 Adfirmabant autem hanc fuisse summam vel culpae suae vel erroris, quod essent soliti stato die ante lucem convenire carmenque Christo quasi deo dicere secum invicem seque sacramento non in scelus aliquod obstringere, sed ne furta, ne latrocinia, ne adulteria...  Latin Literature of the Empire - Pagina 354a cura di - 1898Visualizzazione completa - Informazioni su questo libro
 | Alfred Loisy - 1962 - 776 pagine
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 | Werner Eisenhut - 1962 - 360 pagine
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 | G. H. de Vries - 1962 - 242 pagine
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 | Pliny (the Younger.) - 1963 - 472 pagine
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 | Pliny (the Younger.) - 1963 - 390 pagine
...quod essent soliti stato die ante lucem conuenire, carmenque Christo quasi deo dicere secum inuicem seque sacramento non in scelus aliquod obstringere, sed ne furta ne latrocinia ne adulteria committerent, ne fidem fallolerent, ne depositum adpellati abnegarent. Quibus peractis morem sibi discedendi... | |
 | 1964 - 172 pagine
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 | Arnold Ehrhardt - 1964 - 356 pagine
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 | Arnold Ehrhardt - 1964 - 356 pagine
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 | Pliny (the Younger.) - 1965 - 116 pagine
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 | Pliny (the Younger.) - 1965 - 344 pagine
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