Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli,... Tragedie /di Alessandro Manzoni - Pagina 237di Alessandro Manzoni - 1832 - 247 pagineVisualizzazione completa - Informazioni su questo libro
| Domenico Magrì - 1956 - 208 pagine
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| Ferruccio Bernini - 1958 - 466 pagine
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| Giuseppe De Robertis - 1959 - 450 pagine
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| 1968 - 954 pagine
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| Francesco De Sanctis - 1957 - 440 pagine
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| Francesco De Sanctis - 1955 - 520 pagine
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| 1963 - 418 pagine
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| Piero Lovati - 1964 - 196 pagine
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| Alessandro Manzoni - 1965 - 686 pagine
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