Biblioteca d'autori italiani ...F.A. Brockhaus, 1871 |
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... parole . II . Poichè la vista angelica serena , Per subita partenza , in gran dolore Lasciato ha l ' alma e ' n tenebroso orrore , Cerco , parlando , d ' allentar mia pena . Giusto duol certo a lamentar mi mena : Sassel chi n ' è cagion ...
... parole . II . Poichè la vista angelica serena , Per subita partenza , in gran dolore Lasciato ha l ' alma e ' n tenebroso orrore , Cerco , parlando , d ' allentar mia pena . Giusto duol certo a lamentar mi mena : Sassel chi n ' è cagion ...
Pagina 52
... parole ed opre Escon di me sì fatte allor , ch ' i ' spero Farmi immortal , perchè la carne moia ; Fugge al vostro apparir angoscia e noia ; E nel vostro partir tornano insieme : Ma perchè la memoria innamorata Chiude lor poi l'entrata ...
... parole ed opre Escon di me sì fatte allor , ch ' i ' spero Farmi immortal , perchè la carne moia ; Fugge al vostro apparir angoscia e noia ; E nel vostro partir tornano insieme : Ma perchè la memoria innamorata Chiude lor poi l'entrata ...
Pagina 54
... parole , Pur com ' io fossi un uom di ghiaccio al Sole . Nel cominciar credia Trovar , parlando , al mio ardente desire Qualche breve riposo e qualche tregua . Questa speranza ardire Mi porse a ragionar quel ch'i ' sentia : Or m ...
... parole , Pur com ' io fossi un uom di ghiaccio al Sole . Nel cominciar credia Trovar , parlando , al mio ardente desire Qualche breve riposo e qualche tregua . Questa speranza ardire Mi porse a ragionar quel ch'i ' sentia : Or m ...
Pagina 56
... parole in quel punto sì nove , Che farian lacrimar chi le ' ntendesse . Ma le ferite impresse Volgon per forza il cor piagato altrove : Ond ' io divento smorto , El sangue si nasconde i ' non so dove , Nè rimango qual era ; e sonmi ...
... parole in quel punto sì nove , Che farian lacrimar chi le ' ntendesse . Ma le ferite impresse Volgon per forza il cor piagato altrove : Ond ' io divento smorto , El sangue si nasconde i ' non so dove , Nè rimango qual era ; e sonmi ...
Pagina 58
... parole estreme . S ' egli è pur mio destino ( E il Cielo in ciò s ' adopra ) Ch ' Amor quest ' occhi lagrimando chiuda , Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte 58 FRANCESCO ...
... parole estreme . S ' egli è pur mio destino ( E il Cielo in ciò s ' adopra ) Ch ' Amor quest ' occhi lagrimando chiuda , Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte 58 FRANCESCO ...
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Parole e frasi comuni
affanni Agapito allor alma altrui amare amor mi mise ANACREONTICA aprica Arno augelli aura avea bacio begli occhi bella beltà canto Canzone CARLO INNOCENZIO FRUGONI caro Chè ciel CLAUDIO ACHILLINI crin crudel desio dice diletto doglia dolce dolor donna duol Eran trecento Etna favella fior foco amor fronde fugge GABRIELLO CHIABRERA gente gentil giorno GIOVANNI FANTONI GIOVANNI GUIDICCIONI gloria gran grido guardo Indo Italia l'alma lagrime lasso lieto lume Madonna Madrigale mira mondo morir mortal morte Ninfe ognor Oimè omai onor pace patria pensier petto piacer piange pianto piè pietà pietosa Povertade pregio quì rondinella rosa S'io fossi sangue sento Signor Silfo soave Sonetti sospir sospiri Sovra speme speranza spirto stella suol suon superbo terra Trovator Usignuolo vago vede veggio Vergine vidi VINCENZO DA FILICAJA virtù Vittoria Colonna viva
Brani popolari
Pagina 28 - Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Pagina 65 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 62 - E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel, che n'avvenne, Fora avvenuto: ch'ogni altra sua voglia Era a me morte, ed a lei fama rea. Or tu Donna del Ciel, tu nostra Dea, Se dir lice, e conviensi; Tergine d'alti sensi, Tu vedi il tutto ; e quel, che non potea Far' altri, è nulla alla tua gran virtute, Por fine al mio dolore, Ch...
Pagina 63 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Pagina 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Pagina 45 - PIANGETE, donne, e con voi pianga Amore; piangete, amanti, per ciascun paese; poi che morto è colui che tutto intese in farvi, mentre visse al mondo, onore.
Pagina 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Pagina 239 - Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Pagina 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Pagina 260 - Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir.