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Ital 4523.7

I tal 5928: 8 (1-2),

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La presente edizione è posta sotto la salvaguardia delle leggi, essendosi adempiuto a quanto esse pre

scrivono.

ALL' EGREGIO E NOBIL SIGNORE

DON BONOMO PELOSI

PODESTA' DEGNISSIMO

DELLA CITTA' DI SONDRIO.

Un fiore colto in Parnaso sarebbe riuscito del

tutto a proposito allorchè Voi, Nobil Signore, per liberissimo voto di questo Consiglio, e per volere del Serenissimo Principe, vi sopponeste all' importante e ad un tempo luminosa carica di Reggitore di questa fiorente e cara patria. Epilogo Voi di tutte le virtù cittadine dei vostri generosi antenati, chiari per nobiltà di fatto gran tempo avanti che di diritto, ebbe la scelta facilnente il plauso generale, ed io forse più d'ogni altro ne fui lictissimo e in guisa che se la fantasia non del tutto infeconda, come l'ebbi un giorno, di febei concetti, serbata avessi nel giovanile vigore, è fuor di dubbio

non avrei negletto avvenimento sì bello a cantarsi. Ma perchè dell' estro antico tanto appena mi trovo da spargere di tratto in tratto, e dove importa, d'alcuna vivezza, la mia povera prosa, abbiatevi di questa nella Storia che ho preso a scrivere, che ho recata avanti, e che a Voi consacro. E non è Voi solo che io affisso nel presentare questo qualunque tributo; ma anche gli ultimi Vostri maggiori, e primamente il prestantissimo filosofolegale Vostro genitore, alla cui memoria mi lega e tiene gratitudine eterna. Esso, costante mio protettore, volevami non pure amico, e proposto e seco ad impieghi d' onore e di guadagno. Nè altrimenti usavane il fratello don Giuseppe, fra più begli ornamenti del levitico ceto, e che, ricchissimo di quel sapere onde tantą chiarezza ai nomi di Condillac, di Loke, di Genovesi ecc., spontaneo me ne schiudeva le fonti, e tanto io ne attigneva da darne quindi buon conto al mio primo entrare nel ticinese Ateneo: di maestro fatto poscia amico del cuore e consolator dello spirito, ognor ch' io il volli, e finchè ei visse tornommi a Colui

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Le rupi in fonti, ed ha sì larghe braccia
Che tutto prende ciò che a lui si volve.

Nel grave mio scontento perchè non posso con tutti sdebitarmi che per via di voti, siano pure

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