anno 96.

N.

"Napoli" prasso Nivela Gervasi al Gigante Nr 23

PUBLIO PAPINIO STAZIO.

Questo celebre poeta latino nacque in Napoli nell' anno 61. di G. C. secondo l'esattissimo calcolo di Dodvvello, il quale con infatigabile cura ha rintracciato l'epoca, ed i principali aneddoti della di lui vita. Il genitore ebbe lo stesso nome di P. Papinio Stazio, il quale procreollo con Agellina sua moglie.

Stazio padre fu un Gramatico tanto celebre, che avvenne di lui lo stesso che di Omero. Due celebri città, Sella in Epiro, e Napoli nella Campania, si disputarono l'onore della di lui nascita. Che che ne sia, egli è certo, che il medesimo in Napoli si stabilì, ove tenne pubblica e fioritissima scuola di greche lettere e di latine. Era in sommo credito, e molto celebre si rese nella poesia. Più volte si espose nell'agone de'poetici combattimenti, che per instituto di Nerone celebravansi ogni cinquennio, e sempre riportò la corona della vittoria. Scrisse varj componimenti, e fra essi uno sull'eruzione del Vesuvio; ma disgraziatamente niuno n'è pervenuto a noi. Il medesimo giunto all'anno sessantacinquesimo morì del male che in Medicina letargia si appella. Tai notizie le abbiamo dal figlio istesso, il quale in morte del genitore scrisse un tenerissimo e rispettoso Epicedio, ch'è la Selva 3. del lib. 5. Colà egli lo colma altamente di lodi, e lo mette del pari con Omero, e con Virgilio. E sebbene tale testimonianza potesse aversi per sospetta, tuttavia non è verosimile, che Stazio figlio avesse tanto eccessivamente lodato il genitore, il quale era allora a tutti noto, se realmente non si fosse reso celebre, quanto egli lo esalta, e lo panegirizza.

Da questo Stazio padre derivò Stazio figlio con eguale, o migliore inclinazione ai poetici studj. Il padre ch' ebbe special cura di coltivare il fervido ingegno del suo figliuolo, e di formarlo alla sua scuola, ebbe il piacere, ancor vivente, di vederlo cinto di serti di gloria ritornare dagli stessi poetici combattimenti. Riportò eziandio per ben tre volte un somigliante onore ne' giuochi che faceansi in Alba ogni anno, detti perciò Albani e latinamente Quinquatria, instituiti dall'Imperator Domiziano ad imitazione di ciò, che avea introdotto Nerone.

Non solo in Napoli egli ottenne la corona di cotal trionfo; meritolla anche in Roma per la leggiadria e superiorità de' suoi versi recitati alla presenza di Domiziano. Questo Imperatore, che

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