La divina commedia, Volumi 1-31864 |
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Pagina 61
... presso : Mal fu la voglia tua sempre sì tosta . Poi mi tentò , e disse : Quegli è Nesso , Che mori per la bella Deianira , E fe ' di sè la vendetta egli stesso : E quel di mezzo , che al petto si mira , È il gran Chirone , il qual nudrì ...
... presso : Mal fu la voglia tua sempre sì tosta . Poi mi tentò , e disse : Quegli è Nesso , Che mori per la bella Deianira , E fe ' di sè la vendetta egli stesso : E quel di mezzo , che al petto si mira , È il gran Chirone , il qual nudrì ...
Pagina 84
... Presso a color , che non veggon pur l'opra , Ma per entro i pensier miran col senno ! Ei disse a me : Tosto verrà di sopra 103 112 115 118 121 Ciò ch'io attendo , e che il tuo pensier sogna Tosto convien ch'al tuo viso si scopra ...
... Presso a color , che non veggon pur l'opra , Ma per entro i pensier miran col senno ! Ei disse a me : Tosto verrà di sopra 103 112 115 118 121 Ciò ch'io attendo , e che il tuo pensier sogna Tosto convien ch'al tuo viso si scopra ...
Pagina 88
... presso il riprezzo Della quartana , ch'ha già l'unghie smorte , E trema tutto , pur guardando il rezzo , Tal divenn'io alle parole porte ; Ma vergogna mi fer le sue minacce , Che innanzi a buon signor fa servo forte . Io m'assettai in ...
... presso il riprezzo Della quartana , ch'ha già l'unghie smorte , E trema tutto , pur guardando il rezzo , Tal divenn'io alle parole porte ; Ma vergogna mi fer le sue minacce , Che innanzi a buon signor fa servo forte . Io m'assettai in ...
Pagina 101
... presso 22 Vidi sì torta , che il pianto degli occhi Le natiche bagnava per lo fesso . Certo i ' piangea , poggiato ad un de'rocchi Dei duro scoglio , sì che la mia scorta 25 Mi disse : Ancor sei tu degli altri sciocchi ? Qui vive la ...
... presso 22 Vidi sì torta , che il pianto degli occhi Le natiche bagnava per lo fesso . Certo i ' piangea , poggiato ad un de'rocchi Dei duro scoglio , sì che la mia scorta 25 Mi disse : Ancor sei tu degli altri sciocchi ? Qui vive la ...
Pagina 109
... Presso è un altro scoglio che via face . Ier , più oltre cinqu ' ore che quest ' otta , Mille dugento con sessanta sei Anni compiè , che qui la via fu rotta . Io mando verso là di questi miei A riguardar s'alcun se ne sciorina : Gite ...
... Presso è un altro scoglio che via face . Ier , più oltre cinqu ' ore che quest ' otta , Mille dugento con sessanta sei Anni compiè , che qui la via fu rotta . Io mando verso là di questi miei A riguardar s'alcun se ne sciorina : Gite ...
Parole e frasi comuni
alcun Allor ambo amor appresso avea Barbariccia beato Beatrice buon Canto Canto Decimo Canto Ottavo Canto Quarto CANTO QUINTO Canto Sesto CANTO SETTIMO CANTO TERZO CANTO VENTESIMO cerchio ch'a ch'è ch'ei ch'io Chè ciascun ciel colui com'io cominciò convien cotal cotanto credo CRISTO d'ogni dico dietro dinanzi disio dissi divina DIVINA COMMEDIA dolce Donna dritto drizzò Duca eterno facea fece fiamma foco fummo gente giro giuso gridò guarda Indi inferno innanzi l'aer l'altro l'anima l'occhio l'ombra l'un laggiù lieta loco luce lume Maestro Malacoda maraviglia mente mondo monte mosse mostra occhi omai padre parea parlar parole passi Perch'io Perocchè piange pianta piè poco Poscia preghi pria puote quei quinci Quivi raggio ragion retro rispose rota s'io santa senti spira spirto stella suso terra tosto trista veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volse volto
Brani popolari
Pagina 7 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del Regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento.
Pagina 65 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel Cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, 40 Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende.
Pagina 13 - Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta. Quando giungon davanti alla ruina, Quivi le strida, il compianto e il lamento, Bestemmian quivi la virtù divina.
Pagina 76 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben letizia, e per male aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia Non dico tutti; ma posto ch...
Pagina 43 - D' ogni malizia, ch' odio in cielo acquista, Ingiuria è il fine, ed ogni fin cotale O con forza o con frode altrui contrista. Ma perchè frode è dell' uom proprio male, Più spiace a Dio; e però stan di sutto Gli frodolenti, e più dolor gli assale. De...
Pagina 98 - Io vidi già cavalier muover campo, e cominciare stormo e far lor mostra, e talvolta partir per loro scampo; corridor...
Pagina 30 - Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Pagina 18 - Arno, e sciolse al mio petto la croce, Ch' io fei di me, quando 'l dolor mi vinse : Voltommi per le ripe , e per lo fondo , Poi di sua preda mi coperse , e cinse.
Pagina 94 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d
Pagina 16 - Ma se a conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto, farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancilotto, come amor lo strinse; soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso: ma solo un punto fu quel che ci vinse.