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42296-A

STORIA GENERALE

DELL' ITALIA

DAGLI ANTICHISSIMI TEMPI FINO A' DI NOSTRI

Coi particolari intorno al governo, le leggi, la religione, l'agri-
coltura, l'industria, il commercio, i costumi, le arti, le let-
tere, le scienze, la prosperità pubblica, la moralità:

CON BREVITA' ESPOSTA E CONSIDERATA

DA

GIOVANNI CAMPIGLIO

VOLUME SETTIMO.

MILANO

PER FELICE RUSCONI

M.DCCC.XXXVI

DELL'ITALIA

SEGUE IL LIBRO QUINTO.

ne dello

Brighe

ziani..

CLEMENTE VIII che, dilatato avea il dominio Condiziodella Chiesa, e avea incalzati i briganti im- stato eccleponendo per ciò decime agli ecclesiastici d' I- ziastico. talia, mandò aiuto all'Imperatore Rodolfo con- di Paolo V tro i Turchi; dando utile esempio che venne coi Vene-seguito da altri principi italiani. Un altro benefizio da lui riconobbero i suoi popoli: poichè molti essendo le vittime di un sistema funesto che vincolava le sostanze in mano di pochi, egli istituì una commissione sopra i baroni, alla quale diè facoltà di alienarne i feudi le castella, o i beni in altro modo vincolati per soddisfare ai loro creditori. In un orribile straripamento del Tevere poi, che cagionò a Roma sommi guasti, il buon pontefice si mostrava il padre de' poveri. Se non che la fama di Clemente, che morì nel 1604, fu un poco offuscata dall'amore de' nipoti suoi, che lasciò potenti; non pensando che solo pel ben pubblico gli era conferita la sovranità.

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Leone XI gli succedeva; ma tosto mori: Paolo V che gli fu sostituito, zelante per le ecclesiastiche immunità, per poco non imprese per ciò. una guerra. La veneta Repubblica era quella

1665

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