Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1871 |
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Pagina 101
... guardo o una parola trista ; Chi da un nuovo rival fatto geloso , Quasi appresso al morir duolsi e s ' attrista ; Chi si consuma in altre varie pene Più spesse assai che le minute arene . E così senza mai stringere il seno Con la ragion ...
... guardo o una parola trista ; Chi da un nuovo rival fatto geloso , Quasi appresso al morir duolsi e s ' attrista ; Chi si consuma in altre varie pene Più spesse assai che le minute arene . E così senza mai stringere il seno Con la ragion ...
Pagina 105
... guardo soave ad ora , ad ora , Che spento ha si breve ora , Ond ' è quel riso lusinghier estinto , Che mille volte non sia morta , o mora ? Perchè , pensando all ' ostro , ed alle gemme , Ch ' avara tomba tiemme , Di ch ' era il viso ...
... guardo soave ad ora , ad ora , Che spento ha si breve ora , Ond ' è quel riso lusinghier estinto , Che mille volte non sia morta , o mora ? Perchè , pensando all ' ostro , ed alle gemme , Ch ' avara tomba tiemme , Di ch ' era il viso ...
Pagina 132
... guardo il dono . Un tempo io mi credea , ch ' avendo il raggio De ' begli occhi presente , e cielo , e terra Non avesse bastato a farmi oltraggio . Or ciò , che vedo , lasso , mi fa guerra ; Ma ' l bel guardo divin , per cui m 132 LUIGI ...
... guardo il dono . Un tempo io mi credea , ch ' avendo il raggio De ' begli occhi presente , e cielo , e terra Non avesse bastato a farmi oltraggio . Or ciò , che vedo , lasso , mi fa guerra ; Ma ' l bel guardo divin , per cui m 132 LUIGI ...
Pagina 133
Ma ' l bel guardo divin , per cui m ' alzai Fin sopra ' l cielo , è quel , che più m ' atterra . Mirando de ' bei lumi i dolci rai , Voce par ch ' oda , ch ' ivi dentro gridi : Questi son gli occhi , onde tu lunge andrai . Occhi de ...
Ma ' l bel guardo divin , per cui m ' alzai Fin sopra ' l cielo , è quel , che più m ' atterra . Mirando de ' bei lumi i dolci rai , Voce par ch ' oda , ch ' ivi dentro gridi : Questi son gli occhi , onde tu lunge andrai . Occhi de ...
Pagina 163
... guardo , a quei dispensa un detto , E , se ride o s ' adira , è sempre amante : 1 Altra lezione : più . 2 Che or giù . 3 vedrem . : Tal per noi Providenza alta , infinita Veglia , 11 * VINCENZO DA FILICAJA . 163 In morte della Regina di ...
... guardo , a quei dispensa un detto , E , se ride o s ' adira , è sempre amante : 1 Altra lezione : più . 2 Che or giù . 3 vedrem . : Tal per noi Providenza alta , infinita Veglia , 11 * VINCENZO DA FILICAJA . 163 In morte della Regina di ...
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Parole e frasi comuni
affanni Agapito allor alma altrui amare amor mi mise ANACREONTICA aprica Arno aura avea bacio begli occhi bella beltà canto Canzone CARLO INNOCENZIO FRUGONI caro Chè ciel CLAUDIO ACHILLINI crin crudel desio dice diletto doglia dolce dolor donna duol Eran trecento Etna favella fior foco amor fronde fugge GABRIELLO CHIABRERA gente gentil giorno GIOVANNI FANTONI GIOVANNI GUIDICCIONI gloria gran grido guardo Indo Italia l'alma lagrime lasso lieto lume Madonna Madrigale mira mondo morir mortal morte Ninfe ognor Oimè omai onor patria pensier petto piacer piange pianto piè pietà pietosa Povertade pregio quì rondinella rosa S'io fossi sangue sento Signor Silfo soave Sonetti sospir sospiri Sovra speme speranza spirto stella suol suon superbo terra Trovator Usignuolo vago vede veggio Vergine vidi VINCENZO DA FILICAJA virtù Vittoria Colonna viva
Brani popolari
Pagina 28 - Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Pagina 65 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 62 - E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel, che n'avvenne, Fora avvenuto: ch'ogni altra sua voglia Era a me morte, ed a lei fama rea. Or tu Donna del Ciel, tu nostra Dea, Se dir lice, e conviensi; Tergine d'alti sensi, Tu vedi il tutto ; e quel, che non potea Far' altri, è nulla alla tua gran virtute, Por fine al mio dolore, Ch...
Pagina 63 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Pagina 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Pagina 45 - PIANGETE, donne, e con voi pianga Amore; piangete, amanti, per ciascun paese; poi che morto è colui che tutto intese in farvi, mentre visse al mondo, onore.
Pagina 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Pagina 239 - Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Pagina 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Pagina 260 - Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir.