NOTIZIE ISTORICHE INTORNO AL PARLAGIO OVVERO ANFITEATRO DI FIRENZE DI DOMENICO MARIA MANNI IN BOLOGNA MDCCXLVI. Per Tommafo Colli a S.Tommafo d'Aquino. Con lic. de' Superiori. Io difegno era dapprima, gentilif fimo Signor Abate, di dedicare quefto piccolo Trattato dell'antico Parlagio Fiorentino all' Eccellentiffimo Signor Dottor BARTOLOMMEO OMBROSI voftro Padre, affine di dare qualche palese contraffegno della ftima, in cui tengo i fuoi meriti, e della memoria, che io confervo delle mie obbliga (,, & zioni; e nell' ifteffo tempo per aggiugnere, dirò così, credito a tale mia tenue fatica, effendo egli non folo verfato molto nelle Iftorie, e nelle antichità Romane, come effer dee, il vero Giureconfulto, qual è egli, annoverato fra' primi della Fiorentina Curia, ficcome, tralafciati gli altri, i quali di lui hanno fatta onorevole menzione, atteftò il dottiffimo P. Aleffandro Puliti nella Prefazione al Tomo primo della celebre fua Verfione d' Euftazio parlando di lui, non ancor giunto all' età di trenta anni, con queste formali parole: Viro probo, ac doEto Bartholomeo Ombrofo, quo neminem alterum in lites cognitorem dare poffis aut meliorem, aut doctiorem, aut prudentiorem: Ma effendo egli altresì pratico degl' inftituti, e degli egregj fatti de' Cittadini di questa Patria, e de pregj delle Famiglie noftre informato, e delle fcienze, e della letteratura d' ogni genere arricchito. Se non che dal mio proponimento diftolto mi hanno le gravi continue incumbenze, a cui la Profeffione fua tienlo obbligato, mentre a lur ciascuno ricorre negli affari più ardui per configlio, e per direzione, e quei momenti dagli affari legali fegregati, nella cura, e governo della famiglia, o nelle opere di pietà va fpendendo. Me ne ha distolto nullameno il confiderare, che questo piccol Trattato non conveniva a Lui avvezzo ad averne fra mano de' più dotti, e più elaborati, e più ampli, e che in età di foli diciotto anni feppe affai bene compilarne uno dell' Anima, nell' effere ( prima di ricevere nell' Univerfità di Pifa la Laurea del Dot cię 4 Dottorato in ambe le Leggi) Lettore di Filofofia ftraordinario; il qual Trattato defiderabil farebbe, che la luce delle ftampe vedeffe, infieme con una fua nobiliffima Orazione detta pubblicamente in lode della Filofofia, e con altri de' fuoi rari compo-. nimenti fovra argomenti facri, ed eroici, in verfi Lati ni, e Toscani, distesi avanti che agli Studj forenfi veniffe ad applicarfi. Paffata mi è finalmente per lo penfiero la maffima degli antichi Gentili,di non offerire agli Dei maggiori quelle vittime, che foleanfi a' minori facrificare,una delle quali mi giova credere,che fia quefta mia. Cangiato pertanto fu tali rifleffi proponimen to, deliberato ho ora di praticare con Voi quell' atto di amichevole offequio, che io avea ideato di moftrare al degniffimo Genitore. Imperciocchè Voi nell' età di tre luftri fiete conofciuto per un generofo emulatore della virtù, della faviezza, e della dottri na, che nel Padre voftro rifplendono altamente. Chi è tra noi, che non ammiri in sì tenera età i vostri rari talenti, l' ingegno vostro docile, e sì vi vace, e sì atto ad apprendere ogni fcienza, e difciplina? Voi in un pieno poffeffo della Geometria, e d'altre Mattematiche cognizioni, dell'Algebra, della Logica, e della Filofofia, avete dati in luce nobili faggi di vostra rara erudizione, e di un ottimo gufto in comporre in rima, non men che in profa. Voi già ftato fiete annoverato, ed accolto in diverfe Accademie delle più illuftri d'Italia. Di Voi già è stata fatta più fiate degna menzione da diversi Valentuomini negli scritti loro, de' quali la fama non può perire giammai. Chi |