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GEOGRAFICO-RAGIO NATO

DE L

REGNO DI NAPOLI

D I

LORENZO GIUSTINIANI

A SUA MAESTA'

FERDINADO TV

RE DELLE DUE SICILIE

TOMO IX

NA POLI

1805

Gon licenza de' Superiori.

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Mihi quidem nulli fatis eruditi videntur, quibus noftra ignota

funt.

Cicero De Finib. lib. 1 cap. 2.

DIZIONARIO

GEOGRAFICO-RAGIONATO

S

SE

ECLI', terra in Otranto, in diocesi di Nardò, diftante da Lecce miglia 17, e 5 da Nardò. E' situata in piano. E' abitata da circa 600 individui addetti all'agricoltura. I prodotti sono grano, legumi vino, ed olio di ottima qualità e bambagia Nel 1532 fu la taffa di fuochi 78, nel 1545 di 93, nel 1561 di 106, nel 1595 di 132, nel 1648 di 145, e nel 1669 di 150.

Fu poffeduta da Ottavio d'Amato, il quale effendo morto nel dì 26 luglio del 1615 denunciò la di lui morte il figlio Francesco per la terra di Seclè, è feudo di Teramo in Otranto (1). In oggi si possiede dalla famiglia Severina con titolo di Ducato.

SECONDIGLIANO, casale Regio della città di Napoli, da cui ne difta miglia 3 incirca, fituato in una pianura di buon' aria, ma molto umida nel tramontar del sole. La più antica notizia, che abbiamo di questo noftro casale, è in una carta del dì 19. ottobre della VII. indizione sotto l'Imperadore Aleffio, celebrata in quefta noftra città, la quale contiene l' affitto di un fondo pofto in villa Secundillani (2). In un diploma di Carlo I. d'Angiò è appellato Secundilianum (3). In altri due diplomi poi di Carlo II. A 2 chia

(1) Petit. Relev. 1. fol. 133:
(2) Questa carta efifte nell' archivio di Sanfebastians

di Napoli fegnat CCLXXII.

(3) Reg. fign. 1278. € 1279. H. fol. 52.

chiamafi Secundillanum (1), come appunto ritrovasi scritto nella prima summenzionata carta, citata dal noftro Chiarito: ma non si trova sotto l'Imperadore Federico II fra il numero delli casali della noftra città di Napoli.

Il suo territorio di circa moggia 2800. confina da levante con Arzano, da tramontana con Melite e Ca-, sandrino, da ponente con Miano, Piscinola, e Napoli, e da mezzodì con Cafavatore e Sanpietro a Patierno. Egli è fertilissimo di ogni sorta di vettovaglie, e produce pure delle buone frutta, eccetto del vino, ch'è debolissimo. La sua chiesa maggiore sotto il titolo de' SS. Cofmo e Damiano tiene un ben forte campanile, ma non terminato. I suoi abitatori al numero di 6000 incirca per la massima parte sono addetti all' agricoltura, e tra i medefimi ci sono di quelli, che oltrepaffano i cento anni,

SEJANO casale della città di Vico-Equense sulla falda di un monte. E' abitato da circa 1520. individui. Al pari di tutti gli altri casali di quella città vi si respira aria sana. Vedi Vico Equense.

SELLIA in Calabria ulteriore, in diocesi di CatanLaro, dalla quale città è lontana miglia 10, da Zasarise 2, e da Simmari 4. A cagione della sua fituazione il Barrio la dice Afilia, quafi defenfaculum ; e indi dalla voce Affilia corrottamente Sellia. Vogliono che fosse un avanzo dell'antica Trefchine, cioè, che nella sua distruzione parte de' suoi abitanti stabiliti si fossero nei luogo, ove al presente vedefi edificata.

I suoi naturali ascendono in oggi preffo a 950 individui. Nel 1532 fu tassata per fuochi 101, nel 1545 per 151 nel 1561 per 221 nel 1595 per 255, nel 1648 per 130, e nel 1669 per 120. Effi esercitano l'

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agri.

(1) Reg. fign. 1292. C. fol. 40. a t. e Reg. fign.1306. 1. fol. 10.

agricoltura, e la pastorizia. I prodotti confiflono in frumento, vino, legumi. Allevano puranche i bachi da seta. Non vi manca la caccia di lepri, volpi, e di più specie di pennuti. Dal mar Ionio han pure del pesce. Nel territorio evvi una miniera di sale, che l'impattano per sale Inglese; ed altra di una certa terra da fare il color ceruleo.

Fu posseduta dalla famiglia Mazza, che alcuni vogliono aver avuta Guglielmo detto de Sellia, e nel 1399 trovandosi possessore della medesima Guglielmo Mazza detto anche de' Selli credesi discendere dal primo. Sotto Ferdinando la perdettero i suoi discendenti per delitto di fellonia, e venduta per 2200 decati a Guide Sersale di Cofenza. Passò alla famiglia Marincola poi alla Perrone .

SELO fiume. Vedi il volume a parte.

SELVACAVA è un casale delle Fratte in Terro di Lavoro, in diocefi di Gaeta, alla distanza di mezzo miglio, dove la quantità delle acque sorgive dà il vantaggio di ubertosi giardini. Vedi Fratte.

SELVITELLA, o Selvetelle, in Principato citeriore, in diocesi di . Ne. ritrovo la taffa nel 1532 per fuochi 73, nel 1545 per lo fteffo numero, nel 1561 per 84, nel 1595 per 96, nel 1648 per 70, e nel 1669 per 41. Nell' ultima situazione del 1737 la ritrovo taffata per fuochi 44.

E' situata quefta terricciuola in una collina, ma si vuole che anticamente fosse ftata situata un po più basso, ove tuttavia veggonsi degli avanzi di fabbrica, e sonovisi ritrovate delle iscrizioni. L'Antonini ne

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